From e3c23a481ce1e518f66841b8d2ec624c88497bc1 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Gabriele Dettori <92263823+GabrieleDettori@users.noreply.github.com> Date: Wed, 22 Nov 2023 15:31:17 +0100 Subject: [PATCH 1/6] Update manifest-venice.json --- images/iiif/manifest-venice.json | 2 +- 1 file changed, 1 insertion(+), 1 deletion(-) diff --git a/images/iiif/manifest-venice.json b/images/iiif/manifest-venice.json index b07217a7..8de5c9e7 100644 --- a/images/iiif/manifest-venice.json +++ b/images/iiif/manifest-venice.json @@ -1534,7 +1534,7 @@ { "@id": "http://78aa1be1-ae18-4f52-bb09-3fda53f76fbd", "@type": "sc:Canvas", - "label": "Empty canvas", + "label": "Savi-ed-esecutori-alle-acque-filza-123_0053_026-v", "height": 4794, "width": 3335, "images": [ From dd894bb5397165bb9072bea5018131930d4ef109 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Gabriele Dettori <92263823+GabrieleDettori@users.noreply.github.com> Date: Tue, 28 Nov 2023 11:05:49 +0100 Subject: [PATCH 2/6] Add files via upload --- texts/interviste-pescatori_1r-35v.xml | 399 ++++++++++++++++++++++++++ 1 file changed, 399 insertions(+) create mode 100644 texts/interviste-pescatori_1r-35v.xml diff --git a/texts/interviste-pescatori_1r-35v.xml b/texts/interviste-pescatori_1r-35v.xml new file mode 100644 index 00000000..851b49db --- /dev/null +++ b/texts/interviste-pescatori_1r-35v.xml @@ -0,0 +1,399 @@ + + + + + + Interviste ai pescatori + + +

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+ + + + + + + refers to a place + + + refers to a natural environment + + + refers to the name of a person + + + refers to a profession + + + refers to a geomorphological description + + + refers to a technological application + + + refers to a scientific notion + + + refers to a scientific metaphor + + + refers to a tool + + + refers to a latin word + + + refers to a deleted word + + + + + + + + + +

+ Discorso intorno alla preservatione della laguna di Venetia +

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Con ragione ha sempre la serenità vostra stimato la conservatione di questa laguna uno de’ principali fondamenti di questo grande et glorioso stato, il quale per la fortezza del sito, che consiste nel mantenimento di essa laguna ha conseguito il suo principio et la continuatione della sua gloria. Per questa causa vedendosi a’ nostri tempi le cose ridotte a strettissimo termine, et essa laguna in tanta sterilità, si è mossa la Serenità Vostra a far quella grande et dispendio sa opera della diversione di un ramo della Brenta, fiume principalissimo di essa laguna detto Brenta magra, il quale pareva che minacciasse ferendola nel cuore di levargli la vita con atterragli il porto di Malamoco. Questo ramo si è transferito a Brondolo parte lontana et fuori si può dire o almeno nell’ultimo termine della laguna . Voglia Iddio, che questa opera riesca frutuosa come si deve sperare essendo fatta co’l favor di Dio et con tutte quelle più mature et diligenti considerationi, et osservationi che si sono sapute investigare. Ma passando più oltre l’ottimo et santo desiderio di Vostra Serenità le è piacciuto ultimamente di mandare alcuni suoi sapientissimi senatori per metter termini et confini nella larghezza di essa laguna acciò non venga occupata et lacerata dalla voracità degl’ huomini che sono sempre stati la seconda causa della sua distruttione et rovina. Così volesse Iddio che questo non fosse il vero et che i Cittadini istessi non fossero stati cagione della loro propria rovina. Questo è stato pur troppo chiaramente veduto con gl’occhi proprii dagli stessi senatori mandati ultimamente da lei fuori per il sudetto effetto, i quali havendo veduto et letto per le scritture antiche l’ampiezza et fertilità di questa laguna et hora vedutola così inferma et divenuta quasi un lago pallustre, si sono di maniera atterriti et commossi da queste miserie che sono quasi restati confusi, et si sono risolti rivolti a deplorare le calamità di questo sito, et per conseguenza di questa bella Patria adirandosi contra la perversità degl’huomini, i quali hanno commessi errori in ciò gravissimi a’ quali non vi è più mezo di por rimedio. Et perciò hanno con una loro scrittura veduta da me pianto le miserie della laguna et destestato la malvagità degl’huomini et per ben esseguire la commissioni della Serenità Vostra, vorebbono levar le cause che non si possono per modo alcuno levare per esser già inveterate et per dir così naturate. Serenissimo Principe, questa sua laguna al presente è di due sorti, cioè laguna viva, et laguna morta per dir così. Voglio dire laguna viva quella che ordinariamente riceve i flussi et i reflussi cioè il commune et che sopra commune, laguna morta intendo quella ove capitano i sopracommuni et dico non di quelli sopracommuni che accadono per qualche accidente ogni 30 over 40 anni, ma di quelli che avengono quasi ogn’anno a certi tempi. Questa laguna che riceve i sopracommuni è come morta, perché non solo non si naviga ma è quasi sempre terra et riceve l’acqua estraordinariamente. La parte 1579 mette confini alla laguna in questo modo cioè per lunghezza dall’Adise alla Piave et per larghezza dove quovismodo si ponno dilatar le acque salse , perché in alcuni luoghi per la bassezza del terreno si dilata più oltre et in altri meno per l’altezza di esso. Onde è quasi impossibile il mettervi termine, bisogna secondo il mio parere nella laguna viva che non sia posto pur un minimo ostacolo nè anco se fosse possibile un palo o una grisuola. Nella laguna morta (che non è morta affatto, ma si può dir persa et è come dire un corpo animato che si caduto della percossia, il quale habbia perso un braccio o altro membro del corpo, che non si renovi, ne si risenti ma sebene è vivo et si nutrisce con gl’alimenti del corpo, è però morto quanto alla potenza et virtù cooperante, così è quella parte di laguna dove giungono i sopracommuni che sebene è nel corpo delle lagune no ha però in sé virtù, senon di tener intero il corpo et aiutarlo in alcune cose poco valevoli. Et questa ha bisogno di esser conservata, come dispongono le leggi, cioè non si pùo arzerare, nè ridurre a cultura et le dette leggi in ciò dispongono tanto saviamente quanto si possi desiderare. Percioché vogliono che i luoghi confinanti con la laguna che vuole dire la laguna morta restino per un miglio per ogni parte ridotti a pradi cioè che non si possi arzerare, nè ridurre a cultura. Et questo mi pare provisione tanto chiara et tanto castigata che niente più, perché la laguna morta sono i guasti della città. Ma egl’è necessario Serenissimo Principe, ch’io faccia un altra consideratione, secondo mia oppinione, la quale conto trahe origine da un buono et ardente zelo del benefitio di questa Patria. Nella laguna et nella morta ancora (ma hora parleremo della viva) vi sono diverse isole et alcuni luoghi altissimi già ridotti et che sono fuori del Dominio delle acque salse, li quali vechiamente sono ridotti a cultura et alcuni anco hanno delle case co delle chiese, et sono luoghi altissimi et invechiadi et questi è impossibile ridurli a laguna. Perché sono luoghi già ridotti dalla natura et parte con dall’arte et questi sarebbe impossibile tornarli a laguna et sebene con darli qualche salasso levandoli i scolladori, tagliando le piante o faccendo simili operationi si guasterebbe li seminati et si darebbe qualche poco di luogo all’acqua salsa, questo rimedio sarebbe come un rinfrescar le bocca ad un affebrato ch’è rimedio infrutuoso: poiché l’arsura vien dalo stomaco, et il rinfrescar le fauci è un inganno et un certo rimedio apparente ma infruttuoso. L’anno 1579 furono fatti rimedii simili et si veggono riusciti vani et le cose ridotte nel suo esser di prima oltra che questo è la desolatione de’ Cittadini senza alcun profitto che chi volesse capitare a questa risolutione per essempio o per altro senza l’ottimo fine della preservatione della laguna si sentirebbe ›escama‹ escalamar quella voce cosi dispiacevole, ‘Summum ius summa iniuria’. Bisogna Serenissimo Principe, preservar quello che al presente si trova in stato. Provedere che non seguano i disordini seguiti per lo passato d’innarzerare, ridurre a cultura luochi dentro della laguna et però sia prohibito a qualunque magistrato il vendere, o livellare luochi dentro di essa laguna come per molte leggi anco è disposto. Et l’officio delle acque invigili principalemente nelle cavationi et sempre nei luoghi più necessarii et parimente nel castigare gl’offensori della laguna che la vengono con varie transgressioni atterrando che di questo modo co’l favor di Dio la Serenità Vostra conserverà lungamente questa benchè picciola laguna che gli resta né si attristi per vederla in alcune parti peggiorata. Perché s’ella anderà leggendo le depositioni vecchie che sono nell’officio delle acque et massime i scritti di Christoforo Sabadino, vedrà anco che in alcune parti si è conservata et per le buone provisioni anco megliorata. Non si manchi di rivederle spesso et modificarla con cavationi con raffrenar la ingordigia degl’huomini con certi ordini di paradori per ostar al Mare, ai venti et anco a certi corsi irregolati delle acque dolci. Lodo le elettione di particolari savii per rivederla nelle parti più necessarie con la guida et eccittatione dei periti come si faceva bene spesso anticamente et sebene la visita ordinaria dei Signori essecutori ordinata ogn’anno dalle parti 1579 et 1580 è ottima, il far nuove provisioni et aggiungere qualche cosa di più credami la Serenità Vostra dover esser cosa molto giovevole.

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Et volendo finire questo mio discorso, la supplico volerlo accettare come è veramente da un suo fidele devotissimo et antico servo non impulso da altro interesse che dal zelo ardente che vive in lui particolarmente della sua essaltatione et della conservatione di questa bella et profittevole sua laguna che Dio conservi lungamente per benefitio di questa gloriosa patria.

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+ 1623 adì 25 Zugno +

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Interogazione che si deve fare a queli de San Nicholò pratici dela laguna et posti. Che praticha a della laguna et porti. Che oservazione a fatto della laguna dapoi levato la Brenta et havanti fusse levata. Se la laguna havanzato o distravedato dapoi levato la Brenta in quai lochi et la causa. Similmente li porti di Malamocho et di Venetia. Per che causa sia fatto la ponta sopra vento del porto di Malamocho et il rimedio che si potria fare per levarla. Se le velme se sono abbasatte. Se le li canali si sono aterati. Se le barene si sono diminuite. Se’l cavar li canali per la laguna è servitio di essa et delli porti insieme particularmente dredo la Zuecha. Se’l sbasar del velme a longo li canali sarà di servitio a essi canali o vero di dano. Saper se li parti acqua sono alterati dapoi levata la Brenta. Se il comun del’acqua si sono alteratto. Saper se li fondi della laguna et canali si sono diversifichati nel quali [...] et in qual locho et per che cause. Saper se li canali che soleva eser inpiti dall’acqua de la Brenta et al presente è di acqua salssa qual fa più servitio ala laguna et porti al presente, o vero quando era la Brenta.

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Se sarebbe bene a serar li tagli fatti nel’arzere della Brenta magra verso la laguna. Saper che venti fa dano ali porti et laguna et quali li fa benefitio. Saper ›quale‹ per che causa vi è delle mosoni a Venetia et perché causa. Si voria saper se la laguna et porti receve dano dal fiume dela Piave. Saper se li miracholi che pescha in mar fa dano alli porti et laguna. Saper se le peschason che era avanti il levar dela Brenta sono come era ett et la causa perché mancha le peschason. Che cossa in gienerale et imparticulare si potria farssi per rimediar a i dani seguiti et giovar a essa laguna et porti. Come possino eser seguiti dani nella laguna, essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento cossi per la salsedine delle acque come per recitachulo che è fatto magiore. Et se per dette novità si sono alterati li corsi delle acque et in qual parte. Perché causa sia monito il canal del Frisolo va al porto di Malamocho. Se il Canal Grando dela Zuecha ha dischavedatto. Sela ponta di Resta d’Aglio sia distrutto. La sacha di Resta d’Aglio in che stato si ritrova. La sacha del Pomo d’Oro il medemo. La ponta del Corniol dove sbocha la Brenta in che stato si ritrova. [cambia scriptor] Qual sia la sua professione. Dove son soliti a pescar. Che osservatione han fatto del stato della laguna doppo levata la Brenta. In quai luochi particolarmente sia seguita alterratione. Per qual causa sia seguita. Se li tagli del Gorzon han fatto benefitio. Se le velme si sono abbassate. Se li canali si sono alterrati. Se le barene si sono diminuite. Se il porto ha ricevuto danno o benefitio. Se sarebbe di utile della laguna il serrar detti tagli o pure serrar i tagli morti e tener aperti i vivi. Se il cavar il canal dietro la Zuecca per communicar l’acque con canali vivi sarà di giovamento ad essa laguna et al porto de Venetia. Che cosa in generale o in particolare si potria fare per rimediar a i dani seguiti et per giovar alla laguna et porti. Come possino esser seguiti dani alla laguna mentre essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento, così per la salsedine dell’acque come per il ricettacolo ch’è fatto maggior.

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Se per dette novità si sono alterati i corsì delle acque. Se il commun ha ricevuto alteratione. Si li fondi si sono diversificati nella qualità. Se le pesche sono le medesime. Et in somma procurar di concordare quello che deponerranno con le interrogationi et propositioni che si caverano dal fatto et dalle risposte.

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+ 1623 27 Giugno +

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Fatto venire in essecution dell’ordine predetto miser/messer Domenico Papacica gastaldo dei Nicolotti et fu detto che dia informatione del stato della laguna per la sua peritia et di quello che in essa sia successo doppo levata la Brenta, rispose: «La lugna si è ammunita dopo levata la Brenta ». Interrogato qual sia stata la causa di detta ammunitione, rispose: « Perché l’acqua non camina come faceva ». Interrogato in che luogo particolarmente sia seguita detta ammunitione, rispose: «Particolamente tutti Bombagio et san Marco di Lama et tutti quei luoghi da Lizafonise fino ai lidi et il Melison per causa della Brenta, che se Dio non vi provede nel Melison vi s’anderà presto caminando». E domandato: «Che provisione, per opinion vostra, si portia fare per rimediar a questi danni?». Rispose: «Quanto a me, credo che bisognerà che l’acqua caminasse come la camineva». E domandato: «Et per farla caminare che si potria fare? ». Rispose: «Quanto a mi dico che si doverià tornar la Brenta come la era, perché Dio l’ha fatta così bisogna lasciarla». E domandato: «La Brenta non capitava dove voi havete detto naturalmente ma ne vi era stata condotta con arte». Rispose: « E vero ma io non mi raccordo perché l’ho vista sempre così ». E domandato:

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« la Brenta non portava ella del torbido et non ne deponeva gran parte nella laguna?». Rispose: «Quando l’acqua della Brenta veniva la lasciava della torbida perché la palua con il crescente dell’acqua et con le fortune da sirocco lasciava del torbido ma con la zosana la portava via ogni cosa, perché bisogna concluder che il corso dell’acqua fa il tutto». E domandato: «Questa ammunitione ch’è seguita come voi dite di che materia è ella?» Rispose: «Perché l’acqua non si muove nasce del pelo et delle verze, il qual muove et fa fango che causa detta alteratione». E domandato: «Li canali hanno ricevuto alteration?». Rispose: «Il canal Fisolo si è alterato in qualche luoco ma li altri non ricevono alteratione se non per accidente dei venti, ma il Melison è tutto ammunito che dove vi et un remo d’acqua adesso vi è secco et trovo anco che quei tagli non fanno utile et che saria meglio stropparli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel paludo che portasse l’acque del Laronzello et altre in Sciocco si apportarebbe beneficio alla laguna?». Rispose: «Io credo de sì, ma bisogneria andar sopra luoco con tre o quattro vecchi da San Nicolò di quei che non solo stati essaminati che la si potria far conoscer meglio la verità». E domandato: «Havete osservato il porto et la ponta sopra vento di esso?». Rispose: «Signor sì, ma s’io non vado sopra luoco non mi basta l’animo dir niente perché non ne ho manco molte pratica». E domandato: «Et per rimediar ai danni della laguna che vi par che si potesse fare?». Rispose: «Overo tornar la Brenta come era prima o in qualche altra parte che venisse al porto o almeno condurvi quel Laronzello con più acque che sia possibile». Relectum confirmavit

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+ 1623 28 Giugno +

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Ser Iseppo di Domenico Vesentin da San Nicolò pescador d’anni 54 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato in che stato si trovi la laguna di Venezia et se ha fatto alteratione dopo levata la Brenta, rispose: «Il terreno si è alzato assai qua alla volta del Pomodoro et del Secocio». E domandato: «Da che è proceduta questa alteratione?». Rispose: «L’acque di cevente vanno suso per i tagli fatti et portan suso dell’Alega et poi nel riflusso non ponno tirarla più giù ». E domandato: «Si riceve altro pregiudizio da questi tagli?» Rispose: «Io non so dir altro se non che quando l’acqua non può caminar la non può portar via il sporchesso nel riflusso». E domandato: «Adunque i tagli per se stessi non fanno alcun pregiudizio alla laguna?» Rispose: «Non vi fanno niente di utile cattivo». E domandato: «Per l’osservatione che havete fatto nel pescar, conoscete se le velme di detta laguna si siano abbassate?». Rispose: «Anci si sono alzate assai». E domandato: «In che parte si sono alzate?» Rispose: «Alla volta di quei tagli verso Secocio ». E domandato: «Havete osservato che si siano abbassate in alcun luoco nella laguna et particolarmente a San Zorzi d’Alega?» Rispose: «A me par di no». E domandato: «Li canali sono più ammuniti di quelli ch’eranno prima?» Rispose: «Signor sì, à luoghi come se va a dir li ghebbi di quei paludi da San Zorzi et anco il canal vecchio de Lizafosine». E domandato: «Le barene si sono distrutte distrutte (sic) in nessuna parte dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, assai verso Fusine et saca de Pomodoro». E domandato: «Da che è proceduto detta distruttione?». Rispose: «Dai venti che col mare se lo sbatte ». E domandato: «Questi venti regnavano anco avanti la Brenta e quando facevano questo effetto?». Rispose: «Adesso le lagune hanno più forza al presente perché si sono distrutti molti di quei bari che vi erano et è fatta più grande». E domandato: «Il porto di Malamoco ha ricevuto danno o benefitio dal levar della Brenta?» Rispose: «Io per me credo che l’habbia ricevuto danno nella bocca di qua verso i canali maestri, dove vi è un passo d’acqua di manco particolarmente nella ponta fonda in cao di Rodafisol per andar al detto porto dove altre volte passava la Brenta». E domandato: «Per qual causa credete che sia seguita detta alteratione?». Rispose: «Si giudica per essere stata levata la Brenta perché l’acqua non ha più quella fuga che’l haveva ». E domandato: «La Brenta non capitava ella torbida nella laguna et non portava ella alterratione?». Rispose: «Signor sì ma la correva in via ». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare a questi danni che havete detto?» Risponse: «Io non lo so ». E domandato: «Credete che se fossero serrati i tagli che sono negli arzeri si farebbe servitio alla laguna?» Rispose: «Signor, io credo di si». E domandato: «Per qual cosa si farebbe benefitio alla alla laguna?». ‹ Rispose ›: «Perché l’acqua non anderebbe tanto dentro et haverebbe più forza nel venir giù». E domandato la ragion dimostra che più acqua ch’entra nella laguna dia anco più forza al riflusso, rispose: «Questo succede secondo i luochi». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale attorno la laguna si venisse perciò a ricever giovamento nella medesima laguna et nel porto di Malamocco?». Rispose: « Ve ne sono dei canali et se questo non si facesse da poi io credo che non faria cosa alcuna, ma se si facesse nei paludi et continuar il Laronzelio fino al Cornio, io credo che faria giovamento ». E domandato: «Li corsi delle acque si sono alterati dopo levata la Brenta?» Rispose: «Da San Marco di Lama fino alla sacca di Reschio sive punta di Resta d'Aio le correno più che non facevano et hanno fatto un buon canale che vienne in Navegiosa al canal dei Molini, ma dalla banda de Sciocco la corre manco che tutto è secco». E domandato: «Adunque se li serrassero i tagli et si facesse il canale detto di sopra che venisse a sboccar in Sciocco si farebbe servitio a quella laguna?». Rispose: «Signor sì, servitio grandissimo». E domandato: «La qualità del fondo della laguna si è ella mutata?». Rispose: «Signor sì, à luochi si è mutato, particolarmente in Sciocco dove vi era fondo capegno adesso vi è tutto pelo et anco in Melison vi è il medesimo». E domandato: «Le pesche si sono elle mutate?». Rispose: «Signor sì, perché dove vi è questo pelo non vi nasce niente». E domandato: «E domandato: (sic) da che nasce questo pelo?». Rispose: «Dalle acque morte che che non hanno moto et da quel sporchezzo che vien zo dei tagli». E domandato: «Havete osservato la ponta sopra vento nel porto di Malamoco?». Rispose: «signor sì, et la si è seccata». E domandato: «Per qual causa si è ella seccata?» Rispose: «Per causa dei venti che tirano zo quelle rive di sabion». E domandato: «Che operation si potria fare per levarla?». Rispose: «Se non si facesse una palada longa la dove è la maistra per far che il mareselo non vi battesse, io non sapria che dir altro». E domandato: «Chi facesse una palada a longo la riviera del canal che effetto farebbe? ». Rispose: «L’acqua correrrebbe a lungo essa et tenirebbe i sabbioni che non caderiano nel canal maestro». E domandato: «Tra la detta palada et il guardian che cosa succederia?». Rispose: «Si alterreria et si faria una vigna come si vede anco la su quei sabbioni verso i Alboroni». E domandato: «Con questa palada si venirebbero a levar le punte sopra vento et sotto vento del canal?». Rispose: «Si levaria quella sopra vento ma non quella sotto vento ». E domandato: «Dove anderia a capitar il corso dell’acqua con questa palada?». Rispose: «L’anderia a investir San Pietro ›et (...)‹ ». E domandato: «Questa medesima palada faria ella servitio alla fuosa?». Rispose: «Signor sì, quanto a mi ma non ve ne sapria dir troppo perché non ho molta pratica là di fuora». E domandato: «Quando veniva la Brenta non si dilatava ella perché la laguna et lasciava alteratione neli paludi et canali». Rispose: «La si dilatava che la faceva bon terren». E domandato: «Quei canali et quei paludi che venivano empiti dall’acqua della Brenta non vengono al presente riempiti dall’acqua salsa?». Rispose: «Signor sì, ma vi è tutto pelo tutto cattivo terreno». E domandato: «Questa distruttion de barene che habbiamo detto di sopra è ella di danno o di benefitio alla laguna?». Rispose: «L’è piutosto di danno che di utile». E domandato: « Perché causa fanno più tosto danno?». Rispose: «Perché se ben le vanno via vi resta poca acqua perchè ogni puoco di acqua che vada via rimane secco sotto». E domandato: « Voi havete detto di sopra che la laguna ha ricevuto più forza per la distruttion delle barene et al presente dite che fanno più danno che utile». Rispose: «Io me riporto a quello che ho detto et alla verità ». Relectum confermavit. +

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+ Adì detto +

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Nadalin Gritti quondam Antonio da San Nicolò d’età d’anni 64 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et suoi canali, et che alteratione sia seguita in essa et nel porto di Malamoco dopo levata la Brenta, rispose: «Mi trovo che dopo ch’è stata levata la Brenta da dieci anni in qua le lagune si sono seccate et questo credo che sia per causa di quei tagli che sono nelli arzeri da a Margera in Resta d'Aglio perché le acque vanno dentro con del sporchezzo et nel venir fuora le s’ingrumano et fanno acqua morta et ammuniscono la laguna». E domandato: «In qual parte havete havete osservato in particolare che si sia altterata detta laguna?». Rispose: «Nella sacca del Pomodoro fino a San Marco de lama». E domandato: «Li canali si sono maggiormente ammuniti di quello ch’erano prima?». Rispose: «Quelli da Fusine in là verso Malamoco fino al Fisolo non si sono ammuniti, ma in capo da Rodi Fisolo alla porta di Spignon si è ammunito due piedi in circa da dieci anni in qua ; et però si considera che sia proceduto perchè l’acqua non corre così come faceva quando vi era la Brenta ». E domandato: «Che rimedio, per opinion vostra, si potria fare per migliorar detta laguna et canali?». Rispose: «Io non lo sapria certo, perché al mio tempo ho osservato che la natura opera più di nuia/niua altra cosa ». E domandato: «Dopo levata detta Brenta havete osservato se si sono mutati li fondi nella qualità et le pesche, et se l’acqua ha maggior o minor corso che non havea prima che si levasse essa Brenta?». Rispose: «L’acqua ha manco corso da pertutto, le pesche sono la medesime, ma i fondi sono mutati rispetto al poco moto delle acque perché dove vi era teren caposo vi è nato il pelo». Interrogato se il serrar detti tagli apportaria giovamento, rispose: «Si pensa de sì, et io lo credo perchè l’acqua haveria più forza nel riflusso et nel flusso et non portaria su tanto sporchezzo». E domandato: «Se si facesse un canal nel paludo principiando ansi continuando il Laronzelio et andarsene verso Sciocco si veniria per porter andar a giovar alla laguna et al porto di Malamoco». Rispose: «Io credo de sì ma sarebbe meglio andar in Redafio perché in detto detto luoco vi andava anco la Brenta quando sboccava in Sciocco ». E domandato: «Le velme si sono elle abbassate dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, in alcun luochi ma li canali si sono profondati et la larghezza si è aggrandita». E domandato: «Per quel causa si è ella aggrandita?». Rispose: «Perché le barene si vanno consumando». E domandato: «Si consumavano elle così prima che si levasse la Brenta?». Risponse: «Signor sì, ›e domandato questo consuma‹ perché un’anno nascono herbe l’altro no, et più o meno secondo i caldi et i tempi ». E domandato: «Questo consumamento di barene apporta egli danno o beneficio alla laguna?». Rispose: «El vi apporta beneficio perché la laguna si slarga sempre più ». E domandato: «Il terreno che vien levato da dette barene resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «El si va sparpagnando per i canali et per le velme per tutta la laguna ». E domandato: «Il porto di Malamoco ha egli ricevuto danno o benefitio dopo levata la Brenta?» Rispose: «Io quanto al porto io non vi so dir niente se non che a Spignon si è atterrato due piedi in circa, ma del porto io non ho pratica ». Interrogato se sa per qual causa sia seguita quella sopra vento del canal del porto de Malamoco, rispose: «Perché con le crescenti da mar l’acqua fa revoltante in quella parte et ammunisce et io mi raccordo haver preso dei cievali dentro di quelle bricole che adesso sono si può dir in vignia et mi raccordo anco che già 15 o 16 anni si ruppe un vascello con pele di manzo/moazo le quali si prendevano con li hami la dove è detta detta punta». Interrogato che cosa si potria far per rimediar a questo danno per levar detta punta, rispose: «Quanto al mio poco giuditio, io dico che vorria far una palada sopra vento de sirocco per/da riva via cominciando a Redabo et andando verso Navagiosa et vorria far quel canal che ho detto di sopra, perché in questo modo l’acqua veniria a imboccar il canal del Fisolo et anderebbe zò al porto con molto benefitio d’esso, et senza questa palada le acque anderanno disperdendosi per quelle lagune fin tanto che non fossero sorte le rive». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa e spiegate ogni vostro pensiero liberatamente così intorno al stato della predetta laguna et porti come intorno alli rimedi et al giovemento che potria apportarle?». Rispose: «Io non so dir più di quello che ho detto et credo che la natura possa far di molti effetti come in benefitio come in malefitio della medesima laguna». + Relectum confirmavit +

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+ Adì detto +

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+ Ser Tonolo Negro quondam Francesco da San Nicolò d’età d’anni 60 in circa come disse solito pescar in queste lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et della alteratione successa in essa dopo levata la Brenta con ogni altra osservatione fatta da lui. Rispose: «Per quello ch’io ho osservato dopo fatti i tagli nelli arzeri da Margera in Restadaglio è seguito la rovina di quelle lagune perché sono venuti fuori di detti tagli l’acque marze di quei canedi et hanno alterrado in molti luochi et particolarmente da Fusine sino in Melison, dove vi era una palua d’oro che sopra d’essa vive a mezo al popolo da San Nicolò; et al presente vi è pelo marzo da per tutto che non vi si prende niente et ›il Sciocco‹ fuori di Seccocio. Si è anco ammunito tutto dopo levata la Brenta, il Fisolo si è alterrato assai perché l’acqua quando cresceria la Brenta correva in quella parte velocissimamente et adesso la corre poco et anco il porto ha ricevuto danno perché la ponta de Spignon si è seccata onde non vi capitano più al porto le acque con quella correntia che facevano prima». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimediar a questi incovenienti?». Rispose: «I faria ben à tornarghe la Brenta secondo che la era perché con la sua fuga la daria benefitio grande al porto». E domandato: «La Brenta non portava della torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, perché quando l’acqua cresceva la se dilatava per la laguna ma quando l’andava zo la tornava a portar via ogni cosa». E domandato: «Quella alterration che restava sopra i paludi per l’acqua che si dilatava non poteva esser portava via nel riflusso perché sopra il paludo l’acqua non poteva haver forza». Rispose: «L’è vero ma poca cosa vi restava et nel canal la portava via ogni cosa, et a quel tempo Fisolo era fondio et capposo et adesso in molti luochi vi è fondo marzo». E domandato: «Quando fossero serrati li tagli sopradetti stimate voi che si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché non veniria più fuora quel sporchezzo dal caneo et quando facessero delle fortune da garbin et da bora netteria zo ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale nelli paludi che continuasse dal Laronzello fino in Secocio si venisse a giovar alla laguna et al porto de Malamoco?» Rispose: «Io credo che farebbe poco perché vi sarebbe acqua morta et se non vi tornano la Brenta non vi trovo altro rimedio». E domandato: «Havete osservato se dopo levata la Brenta l’acque universalmente nella laguna hanno maggior o minor corso, se sono mutate le pesche, se le velme si sono abbassate et se le barene si sono diminuite?». Rispose: «Le acque universalmente caminano come facevano prima, ›rispose‹ le pesche sono alterate particolarmente nel cappame, le velme più tosto hanno avanzato et le barene si vanno destruzendo». E domandato: «Il terreno di queste velme abbassate et barene distrutte resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «Vene resta parte nei canali et ne va anco fuora porte con il reflusso». E domandato: «Havete osservato quella ponta sopra vento del canal del porto?». Rispose: «La è crescuita pur assai». E domandato: «Per qual causa e ella accresciuta?». Rispose: «Perché l’acqua non ha più quel corso che l’havea et credo che anca il galion Balbi vi habbia fatto danno». E domandato: «Che cosa si potria far per levarla et per giovare al porto?». Rispose: «Io credo che saria ben far una palada lì alla ponta di Schiavi principiando alla detta ponta et andando verso il vardian sotto vento perché a questo modo l’acqua nel porto haverebbe maggior corso et si distruggerebbe essa ponta». E domandato: «Se ha nessun altro rimedio per giovar a detto porto et laguna et per rimediar ai pregiuditii che si ricevono?». Rispose: «Io non so dir altro se non tornar la Brenta et far questa palada perché questa palada farà mirabilissimi effetti». Relectum confirmavit +

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+ Adì detto +

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+ Andrea Spinazzi quondam Alvise da San Nicolò d’età anni 42 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna detto che dia informatione etc. Rispose: «Quanto ala laguna vi dico che al presente vi sono molti bari che sono accresciuti da due anni in qua, li quali causano che l’acqua viene per le cime dei canali et li tien cavati, ma dopo levata la Brenta et per i tagli fatti nelli arzeri la laguna ha ricevuto danno assai; perché quando l’acqua veniva fori di Scecocio la veniva dretta in Reda Fisolo et unitando con quella de Spignon la intrava nel porto, et all’hora in bocca di Reda Fisolo vi era dodese piedi di acqua et adesso è fatto sabionera secondo che il mar butta. Et per mio creder staria bene il far una palada alla ponta di Schiavi la dove è affondato il galion andando andando verso il Vardian sottovento ›perché la‹ et far un’altra palada da Santa Maria della Cava venendo a oro Spignon fin alla ponta della Burchiella perché si uniria l’acqua di quelle coe la qual al presente va sparsa sopra il travo. Et così la veniria a unirse con quella di Spignon et con gran corso l’andaria à trovar il porto perché quell’altra palada la spenzeria nel canal et la faria magnar quella ponta. Et forse anco saria bene far un’altra palada da Baldeniga sino in capo alla ponta fonda che capiteriano tutte a un punto, et acciò l’acqua di Spignon non intrasse in canal di Malamoco ma tutte andassero a drittura al porto. L’è ben vero che la spesa saria grande ma l’utile saria grandissimo et co’l tempo si fariano anco le rive che non vi saria più bisognio di detta palada perché si vede con la zosana che l’acque tirano sempre atraverso il travo ». E domandato: «Per giovar al resto della laguna che vi par che si potria far?». Rispose: «Io credo che il tornar la Brenta et serar i tagli faria gran benefitio ma il serrar i tagli senza tornar la Brenta fariano poco effetto perché l’acqua resteria morta ». E domandato: «Vi parerebbe a proposito far un canale nei paludi che portasse l’acque del Laronzelo Ducaletto et soprabondantemente nel Sciocco ?». Rispose: «Vi correria qualche poco de acqua ma faria poco effetto perché così fa anco il canal Letrigan che porta fuora un poco di acque mossa ma con poco moto ma la Brenta faceva miracoli perché se ben l’acqua cresceva la portava sempre zo et poi quando la dava volta la precipitava». E domandato: «La Brenta portava della torbida la qual con il crescente da mar si dilatava et ammuniva la laguna si che pare che apportasse piutosto danno che benefitio». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che a quel tempo non vi erano quei peli che sono adesso con il fondo marzo ma vi era bonissimo fondo può mo esser che la natura l’habbia fatto ma io non l’intendo». E domandato anci la diversità di questo fondo dimostra chiaramente che la Brenta vi lasciava della sua materia et dell’alterratione, rispose: «Io torno a dire che trovo così et dopo che non vi è la Brenta non vi si pesca più come si faceva perché Melison era il miglior luoco che fosse et vi si prendeva d’ogni cosa et adesso è tutto pelo». E domandato: «Havete osservato universalmente nella laguna se le velme si sono abbassate et se le barene si vanno distruggendo?». Rispose: «In molti luochi si è abbassato et in alcuni si è anco ammunito, ma questo succede più o meno dalla natura, dal caldo, dalla qualità dei tempi et dalle battaizze perché ›hora‹ il bono va et viene et la fortuna leva anco il pelo, il qual va poi nel fondo dei canali. Le barene si vano anco disfacendo perché il maresello ha spianato tutta la ponta di Resta d'Agio ma il terreno si è seminato per tutta la laguna nelle velme et canali et anco fuora in mar, perché anco del pelo pelo ne va fuori sino a mezo mar». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa per servitio del porto et laguna predetta e dite se vi sono altri accidenti occorsi dopo levata ›levata‹ la Brenta, oltra quelo che havete detto fin hora». Rispose: «Io non vi saprei dir altro». Relectum confirmavit +

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+ A dì 3 luglio +

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+ Ser Giacomo Ferro quondam Niceto da San Nicolò d’anni 72 come disse e dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato in che stato si trovi la laguna dopo levata la Brenta et che alteratione in essa sia seguita et per qual causa, rispose: «Al mio giuditio dopo ch’è stato levata la Brenta et che sono stati fatti quei tagli trovo che la laguna si secca dalla parte da LizaFusine fino al Melison». E domandato: «Da che procede per opinon vostre dette alteratione?». Rispose: «Io credo che i tagli causino questa alteratione». Rispose: «Perché l’acqua con il crescente porta su l’alterratione et poi con la zosana non ha forza de tirar giù». E domandato: «Che remedio si potria far per levar questo disordine?». Rispose: «Io credo che a tornar quello ch’era prima si torneria le cose in stato se ben al presente si rodono le barene più che non si faceva prima». E domandato: «Da che procede particolarmente questa distruttione?». Rispose: «Io credo che la procede dalle battaizze et dall’acque salse». E domandato: «Queste battaizze et acque salse non facevano lo stesso effetto anco prima che si levasse la Brenta?». Rispose: «Io non so se lo facessero o no, basta che al presente io veggo che si va distruggendo più che non si faceva prima et questo effetto particolarmente si vede nel lago di Luzzaruol passa San Marco di Lama verso Sciocco il quale è fatto lagune bonissimo che prima non si poteva entrar con una barca et anco la ponta di Resta d'Aglio è andata via tutta». E domandato: «Da che era nata la punta di Restadaglio?» Rispose: «Io non lo so né l’ho visto grande da putto et adesso l’è vegnua in niente». E domandato: «Quando la Brenta veniva a Malamoco credete voi ch’ella apportasse danno alle lagune?». Rispose: «Io non lo so ma le sache de’ lagune si maintenevano meglio». E domandato: «Vi pare che le velme si siano abbassate?». Rispose: «In alcuni luochi si sono abbassate et et in altre accresciute». E domandato: «Dichiarite in quai ›luochi‹ luochi si sono accresciute et in qual si sono abbassate». Rispose: «Da LizaFusine fino a Melison o vale de Cornio, le barene et le velme si sono abbassate et distrutte ma dala banda di Reschio verso dove veniva la Brenta si sono alzate se ben il caneo si va mogiando». E domandato: «Havete pratica del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor, non ho altra pratica se non che vi so dir sì che quando veniva la Brenta el si manteniva meglio». E domandato: «Havete voi osservato che detto posto habbia ricevuto alteratione?». Rispose: «Io non ho fatto osservatione ma per quello che sento a dir ho inteso che ha ricevuto danno». Interrogato che danno ha ricevuto et che rimedio si potria apportarvi, rispose: «Io non lo so perché del porto non ne ho pratica alcuna che ho pescato sempre in queste lagune et però non so dirvi altro». E domandato: «Nelle spiaggie sive palude di San Zorzi d’Alega havete mai preso e havete mai inteso che su prendono cappe longhe?». Rispose: «Non mai io, ma ben sotto il lido ma questo io non lo so perché non ci pesco». relectum confirmavit +

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+ Adì 5 luglio +

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Zuecca Fatto venire d’ordine ut sopra Simion di Zuane Piero Grassetto della Zuecca d’età d’anni sessantasette come disse solito pescar per queste lagune. Dettoli che dia qualche information del stato di esse lagune et delle alterationi che in esse sono seguiti dopo levata la Brenta. Rispose: «Quanto a mi dopo che è stata levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli la laguna si è più tosto seccata perché quando piove et anco in altro tempo vengono giù di quei tagli tanti sporchezzi di quei paludi che l’acque non hanno forza da portarli fuori dei porti et restano nella laguna alterrando in diversi luochi come particolare si vede nel Melison che altre volte quando veniva la Brenta l’era un buon canal/corso e adesso l’è secco». E domandato: «L’alterration a questo canale per opinion vostra é ella proceduta da tagli o pur dal levar della Brenta?». Rispose: «Io credo più tosto dal levar la Brenta perché l’acqua correva quando vi era la Brenta et l’haverglela levata ha causato che il canal si è perso». E domandato: «Questo canale dopo levata la Brenta non s’è egli riempito ordinariamente dell’ acque salse con il crescente». Rispose: «Signor sì ». E domandato: «Perché dunque si è seccato dal levar la Brenta se quella con le sue torbidi poteva più tosto apportarle alterratione che l’acque salsa con la zosana vi può far notabil benefitio come fa universalmente in tutte la lagune?». Rispose: «La causa io non ve la so dir, ma l’effetto è così perché quello si è seccato dal capo per/però verso il canedo dove l’acqua salsa non ha tanta forza che quando veniva l’acqua dolce continua l’haveva forza anco in quella parte». Interrogato se le velme si sono alzate o abbassate, rispose: «Nella mazor parte si sono alzate perché io credo che tutto cresca d’ogni hora». E domandato: «Perché credete che tutto cresca?». Rispose: «Credo che cresca così dalla natura». Interrogato se li canali hanno ricevuto alteration, rispose: «Più tosto i han peggiorato». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria fare per liberarsi da questi danni?». Rispose: «Io non saprei dirvi cosa alcuna». E domandato: «Come è possibile che conoscendo la causa de li danni non sappiate raccontar qualche rimedio?». Rispose: «Signor non mi basta l’animo». Interrogato se le pesche si sono diversificati nella laguna et se i fondi si sono mutati nella qualità dopo levata la Brenta, rispose: «Dove capitava la Brenta si prendeva del pesce che non si prende adesso perché all’hora el si nutriva con quell’acqua et anco li li fondi si sono mutati, ma questi si mutano secondo il voler del cielo perché un anno nasce del baro et l’altro no et così anco del pelo et questo succiede secondo i caldi et secondo le fortune». Interrogato se ha pratica del porto di Malamoco, rispose: «Signor no, perché chiare volte vi capito là». Dettoli se ha cognition de quella spiaggia sopra vento del canal del porto predetto, rispose: «Signor no». Interrogato se sa riferir nessuna altra cosa nel proposito di detta laguna o intorno al suo stato et rimedii, rispose: «Signor no». Relectum confermavit. +

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+ Adì detto +

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Fatto venir ut supra Giacomo Ingiostro Della Zuecca d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito a pescar in queste lagune dettoli che dia informazione et cetera. Rispose: «Io dopo che si sono predute le cose vecchie che Domenedio ha fatto, voglio dir delle Brente che lui le ha fatte venir in questo mondo, et dopo che si è levata la Brenta nel canal di Melison, dove noi dalla Zuecca particolarmente peschiamo, è alterrato che dove vi era due piedi e mezo d’acqua adesso non ve n’è neanco un piede; et questo è proceduto perché l’acqua non corre et l’altra non vi è più stantia di pesce perché non ha quel nutrimento di quell’acqua». E domandato: «Non vi montano l’acque salse in detto luoco». Rispose: «Signor sì, ma le sono stanche là perché la va per il canal del Fisolo che è il canal maistro et questo si mentiene sino alla Marotta ma da li in suso, perchè l’acqua è stanca, si è seccato ogni cosa». Interrogato se gli pare che vi sia altra ›alternatione‹ causa d’alterratione, rispose: «Signor, io non so che vi sia altro se non tornar la Brenta ove la era ma oltre di questo vi vorriano delle palade». Interrogato dove vorriano questi palade, rispose: «Ritornata la Brenta ove era, io vorrei che fossero fatte due palade l’una dalla banda della Marotta et l’altra dalla banda del canal del Spignon acciò sostentassero l’acque che vengono de Secocio et dalle vale del canal di Spignon per drizzarle alla bocca del porto. Et doi altre ne farei una dalla parte di Barceniga et l’altra dalla parte del Faretto dove vanno fuora le nave et queste acciò dessero forza all’acque del canal del Fisolo et a quelle del canal di Malamoco. Se a queste non vi/mi sodisfano, ch’io ne voglio un’altra dalla banda del Lio a lungo la spiaza dove sono i farri, la qual andasse a drittura verso il Guardian sopravento et vorrei unirla con detto Guardian nella ponta et vorrei impirla de pietre per un pezzo perché questa daria forza all’acqua che roderia quella spiaza che in due o tre anni el saria un porto felicissimo». E domandato: «Vi servirebbe il fondo per far questa palada?». Rispose: «Signor sì, perché non vi saria più di cinque o sei piedi di fondo et se ben alla ponta del Vardian vi saria più fondo, questo non importa perché non si tien conto d’otto o dieci passa che si possa esser di maggior fondo». E domandato: «Queste provisioni che voi volete fare non causerano il medesimo servitio senza che si tornasse la Brenta?». Rispose: «Signor no, perché l’acque non hanno quel moto che l’haveriano con la Brenta, la qual Brenta faceva questo effetto che nel crescente dell’acqua la se gonfiava et se dilattava sopra i paludi et empite ch’eranno dette paludi la Brenta in superfitie veniva verso il porto, ma mezo pie sotto d’essa superfitie l’acqua salsa cresceva et quando poi l’acqua dava volta, il che succedeva sempre avanti le sei hore, et vi era più zosana che crescente con la qual zosana la portava via il mondo». E domandato se l’acqua della Brenta con la crescente si dilatava sopra le paludi è cosa chiara che essendo torbida la doveva lasciar dell’alterration nella laguna adunque par che ›sia stato‹ doverebbe esser giovevole alla medessima laguna l’haverla levata, rispose: «Io so che troviamo in contrario che dopo levata si è alterrato perché quanto a quella torbida che voi dite con la zosana la portava via ogni cosa». Interrogato se i tagli fatti nelli arzeri et paludi han causato danno a detta laguna, rispose: «Sul brazzo di Malamoco ›qua‹ non fanno danno quei tagli che sono fatti de San Marco de lama fino a Margera , perché queste acque vanno per il porto di Venetia ma però vi so dir in general che dove vi era un piede et mezo d’acqua, verso i canedi, adesso vi è secco vivo e paludo marzo per dieci o dodeci passa lontan dal detto canedo, perché per detti tagli vengono mille sporchezzi di quei paludi li quali si fermano nella parte superior della laguna non havendo le acque forza da portarli a basso. Et però io credo che a serrar questi tagli si faria bene, li quali tagli con il sporchezzo che conducono causano anco danno all’aria et faranno ammorbar Venetia». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo conducendo le acque del Laronzello et altri in Sciocco si facesse ›utile‹ benefitio alla laguna». Rispose: «Signor io non credo che chi facesse ai huomini una bocca in altro luoco che dove ne l’ha fatta Iddio potessero parlar così bene comme con quella natural, et però concludo che il tornar la Brenta dove l’a era prima saria il vero rimedio». E domandato: «Per disinganarvi di un fondamento falso che voi fatte sopra il quale fondate anco parte del vostro discorso se vi dice che la Brenta non è stata constituita naturalmente come voi credete a sboccar per Sciocco ma in diversi tempi è anco capitata in altri luochi di questa laguna nell’uno e l’altro de quali è stata condotta dall’arte però pensate bene à quello che vi par de poter dire stante questo avvertimento» Rispose: «Io non so che sia mai capitata per altro luoco che per Sciocco et per il Corniol et però con questo fondamento ho detto le cose soprascritte le quali ho anco discorse molte volte con mio padre ser Pasqualin Ingiostro». E domandato: «Se havete qualche altro pensiero che possi giovar alla laguna overo al porto ›rispose‹spiegatelo liberamente et volontieri perché sarà in ogni caso riconosciuto il vostro merito et il frutto che potessero apportar apportar le cose da voi raccordate». Rispose: «Io non vi so aggionger altro se non quello che tante volte deve esser stato detto cioè che le palade a lungo marine si faciano longhe quanto si può e si conservino in stato». Relectum confermavit +

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+ Adì detto +

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Ser Daniel Berengo quondam Matthio dalla Zueca d’ettà d’anni 55 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione ect. Rispose: «Dopo che è stata levata la Brenta io trovo che le lagune si sono seccate da per tutto particolarmente cominciando in Sciocco venendo zo a San Marco di Lama via dove sono fatti quei tagli si è seccato assai perché vien di gran sporchezzo fuora dei canedi predetti tagli et perché là in Sciocco quando vi era la Brenta la portava via il mondo et adesso la non corre niente ma tutto si è seccato». E domandato: «Che provision si potria fare per opinion vostra per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io non vi so dir altro se non che dopo fatte queste novità si è seccata la laguna assai». E domandato: «Credete che a serrar questi tagli si facesse benefitio alla laguna?». Rispose: «Io credo che non saria cattiva cosa il serrarli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel palade che ricevesse l’acque del Laronzello et altri et le portasse in Sciocco si farebbe servizio alla laguna?». Rispose: «Credo più tosto de sì ma saria poca cosa rispetto a quel che faceva la Brenta perché quando la veniva in Sciocco la correva che la faceva broma» Interrogato se ha pratica d’informatione del porto et di quella spiaza sopravento del canal d’esso, rispose: «Signor no perché io calo le mie arti nel paludo et non ho alcuna pratica del porto ma si tratta che anco quello si alterri». E domandato, interogato se i canali hanno ricevuto alteratione dopo levata essa Brenta, rispose: «Signor sì, che il canal del Fisolo si è alterrato a luoghi et in particolar nella parte di sopra et questo è successo perché le acque non hanno quel corso che le havevano prima». E domandato: «Considerate bene se havete qualche altra cosa da dire cose del stato della predetta laguna come de suoi rimedii». Rispose: «Io non so dirvi altro perché non ho havuto questa mente ma ho sempre atteso a pescar». Relectum confermavit +

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+ A dì 6 luglio +

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Ser Nicoletto Cavaletto quondam Battista dalla Zuecca d’età d’anni 80 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune. Interrogato etc, rispose: «Dopo levata la Brenta la laguna si è alterrata grandemente, in particolare il canal di Melison, di Navagiosa et di Barceniga, perché l’acqua non corre più come la faceva et anco per quei tagli che sono stati fatti et il rimedio che si potesse fare saria il tornar la Brenta et serrar i tagli. Et io mi raccordo di haver preso delle cappelonghe sopra vento del porto di Malamocco dove al presente nascono meloni, et una volta i sabbioni erano sotto le cime di Alboroni et questo è andato tutto nel porto et ha causato di quelle secche; però sarà necessario far qualche provisione et io ne ho raccordato una bonissima nella mia scrittura, la qual Signorie Signorie Illustrissime potranno vedere et questo è quanto io posso dire perché se faranno quell’altra palada che è stata raccordata il mar la porteria via et tutte quelle pietre anderanno sul fondo che nessun le potria poi cavare». Relectum confirmavit. +

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+ Adì 18 luglio +

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+ Malamoco Ser Bortolo Bonin quondam Tofolo da Malamoco d’età d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune de Malamoco.Interrogato etc, rispose: «La laguna si secca da per tutto nel porto et nelle lagune in particolar alla cavana di Sciocco si è seccato e si secca tuttavia grandemente et il Fisolo si è seccato la verso il forte de dove vi era un remo d’acqua adesso non ve n’è ne anco mezo, il Melison et Navagiose si sono ancor essi ammuniti perché si erano di belle fosse et adesso non vi è più niente et non si prende più niente perché si ha perso i luoghi et il pesce ch’è nato tanto di quel pelo che non si prende più niente et l’acque non corrono più come le facevano et questo è successo per esser stata levata la Brenta». E domandato: «Credete che i tagli fatti nelli arzeri et paludi habbino fatto pregiuditio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché i conduse fuora di gran sporchezzo il quale poi resta in quel laguna perché l’acque non hanno forza da portarlo giù». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare per migliorar detta laguna et porto di Malamoco?». Rispose: «Io credo che il tornar le cose nel stato che erano sarebbe il più sicuro rimedio che si potesse far perchè allhora si vedeva che il tutto passava bene». E domandato: «La Brenta non veniva ella torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, ma la feva morir tutti quelle cattive robbe perché non nasceva quel pelo ma era tutto biancure». E domandato: «Questa biancura nasceva dalla materia che lasciava la Brenta nei fondi, segno chiaro et indubitabile della alteratione che vi apportava». Rispose: «Signor, all’hora era biancura et capegno et adesso nasce questo sporchezzo che ogni anno va crescendo et la Brenta portava via con il suo corso ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo che conducesse l’acque del Laronzelo soprabondanti et altre fuori per Sciocco si venirebbe perciò a far benefitio a detta laguna?». Rispose: «Quanto ai canali nei altri luochi non si sono mossi che vi è bon fondi eccetto che il Fisolo la verso il Bastion et et però credo che anco il far questo canal faria qualche zovamento». E domandato: «In che stato vi par che si trovi il porto?». Rispose: «Dalla parte sopra vento el si secca in via che cresce quella ponta grandemente». Interrogato: «Da che s’accresceva detta punta?». Rispose: «La cresce così per natura perché il mar et i venti levono il sabbion da terra et lo conducono sopra detta spiaza». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimedio a questo disordine?». Rispose: «Vi è del travaglio, mio fratello voleva far una palada ma il Contin non la vuole et io non credo che vi sia altro rimedio perché questo Menego Bonin, mio fratello, ha anco ditto che si facciano delle camarelle per marina sino ad acqua a commun ma dicono che non vogliono cose vecchie. Et noi non sappiamo dir altro che quello che habbiano raccordato che per parer nostro è il vero rimedio». Relectum confirmavit. +

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+ Adì detto +

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Alivise de Domenico Rizzo da Malamoco d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato etc, rispose: «La laguna è in mal stato perché si è seccata la bocca del Fisolo ch’è un canal maistro in bocca del porto che dove vi era 16 in 20 piedi d’acqua adesso non vi è più di 5 o 6 piedi etet quel polesene tra il faretto et la sabionera del bastion è successo per esser stata levata la Brenta, perché quando l’acqua ›vegniva‹ della Brenta vegniva la tegniva el sabbion spento alla riva ma dopo levata il sabion è venuto nel canal et ha causato quell’alterratione ; anco in diversi altri luochi s’è alterrato come in Melison, in Navagiosa et altri luochi et questo è successo per la Brenta et anco quei tagli con le sue scolladori menano del sporchezzo et quando l’acqua vien fuora d’essi la se perdi per la laguna perché non vi è forza da condurla a basso». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria far per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io credo che si stenteria a rimediarvi». Rispose: «Che tornasse la Brenta la portaria via qualche cosa et con il tempo la portaria forse ogni cosa, ma certo le tegniria che non si alterreria più per la rason del corso et di quel che ho detto di sopra». E domandato: «Chi facesse un canale nel palude che conducesse le acque del Laronzelo et altre dove capitava la Brenta, credete che sivenisse a giovar alla laguna et porto?». ‹ rispose › «Le fariano qualche benefitio ma non simile alla Brenta perché la Brenta è acqua viva / succia». E domandato: «Date qualche informatione del stato del porto di Malamoco». Rispose: «Non so più che dire poiché ho detto et reccordato anco in scrittura molte cose insieme con mio mio padre lequali sono state esseguite et non habbiamo havuto nessuna riscognitione se ben ci sono state promesse molte cose». E domandato: «Non notate di raccordar quello che stimate poter giovar alle cose publiche perché se raccordarete al presente, et se haverete anco raccordato per il passato cosa che non sia stata proposta da altri ma incentata da voi ne conseguirete ricognitione d’uno contento». Rispose: «Per aggionger alcuna cosa a quello che habbiamo detto dico che bisogneria far una fondamenta sopra la spiaza sopra vento e ligada da un capo con la fondamenta della vigna et dall’altro con il Vardian in terra perché la punta li magneria certo perché dove vi è fondamento si cava et si mantien et questo seria l’unico rimedio ; vi sono anco molti acque serrate da parei doppii cioè in Valle Granda, Caneo Grosso, Cornio et Sette Morti, che la sta morta perché la non può venir giù che se le potesse venir giu la portaria via tutte quelle secche la di fuori perché quell’acqua de i Mille Campi che capita in dette vale è un gran corpo, et che vedesse quando è secco sentiria l’acqua di quelle vale a ruzar che la fa paura secondo che la è sustentata da quei parei. Et questo è quanto io posso dire a questo proposito oltre quello che si vede nelle mie scritture ». Relectum confirmavit. (...) eo il reccordo delle scozze delle nave è stato raccordato da mio padre et il carico è stato dato ad altri e noi siamo stati gabati. +

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+ 1623 15 luglio +

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+ Ser Menego Bonin da Malamoco d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna. Interrogato etc, ‹ rispose ›: «La Brenta quando vi era la faceva servitio alla laguna perché la manteneva il corso delle acque et doppo levata et fatti quei tagli la laguna si è alterrata particolarmente nel Melison a San Marco de lama nel Pomodoro nel canal del Fisolo particolamente verso il faro alla porta de Spignon, perché quei tagli han menato fuori di gran sporchezzo il qual ha alterrato quelle palue perché l’acqua non ha havuto forza da tirar giù ; et oltre di questo s’è anco atterrato il porto de Malamoco che se non vi rimedia l’anderà male». Interrogato che rimedio si potria fare per servitio della laguna et del medesimo porto, rispose: «Quanto al porto io dico che non trovo il miglior rimedio quanto quella palada ch’io ho raccordata perché quella conserverà il lido et darà corso al’acqua che la portava via anco quella ponta et certo non vi è altro rimedio et vi raccordo anco che il galion Balbi ha fatto gran danno perchè tutta la materia è andata in quella punta et io quando ho disegnato quella palada volevo far la più in terra per farla dritta, ma perché il galion ha fatto fondi ›ho conco‹ ho convenuto farla più in fuori et perché intendo che alcuni haveriano pensiero di affondar vascelli, io dico che per l’amor di Dio non si faccia tal cosa perché si faccia tal perché si perderia il porto sicuramente». Interrogato se il serrar i tagli saria giovevole, rispose: «I staria meglio serrarli ma però i faria poca cosa perché in somma il vero è solo rimedio saria il tonar la Brenta et quando si volesse tornarla io li daria un disegno facilissimo et di pochissima spesa ». E domandato: «Se si facessa un canale nei paludi che conducesse l’acque del Laronzelo et sopra bondanti in Sciocco credete che si venirebbe a giovar alla laguna canali et porto?». Rispose: «Quanto al porto la non farà benefitio niente perchè l’havera poco corso et non vi trovo altro rimedio che quello della palada et del tornar la Brenta intorno alla qualcosa darò sodisfation se sarò chiamato avanti la banca». Relectum confirmavit. +

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+ Adì primo agosto +

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+ Sant’Agnese Ser Menego Balbi di sant’Agnese d’età d’anni 74 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato etc, rispose: «Io nella mia idea trovo et ho veduto con l’occhio proprio che dopo che si è levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli si sono seccati i paludi di Fusine , San Marco di Lama, Melison et altri perché quando l’acqua cresce la va su et poi nel tornar in dietro la porta fuora del sporchezzo che si sperde da per tutto et alterra, et così anco il porto et anco qualche canal là nel lago mazor Navagiosa et anco il Fisolo et se le cose restano in questo stato si anderà sempre di male in peggio ; et quanto al porto di Malamoco vi dico che dopo levata la Brenta si sono fatte delle vigne sopra il porto di Malamocco sopra vento ove si trovono le vestigie delle palade et dei fari, perché quando veniva la Brenta la portava via tutti quei sabioni et adesso i se va sempre ingroppando. Et se non fossero i burchi da sabion che portan via dela sabia saria in mal hora ogni cosa, perché avanti che si levasse la Brenta i burchi da sabion non andavano là, ma l’è sta un grand’error quando si ha levato detta Brenta non prender anco information da noi altri che havemo tanta pratica dei luochi». E domandato: «Credete voi che se si serrassero i tagli si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, ma a far il bon compito bisognaria tornar la Brenta». E domandato: «Credete voi che faccendosi un canale che portasse l’acque del Laronzelo et del ducaletto in Sciocco si apportarebbe giovamento alla laguna et al porto?». Rispose: «Signor no, perché la saria morta et la vigniria per tresso ». E domandato: «Havete information di quella spiaza sopra vento del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor no, ma vi so dir che quella vale di Comenzera ch’era sopra il porto di Malamaoco la quale stata disfatta la dava più tosto utile perché la retegniva dell’alega et et dell’altre immonditie che non potevano montar, et poi con la zosana tornava ogni cosa fuori del porto et dopo che la se ha disfatto si è alterrato ogni cosa et quella volta vi era un canal con due passa di fondo et adesso vi è secco vivo ». E domandato: «Se havete qualche pensiero di raccordo che possa giovar alla laguna et al porto dittelo liberamente». Rispose: «Io non ho altro pensiero ne so raccordar altro che serrar i tagli et aprir la Brenta ». Relectum confirmavit. +

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+ Adì detto +

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+ Ser Daniel quondam Liberal da Sant’Agnese d’anni 64 come disse e dall’aspetto dimostra ›affab‹ della vale granda et solito pescar nelle lagune tutto il tempo de sua vità interrogato ut supra, rispose: «Signor è seguita alterration grandissima et tutti che vorrà dir la verità diranno così, prima la porta sopra vento del porto è andata fuora assai rispetto che vi è stato levato il corso delle acque, perché quando la Brenta veniva la dava un corso continuo et grandi alle acque delli canali et al presente l’acqua depone due hore perché l’ha poco moto che quando veniva la Brenta l’havea un moto grande et continuo et così la portava via ogni cosa. Quanto alla laguna cioè il Melison le rive di Sciocco et in altro luochi si è seccato più di mezo pie perché l’acque non hanno moto et fuora di quei tagli uscisse di gran sporchezzo; quanto alli canali alcuni hanno ricevuto benefitio et altri danno et quelli che hanno ricevuto danno sono le coe di Melison, di Sciocco et il Fisolo in quella parte superior ai pali della crose sula volta; et anco nelle sue sue rive». E domandato: «Che rimedio vi par che si potesse apportar a questi danni?». Rispose: «Io in mia conascientia non trovo alter rimedio che tornar la Brenta ove la era». E domandato: «Che serrasse i tagli et facesse un canal ›che pa ‹ per il paludo che portasse l’acque del Ducaletto et del sopra bondante in Sciocco credete voi che farebbe servitio alla laguna?». Rispose: «Più corso che si dà all’acqua et più corso che haverà il Sciocco più benefitio si da alla laguna». E domandato: «La Brenta non portava ella della torbida, la quale quando cresceva l’acqua da mar restando sustentata deponeva nella laguna?». Rispose: «Signor io non lo so, ma credo ben in contrario che se questo fosse vero bisognaria che là nel Melison et alle rive del Secocio vi fossero arzeri et et pur quando veniva la Brenta vi era un remo di fondo». E domandato: «La Brenta non ha ella fatto la punta di Restadaglio et alterrato la vale di Torson». Rispose: «Questo io non lo so». E domandato: «Per levar quella spiaza che si trova sopra ›d‹vento del porto di Malamoco che cosa si potria fare?». Rispose: «Io credo che non si possa far altro che tornar la Brenta». ‹ E domandato› : « Et se havete qualche altro pensiero spiegatelo liberamente». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che se fosse vero che la Brenta havesse alterrato la laguna; bisogneria che le vale del Cornio, Caneo grosso, et Vale Grandi fossero tutti ammunite et vi fossero arzeri et pure vi sono i suoi fondi perché la Brenta non porta della materia che portano la Piave e la Livenza, anci vi so dir che da mio arrecordo si è magnata tutte la ponta dei Lovi». Information del stato della Brenta

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\ No newline at end of file From fb77c076b57fbef3351e0d4f7d51fe194322a7aa Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Gabriele Dettori <92263823+GabrieleDettori@users.noreply.github.com> Date: Thu, 30 Nov 2023 16:41:52 +0100 Subject: [PATCH 3/6] Create .gitkeep --- data/.gitkeep | 1 + 1 file changed, 1 insertion(+) create mode 100644 data/.gitkeep diff --git a/data/.gitkeep b/data/.gitkeep new file mode 100644 index 00000000..8b137891 --- /dev/null +++ b/data/.gitkeep @@ -0,0 +1 @@ + From 25ac02a9d7cac05007d76aba651c76dda3222f6b Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Gabriele Dettori <92263823+GabrieleDettori@users.noreply.github.com> Date: Thu, 30 Nov 2023 16:44:28 +0100 Subject: [PATCH 4/6] Add files via upload --- data/html/index.html | 398 ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ data/html/null/f001.html | 3 + data/html/null/f002.html | 7 + data/html/null/f003.html | 1 + data/html/null/f004.html | 1 + data/html/null/f005.html | 1 + data/html/null/f006.html | 1 + data/html/null/f007.html | 1 + 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Per questa causa vedendosi a’ nostri tempi le cose ridotte a strettissimo termine, et essa laguna in tanta sterilità, si è mossa la Serenità Vostra a far quella grande et dispendio sa opera della diversione di un ramo della Brenta, fiume principalissimo di essa laguna detto Brenta magra, il quale pareva che minacciasse ferendola nel cuore di levargli la vita con atterragli il porto di Malamoco. Questo ramo si è transferito a Brondolo parte lontana et fuori si può dire o almeno nell’ultimo termine della laguna . Voglia Iddio, che questa opera riesca frutuosa come si deve sperare essendo fatta co’l favor di Dio et con tutte quelle più mature et diligenti considerationi, et osservationi che si sono sapute investigare. Ma passando più oltre l’ottimo et santo desiderio di Vostra Serenità le è piacciuto ultimamente di mandare alcuni suoi sapientissimi senatori per metter termini et confini nella larghezza di essa laguna acciò non venga occupata et lacerata dalla voracità degl’ huomini che sono sempre stati la seconda causa della sua distruttione et rovina. Così volesse Iddio che questo non fosse il vero et che i Cittadini istessi non fossero stati cagione della loro propria rovina. Questo è stato pur troppo chiaramente veduto con gl’occhi proprii dagli stessi senatori mandati ultimamente da lei fuori per il sudetto effetto, i quali havendo veduto et letto per le scritture antiche l’ampiezza et fertilità di questa laguna et hora vedutola così inferma et divenuta quasi un lago pallustre, si sono di maniera atterriti et commossi da queste miserie che sono quasi restati confusi, et si sono risolti rivolti a deplorare le calamità di questo sito, et per conseguenza di questa bella Patria adirandosi contra la perversità degl’huomini, i quali hanno commessi errori in ciò gravissimi a’ quali non vi è più mezo di por rimedio. Et perciò hanno con una loro scrittura veduta da me pianto le miserie della laguna et destestato la malvagità degl’huomini et per ben esseguire la commissioni della Serenità Vostra, vorebbono levar le cause che non si possono per modo alcuno levare per esser già inveterate et per dir così naturate. Serenissimo Principe, questa sua laguna al presente è di due sorti, cioè laguna viva, et laguna morta per dir così. Voglio dire laguna viva quella che ordinariamente riceve i flussi et i reflussi cioè il commune et che sopra commune, laguna morta intendo quella ove capitano i sopracommuni et dico non di quelli sopracommuni che accadono per qualche accidente ogni 30 over 40 anni, ma di quelli che avengono quasi ogn’anno a certi tempi. Questa laguna che riceve i sopracommuni è come morta, perché non solo non si naviga ma è quasi sempre terra et riceve l’acqua estraordinariamente. La parte 1579 mette confini alla laguna in questo modo cioè per lunghezza dall’Adise alla Piave et per larghezza dove quovismodo si ponno dilatar le acque salse , perché in alcuni luoghi per la bassezza del terreno si dilata più oltre et in altri meno per l’altezza di esso. Onde è quasi impossibile il mettervi termine, bisogna secondo il mio parere nella laguna viva che non sia posto pur un minimo ostacolo nè anco se fosse possibile un palo o una grisuola. Nella laguna morta (che non è morta affatto, ma si può dir persa et è come dire un corpo animato che si caduto della percossia, il quale habbia perso un braccio o altro membro del corpo, che non si renovi, ne si risenti ma sebene è vivo et si nutrisce con gl’alimenti del corpo, è però morto quanto alla potenza et virtù cooperante, così è quella parte di laguna dove giungono i sopracommuni che sebene è nel corpo delle lagune no ha però in sé virtù, senon di tener intero il corpo et aiutarlo in alcune cose poco valevoli. Et questa ha bisogno di esser conservata, come dispongono le leggi, cioè non si pùo arzerare, nè ridurre a cultura et le dette leggi in ciò dispongono tanto saviamente quanto si possi desiderare. Percioché vogliono che i luoghi confinanti con la laguna che vuole dire la laguna morta restino per un miglio per ogni parte ridotti a pradi cioè che non si possi arzerare, nè ridurre a cultura. Et questo mi pare provisione tanto chiara et tanto castigata che niente più, perché la laguna morta sono i guasti della città. Ma egl’è necessario Serenissimo Principe, ch’io faccia un altra consideratione, secondo mia oppinione, la quale conto trahe origine da un buono et ardente zelo del benefitio di questa Patria. Nella laguna et nella morta ancora (ma hora parleremo della viva) vi sono diverse isole et alcuni luoghi altissimi già ridotti et che sono fuori del Dominio delle acque salse, li quali vechiamente sono ridotti a cultura et alcuni anco hanno delle case co delle chiese, et sono luoghi altissimi et invechiadi et questi è impossibile ridurli a laguna. Perché sono luoghi già ridotti dalla natura et parte con dall’arte et questi sarebbe impossibile tornarli a laguna et sebene con darli qualche salasso levandoli i scolladori, tagliando le piante o faccendo simili operationi si guasterebbe li seminati et si darebbe qualche poco di luogo all’acqua salsa, questo rimedio sarebbe come un rinfrescar le bocca ad un affebrato ch’è rimedio infrutuoso: poiché l’arsura vien dalo stomaco, et il rinfrescar le fauci è un inganno et un certo rimedio apparente ma infruttuoso. L’anno 1579 furono fatti rimedii simili et si veggono riusciti vani et le cose ridotte nel suo esser di prima oltra che questo è la desolatione de’ Cittadini senza alcun profitto che chi volesse capitare a questa risolutione per essempio o per altro senza l’ottimo fine della preservatione della laguna si sentirebbe ›escama‹ escalamar quella voce cosi dispiacevole, ‘Summum ius summa iniuria’. Bisogna Serenissimo Principe, preservar quello che al presente si trova in stato. Provedere che non seguano i disordini seguiti per lo passato d’innarzerare, ridurre a cultura luochi dentro della laguna et però sia prohibito a qualunque magistrato il vendere, o livellare luochi dentro di essa laguna come per molte leggi anco è disposto. Et l’officio delle acque invigili principalemente nelle cavationi et sempre nei luoghi più necessarii et parimente nel castigare gl’offensori della laguna che la vengono con varie transgressioni atterrando che di questo modo co’l favor di Dio la Serenità Vostra conserverà lungamente questa benchè picciola laguna che gli resta né si attristi per vederla in alcune parti peggiorata. Perché s’ella anderà leggendo le depositioni vecchie che sono nell’officio delle acque et massime i scritti di Christoforo Sabadino, vedrà anco che in alcune parti si è conservata et per le buone provisioni anco megliorata. Non si manchi di rivederle spesso et modificarla con cavationi con raffrenar la ingordigia degl’huomini con certi ordini di paradori per ostar al Mare, ai venti et anco a certi corsi irregolati delle acque dolci. Lodo le elettione di particolari savii per rivederla nelle parti più necessarie con la guida et eccittatione dei periti come si faceva bene spesso anticamente et sebene la visita ordinaria dei Signori essecutori ordinata ogn’anno dalle parti 1579 et 1580 è ottima, il far nuove provisioni et aggiungere qualche cosa di più credami la Serenità Vostra dover esser cosa molto giovevole. + Et volendo finire questo mio discorso, la supplico volerlo accettare come è veramente da un suo fidele devotissimo et antico servo non impulso da altro interesse che dal zelo ardente che vive in lui particolarmente della sua essaltatione et della conservatione di questa bella et profittevole sua laguna che Dio conservi lungamente per benefitio di questa gloriosa patria. + + + + + + + + 1623 adì 25 Zugno + + Interogazione che si deve fare a queli de San Nicholò pratici dela laguna et posti. Che praticha a della laguna et porti. Che oservazione a fatto della laguna dapoi levato la Brenta et havanti fusse levata. Se la laguna havanzato o distravedato dapoi levato la Brenta in quai lochi et la causa. Similmente li porti di Malamocho et di Venetia. Per che causa sia fatto la ponta sopra vento del porto di Malamocho et il rimedio che si potria fare per levarla. Se le velme se sono abbasatte. Se le li canali si sono aterati. Se le barene si sono diminuite. Se’l cavar li canali per la laguna è servitio di essa et delli porti insieme particularmente dredo la Zuecha. Se’l sbasar del velme a longo li canali sarà di servitio a essi canali o vero di dano. Saper se li parti acqua sono alterati dapoi levata la Brenta. Se il comun del’acqua si sono alteratto. Saper se li fondi della laguna et canali si sono diversifichati nel quali [...] et in qual locho et per che cause. Saper se li canali che soleva eser inpiti dall’acqua de la Brenta et al presente è di acqua salssa qual fa più servitio ala laguna et porti al presente, o vero quando era la Brenta. + + + + Se sarebbe bene a serar li tagli fatti nel’arzere della Brenta magra verso la laguna. Saper che venti fa dano ali porti et laguna et quali li fa benefitio. Saper ›quale‹ per che causa vi è delle mosoni a Venetia et perché causa. Si voria saper se la laguna et porti receve dano dal fiume dela Piave. Saper se li miracholi che pescha in mar fa dano alli porti et laguna. Saper se le peschason che era avanti il levar dela Brenta sono come era ett et la causa perché mancha le peschason. Che cossa in gienerale et imparticulare si potria farssi per rimediar a i dani seguiti et giovar a essa laguna et porti. Come possino eser seguiti dani nella laguna, essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento cossi per la salsedine delle acque come per recitachulo che è fatto magiore. Et se per dette novità si sono alterati li corsi delle acque et in qual parte. Perché causa sia monito il canal del Frisolo va al porto di Malamocho. Se il Canal Grando dela Zuecha ha dischavedatto. Sela ponta di Resta d’Aglio sia distrutto. La sacha di Resta d’Aglio in che stato si ritrova. La sacha del Pomo d’Oro il medemo. La ponta del Corniol dove sbocha la Brenta in che stato si ritrova. [cambia scriptor] Qual sia la sua professione. Dove son soliti a pescar. Che osservatione han fatto del stato della laguna doppo levata la Brenta. In quai luochi particolarmente sia seguita alterratione. Per qual causa sia seguita. Se li tagli del Gorzon han fatto benefitio. Se le velme si sono abbassate. Se li canali si sono alterrati. Se le barene si sono diminuite. Se il porto ha ricevuto danno o benefitio. Se sarebbe di utile della laguna il serrar detti tagli o pure serrar i tagli morti e tener aperti i vivi. Se il cavar il canal dietro la Zuecca per communicar l’acque con canali vivi sarà di giovamento ad essa laguna et al porto de Venetia. Che cosa in generale o in particolare si potria fare per rimediar a i dani seguiti et per giovar alla laguna et porti. Come possino esser seguiti dani alla laguna mentre essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento, così per la salsedine dell’acque come per il ricettacolo ch’è fatto maggior. + + + + Se per dette novità si sono alterati i corsì delle acque. Se il commun ha ricevuto alteratione. Si li fondi si sono diversificati nella qualità. Se le pesche sono le medesime. Et in somma procurar di concordare quello che deponerranno con le interrogationi et propositioni che si caverano dal fatto et dalle risposte. + + + + + + + + + + + 1623 27 Giugno + + Fatto venire in essecution dell’ordine predetto miser/messer Domenico Papacica gastaldo dei Nicolotti et fu detto che dia informatione del stato della laguna per la sua peritia et di quello che in essa sia successo doppo levata la Brenta, rispose: «La lugna si è ammunita dopo levata la Brenta ». Interrogato qual sia stata la causa di detta ammunitione, rispose: « Perché l’acqua non camina come faceva ». Interrogato in che luogo particolarmente sia seguita detta ammunitione, rispose: «Particolamente tutti Bombagio et san Marco di Lama et tutti quei luoghi da Lizafonise fino ai lidi et il Melison per causa della Brenta, che se Dio non vi provede nel Melison vi s’anderà presto caminando». E domandato: «Che provisione, per opinion vostra, si portia fare per rimediar a questi danni?». Rispose: «Quanto a me, credo che bisognerà che l’acqua caminasse come la camineva». E domandato: «Et per farla caminare che si potria fare? ». Rispose: «Quanto a mi dico che si doverià tornar la Brenta come la era, perché Dio l’ha fatta così bisogna lasciarla». E domandato: «La Brenta non capitava dove voi havete detto naturalmente ma ne vi era stata condotta con arte». Rispose: « E vero ma io non mi raccordo perché l’ho vista sempre così ». E domandato: + + + + « la Brenta non portava ella del torbido et non ne deponeva gran parte nella laguna?». Rispose: «Quando l’acqua della Brenta veniva la lasciava della torbida perché la palua con il crescente dell’acqua et con le fortune da sirocco lasciava del torbido ma con la zosana la portava via ogni cosa, perché bisogna concluder che il corso dell’acqua fa il tutto». E domandato: «Questa ammunitione ch’è seguita come voi dite di che materia è ella?» Rispose: «Perché l’acqua non si muove nasce del pelo et delle verze, il qual muove et fa fango che causa detta alteratione». E domandato: «Li canali hanno ricevuto alteration?». Rispose: «Il canal Fisolo si è alterato in qualche luoco ma li altri non ricevono alteratione se non per accidente dei venti, ma il Melison è tutto ammunito che dove vi et un remo d’acqua adesso vi è secco et trovo anco che quei tagli non fanno utile et che saria meglio stropparli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel paludo che portasse l’acque del Laronzello et altre in Sciocco si apportarebbe beneficio alla laguna?». Rispose: «Io credo de sì, ma bisogneria andar sopra luoco con tre o quattro vecchi da San Nicolò di quei che non solo stati essaminati che la si potria far conoscer meglio la verità». E domandato: «Havete osservato il porto et la ponta sopra vento di esso?». Rispose: «Signor sì, ma s’io non vado sopra luoco non mi basta l’animo dir niente perché non ne ho manco molte pratica». E domandato: «Et per rimediar ai danni della laguna che vi par che si potesse fare?». Rispose: «Overo tornar la Brenta come era prima o in qualche altra parte che venisse al porto o almeno condurvi quel Laronzello con più acque che sia possibile». Relectum confirmavit + + + + + + 1623 28 Giugno + + Ser Iseppo di Domenico Vesentin da San Nicolò pescador d’anni 54 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato in che stato si trovi la laguna di Venezia et se ha fatto alteratione dopo levata la Brenta, rispose: «Il terreno si è alzato assai qua alla volta del Pomodoro et del Secocio». E domandato: «Da che è proceduta questa alteratione?». Rispose: «L’acque di cevente vanno suso per i tagli fatti et portan suso dell’Alega et poi nel riflusso non ponno tirarla più giù ». E domandato: «Si riceve altro pregiudizio da questi tagli?» Rispose: «Io non so dir altro se non che quando l’acqua non può caminar la non può portar via il sporchesso nel riflusso». E domandato: «Adunque i tagli per se stessi non fanno alcun pregiudizio alla laguna?» Rispose: «Non vi fanno niente di utile cattivo». E domandato: «Per l’osservatione che havete fatto nel pescar, conoscete se le velme di detta laguna si siano abbassate?». Rispose: «Anci si sono alzate assai». E domandato: «In che parte si sono alzate?» Rispose: «Alla volta di quei tagli verso Secocio ». E domandato: «Havete osservato che si siano abbassate in alcun luoco nella laguna et particolarmente a San Zorzi d’Alega?» Rispose: «A me par di no». E domandato: «Li canali sono più ammuniti di quelli ch’eranno prima?» Rispose: «Signor sì, à luoghi come se va a dir li ghebbi di quei paludi da San Zorzi et anco il canal vecchio de Lizafosine». E domandato: «Le barene si sono distrutte distrutte (sic) in nessuna parte dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, assai verso Fusine et saca de Pomodoro». E domandato: «Da che è proceduto detta distruttione?». Rispose: «Dai venti che col mare se lo sbatte ». E domandato: «Questi venti regnavano anco avanti la Brenta e quando facevano questo effetto?». Rispose: «Adesso le lagune hanno più forza al presente perché si sono distrutti molti di quei bari che vi erano et è fatta più grande». E domandato: «Il porto di Malamoco ha ricevuto danno o benefitio dal levar della Brenta?» Rispose: «Io per me credo che l’habbia ricevuto danno nella bocca di qua verso i canali maestri, dove vi è un passo d’acqua di manco particolarmente nella ponta fonda in cao di Rodafisol per andar al detto porto dove altre volte passava la Brenta». E domandato: «Per qual causa credete che sia seguita detta alteratione?». Rispose: «Si giudica per essere stata levata la Brenta perché l’acqua non ha più quella fuga che’l haveva ». E domandato: «La Brenta non capitava ella torbida nella laguna et non portava ella alterratione?». Rispose: «Signor sì ma la correva in via ». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare a questi danni che havete detto?» Risponse: «Io non lo so ». E domandato: «Credete che se fossero serrati i tagli che sono negli arzeri si farebbe servitio alla laguna?» Rispose: «Signor, io credo di si». E domandato: «Per qual cosa si farebbe benefitio alla alla laguna?». ‹ Rispose ›: «Perché l’acqua non anderebbe tanto dentro et haverebbe più forza nel venir giù». E domandato la ragion dimostra che più acqua ch’entra nella laguna dia anco più forza al riflusso, rispose: «Questo succede secondo i luochi». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale attorno la laguna si venisse perciò a ricever giovamento nella medesima laguna et nel porto di Malamocco?». Rispose: « Ve ne sono dei canali et se questo non si facesse da poi io credo che non faria cosa alcuna, ma se si facesse nei paludi et continuar il Laronzelio fino al Cornio, io credo che faria giovamento ». E domandato: «Li corsi delle acque si sono alterati dopo levata la Brenta?» Rispose: «Da San Marco di Lama fino alla sacca di Reschio sive punta di Resta d'Aio le correno più che non facevano et hanno fatto un buon canale che vienne in Navegiosa al canal dei Molini, ma dalla banda de Sciocco la corre manco che tutto è secco». E domandato: «Adunque se li serrassero i tagli et si facesse il canale detto di sopra che venisse a sboccar in Sciocco si farebbe servitio a quella laguna?». Rispose: «Signor sì, servitio grandissimo». E domandato: «La qualità del fondo della laguna si è ella mutata?». Rispose: «Signor sì, à luochi si è mutato, particolarmente in Sciocco dove vi era fondo capegno adesso vi è tutto pelo et anco in Melison vi è il medesimo». E domandato: «Le pesche si sono elle mutate?». Rispose: «Signor sì, perché dove vi è questo pelo non vi nasce niente». E domandato: «E domandato: (sic) da che nasce questo pelo?». Rispose: «Dalle acque morte che che non hanno moto et da quel sporchezzo che vien zo dei tagli». E domandato: «Havete osservato la ponta sopra vento nel porto di Malamoco?». Rispose: «signor sì, et la si è seccata». E domandato: «Per qual causa si è ella seccata?» Rispose: «Per causa dei venti che tirano zo quelle rive di sabion». E domandato: «Che operation si potria fare per levarla?». Rispose: «Se non si facesse una palada longa la dove è la maistra per far che il mareselo non vi battesse, io non sapria che dir altro». E domandato: «Chi facesse una palada a longo la riviera del canal che effetto farebbe? ». Rispose: «L’acqua correrrebbe a lungo essa et tenirebbe i sabbioni che non caderiano nel canal maestro». E domandato: «Tra la detta palada et il guardian che cosa succederia?». Rispose: «Si alterreria et si faria una vigna come si vede anco la su quei sabbioni verso i Alboroni». E domandato: «Con questa palada si venirebbero a levar le punte sopra vento et sotto vento del canal?». Rispose: «Si levaria quella sopra vento ma non quella sotto vento ». E domandato: «Dove anderia a capitar il corso dell’acqua con questa palada?». Rispose: «L’anderia a investir San Pietro ›et (...)‹ ». E domandato: «Questa medesima palada faria ella servitio alla fuosa?». Rispose: «Signor sì, quanto a mi ma non ve ne sapria dir troppo perché non ho molta pratica là di fuora». E domandato: «Quando veniva la Brenta non si dilatava ella perché la laguna et lasciava alteratione neli paludi et canali». Rispose: «La si dilatava che la faceva bon terren». E domandato: «Quei canali et quei paludi che venivano empiti dall’acqua della Brenta non vengono al presente riempiti dall’acqua salsa?». Rispose: «Signor sì, ma vi è tutto pelo tutto cattivo terreno». E domandato: «Questa distruttion de barene che habbiamo detto di sopra è ella di danno o di benefitio alla laguna?». Rispose: «L’è piutosto di danno che di utile». E domandato: « Perché causa fanno più tosto danno?». Rispose: «Perché se ben le vanno via vi resta poca acqua perchè ogni puoco di acqua che vada via rimane secco sotto». E domandato: « Voi havete detto di sopra che la laguna ha ricevuto più forza per la distruttion delle barene et al presente dite che fanno più danno che utile». Rispose: «Io me riporto a quello che ho detto et alla verità ». Relectum confermavit. + + + Adì detto + + Nadalin Gritti quondam Antonio da San Nicolò d’età d’anni 64 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et suoi canali, et che alteratione sia seguita in essa et nel porto di Malamoco dopo levata la Brenta, rispose: «Mi trovo che dopo ch’è stata levata la Brenta da dieci anni in qua le lagune si sono seccate et questo credo che sia per causa di quei tagli che sono nelli arzeri da a Margera in Resta d'Aglio perché le acque vanno dentro con del sporchezzo et nel venir fuora le s’ingrumano et fanno acqua morta et ammuniscono la laguna». E domandato: «In qual parte havete havete osservato in particolare che si sia altterata detta laguna?». Rispose: «Nella sacca del Pomodoro fino a San Marco de lama». E domandato: «Li canali si sono maggiormente ammuniti di quello ch’erano prima?». Rispose: «Quelli da Fusine in là verso Malamoco fino al Fisolo non si sono ammuniti, ma in capo da Rodi Fisolo alla porta di Spignon si è ammunito due piedi in circa da dieci anni in qua ; et però si considera che sia proceduto perchè l’acqua non corre così come faceva quando vi era la Brenta ». E domandato: «Che rimedio, per opinion vostra, si potria fare per migliorar detta laguna et canali?». Rispose: «Io non lo sapria certo, perché al mio tempo ho osservato che la natura opera più di nuia/niua altra cosa ». E domandato: «Dopo levata detta Brenta havete osservato se si sono mutati li fondi nella qualità et le pesche, et se l’acqua ha maggior o minor corso che non havea prima che si levasse essa Brenta?». Rispose: «L’acqua ha manco corso da pertutto, le pesche sono la medesime, ma i fondi sono mutati rispetto al poco moto delle acque perché dove vi era teren caposo vi è nato il pelo». Interrogato se il serrar detti tagli apportaria giovamento, rispose: «Si pensa de sì, et io lo credo perchè l’acqua haveria più forza nel riflusso et nel flusso et non portaria su tanto sporchezzo». E domandato: «Se si facesse un canal nel paludo principiando ansi continuando il Laronzelio et andarsene verso Sciocco si veniria per porter andar a giovar alla laguna et al porto di Malamoco». Rispose: «Io credo de sì ma sarebbe meglio andar in Redafio perché in detto detto luoco vi andava anco la Brenta quando sboccava in Sciocco ». E domandato: «Le velme si sono elle abbassate dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, in alcun luochi ma li canali si sono profondati et la larghezza si è aggrandita». E domandato: «Per quel causa si è ella aggrandita?». Rispose: «Perché le barene si vanno consumando». E domandato: «Si consumavano elle così prima che si levasse la Brenta?». Risponse: «Signor sì, ›e domandato questo consuma‹ perché un’anno nascono herbe l’altro no, et più o meno secondo i caldi et i tempi ». E domandato: «Questo consumamento di barene apporta egli danno o beneficio alla laguna?». Rispose: «El vi apporta beneficio perché la laguna si slarga sempre più ». E domandato: «Il terreno che vien levato da dette barene resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «El si va sparpagnando per i canali et per le velme per tutta la laguna ». E domandato: «Il porto di Malamoco ha egli ricevuto danno o benefitio dopo levata la Brenta?» Rispose: «Io quanto al porto io non vi so dir niente se non che a Spignon si è atterrato due piedi in circa, ma del porto io non ho pratica ». Interrogato se sa per qual causa sia seguita quella sopra vento del canal del porto de Malamoco, rispose: «Perché con le crescenti da mar l’acqua fa revoltante in quella parte et ammunisce et io mi raccordo haver preso dei cievali dentro di quelle bricole che adesso sono si può dir in vignia et mi raccordo anco che già 15 o 16 anni si ruppe un vascello con pele di manzo/moazo le quali si prendevano con li hami la dove è detta detta punta». Interrogato che cosa si potria far per rimediar a questo danno per levar detta punta, rispose: «Quanto al mio poco giuditio, io dico che vorria far una palada sopra vento de sirocco per/da riva via cominciando a Redabo et andando verso Navagiosa et vorria far quel canal che ho detto di sopra, perché in questo modo l’acqua veniria a imboccar il canal del Fisolo et anderebbe zò al porto con molto benefitio d’esso, et senza questa palada le acque anderanno disperdendosi per quelle lagune fin tanto che non fossero sorte le rive». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa e spiegate ogni vostro pensiero liberatamente così intorno al stato della predetta laguna et porti come intorno alli rimedi et al giovemento che potria apportarle?». Rispose: «Io non so dir più di quello che ho detto et credo che la natura possa far di molti effetti come in benefitio come in malefitio della medesima laguna». + Relectum confirmavit + + + Adì detto + + + Ser Tonolo Negro quondam Francesco da San Nicolò d’età d’anni 60 in circa come disse solito pescar in queste lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et della alteratione successa in essa dopo levata la Brenta con ogni altra osservatione fatta da lui. Rispose: «Per quello ch’io ho osservato dopo fatti i tagli nelli arzeri da Margera in Restadaglio è seguito la rovina di quelle lagune perché sono venuti fuori di detti tagli l’acque marze di quei canedi et hanno alterrado in molti luochi et particolarmente da Fusine sino in Melison, dove vi era una palua d’oro che sopra d’essa vive a mezo al popolo da San Nicolò; et al presente vi è pelo marzo da per tutto che non vi si prende niente et ›il Sciocco‹ fuori di Seccocio. Si è anco ammunito tutto dopo levata la Brenta, il Fisolo si è alterrato assai perché l’acqua quando cresceria la Brenta correva in quella parte velocissimamente et adesso la corre poco et anco il porto ha ricevuto danno perché la ponta de Spignon si è seccata onde non vi capitano più al porto le acque con quella correntia che facevano prima». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimediar a questi incovenienti?». Rispose: «I faria ben à tornarghe la Brenta secondo che la era perché con la sua fuga la daria benefitio grande al porto». E domandato: «La Brenta non portava della torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, perché quando l’acqua cresceva la se dilatava per la laguna ma quando l’andava zo la tornava a portar via ogni cosa». E domandato: «Quella alterration che restava sopra i paludi per l’acqua che si dilatava non poteva esser portava via nel riflusso perché sopra il paludo l’acqua non poteva haver forza». Rispose: «L’è vero ma poca cosa vi restava et nel canal la portava via ogni cosa, et a quel tempo Fisolo era fondio et capposo et adesso in molti luochi vi è fondo marzo». E domandato: «Quando fossero serrati li tagli sopradetti stimate voi che si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché non veniria più fuora quel sporchezzo dal caneo et quando facessero delle fortune da garbin et da bora netteria zo ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale nelli paludi che continuasse dal Laronzello fino in Secocio si venisse a giovar alla laguna et al porto de Malamoco?» Rispose: «Io credo che farebbe poco perché vi sarebbe acqua morta et se non vi tornano la Brenta non vi trovo altro rimedio». E domandato: «Havete osservato se dopo levata la Brenta l’acque universalmente nella laguna hanno maggior o minor corso, se sono mutate le pesche, se le velme si sono abbassate et se le barene si sono diminuite?». Rispose: «Le acque universalmente caminano come facevano prima, ›rispose‹ le pesche sono alterate particolarmente nel cappame, le velme più tosto hanno avanzato et le barene si vanno destruzendo». E domandato: «Il terreno di queste velme abbassate et barene distrutte resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «Vene resta parte nei canali et ne va anco fuora porte con il reflusso». E domandato: «Havete osservato quella ponta sopra vento del canal del porto?». Rispose: «La è crescuita pur assai». E domandato: «Per qual causa e ella accresciuta?». Rispose: «Perché l’acqua non ha più quel corso che l’havea et credo che anca il galion Balbi vi habbia fatto danno». E domandato: «Che cosa si potria far per levarla et per giovare al porto?». Rispose: «Io credo che saria ben far una palada lì alla ponta di Schiavi principiando alla detta ponta et andando verso il vardian sotto vento perché a questo modo l’acqua nel porto haverebbe maggior corso et si distruggerebbe essa ponta». E domandato: «Se ha nessun altro rimedio per giovar a detto porto et laguna et per rimediar ai pregiuditii che si ricevono?». Rispose: «Io non so dir altro se non tornar la Brenta et far questa palada perché questa palada farà mirabilissimi effetti». Relectum confirmavit + + + Adì detto + + + Andrea Spinazzi quondam Alvise da San Nicolò d’età anni 42 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna detto che dia informatione etc. Rispose: «Quanto ala laguna vi dico che al presente vi sono molti bari che sono accresciuti da due anni in qua, li quali causano che l’acqua viene per le cime dei canali et li tien cavati, ma dopo levata la Brenta et per i tagli fatti nelli arzeri la laguna ha ricevuto danno assai; perché quando l’acqua veniva fori di Scecocio la veniva dretta in Reda Fisolo et unitando con quella de Spignon la intrava nel porto, et all’hora in bocca di Reda Fisolo vi era dodese piedi di acqua et adesso è fatto sabionera secondo che il mar butta. Et per mio creder staria bene il far una palada alla ponta di Schiavi la dove è affondato il galion andando andando verso il Vardian sottovento ›perché la‹ et far un’altra palada da Santa Maria della Cava venendo a oro Spignon fin alla ponta della Burchiella perché si uniria l’acqua di quelle coe la qual al presente va sparsa sopra il travo. Et così la veniria a unirse con quella di Spignon et con gran corso l’andaria à trovar il porto perché quell’altra palada la spenzeria nel canal et la faria magnar quella ponta. Et forse anco saria bene far un’altra palada da Baldeniga sino in capo alla ponta fonda che capiteriano tutte a un punto, et acciò l’acqua di Spignon non intrasse in canal di Malamoco ma tutte andassero a drittura al porto. L’è ben vero che la spesa saria grande ma l’utile saria grandissimo et co’l tempo si fariano anco le rive che non vi saria più bisognio di detta palada perché si vede con la zosana che l’acque tirano sempre atraverso il travo ». E domandato: «Per giovar al resto della laguna che vi par che si potria far?». Rispose: «Io credo che il tornar la Brenta et serar i tagli faria gran benefitio ma il serrar i tagli senza tornar la Brenta fariano poco effetto perché l’acqua resteria morta ». E domandato: «Vi parerebbe a proposito far un canale nei paludi che portasse l’acque del Laronzelo Ducaletto et soprabondantemente nel Sciocco ?». Rispose: «Vi correria qualche poco de acqua ma faria poco effetto perché così fa anco il canal Letrigan che porta fuora un poco di acque mossa ma con poco moto ma la Brenta faceva miracoli perché se ben l’acqua cresceva la portava sempre zo et poi quando la dava volta la precipitava». E domandato: «La Brenta portava della torbida la qual con il crescente da mar si dilatava et ammuniva la laguna si che pare che apportasse piutosto danno che benefitio». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che a quel tempo non vi erano quei peli che sono adesso con il fondo marzo ma vi era bonissimo fondo può mo esser che la natura l’habbia fatto ma io non l’intendo». E domandato anci la diversità di questo fondo dimostra chiaramente che la Brenta vi lasciava della sua materia et dell’alterratione, rispose: «Io torno a dire che trovo così et dopo che non vi è la Brenta non vi si pesca più come si faceva perché Melison era il miglior luoco che fosse et vi si prendeva d’ogni cosa et adesso è tutto pelo». E domandato: «Havete osservato universalmente nella laguna se le velme si sono abbassate et se le barene si vanno distruggendo?». Rispose: «In molti luochi si è abbassato et in alcuni si è anco ammunito, ma questo succede più o meno dalla natura, dal caldo, dalla qualità dei tempi et dalle battaizze perché ›hora‹ il bono va et viene et la fortuna leva anco il pelo, il qual va poi nel fondo dei canali. Le barene si vano anco disfacendo perché il maresello ha spianato tutta la ponta di Resta d'Agio ma il terreno si è seminato per tutta la laguna nelle velme et canali et anco fuora in mar, perché anco del pelo pelo ne va fuori sino a mezo mar». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa per servitio del porto et laguna predetta e dite se vi sono altri accidenti occorsi dopo levata ›levata‹ la Brenta, oltra quelo che havete detto fin hora». Rispose: «Io non vi saprei dir altro». Relectum confirmavit + + + A dì 3 luglio + + + Ser Giacomo Ferro quondam Niceto da San Nicolò d’anni 72 come disse e dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato in che stato si trovi la laguna dopo levata la Brenta et che alteratione in essa sia seguita et per qual causa, rispose: «Al mio giuditio dopo ch’è stato levata la Brenta et che sono stati fatti quei tagli trovo che la laguna si secca dalla parte da LizaFusine fino al Melison». E domandato: «Da che procede per opinon vostre dette alteratione?». Rispose: «Io credo che i tagli causino questa alteratione». Rispose: «Perché l’acqua con il crescente porta su l’alterratione et poi con la zosana non ha forza de tirar giù». E domandato: «Che remedio si potria far per levar questo disordine?». Rispose: «Io credo che a tornar quello ch’era prima si torneria le cose in stato se ben al presente si rodono le barene più che non si faceva prima». E domandato: «Da che procede particolarmente questa distruttione?». Rispose: «Io credo che la procede dalle battaizze et dall’acque salse». E domandato: «Queste battaizze et acque salse non facevano lo stesso effetto anco prima che si levasse la Brenta?». Rispose: «Io non so se lo facessero o no, basta che al presente io veggo che si va distruggendo più che non si faceva prima et questo effetto particolarmente si vede nel lago di Luzzaruol passa San Marco di Lama verso Sciocco il quale è fatto lagune bonissimo che prima non si poteva entrar con una barca et anco la ponta di Resta d'Aglio è andata via tutta». E domandato: «Da che era nata la punta di Restadaglio?» Rispose: «Io non lo so né l’ho visto grande da putto et adesso l’è vegnua in niente». E domandato: «Quando la Brenta veniva a Malamoco credete voi ch’ella apportasse danno alle lagune?». Rispose: «Io non lo so ma le sache de’ lagune si maintenevano meglio». E domandato: «Vi pare che le velme si siano abbassate?». Rispose: «In alcuni luochi si sono abbassate et et in altre accresciute». E domandato: «Dichiarite in quai ›luochi‹ luochi si sono accresciute et in qual si sono abbassate». Rispose: «Da LizaFusine fino a Melison o vale de Cornio, le barene et le velme si sono abbassate et distrutte ma dala banda di Reschio verso dove veniva la Brenta si sono alzate se ben il caneo si va mogiando». E domandato: «Havete pratica del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor, non ho altra pratica se non che vi so dir sì che quando veniva la Brenta el si manteniva meglio». E domandato: «Havete voi osservato che detto posto habbia ricevuto alteratione?». Rispose: «Io non ho fatto osservatione ma per quello che sento a dir ho inteso che ha ricevuto danno». Interrogato che danno ha ricevuto et che rimedio si potria apportarvi, rispose: «Io non lo so perché del porto non ne ho pratica alcuna che ho pescato sempre in queste lagune et però non so dirvi altro». E domandato: «Nelle spiaggie sive palude di San Zorzi d’Alega havete mai preso e havete mai inteso che su prendono cappe longhe?». Rispose: «Non mai io, ma ben sotto il lido ma questo io non lo so perché non ci pesco». relectum confirmavit + + + Adì 5 luglio + + Zuecca Fatto venire d’ordine ut sopra Simion di Zuane Piero Grassetto della Zuecca d’età d’anni sessantasette come disse solito pescar per queste lagune. Dettoli che dia qualche information del stato di esse lagune et delle alterationi che in esse sono seguiti dopo levata la Brenta. Rispose: «Quanto a mi dopo che è stata levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli la laguna si è più tosto seccata perché quando piove et anco in altro tempo vengono giù di quei tagli tanti sporchezzi di quei paludi che l’acque non hanno forza da portarli fuori dei porti et restano nella laguna alterrando in diversi luochi come particolare si vede nel Melison che altre volte quando veniva la Brenta l’era un buon canal/corso e adesso l’è secco». E domandato: «L’alterration a questo canale per opinion vostra é ella proceduta da tagli o pur dal levar della Brenta?». Rispose: «Io credo più tosto dal levar la Brenta perché l’acqua correva quando vi era la Brenta et l’haverglela levata ha causato che il canal si è perso». E domandato: «Questo canale dopo levata la Brenta non s’è egli riempito ordinariamente dell’ acque salse con il crescente». Rispose: «Signor sì ». E domandato: «Perché dunque si è seccato dal levar la Brenta se quella con le sue torbidi poteva più tosto apportarle alterratione che l’acque salsa con la zosana vi può far notabil benefitio come fa universalmente in tutte la lagune?». Rispose: «La causa io non ve la so dir, ma l’effetto è così perché quello si è seccato dal capo per/però verso il canedo dove l’acqua salsa non ha tanta forza che quando veniva l’acqua dolce continua l’haveva forza anco in quella parte». Interrogato se le velme si sono alzate o abbassate, rispose: «Nella mazor parte si sono alzate perché io credo che tutto cresca d’ogni hora». E domandato: «Perché credete che tutto cresca?». Rispose: «Credo che cresca così dalla natura». Interrogato se li canali hanno ricevuto alteration, rispose: «Più tosto i han peggiorato». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria fare per liberarsi da questi danni?». Rispose: «Io non saprei dirvi cosa alcuna». E domandato: «Come è possibile che conoscendo la causa de li danni non sappiate raccontar qualche rimedio?». Rispose: «Signor non mi basta l’animo». Interrogato se le pesche si sono diversificati nella laguna et se i fondi si sono mutati nella qualità dopo levata la Brenta, rispose: «Dove capitava la Brenta si prendeva del pesce che non si prende adesso perché all’hora el si nutriva con quell’acqua et anco li li fondi si sono mutati, ma questi si mutano secondo il voler del cielo perché un anno nasce del baro et l’altro no et così anco del pelo et questo succiede secondo i caldi et secondo le fortune». Interrogato se ha pratica del porto di Malamoco, rispose: «Signor no, perché chiare volte vi capito là». Dettoli se ha cognition de quella spiaggia sopra vento del canal del porto predetto, rispose: «Signor no». Interrogato se sa riferir nessuna altra cosa nel proposito di detta laguna o intorno al suo stato et rimedii, rispose: «Signor no». Relectum confermavit. + + + Adì detto + + Fatto venir ut supra Giacomo Ingiostro Della Zuecca d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito a pescar in queste lagune dettoli che dia informazione et cetera. Rispose: «Io dopo che si sono predute le cose vecchie che Domenedio ha fatto, voglio dir delle Brente che lui le ha fatte venir in questo mondo, et dopo che si è levata la Brenta nel canal di Melison, dove noi dalla Zuecca particolarmente peschiamo, è alterrato che dove vi era due piedi e mezo d’acqua adesso non ve n’è neanco un piede; et questo è proceduto perché l’acqua non corre et l’altra non vi è più stantia di pesce perché non ha quel nutrimento di quell’acqua». E domandato: «Non vi montano l’acque salse in detto luoco». Rispose: «Signor sì, ma le sono stanche là perché la va per il canal del Fisolo che è il canal maistro et questo si mentiene sino alla Marotta ma da li in suso, perchè l’acqua è stanca, si è seccato ogni cosa». Interrogato se gli pare che vi sia altra ›alternatione‹ causa d’alterratione, rispose: «Signor, io non so che vi sia altro se non tornar la Brenta ove la era ma oltre di questo vi vorriano delle palade». Interrogato dove vorriano questi palade, rispose: «Ritornata la Brenta ove era, io vorrei che fossero fatte due palade l’una dalla banda della Marotta et l’altra dalla banda del canal del Spignon acciò sostentassero l’acque che vengono de Secocio et dalle vale del canal di Spignon per drizzarle alla bocca del porto. Et doi altre ne farei una dalla parte di Barceniga et l’altra dalla parte del Faretto dove vanno fuora le nave et queste acciò dessero forza all’acque del canal del Fisolo et a quelle del canal di Malamoco. Se a queste non vi/mi sodisfano, ch’io ne voglio un’altra dalla banda del Lio a lungo la spiaza dove sono i farri, la qual andasse a drittura verso il Guardian sopravento et vorrei unirla con detto Guardian nella ponta et vorrei impirla de pietre per un pezzo perché questa daria forza all’acqua che roderia quella spiaza che in due o tre anni el saria un porto felicissimo». E domandato: «Vi servirebbe il fondo per far questa palada?». Rispose: «Signor sì, perché non vi saria più di cinque o sei piedi di fondo et se ben alla ponta del Vardian vi saria più fondo, questo non importa perché non si tien conto d’otto o dieci passa che si possa esser di maggior fondo». E domandato: «Queste provisioni che voi volete fare non causerano il medesimo servitio senza che si tornasse la Brenta?». Rispose: «Signor no, perché l’acque non hanno quel moto che l’haveriano con la Brenta, la qual Brenta faceva questo effetto che nel crescente dell’acqua la se gonfiava et se dilattava sopra i paludi et empite ch’eranno dette paludi la Brenta in superfitie veniva verso il porto, ma mezo pie sotto d’essa superfitie l’acqua salsa cresceva et quando poi l’acqua dava volta, il che succedeva sempre avanti le sei hore, et vi era più zosana che crescente con la qual zosana la portava via il mondo». E domandato se l’acqua della Brenta con la crescente si dilatava sopra le paludi è cosa chiara che essendo torbida la doveva lasciar dell’alterration nella laguna adunque par che ›sia stato‹ doverebbe esser giovevole alla medessima laguna l’haverla levata, rispose: «Io so che troviamo in contrario che dopo levata si è alterrato perché quanto a quella torbida che voi dite con la zosana la portava via ogni cosa». Interrogato se i tagli fatti nelli arzeri et paludi han causato danno a detta laguna, rispose: «Sul brazzo di Malamoco ›qua‹ non fanno danno quei tagli che sono fatti de San Marco de lama fino a Margera , perché queste acque vanno per il porto di Venetia ma però vi so dir in general che dove vi era un piede et mezo d’acqua, verso i canedi, adesso vi è secco vivo e paludo marzo per dieci o dodeci passa lontan dal detto canedo, perché per detti tagli vengono mille sporchezzi di quei paludi li quali si fermano nella parte superior della laguna non havendo le acque forza da portarli a basso. Et però io credo che a serrar questi tagli si faria bene, li quali tagli con il sporchezzo che conducono causano anco danno all’aria et faranno ammorbar Venetia». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo conducendo le acque del Laronzello et altri in Sciocco si facesse ›utile‹ benefitio alla laguna». Rispose: «Signor io non credo che chi facesse ai huomini una bocca in altro luoco che dove ne l’ha fatta Iddio potessero parlar così bene comme con quella natural, et però concludo che il tornar la Brenta dove l’a era prima saria il vero rimedio». E domandato: «Per disinganarvi di un fondamento falso che voi fatte sopra il quale fondate anco parte del vostro discorso se vi dice che la Brenta non è stata constituita naturalmente come voi credete a sboccar per Sciocco ma in diversi tempi è anco capitata in altri luochi di questa laguna nell’uno e l’altro de quali è stata condotta dall’arte però pensate bene à quello che vi par de poter dire stante questo avvertimento» Rispose: «Io non so che sia mai capitata per altro luoco che per Sciocco et per il Corniol et però con questo fondamento ho detto le cose soprascritte le quali ho anco discorse molte volte con mio padre ser Pasqualin Ingiostro». E domandato: «Se havete qualche altro pensiero che possi giovar alla laguna overo al porto ›rispose‹spiegatelo liberamente et volontieri perché sarà in ogni caso riconosciuto il vostro merito et il frutto che potessero apportar apportar le cose da voi raccordate». Rispose: «Io non vi so aggionger altro se non quello che tante volte deve esser stato detto cioè che le palade a lungo marine si faciano longhe quanto si può e si conservino in stato». Relectum confermavit + + + Adì detto + + Ser Daniel Berengo quondam Matthio dalla Zueca d’ettà d’anni 55 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione ect. Rispose: «Dopo che è stata levata la Brenta io trovo che le lagune si sono seccate da per tutto particolarmente cominciando in Sciocco venendo zo a San Marco di Lama via dove sono fatti quei tagli si è seccato assai perché vien di gran sporchezzo fuora dei canedi predetti tagli et perché là in Sciocco quando vi era la Brenta la portava via il mondo et adesso la non corre niente ma tutto si è seccato». E domandato: «Che provision si potria fare per opinion vostra per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io non vi so dir altro se non che dopo fatte queste novità si è seccata la laguna assai». E domandato: «Credete che a serrar questi tagli si facesse benefitio alla laguna?». Rispose: «Io credo che non saria cattiva cosa il serrarli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel palade che ricevesse l’acque del Laronzello et altri et le portasse in Sciocco si farebbe servizio alla laguna?». Rispose: «Credo più tosto de sì ma saria poca cosa rispetto a quel che faceva la Brenta perché quando la veniva in Sciocco la correva che la faceva broma» Interrogato se ha pratica d’informatione del porto et di quella spiaza sopravento del canal d’esso, rispose: «Signor no perché io calo le mie arti nel paludo et non ho alcuna pratica del porto ma si tratta che anco quello si alterri». E domandato, interogato se i canali hanno ricevuto alteratione dopo levata essa Brenta, rispose: «Signor sì, che il canal del Fisolo si è alterrato a luoghi et in particolar nella parte di sopra et questo è successo perché le acque non hanno quel corso che le havevano prima». E domandato: «Considerate bene se havete qualche altra cosa da dire cose del stato della predetta laguna come de suoi rimedii». Rispose: «Io non so dirvi altro perché non ho havuto questa mente ma ho sempre atteso a pescar». Relectum confermavit + + + A dì 6 luglio + + Ser Nicoletto Cavaletto quondam Battista dalla Zuecca d’età d’anni 80 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune. Interrogato etc, rispose: «Dopo levata la Brenta la laguna si è alterrata grandemente, in particolare il canal di Melison, di Navagiosa et di Barceniga, perché l’acqua non corre più come la faceva et anco per quei tagli che sono stati fatti et il rimedio che si potesse fare saria il tornar la Brenta et serrar i tagli. Et io mi raccordo di haver preso delle cappelonghe sopra vento del porto di Malamocco dove al presente nascono meloni, et una volta i sabbioni erano sotto le cime di Alboroni et questo è andato tutto nel porto et ha causato di quelle secche; però sarà necessario far qualche provisione et io ne ho raccordato una bonissima nella mia scrittura, la qual Signorie Signorie Illustrissime potranno vedere et questo è quanto io posso dire perché se faranno quell’altra palada che è stata raccordata il mar la porteria via et tutte quelle pietre anderanno sul fondo che nessun le potria poi cavare». Relectum confirmavit. + + + Adì 18 luglio + + + Malamoco Ser Bortolo Bonin quondam Tofolo da Malamoco d’età d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune de Malamoco.Interrogato etc, rispose: «La laguna si secca da per tutto nel porto et nelle lagune in particolar alla cavana di Sciocco si è seccato e si secca tuttavia grandemente et il Fisolo si è seccato la verso il forte de dove vi era un remo d’acqua adesso non ve n’è ne anco mezo, il Melison et Navagiose si sono ancor essi ammuniti perché si erano di belle fosse et adesso non vi è più niente et non si prende più niente perché si ha perso i luoghi et il pesce ch’è nato tanto di quel pelo che non si prende più niente et l’acque non corrono più come le facevano et questo è successo per esser stata levata la Brenta». E domandato: «Credete che i tagli fatti nelli arzeri et paludi habbino fatto pregiuditio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché i conduse fuora di gran sporchezzo il quale poi resta in quel laguna perché l’acque non hanno forza da portarlo giù». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare per migliorar detta laguna et porto di Malamoco?». Rispose: «Io credo che il tornar le cose nel stato che erano sarebbe il più sicuro rimedio che si potesse far perchè allhora si vedeva che il tutto passava bene». E domandato: «La Brenta non veniva ella torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, ma la feva morir tutti quelle cattive robbe perché non nasceva quel pelo ma era tutto biancure». E domandato: «Questa biancura nasceva dalla materia che lasciava la Brenta nei fondi, segno chiaro et indubitabile della alteratione che vi apportava». Rispose: «Signor, all’hora era biancura et capegno et adesso nasce questo sporchezzo che ogni anno va crescendo et la Brenta portava via con il suo corso ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo che conducesse l’acque del Laronzelo soprabondanti et altre fuori per Sciocco si venirebbe perciò a far benefitio a detta laguna?». Rispose: «Quanto ai canali nei altri luochi non si sono mossi che vi è bon fondi eccetto che il Fisolo la verso il Bastion et et però credo che anco il far questo canal faria qualche zovamento». E domandato: «In che stato vi par che si trovi il porto?». Rispose: «Dalla parte sopra vento el si secca in via che cresce quella ponta grandemente». Interrogato: «Da che s’accresceva detta punta?». Rispose: «La cresce così per natura perché il mar et i venti levono il sabbion da terra et lo conducono sopra detta spiaza». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimedio a questo disordine?». Rispose: «Vi è del travaglio, mio fratello voleva far una palada ma il Contin non la vuole et io non credo che vi sia altro rimedio perché questo Menego Bonin, mio fratello, ha anco ditto che si facciano delle camarelle per marina sino ad acqua a commun ma dicono che non vogliono cose vecchie. Et noi non sappiamo dir altro che quello che habbiano raccordato che per parer nostro è il vero rimedio». Relectum confirmavit. + + + Adì detto + + Alivise de Domenico Rizzo da Malamoco d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato etc, rispose: «La laguna è in mal stato perché si è seccata la bocca del Fisolo ch’è un canal maistro in bocca del porto che dove vi era 16 in 20 piedi d’acqua adesso non vi è più di 5 o 6 piedi etet quel polesene tra il faretto et la sabionera del bastion è successo per esser stata levata la Brenta, perché quando l’acqua ›vegniva‹ della Brenta vegniva la tegniva el sabbion spento alla riva ma dopo levata il sabion è venuto nel canal et ha causato quell’alterratione ; anco in diversi altri luochi s’è alterrato come in Melison, in Navagiosa et altri luochi et questo è successo per la Brenta et anco quei tagli con le sue scolladori menano del sporchezzo et quando l’acqua vien fuora d’essi la se perdi per la laguna perché non vi è forza da condurla a basso». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria far per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io credo che si stenteria a rimediarvi». Rispose: «Che tornasse la Brenta la portaria via qualche cosa et con il tempo la portaria forse ogni cosa, ma certo le tegniria che non si alterreria più per la rason del corso et di quel che ho detto di sopra». E domandato: «Chi facesse un canale nel palude che conducesse le acque del Laronzelo et altre dove capitava la Brenta, credete che sivenisse a giovar alla laguna et porto?». ‹ rispose › «Le fariano qualche benefitio ma non simile alla Brenta perché la Brenta è acqua viva / succia». E domandato: «Date qualche informatione del stato del porto di Malamoco». Rispose: «Non so più che dire poiché ho detto et reccordato anco in scrittura molte cose insieme con mio mio padre lequali sono state esseguite et non habbiamo havuto nessuna riscognitione se ben ci sono state promesse molte cose». E domandato: «Non notate di raccordar quello che stimate poter giovar alle cose publiche perché se raccordarete al presente, et se haverete anco raccordato per il passato cosa che non sia stata proposta da altri ma incentata da voi ne conseguirete ricognitione d’uno contento». Rispose: «Per aggionger alcuna cosa a quello che habbiamo detto dico che bisogneria far una fondamenta sopra la spiaza sopra vento e ligada da un capo con la fondamenta della vigna et dall’altro con il Vardian in terra perché la punta li magneria certo perché dove vi è fondamento si cava et si mantien et questo seria l’unico rimedio ; vi sono anco molti acque serrate da parei doppii cioè in Valle Granda, Caneo Grosso, Cornio et Sette Morti, che la sta morta perché la non può venir giù che se le potesse venir giu la portaria via tutte quelle secche la di fuori perché quell’acqua de i Mille Campi che capita in dette vale è un gran corpo, et che vedesse quando è secco sentiria l’acqua di quelle vale a ruzar che la fa paura secondo che la è sustentata da quei parei. Et questo è quanto io posso dire a questo proposito oltre quello che si vede nelle mie scritture ». Relectum confirmavit. (...) eo il reccordo delle scozze delle nave è stato raccordato da mio padre et il carico è stato dato ad altri e noi siamo stati gabati. + + + 1623 15 luglio + + + Ser Menego Bonin da Malamoco d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna. Interrogato etc, ‹ rispose ›: «La Brenta quando vi era la faceva servitio alla laguna perché la manteneva il corso delle acque et doppo levata et fatti quei tagli la laguna si è alterrata particolarmente nel Melison a San Marco de lama nel Pomodoro nel canal del Fisolo particolamente verso il faro alla porta de Spignon, perché quei tagli han menato fuori di gran sporchezzo il qual ha alterrato quelle palue perché l’acqua non ha havuto forza da tirar giù ; et oltre di questo s’è anco atterrato il porto de Malamoco che se non vi rimedia l’anderà male». Interrogato che rimedio si potria fare per servitio della laguna et del medesimo porto, rispose: «Quanto al porto io dico che non trovo il miglior rimedio quanto quella palada ch’io ho raccordata perché quella conserverà il lido et darà corso al’acqua che la portava via anco quella ponta et certo non vi è altro rimedio et vi raccordo anco che il galion Balbi ha fatto gran danno perchè tutta la materia è andata in quella punta et io quando ho disegnato quella palada volevo far la più in terra per farla dritta, ma perché il galion ha fatto fondi ›ho conco‹ ho convenuto farla più in fuori et perché intendo che alcuni haveriano pensiero di affondar vascelli, io dico che per l’amor di Dio non si faccia tal cosa perché si faccia tal perché si perderia il porto sicuramente». Interrogato se il serrar i tagli saria giovevole, rispose: «I staria meglio serrarli ma però i faria poca cosa perché in somma il vero è solo rimedio saria il tonar la Brenta et quando si volesse tornarla io li daria un disegno facilissimo et di pochissima spesa ». E domandato: «Se si facessa un canale nei paludi che conducesse l’acque del Laronzelo et sopra bondanti in Sciocco credete che si venirebbe a giovar alla laguna canali et porto?». Rispose: «Quanto al porto la non farà benefitio niente perchè l’havera poco corso et non vi trovo altro rimedio che quello della palada et del tornar la Brenta intorno alla qualcosa darò sodisfation se sarò chiamato avanti la banca». Relectum confirmavit. + + + Adì primo agosto + + + Sant’Agnese Ser Menego Balbi di sant’Agnese d’età d’anni 74 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato etc, rispose: «Io nella mia idea trovo et ho veduto con l’occhio proprio che dopo che si è levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli si sono seccati i paludi di Fusine , San Marco di Lama, Melison et altri perché quando l’acqua cresce la va su et poi nel tornar in dietro la porta fuora del sporchezzo che si sperde da per tutto et alterra, et così anco il porto et anco qualche canal là nel lago mazor Navagiosa et anco il Fisolo et se le cose restano in questo stato si anderà sempre di male in peggio ; et quanto al porto di Malamoco vi dico che dopo levata la Brenta si sono fatte delle vigne sopra il porto di Malamocco sopra vento ove si trovono le vestigie delle palade et dei fari, perché quando veniva la Brenta la portava via tutti quei sabioni et adesso i se va sempre ingroppando. Et se non fossero i burchi da sabion che portan via dela sabia saria in mal hora ogni cosa, perché avanti che si levasse la Brenta i burchi da sabion non andavano là, ma l’è sta un grand’error quando si ha levato detta Brenta non prender anco information da noi altri che havemo tanta pratica dei luochi». E domandato: «Credete voi che se si serrassero i tagli si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, ma a far il bon compito bisognaria tornar la Brenta». E domandato: «Credete voi che faccendosi un canale che portasse l’acque del Laronzelo et del ducaletto in Sciocco si apportarebbe giovamento alla laguna et al porto?». Rispose: «Signor no, perché la saria morta et la vigniria per tresso ». E domandato: «Havete information di quella spiaza sopra vento del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor no, ma vi so dir che quella vale di Comenzera ch’era sopra il porto di Malamaoco la quale stata disfatta la dava più tosto utile perché la retegniva dell’alega et et dell’altre immonditie che non potevano montar, et poi con la zosana tornava ogni cosa fuori del porto et dopo che la se ha disfatto si è alterrato ogni cosa et quella volta vi era un canal con due passa di fondo et adesso vi è secco vivo ». E domandato: «Se havete qualche pensiero di raccordo che possa giovar alla laguna et al porto dittelo liberamente». Rispose: «Io non ho altro pensiero ne so raccordar altro che serrar i tagli et aprir la Brenta ». Relectum confirmavit. + + + Adì detto + + + Ser Daniel quondam Liberal da Sant’Agnese d’anni 64 come disse e dall’aspetto dimostra ›affab‹ della vale granda et solito pescar nelle lagune tutto il tempo de sua vità interrogato ut supra, rispose: «Signor è seguita alterration grandissima et tutti che vorrà dir la verità diranno così, prima la porta sopra vento del porto è andata fuora assai rispetto che vi è stato levato il corso delle acque, perché quando la Brenta veniva la dava un corso continuo et grandi alle acque delli canali et al presente l’acqua depone due hore perché l’ha poco moto che quando veniva la Brenta l’havea un moto grande et continuo et così la portava via ogni cosa. Quanto alla laguna cioè il Melison le rive di Sciocco et in altro luochi si è seccato più di mezo pie perché l’acque non hanno moto et fuora di quei tagli uscisse di gran sporchezzo; quanto alli canali alcuni hanno ricevuto benefitio et altri danno et quelli che hanno ricevuto danno sono le coe di Melison, di Sciocco et il Fisolo in quella parte superior ai pali della crose sula volta; et anco nelle sue sue rive». E domandato: «Che rimedio vi par che si potesse apportar a questi danni?». Rispose: «Io in mia conascientia non trovo alter rimedio che tornar la Brenta ove la era». E domandato: «Che serrasse i tagli et facesse un canal ›che pa ‹ per il paludo che portasse l’acque del Ducaletto et del sopra bondante in Sciocco credete voi che farebbe servitio alla laguna?». Rispose: «Più corso che si dà all’acqua et più corso che haverà il Sciocco più benefitio si da alla laguna». E domandato: «La Brenta non portava ella della torbida, la quale quando cresceva l’acqua da mar restando sustentata deponeva nella laguna?». Rispose: «Signor io non lo so, ma credo ben in contrario che se questo fosse vero bisognaria che là nel Melison et alle rive del Secocio vi fossero arzeri et et pur quando veniva la Brenta vi era un remo di fondo». E domandato: «La Brenta non ha ella fatto la punta di Restadaglio et alterrato la vale di Torson». Rispose: «Questo io non lo so». E domandato: «Per levar quella spiaza che si trova sopra ›d‹vento del porto di Malamoco che cosa si potria fare?». Rispose: «Io credo che non si possa far altro che tornar la Brenta». ‹ E domandato› : « Et se havete qualche altro pensiero spiegatelo liberamente». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che se fosse vero che la Brenta havesse alterrato la laguna; bisogneria che le vale del Cornio, Caneo grosso, et Vale Grandi fossero tutti ammunite et vi fossero arzeri et pure vi sono i suoi fondi perché la Brenta non porta della materia che portano la Piave e la Livenza, anci vi so dir che da mio arrecordo si è magnata tutte la ponta dei Lovi». Information del stato della Brenta + + + + + + coperta + + + + 001r + + + + 001v + + + + 002r + + + + 002v + + + + 003r + + + + 003v + + + + 004r + + + + 004v + + + + 005r + + + + 005v + + + + 006r + + + + 006v + + + + 007r + + + + 007v + + + + 008r + + + + 008v + + + + 009r + + + + 009v + + + + 010r + + + + 010v + + + + 011r + + + + 011v + + + + 012r + + + + 012v + + + + 013r + + + + 013v + + + + 014r + + + + 014v + + + + 015r + + + + 015v + + + + 016r + + + + 016v + + + + 017r + + + + 017v + + + + 018r + + + + 018v + + + + 019r + + + + 019v + + + + 020r + + + + 020v + + + + 021r + + + + 021v + + + + 022r + + + + 022v + + + + 023r + + + + 023v + + + + 024r + + + + 024v + + + + 025r + + + + 025v + + + + 026r + + + + 026v + + + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f001.html b/data/html/null/f001.html new file mode 100644 index 00000000..91d326cd --- /dev/null +++ b/data/html/null/f001.html @@ -0,0 +1,3 @@ + + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f002.html b/data/html/null/f002.html new file mode 100644 index 00000000..09c26fc8 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f002.html @@ -0,0 +1,7 @@ + + + Discorso intorno alla preservatione della laguna di Venetia + + + + + Con ragione ha sempre la serenità vostra stimato la conservatione di questa laguna uno de’ principali fondamenti di questo grande et glorioso stato, il quale per la fortezza del sito, che consiste nel mantenimento di essa laguna ha conseguito il suo principio et la continuatione della sua gloria. Per questa causa vedendosi a’ nostri tempi le cose ridotte a strettissimo termine, et essa laguna in tanta sterilità, si è mossa la Serenità Vostra a far quella grande et dispendio sa opera della diversione di un ramo della Brenta, fiume principalissimo di essa laguna detto Brenta magra, il quale pareva che minacciasse ferendola nel cuore di levargli la vita con atterragli il porto di Malamoco. Questo ramo si è transferito a Brondolo parte lontana et fuori si può dire o almeno nell’ultimo termine della laguna . Voglia Iddio, che questa opera riesca frutuosa come si deve sperare essendo fatta co’l favor di Dio et con tutte quelle più mature et diligenti considerationi, et osservationi che si sono sapute investigare. Ma passando più oltre l’ottimo et santo desiderio di Vostra Serenità le è piacciuto ultimamente di mandare alcuni suoi sapientissimi \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f003.html b/data/html/null/f003.html new file mode 100644 index 00000000..05a241f4 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f003.html @@ -0,0 +1 @@ + senatori per metter termini et confini nella larghezza di essa laguna acciò non venga occupata et lacerata dalla voracità degl’ huomini che sono sempre stati la seconda causa della sua distruttione et rovina. Così volesse Iddio che questo non fosse il vero et che i Cittadini istessi non fossero stati cagione della loro propria rovina. Questo è stato pur troppo chiaramente veduto con gl’occhi proprii dagli stessi senatori mandati ultimamente da lei fuori per il sudetto effetto, i quali havendo veduto et letto per le scritture antiche l’ampiezza et fertilità di questa laguna et hora vedutola così inferma et divenuta quasi un lago pallustre, si sono di maniera atterriti et commossi da queste miserie che sono quasi restati confusi, et si sono risolti rivolti a deplorare le calamità di questo sito, et per conseguenza di questa bella Patria adirandosi contra la perversità degl’huomini, i quali hanno commessi errori in ciò gravissimi a’ quali non vi è più mezo di por rimedio. Et perciò hanno con una loro scrittura veduta da me pianto le miserie della laguna et destestato la malvagità degl’huomini et per ben esseguire la commissioni della Serenità Vostra, vorebbono levar le cause che non si possono per modo alcuno levare per esser \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f004.html b/data/html/null/f004.html new file mode 100644 index 00000000..267c9d44 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f004.html @@ -0,0 +1 @@ + già inveterate et per dir così naturate. Serenissimo Principe, questa sua laguna al presente è di due sorti, cioè laguna viva, et laguna morta per dir così. Voglio dire laguna viva quella che ordinariamente riceve i flussi et i reflussi cioè il commune et che sopra commune, laguna morta intendo quella ove capitano i sopracommuni et dico non di quelli sopracommuni che accadono per qualche accidente ogni 30 over 40 anni, ma di quelli che avengono quasi ogn’anno a certi tempi. Questa laguna che riceve i sopracommuni è come morta, perché non solo non si naviga ma è quasi sempre terra et riceve l’acqua estraordinariamente. La parte 1579 mette confini alla laguna in questo modo cioè per lunghezza dall’Adise alla Piave et per larghezza dove quovismodo si ponno dilatar le acque salse , perché in alcuni luoghi per la bassezza del terreno si dilata più oltre et in altri meno per l’altezza di esso. Onde è quasi impossibile il mettervi termine, bisogna secondo il mio parere nella laguna viva che non sia posto pur un minimo ostacolo nè anco se fosse possibile un palo o una grisuola. Nella laguna morta (che non è morta affatto, ma si può dir persa et è come dire un corpo animato che si caduto della percossia, il quale habbia perso un braccio o altro membro del corpo, che non si renovi, ne si \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f005.html b/data/html/null/f005.html new file mode 100644 index 00000000..8a1b0899 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f005.html @@ -0,0 +1 @@ + risenti ma sebene è vivo et si nutrisce con gl’alimenti del corpo, è però morto quanto alla potenza et virtù cooperante, così è quella parte di laguna dove giungono i sopracommuni che sebene è nel corpo delle lagune no ha però in sé virtù, senon di tener intero il corpo et aiutarlo in alcune cose poco valevoli. Et questa ha bisogno di esser conservata, come dispongono le leggi, cioè non si pùo arzerare, nè ridurre a cultura et le dette leggi in ciò dispongono tanto saviamente quanto si possi desiderare. Percioché vogliono che i luoghi confinanti con la laguna che vuole dire la laguna morta restino per un miglio per ogni parte ridotti a pradi cioè che non si possi arzerare, nè ridurre a cultura. Et questo mi pare provisione tanto chiara et tanto castigata che niente più, perché la laguna morta sono i guasti della città. Ma egl’è necessario Serenissimo Principe, ch’io faccia un altra consideratione, secondo mia oppinione, la quale conto trahe origine da un buono et ardente zelo del benefitio di questa Patria. Nella laguna et nella morta ancora (ma hora parleremo della viva) vi sono diverse isole et alcuni luoghi altissimi già ridotti et che sono fuori del Dominio delle acque salse, li quali \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f006.html b/data/html/null/f006.html new file mode 100644 index 00000000..24436f5f --- /dev/null +++ b/data/html/null/f006.html @@ -0,0 +1 @@ + vechiamente sono ridotti a cultura et alcuni anco hanno delle case co delle chiese, et sono luoghi altissimi et invechiadi et questi è impossibile ridurli a laguna. Perché sono luoghi già ridotti dalla natura et parte con dall’arte et questi sarebbe impossibile tornarli a laguna et sebene con darli qualche salasso levandoli i scolladori, tagliando le piante o faccendo simili operationi si guasterebbe li seminati et si darebbe qualche poco di luogo all’acqua salsa, questo rimedio sarebbe come un rinfrescar le bocca ad un affebrato ch’è rimedio infrutuoso: poiché l’arsura vien dalo stomaco, et il rinfrescar le fauci è un inganno et un certo rimedio apparente ma infruttuoso. L’anno 1579 furono fatti rimedii simili et si veggono riusciti vani et le cose ridotte nel suo esser di prima oltra che questo è la desolatione de’ Cittadini senza alcun profitto che chi volesse capitare a questa risolutione per essempio o per altro senza l’ottimo fine della preservatione della laguna si sentirebbe ›escama‹ escalamar quella voce cosi dispiacevole, ‘Summum ius summa iniuria’. Bisogna Serenissimo Principe, preservar quello che al presente si trova in stato. Provedere che non seguano i disordini seguiti per lo passato d’innarzerare, ridurre a cultura luochi dentro della laguna et però sia prohibito \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f007.html b/data/html/null/f007.html new file mode 100644 index 00000000..0a216ed1 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f007.html @@ -0,0 +1 @@ + a qualunque magistrato il vendere, o livellare luochi dentro di essa laguna come per molte leggi anco è disposto. Et l’officio delle acque invigili principalemente nelle cavationi et sempre nei luoghi più necessarii et parimente nel castigare gl’offensori della laguna che la vengono con varie transgressioni atterrando che di questo modo co’l favor di Dio la Serenità Vostra conserverà lungamente questa benchè picciola laguna che gli resta né si attristi per vederla in alcune parti peggiorata. Perché s’ella anderà leggendo le depositioni vecchie che sono nell’officio delle acque et massime i scritti di Christoforo Sabadino, vedrà anco che in alcune parti si è conservata et per le buone provisioni anco megliorata. Non si manchi di rivederle spesso et modificarla con cavationi con raffrenar la ingordigia degl’huomini con certi ordini di paradori per ostar al Mare, ai venti et anco a certi corsi irregolati delle acque dolci. Lodo le elettione di particolari savii per rivederla nelle parti più necessarie con la guida et eccittatione dei periti come si faceva bene spesso anticamente \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f008.html b/data/html/null/f008.html new file mode 100644 index 00000000..2ee9c80c --- /dev/null +++ b/data/html/null/f008.html @@ -0,0 +1,3 @@ + et sebene la visita ordinaria dei Signori essecutori ordinata ogn’anno dalle parti 1579 et 1580 è ottima, il far nuove provisioni et aggiungere qualche cosa di più credami la Serenità Vostra dover esser cosa molto giovevole. + Et volendo finire questo mio discorso, la supplico volerlo accettare come è veramente da un suo fidele devotissimo et antico servo non impulso da altro interesse che dal zelo ardente che vive in lui particolarmente della sua essaltatione et della conservatione di questa bella et profittevole sua laguna che Dio conservi lungamente per benefitio di questa gloriosa patria. + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f009.html b/data/html/null/f009.html new file mode 100644 index 00000000..711e5efe --- /dev/null +++ b/data/html/null/f009.html @@ -0,0 +1,2 @@ + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f010.html b/data/html/null/f010.html new file mode 100644 index 00000000..d50e9e2b --- /dev/null +++ b/data/html/null/f010.html @@ -0,0 +1,2 @@ + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f011.html b/data/html/null/f011.html new file mode 100644 index 00000000..53774b5e --- /dev/null +++ b/data/html/null/f011.html @@ -0,0 +1,3 @@ + + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f012.html b/data/html/null/f012.html new file mode 100644 index 00000000..a077917c --- /dev/null +++ b/data/html/null/f012.html @@ -0,0 +1,8 @@ + + + + 1623 adì 25 Zugno + + Interogazione che si deve fare a queli de San Nicholò pratici dela laguna et posti. Che praticha a della laguna et porti. Che oservazione a fatto della laguna dapoi levato la Brenta et havanti fusse levata. Se la laguna havanzato o distravedato dapoi levato la Brenta in quai lochi et la causa. Similmente li porti di Malamocho et di Venetia. Per che causa sia fatto la ponta sopra vento del porto di Malamocho et il rimedio che si potria fare per levarla. Se le velme se sono abbasatte. Se le li canali si sono aterati. Se le barene si sono diminuite. Se’l cavar li canali per la laguna è servitio di essa et delli porti insieme particularmente dredo la Zuecha. Se’l sbasar del velme a longo li canali sarà di servitio a essi canali o vero di dano. Saper se li parti acqua sono alterati dapoi levata la Brenta. Se il comun del’acqua si sono alteratto. Saper se li fondi della laguna et canali si sono diversifichati nel quali [...] et in qual locho et per che cause. Saper se li canali che soleva eser inpiti dall’acqua de la Brenta et al presente è di acqua salssa qual fa più servitio ala laguna et porti al presente, o vero quando era la Brenta. + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f013.html b/data/html/null/f013.html new file mode 100644 index 00000000..c3fd0d0c --- /dev/null +++ b/data/html/null/f013.html @@ -0,0 +1,3 @@ + + + Se sarebbe bene a serar li tagli fatti nel’arzere della Brenta magra verso la laguna. Saper che venti fa dano ali porti et laguna et quali li fa benefitio. Saper ›quale‹ per che causa vi è delle mosoni a Venetia et perché causa. Si voria saper se la laguna et porti receve dano dal fiume dela Piave. Saper se li miracholi che pescha in mar fa dano alli porti et laguna. Saper se le peschason che era avanti il levar dela Brenta sono come era ett et la causa perché mancha le peschason. Che cossa in gienerale et imparticulare si potria farssi per rimediar a i dani seguiti et giovar a essa laguna et porti. Come possino eser seguiti dani nella laguna, essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento cossi per la salsedine delle acque come per recitachulo che è fatto magiore. Et se per dette novità si sono alterati li corsi delle acque et in qual parte. Perché causa sia monito il canal del Frisolo va al porto di Malamocho. Se il Canal Grando dela Zuecha ha dischavedatto. Sela ponta di Resta d’Aglio sia distrutto. La sacha di Resta d’Aglio in che stato si ritrova. La sacha del Pomo d’Oro il medemo. La ponta del Corniol dove sbocha la Brenta in che stato si ritrova. \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f014.html b/data/html/null/f014.html new file mode 100644 index 00000000..35eaf20e --- /dev/null +++ b/data/html/null/f014.html @@ -0,0 +1,3 @@ + [cambia scriptor] Qual sia la sua professione. Dove son soliti a pescar. Che osservatione han fatto del stato della laguna doppo levata la Brenta. In quai luochi particolarmente sia seguita alterratione. Per qual causa sia seguita. Se li tagli del Gorzon han fatto benefitio. Se le velme si sono abbassate. Se li canali si sono alterrati. Se le barene si sono diminuite. Se il porto ha ricevuto danno o benefitio. Se sarebbe di utile della laguna il serrar detti tagli o pure serrar i tagli morti e tener aperti i vivi. Se il cavar il canal dietro la Zuecca per communicar l’acque con canali vivi sarà di giovamento ad essa laguna et al porto de Venetia. Che cosa in generale o in particolare si potria fare per rimediar a i dani seguiti et per giovar alla laguna et porti. Come possino esser seguiti dani alla laguna mentre essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento, così per la salsedine dell’acque come per il ricettacolo ch’è fatto maggior. + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f015.html b/data/html/null/f015.html new file mode 100644 index 00000000..1b7b5a46 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f015.html @@ -0,0 +1,4 @@ + + + Se per dette novità si sono alterati i corsì delle acque. Se il commun ha ricevuto alteratione. Si li fondi si sono diversificati nella qualità. Se le pesche sono le medesime. Et in somma procurar di concordare quello che deponerranno con le interrogationi et propositioni che si caverano dal fatto et dalle risposte. + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f016.html b/data/html/null/f016.html new file mode 100644 index 00000000..6e3e6cdc --- /dev/null +++ b/data/html/null/f016.html @@ -0,0 +1,2 @@ + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f017.html b/data/html/null/f017.html new file mode 100644 index 00000000..c80031af --- /dev/null +++ b/data/html/null/f017.html @@ -0,0 +1,2 @@ + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f018.html b/data/html/null/f018.html new file mode 100644 index 00000000..312be682 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f018.html @@ -0,0 +1,2 @@ + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f019.html b/data/html/null/f019.html new file mode 100644 index 00000000..67ad02b5 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f019.html @@ -0,0 +1,2 @@ + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f020.html b/data/html/null/f020.html new file mode 100644 index 00000000..a686b868 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f020.html @@ -0,0 +1,2 @@ + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f021.html b/data/html/null/f021.html new file mode 100644 index 00000000..351202e7 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f021.html @@ -0,0 +1,3 @@ + + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f022.html b/data/html/null/f022.html new file mode 100644 index 00000000..6967b3b7 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f022.html @@ -0,0 +1,8 @@ + + + + 1623 27 Giugno + + Fatto venire in essecution dell’ordine predetto miser/messer Domenico Papacica gastaldo dei Nicolotti et fu detto che dia informatione del stato della laguna per la sua peritia et di quello che in essa sia successo doppo levata la Brenta, rispose: «La lugna si è ammunita dopo levata la Brenta ». Interrogato qual sia stata la causa di detta ammunitione, rispose: « Perché l’acqua non camina come faceva ». Interrogato in che luogo particolarmente sia seguita detta ammunitione, rispose: «Particolamente tutti Bombagio et san Marco di Lama et tutti quei luoghi da Lizafonise fino ai lidi et il Melison per causa della Brenta, che se Dio non vi provede nel Melison vi s’anderà presto caminando». E domandato: «Che provisione, per opinion vostra, si portia fare per rimediar a questi danni?». Rispose: «Quanto a me, credo che bisognerà che l’acqua caminasse come la camineva». E domandato: «Et per farla caminare che si potria fare? ». Rispose: «Quanto a mi dico che si doverià tornar la Brenta come la era, perché Dio l’ha fatta così bisogna lasciarla». E domandato: «La Brenta non capitava dove voi havete detto naturalmente ma ne vi era stata condotta con arte». Rispose: « E vero ma io non mi raccordo perché l’ho vista sempre così ». E domandato: + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f023.html b/data/html/null/f023.html new file mode 100644 index 00000000..b6cfd3ca --- /dev/null +++ b/data/html/null/f023.html @@ -0,0 +1,3 @@ + + + « la Brenta non portava ella del torbido et non ne deponeva gran parte nella laguna?». Rispose: «Quando l’acqua della Brenta veniva la lasciava della torbida perché la palua con il crescente dell’acqua et con le fortune da sirocco lasciava del torbido ma con la zosana la portava via ogni cosa, perché bisogna concluder che il corso dell’acqua fa il tutto». E domandato: «Questa ammunitione ch’è seguita come voi dite di che materia è ella?» Rispose: «Perché l’acqua non si muove nasce del pelo et delle verze, il qual muove et fa fango che causa detta alteratione». E domandato: «Li canali hanno ricevuto alteration?». Rispose: «Il canal Fisolo si è alterato in qualche luoco ma li altri non ricevono alteratione se non per accidente dei venti, ma il Melison è tutto ammunito che dove vi et un remo d’acqua adesso vi è secco et trovo anco che quei tagli non fanno utile et che saria meglio stropparli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel paludo che portasse l’acque del Laronzello et altre in Sciocco si apportarebbe beneficio alla laguna?». Rispose: «Io credo de sì, ma bisogneria andar sopra luoco con tre o quattro vecchi da San Nicolò di quei che non solo stati essaminati che la si potria far conoscer meglio la verità». E domandato: «Havete osservato il porto et la ponta sopra vento di esso?». Rispose: «Signor sì, ma s’io non vado sopra luoco non mi basta l’animo dir niente perché \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f024.html b/data/html/null/f024.html new file mode 100644 index 00000000..606bad3b --- /dev/null +++ b/data/html/null/f024.html @@ -0,0 +1,2 @@ + non ne ho manco molte pratica». E domandato: «Et per rimediar ai danni della laguna che vi par che si potesse fare?». Rispose: «Overo tornar la Brenta come era prima o in qualche altra parte che venisse al porto o almeno condurvi quel Laronzello con più acque che sia possibile». Relectum confirmavit + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f025.html b/data/html/null/f025.html new file mode 100644 index 00000000..e2840356 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f025.html @@ -0,0 +1,3 @@ + + + \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f026.html b/data/html/null/f026.html new file mode 100644 index 00000000..d55920cc --- /dev/null +++ b/data/html/null/f026.html @@ -0,0 +1,6 @@ + + + + 1623 28 Giugno + + Ser Iseppo di Domenico Vesentin da San Nicolò pescador d’anni 54 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato in che stato si trovi la laguna di Venezia et se ha fatto alteratione dopo levata la Brenta, rispose: «Il terreno si è alzato assai qua alla volta del Pomodoro et del Secocio». E domandato: «Da che è proceduta questa alteratione?». Rispose: «L’acque di cevente vanno suso per i tagli fatti et portan suso dell’Alega et poi nel riflusso non ponno tirarla più giù ». E domandato: «Si riceve altro pregiudizio da questi tagli?» Rispose: «Io non so dir altro se non che quando l’acqua non può caminar la non può portar via il sporchesso nel riflusso». E domandato: «Adunque i tagli per se stessi non fanno alcun pregiudizio alla laguna?» Rispose: «Non vi fanno niente di utile cattivo». E domandato: «Per l’osservatione che havete fatto nel pescar, conoscete se le velme di detta laguna si siano abbassate?». Rispose: «Anci si sono alzate assai». E domandato: «In che parte si sono alzate?» Rispose: «Alla volta di quei tagli verso Secocio ». E domandato: «Havete osservato che si siano abbassate in alcun luoco nella laguna et particolarmente a San Zorzi d’Alega?» Rispose: «A me par di no». E domandato: «Li canali sono più ammuniti di quelli ch’eranno prima?» Rispose: «Signor sì, à luoghi come se va a dir li ghebbi di quei paludi da San Zorzi et anco il canal vecchio de Lizafosine». E domandato: «Le barene si sono distrutte \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f027.html b/data/html/null/f027.html new file mode 100644 index 00000000..e45f9e83 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f027.html @@ -0,0 +1 @@ + distrutte (sic) in nessuna parte dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, assai verso Fusine et saca de Pomodoro». E domandato: «Da che è proceduto detta distruttione?». Rispose: «Dai venti che col mare se lo sbatte ». E domandato: «Questi venti regnavano anco avanti la Brenta e quando facevano questo effetto?». Rispose: «Adesso le lagune hanno più forza al presente perché si sono distrutti molti di quei bari che vi erano et è fatta più grande». E domandato: «Il porto di Malamoco ha ricevuto danno o benefitio dal levar della Brenta?» Rispose: «Io per me credo che l’habbia ricevuto danno nella bocca di qua verso i canali maestri, dove vi è un passo d’acqua di manco particolarmente nella ponta fonda in cao di Rodafisol per andar al detto porto dove altre volte passava la Brenta». E domandato: «Per qual causa credete che sia seguita detta alteratione?». Rispose: «Si giudica per essere stata levata la Brenta perché l’acqua non ha più quella fuga che’l haveva ». E domandato: «La Brenta non capitava ella torbida nella laguna et non portava ella alterratione?». Rispose: «Signor sì ma la correva in via ». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare a questi danni che havete detto?» Risponse: «Io non lo so ». E domandato: «Credete che se fossero serrati i tagli che sono negli arzeri si farebbe servitio alla laguna?» Rispose: «Signor, io credo di si». E domandato: «Per qual cosa si farebbe benefitio alla \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f028.html b/data/html/null/f028.html new file mode 100644 index 00000000..096917a8 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f028.html @@ -0,0 +1 @@ + alla laguna?». ‹ Rispose ›: «Perché l’acqua non anderebbe tanto dentro et haverebbe più forza nel venir giù». E domandato la ragion dimostra che più acqua ch’entra nella laguna dia anco più forza al riflusso, rispose: «Questo succede secondo i luochi». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale attorno la laguna si venisse perciò a ricever giovamento nella medesima laguna et nel porto di Malamocco?». Rispose: « Ve ne sono dei canali et se questo non si facesse da poi io credo che non faria cosa alcuna, ma se si facesse nei paludi et continuar il Laronzelio fino al Cornio, io credo che faria giovamento ». E domandato: «Li corsi delle acque si sono alterati dopo levata la Brenta?» Rispose: «Da San Marco di Lama fino alla sacca di Reschio sive punta di Resta d'Aio le correno più che non facevano et hanno fatto un buon canale che vienne in Navegiosa al canal dei Molini, ma dalla banda de Sciocco la corre manco che tutto è secco». E domandato: «Adunque se li serrassero i tagli et si facesse il canale detto di sopra che venisse a sboccar in Sciocco si farebbe servitio a quella laguna?». Rispose: «Signor sì, servitio grandissimo». E domandato: «La qualità del fondo della laguna si è ella mutata?». Rispose: «Signor sì, à luochi si è mutato, particolarmente in Sciocco dove vi era fondo capegno adesso vi è tutto pelo et anco in Melison vi è il medesimo». E domandato: «Le pesche si sono elle mutate?». Rispose: «Signor sì, perché dove vi è questo pelo non vi nasce niente». E domandato: \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f029.html b/data/html/null/f029.html new file mode 100644 index 00000000..f8fe2bd7 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f029.html @@ -0,0 +1 @@ + «E domandato: (sic) da che nasce questo pelo?». Rispose: «Dalle acque morte che che non hanno moto et da quel sporchezzo che vien zo dei tagli». E domandato: «Havete osservato la ponta sopra vento nel porto di Malamoco?». Rispose: «signor sì, et la si è seccata». E domandato: «Per qual causa si è ella seccata?» Rispose: «Per causa dei venti che tirano zo quelle rive di sabion». E domandato: «Che operation si potria fare per levarla?». Rispose: «Se non si facesse una palada longa la dove è la maistra per far che il mareselo non vi battesse, io non sapria che dir altro». E domandato: «Chi facesse una palada a longo la riviera del canal che effetto farebbe? ». Rispose: «L’acqua correrrebbe a lungo essa et tenirebbe i sabbioni che non caderiano nel canal maestro». E domandato: «Tra la detta palada et il guardian che cosa succederia?». Rispose: «Si alterreria et si faria una vigna come si vede anco la su quei sabbioni verso i Alboroni». E domandato: «Con questa palada si venirebbero a levar le punte sopra vento et sotto vento del canal?». Rispose: «Si levaria quella sopra vento ma non quella sotto vento ». E domandato: «Dove anderia a capitar il corso dell’acqua con questa palada?». Rispose: «L’anderia a investir San Pietro ›et (...)‹ ». E domandato: «Questa medesima palada faria ella servitio alla fuosa?». Rispose: «Signor sì, quanto a mi ma non ve ne sapria dir troppo perché non ho molta pratica là di fuora». E domandato: «Quando veniva la Brenta non si dilatava ella perché la laguna et lasciava alteratione neli paludi et canali». Rispose: «La si dilatava che la \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f030.html b/data/html/null/f030.html new file mode 100644 index 00000000..3c5eda1b --- /dev/null +++ b/data/html/null/f030.html @@ -0,0 +1,6 @@ + faceva bon terren». E domandato: «Quei canali et quei paludi che venivano empiti dall’acqua della Brenta non vengono al presente riempiti dall’acqua salsa?». Rispose: «Signor sì, ma vi è tutto pelo tutto cattivo terreno». E domandato: «Questa distruttion de barene che habbiamo detto di sopra è ella di danno o di benefitio alla laguna?». Rispose: «L’è piutosto di danno che di utile». E domandato: « Perché causa fanno più tosto danno?». Rispose: «Perché se ben le vanno via vi resta poca acqua perchè ogni puoco di acqua che vada via rimane secco sotto». E domandato: « Voi havete detto di sopra che la laguna ha ricevuto più forza per la distruttion delle barene et al presente dite che fanno più danno che utile». Rispose: «Io me riporto a quello che ho detto et alla verità ». Relectum confermavit. + + + Adì detto + + Nadalin Gritti quondam Antonio da San Nicolò d’età d’anni 64 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et suoi canali, et che alteratione sia seguita in essa et nel porto di Malamoco dopo levata la Brenta, rispose: «Mi trovo che dopo ch’è stata levata la Brenta da dieci anni in qua le lagune si sono seccate et questo credo che sia per causa di quei tagli che sono nelli arzeri da a Margera in Resta d'Aglio perché le acque vanno dentro con del sporchezzo et nel venir fuora le s’ingrumano et fanno acqua morta et ammuniscono la laguna». E domandato: «In qual parte havete \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f031.html b/data/html/null/f031.html new file mode 100644 index 00000000..1b7e249d --- /dev/null +++ b/data/html/null/f031.html @@ -0,0 +1 @@ + havete osservato in particolare che si sia altterata detta laguna?». Rispose: «Nella sacca del Pomodoro fino a San Marco de lama». E domandato: «Li canali si sono maggiormente ammuniti di quello ch’erano prima?». Rispose: «Quelli da Fusine in là verso Malamoco fino al Fisolo non si sono ammuniti, ma in capo da Rodi Fisolo alla porta di Spignon si è ammunito due piedi in circa da dieci anni in qua ; et però si considera che sia proceduto perchè l’acqua non corre così come faceva quando vi era la Brenta ». E domandato: «Che rimedio, per opinion vostra, si potria fare per migliorar detta laguna et canali?». Rispose: «Io non lo sapria certo, perché al mio tempo ho osservato che la natura opera più di nuia/niua altra cosa ». E domandato: «Dopo levata detta Brenta havete osservato se si sono mutati li fondi nella qualità et le pesche, et se l’acqua ha maggior o minor corso che non havea prima che si levasse essa Brenta?». Rispose: «L’acqua ha manco corso da pertutto, le pesche sono la medesime, ma i fondi sono mutati rispetto al poco moto delle acque perché dove vi era teren caposo vi è nato il pelo». Interrogato se il serrar detti tagli apportaria giovamento, rispose: «Si pensa de sì, et io lo credo perchè l’acqua haveria più forza nel riflusso et nel flusso et non portaria su tanto sporchezzo». E domandato: «Se si facesse un canal nel paludo principiando ansi continuando il Laronzelio et andarsene verso Sciocco si veniria per porter andar a giovar alla laguna et al porto di Malamoco». Rispose: «Io credo de sì ma sarebbe meglio andar in Redafio perché in detto \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f032.html b/data/html/null/f032.html new file mode 100644 index 00000000..29131d7e --- /dev/null +++ b/data/html/null/f032.html @@ -0,0 +1 @@ + detto luoco vi andava anco la Brenta quando sboccava in Sciocco ». E domandato: «Le velme si sono elle abbassate dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, in alcun luochi ma li canali si sono profondati et la larghezza si è aggrandita». E domandato: «Per quel causa si è ella aggrandita?». Rispose: «Perché le barene si vanno consumando». E domandato: «Si consumavano elle così prima che si levasse la Brenta?». Risponse: «Signor sì, ›e domandato questo consuma‹ perché un’anno nascono herbe l’altro no, et più o meno secondo i caldi et i tempi ». E domandato: «Questo consumamento di barene apporta egli danno o beneficio alla laguna?». Rispose: «El vi apporta beneficio perché la laguna si slarga sempre più ». E domandato: «Il terreno che vien levato da dette barene resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «El si va sparpagnando per i canali et per le velme per tutta la laguna ». E domandato: «Il porto di Malamoco ha egli ricevuto danno o benefitio dopo levata la Brenta?» Rispose: «Io quanto al porto io non vi so dir niente se non che a Spignon si è atterrato due piedi in circa, ma del porto io non ho pratica ». Interrogato se sa per qual causa sia seguita quella sopra vento del canal del porto de Malamoco, rispose: «Perché con le crescenti da mar l’acqua fa revoltante in quella parte et ammunisce et io mi raccordo haver preso dei cievali dentro di quelle bricole che adesso sono si può dir in vignia et mi raccordo anco che già 15 o 16 anni si ruppe un vascello con pele di manzo/moazo le quali si prendevano con li hami la dove è detta \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f033.html b/data/html/null/f033.html new file mode 100644 index 00000000..ff9589a4 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f033.html @@ -0,0 +1,8 @@ + detta punta». Interrogato che cosa si potria far per rimediar a questo danno per levar detta punta, rispose: «Quanto al mio poco giuditio, io dico che vorria far una palada sopra vento de sirocco per/da riva via cominciando a Redabo et andando verso Navagiosa et vorria far quel canal che ho detto di sopra, perché in questo modo l’acqua veniria a imboccar il canal del Fisolo et anderebbe zò al porto con molto benefitio d’esso, et senza questa palada le acque anderanno disperdendosi per quelle lagune fin tanto che non fossero sorte le rive». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa e spiegate ogni vostro pensiero liberatamente così intorno al stato della predetta laguna et porti come intorno alli rimedi et al giovemento che potria apportarle?». Rispose: «Io non so dir più di quello che ho detto et credo che la natura possa far di molti effetti come in benefitio come in malefitio della medesima laguna». + Relectum confirmavit + + + Adì detto + + + Ser Tonolo Negro quondam Francesco da San Nicolò d’età d’anni 60 in circa come disse solito pescar in queste lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et della alteratione successa in essa dopo levata la Brenta con ogni altra osservatione fatta da lui. Rispose: «Per quello ch’io ho osservato dopo fatti i tagli nelli arzeri da Margera in Restadaglio è seguito la rovina di quelle lagune perché sono venuti fuori \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f034.html b/data/html/null/f034.html new file mode 100644 index 00000000..2179cbcf --- /dev/null +++ b/data/html/null/f034.html @@ -0,0 +1 @@ + di detti tagli l’acque marze di quei canedi et hanno alterrado in molti luochi et particolarmente da Fusine sino in Melison, dove vi era una palua d’oro che sopra d’essa vive a mezo al popolo da San Nicolò; et al presente vi è pelo marzo da per tutto che non vi si prende niente et ›il Sciocco‹ fuori di Seccocio. Si è anco ammunito tutto dopo levata la Brenta, il Fisolo si è alterrato assai perché l’acqua quando cresceria la Brenta correva in quella parte velocissimamente et adesso la corre poco et anco il porto ha ricevuto danno perché la ponta de Spignon si è seccata onde non vi capitano più al porto le acque con quella correntia che facevano prima». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimediar a questi incovenienti?». Rispose: «I faria ben à tornarghe la Brenta secondo che la era perché con la sua fuga la daria benefitio grande al porto». E domandato: «La Brenta non portava della torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, perché quando l’acqua cresceva la se dilatava per la laguna ma quando l’andava zo la tornava a portar via ogni cosa». E domandato: «Quella alterration che restava sopra i paludi per l’acqua che si dilatava non poteva esser portava via nel riflusso perché sopra il paludo l’acqua non poteva haver forza». Rispose: «L’è vero ma poca cosa vi restava et nel canal la portava via ogni cosa, et a quel tempo Fisolo era fondio et capposo et adesso in molti luochi vi è fondo marzo». E domandato: «Quando fossero serrati li tagli sopradetti stimate voi che si facesse servitio alla laguna?». Rispose: \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f035.html b/data/html/null/f035.html new file mode 100644 index 00000000..a1d0f924 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f035.html @@ -0,0 +1 @@ + «Signor sì, perché non veniria più fuora quel sporchezzo dal caneo et quando facessero delle fortune da garbin et da bora netteria zo ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale nelli paludi che continuasse dal Laronzello fino in Secocio si venisse a giovar alla laguna et al porto de Malamoco?» Rispose: «Io credo che farebbe poco perché vi sarebbe acqua morta et se non vi tornano la Brenta non vi trovo altro rimedio». E domandato: «Havete osservato se dopo levata la Brenta l’acque universalmente nella laguna hanno maggior o minor corso, se sono mutate le pesche, se le velme si sono abbassate et se le barene si sono diminuite?». Rispose: «Le acque universalmente caminano come facevano prima, ›rispose‹ le pesche sono alterate particolarmente nel cappame, le velme più tosto hanno avanzato et le barene si vanno destruzendo». E domandato: «Il terreno di queste velme abbassate et barene distrutte resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «Vene resta parte nei canali et ne va anco fuora porte con il reflusso». E domandato: «Havete osservato quella ponta sopra vento del canal del porto?». Rispose: «La è crescuita pur assai». E domandato: «Per qual causa e ella accresciuta?». Rispose: «Perché l’acqua non ha più quel corso che l’havea et credo che anca il galion Balbi vi habbia fatto danno». E domandato: «Che cosa si potria far per levarla et per giovare al porto?». Rispose: «Io credo che saria ben far una palada lì alla ponta di Schiavi principiando \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f036.html b/data/html/null/f036.html new file mode 100644 index 00000000..ccaeb1ea --- /dev/null +++ b/data/html/null/f036.html @@ -0,0 +1,7 @@ + alla detta ponta et andando verso il vardian sotto vento perché a questo modo l’acqua nel porto haverebbe maggior corso et si distruggerebbe essa ponta». E domandato: «Se ha nessun altro rimedio per giovar a detto porto et laguna et per rimediar ai pregiuditii che si ricevono?». Rispose: «Io non so dir altro se non tornar la Brenta et far questa palada perché questa palada farà mirabilissimi effetti». Relectum confirmavit + + + Adì detto + + + Andrea Spinazzi quondam Alvise da San Nicolò d’età anni 42 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna detto che dia informatione etc. Rispose: «Quanto ala laguna vi dico che al presente vi sono molti bari che sono accresciuti da due anni in qua, li quali causano che l’acqua viene per le cime dei canali et li tien cavati, ma dopo levata la Brenta et per i tagli fatti nelli arzeri la laguna ha ricevuto danno assai; perché quando l’acqua veniva fori di Scecocio la veniva dretta in Reda Fisolo et unitando con quella de Spignon la intrava nel porto, et all’hora in bocca di Reda Fisolo vi era dodese piedi di acqua et adesso è fatto sabionera secondo che il mar butta. Et per mio creder staria bene il far una palada alla ponta di Schiavi la dove è affondato il galion andando \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f037.html b/data/html/null/f037.html new file mode 100644 index 00000000..b769ef8c --- /dev/null +++ b/data/html/null/f037.html @@ -0,0 +1 @@ + andando verso il Vardian sottovento ›perché la‹ et far un’altra palada da Santa Maria della Cava venendo a oro Spignon fin alla ponta della Burchiella perché si uniria l’acqua di quelle coe la qual al presente va sparsa sopra il travo. Et così la veniria a unirse con quella di Spignon et con gran corso l’andaria à trovar il porto perché quell’altra palada la spenzeria nel canal et la faria magnar quella ponta. Et forse anco saria bene far un’altra palada da Baldeniga sino in capo alla ponta fonda che capiteriano tutte a un punto, et acciò l’acqua di Spignon non intrasse in canal di Malamoco ma tutte andassero a drittura al porto. L’è ben vero che la spesa saria grande ma l’utile saria grandissimo et co’l tempo si fariano anco le rive che non vi saria più bisognio di detta palada perché si vede con la zosana che l’acque tirano sempre atraverso il travo ». E domandato: «Per giovar al resto della laguna che vi par che si potria far?». Rispose: «Io credo che il tornar la Brenta et serar i tagli faria gran benefitio ma il serrar i tagli senza tornar la Brenta fariano poco effetto perché l’acqua resteria morta ». E domandato: «Vi parerebbe a proposito far un canale nei paludi che portasse l’acque del Laronzelo Ducaletto et soprabondantemente nel Sciocco ?». Rispose: «Vi correria qualche poco de acqua ma faria poco effetto perché così fa anco il canal Letrigan che porta fuora un poco di acque mossa ma con poco moto ma la Brenta \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f038.html b/data/html/null/f038.html new file mode 100644 index 00000000..50586f5b --- /dev/null +++ b/data/html/null/f038.html @@ -0,0 +1 @@ + faceva miracoli perché se ben l’acqua cresceva la portava sempre zo et poi quando la dava volta la precipitava». E domandato: «La Brenta portava della torbida la qual con il crescente da mar si dilatava et ammuniva la laguna si che pare che apportasse piutosto danno che benefitio». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che a quel tempo non vi erano quei peli che sono adesso con il fondo marzo ma vi era bonissimo fondo può mo esser che la natura l’habbia fatto ma io non l’intendo». E domandato anci la diversità di questo fondo dimostra chiaramente che la Brenta vi lasciava della sua materia et dell’alterratione, rispose: «Io torno a dire che trovo così et dopo che non vi è la Brenta non vi si pesca più come si faceva perché Melison era il miglior luoco che fosse et vi si prendeva d’ogni cosa et adesso è tutto pelo». E domandato: «Havete osservato universalmente nella laguna se le velme si sono abbassate et se le barene si vanno distruggendo?». Rispose: «In molti luochi si è abbassato et in alcuni si è anco ammunito, ma questo succede più o meno dalla natura, dal caldo, dalla qualità dei tempi et dalle battaizze perché ›hora‹ il bono va et viene et la fortuna leva anco il pelo, il qual va poi nel fondo dei canali. Le barene si vano anco disfacendo perché il maresello ha spianato tutta la ponta di Resta d'Agio ma il terreno si è seminato per tutta la laguna nelle velme et canali et anco fuora in mar, perché anco del pelo \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f039.html b/data/html/null/f039.html new file mode 100644 index 00000000..d4e7a7ff --- /dev/null +++ b/data/html/null/f039.html @@ -0,0 +1,7 @@ + pelo ne va fuori sino a mezo mar». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa per servitio del porto et laguna predetta e dite se vi sono altri accidenti occorsi dopo levata ›levata‹ la Brenta, oltra quelo che havete detto fin hora». Rispose: «Io non vi saprei dir altro». Relectum confirmavit + + + A dì 3 luglio + + + Ser Giacomo Ferro quondam Niceto da San Nicolò d’anni 72 come disse e dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato in che stato si trovi la laguna dopo levata la Brenta et che alteratione in essa sia seguita et per qual causa, rispose: «Al mio giuditio dopo ch’è stato levata la Brenta et che sono stati fatti quei tagli trovo che la laguna si secca dalla parte da LizaFusine fino al Melison». E domandato: «Da che procede per opinon vostre dette alteratione?». Rispose: «Io credo che i tagli causino questa alteratione». Rispose: «Perché l’acqua con il crescente porta su l’alterratione et poi con la zosana non ha forza de tirar giù». E domandato: «Che remedio si potria far per levar questo disordine?». Rispose: «Io credo che a tornar quello ch’era prima si torneria le cose in stato se ben al presente si rodono le barene più che non si faceva prima». E domandato: «Da che procede particolarmente questa distruttione?». Rispose: «Io credo che la procede dalle battaizze et dall’acque salse». E domandato: «Queste battaizze et acque salse non facevano lo stesso \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f040.html b/data/html/null/f040.html new file mode 100644 index 00000000..42917c5a --- /dev/null +++ b/data/html/null/f040.html @@ -0,0 +1 @@ + effetto anco prima che si levasse la Brenta?». Rispose: «Io non so se lo facessero o no, basta che al presente io veggo che si va distruggendo più che non si faceva prima et questo effetto particolarmente si vede nel lago di Luzzaruol passa San Marco di Lama verso Sciocco il quale è fatto lagune bonissimo che prima non si poteva entrar con una barca et anco la ponta di Resta d'Aglio è andata via tutta». E domandato: «Da che era nata la punta di Restadaglio?» Rispose: «Io non lo so né l’ho visto grande da putto et adesso l’è vegnua in niente». E domandato: «Quando la Brenta veniva a Malamoco credete voi ch’ella apportasse danno alle lagune?». Rispose: «Io non lo so ma le sache de’ lagune si maintenevano meglio». E domandato: «Vi pare che le velme si siano abbassate?». Rispose: «In alcuni luochi si sono abbassate et et in altre accresciute». E domandato: «Dichiarite in quai ›luochi‹ luochi si sono accresciute et in qual si sono abbassate». Rispose: «Da LizaFusine fino a Melison o vale de Cornio, le barene et le velme si sono abbassate et distrutte ma dala banda di Reschio verso dove veniva la Brenta si sono alzate se ben il caneo si va mogiando». E domandato: «Havete pratica del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor, non ho altra pratica se non che vi so dir sì che quando veniva la Brenta el si manteniva meglio». E domandato: «Havete voi osservato che \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f041.html b/data/html/null/f041.html new file mode 100644 index 00000000..bcf2bca0 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f041.html @@ -0,0 +1,6 @@ + detto posto habbia ricevuto alteratione?». Rispose: «Io non ho fatto osservatione ma per quello che sento a dir ho inteso che ha ricevuto danno». Interrogato che danno ha ricevuto et che rimedio si potria apportarvi, rispose: «Io non lo so perché del porto non ne ho pratica alcuna che ho pescato sempre in queste lagune et però non so dirvi altro». E domandato: «Nelle spiaggie sive palude di San Zorzi d’Alega havete mai preso e havete mai inteso che su prendono cappe longhe?». Rispose: «Non mai io, ma ben sotto il lido ma questo io non lo so perché non ci pesco». relectum confirmavit + + + Adì 5 luglio + + Zuecca Fatto venire d’ordine ut sopra Simion di Zuane Piero Grassetto della Zuecca d’età d’anni sessantasette come disse solito pescar per queste lagune. Dettoli che dia qualche information del stato di esse lagune et delle alterationi che in esse sono seguiti dopo levata la Brenta. Rispose: «Quanto a mi dopo che è stata levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli la laguna si è più tosto seccata perché quando piove et anco in altro tempo vengono giù di quei tagli tanti sporchezzi di quei paludi che l’acque non hanno forza da portarli fuori dei porti et restano nella laguna alterrando in diversi luochi come particolare si vede nel Melison che altre volte quando veniva la Brenta l’era un buon canal/corso e adesso l’è secco». E domandato: \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f042.html b/data/html/null/f042.html new file mode 100644 index 00000000..168d7258 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f042.html @@ -0,0 +1 @@ + «L’alterration a questo canale per opinion vostra é ella proceduta da tagli o pur dal levar della Brenta?». Rispose: «Io credo più tosto dal levar la Brenta perché l’acqua correva quando vi era la Brenta et l’haverglela levata ha causato che il canal si è perso». E domandato: «Questo canale dopo levata la Brenta non s’è egli riempito ordinariamente dell’ acque salse con il crescente». Rispose: «Signor sì ». E domandato: «Perché dunque si è seccato dal levar la Brenta se quella con le sue torbidi poteva più tosto apportarle alterratione che l’acque salsa con la zosana vi può far notabil benefitio come fa universalmente in tutte la lagune?». Rispose: «La causa io non ve la so dir, ma l’effetto è così perché quello si è seccato dal capo per/però verso il canedo dove l’acqua salsa non ha tanta forza che quando veniva l’acqua dolce continua l’haveva forza anco in quella parte». Interrogato se le velme si sono alzate o abbassate, rispose: «Nella mazor parte si sono alzate perché io credo che tutto cresca d’ogni hora». E domandato: «Perché credete che tutto cresca?». Rispose: «Credo che cresca così dalla natura». Interrogato se li canali hanno ricevuto alteration, rispose: «Più tosto i han peggiorato». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria fare per liberarsi da questi danni?». Rispose: «Io non saprei dirvi cosa alcuna». E domandato: «Come è possibile che conoscendo la causa de li danni non sappiate raccontar qualche rimedio?». Rispose: «Signor non mi basta l’animo». Interrogato se le pesche si sono diversificati nella laguna et se i fondi si sono mutati nella qualità dopo levata la Brenta, rispose: «Dove capitava la Brenta si prendeva del pesce che non si prende adesso perché all’hora el si nutriva con quell’acqua et anco li \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f043.html b/data/html/null/f043.html new file mode 100644 index 00000000..ed2bee08 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f043.html @@ -0,0 +1,6 @@ + li fondi si sono mutati, ma questi si mutano secondo il voler del cielo perché un anno nasce del baro et l’altro no et così anco del pelo et questo succiede secondo i caldi et secondo le fortune». Interrogato se ha pratica del porto di Malamoco, rispose: «Signor no, perché chiare volte vi capito là». Dettoli se ha cognition de quella spiaggia sopra vento del canal del porto predetto, rispose: «Signor no». Interrogato se sa riferir nessuna altra cosa nel proposito di detta laguna o intorno al suo stato et rimedii, rispose: «Signor no». Relectum confermavit. + + + Adì detto + + Fatto venir ut supra Giacomo Ingiostro Della Zuecca d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito a pescar in queste lagune dettoli che dia informazione et cetera. Rispose: «Io dopo che si sono predute le cose vecchie che Domenedio ha fatto, voglio dir delle Brente che lui le ha fatte venir in questo mondo, et dopo che si è levata la Brenta nel canal di Melison, dove noi dalla Zuecca particolarmente peschiamo, è alterrato che dove vi era due piedi e mezo d’acqua adesso non ve n’è neanco un piede; et questo è proceduto perché l’acqua non corre et l’altra non vi è più stantia di pesce perché non ha quel nutrimento di quell’acqua». E domandato: «Non vi montano l’acque salse in detto luoco». Rispose: «Signor sì, ma le sono stanche là perché la va per il canal del Fisolo che è il canal maistro et questo si mentiene sino alla Marotta ma da li in suso, perchè l’acqua è stanca, si è seccato ogni cosa». Interrogato se gli pare che vi sia altra ›alternatione‹ causa d’alterratione, rispose: «Signor, io non so che vi sia \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f044.html b/data/html/null/f044.html new file mode 100644 index 00000000..361e12a1 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f044.html @@ -0,0 +1 @@ + altro se non tornar la Brenta ove la era ma oltre di questo vi vorriano delle palade». Interrogato dove vorriano questi palade, rispose: «Ritornata la Brenta ove era, io vorrei che fossero fatte due palade l’una dalla banda della Marotta et l’altra dalla banda del canal del Spignon acciò sostentassero l’acque che vengono de Secocio et dalle vale del canal di Spignon per drizzarle alla bocca del porto. Et doi altre ne farei una dalla parte di Barceniga et l’altra dalla parte del Faretto dove vanno fuora le nave et queste acciò dessero forza all’acque del canal del Fisolo et a quelle del canal di Malamoco. Se a queste non vi/mi sodisfano, ch’io ne voglio un’altra dalla banda del Lio a lungo la spiaza dove sono i farri, la qual andasse a drittura verso il Guardian sopravento et vorrei unirla con detto Guardian nella ponta et vorrei impirla de pietre per un pezzo perché questa daria forza all’acqua che roderia quella spiaza che in due o tre anni el saria un porto felicissimo». E domandato: «Vi servirebbe il fondo per far questa palada?». Rispose: «Signor sì, perché non vi saria più di cinque o sei piedi di fondo et se ben alla ponta del Vardian vi saria più fondo, questo non importa perché non si tien conto d’otto o dieci passa che si possa esser di maggior fondo». E domandato: «Queste provisioni che voi volete fare non causerano il medesimo servitio senza che si tornasse la Brenta?». Rispose: «Signor no, perché l’acque non hanno quel moto che l’haveriano \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f045.html b/data/html/null/f045.html new file mode 100644 index 00000000..85f06945 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f045.html @@ -0,0 +1 @@ + con la Brenta, la qual Brenta faceva questo effetto che nel crescente dell’acqua la se gonfiava et se dilattava sopra i paludi et empite ch’eranno dette paludi la Brenta in superfitie veniva verso il porto, ma mezo pie sotto d’essa superfitie l’acqua salsa cresceva et quando poi l’acqua dava volta, il che succedeva sempre avanti le sei hore, et vi era più zosana che crescente con la qual zosana la portava via il mondo». E domandato se l’acqua della Brenta con la crescente si dilatava sopra le paludi è cosa chiara che essendo torbida la doveva lasciar dell’alterration nella laguna adunque par che ›sia stato‹ doverebbe esser giovevole alla medessima laguna l’haverla levata, rispose: «Io so che troviamo in contrario che dopo levata si è alterrato perché quanto a quella torbida che voi dite con la zosana la portava via ogni cosa». Interrogato se i tagli fatti nelli arzeri et paludi han causato danno a detta laguna, rispose: «Sul brazzo di Malamoco ›qua‹ non fanno danno quei tagli che sono fatti de San Marco de lama fino a Margera , perché queste acque vanno per il porto di Venetia ma però vi so dir in general che dove vi era un piede et mezo d’acqua, verso i canedi, adesso vi è secco vivo e paludo marzo per dieci o dodeci passa lontan dal detto canedo, perché per detti tagli vengono mille sporchezzi di quei paludi li quali si fermano nella parte superior della laguna \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f046.html b/data/html/null/f046.html new file mode 100644 index 00000000..45a96f14 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f046.html @@ -0,0 +1 @@ + non havendo le acque forza da portarli a basso. Et però io credo che a serrar questi tagli si faria bene, li quali tagli con il sporchezzo che conducono causano anco danno all’aria et faranno ammorbar Venetia». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo conducendo le acque del Laronzello et altri in Sciocco si facesse ›utile‹ benefitio alla laguna». Rispose: «Signor io non credo che chi facesse ai huomini una bocca in altro luoco che dove ne l’ha fatta Iddio potessero parlar così bene comme con quella natural, et però concludo che il tornar la Brenta dove l’a era prima saria il vero rimedio». E domandato: «Per disinganarvi di un fondamento falso che voi fatte sopra il quale fondate anco parte del vostro discorso se vi dice che la Brenta non è stata constituita naturalmente come voi credete a sboccar per Sciocco ma in diversi tempi è anco capitata in altri luochi di questa laguna nell’uno e l’altro de quali è stata condotta dall’arte però pensate bene à quello che vi par de poter dire stante questo avvertimento» Rispose: «Io non so che sia mai capitata per altro luoco che per Sciocco et per il Corniol et però con questo fondamento ho detto le cose soprascritte le quali ho anco discorse molte volte con mio padre ser Pasqualin Ingiostro». E domandato: «Se havete qualche altro pensiero che possi giovar alla laguna overo al porto ›rispose‹spiegatelo liberamente et volontieri perché sarà in ogni caso riconosciuto il vostro merito et il frutto che potessero apportar \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f047.html b/data/html/null/f047.html new file mode 100644 index 00000000..d96c9951 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f047.html @@ -0,0 +1,6 @@ + apportar le cose da voi raccordate». Rispose: «Io non vi so aggionger altro se non quello che tante volte deve esser stato detto cioè che le palade a lungo marine si faciano longhe quanto si può e si conservino in stato». Relectum confermavit + + + Adì detto + + Ser Daniel Berengo quondam Matthio dalla Zueca d’ettà d’anni 55 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione ect. Rispose: «Dopo che è stata levata la Brenta io trovo che le lagune si sono seccate da per tutto particolarmente cominciando in Sciocco venendo zo a San Marco di Lama via dove sono fatti quei tagli si è seccato assai perché vien di gran sporchezzo fuora dei canedi predetti tagli et perché là in Sciocco quando vi era la Brenta la portava via il mondo et adesso la non corre niente ma tutto si è seccato». E domandato: «Che provision si potria fare per opinion vostra per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io non vi so dir altro se non che dopo fatte queste novità si è seccata la laguna assai». E domandato: «Credete che a serrar questi tagli si facesse benefitio alla laguna?». Rispose: «Io credo che non saria cattiva cosa il serrarli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel palade che ricevesse l’acque del Laronzello et altri et le portasse in Sciocco si farebbe servizio alla laguna?». Rispose: «Credo più tosto de sì ma saria poca cosa \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f048.html b/data/html/null/f048.html new file mode 100644 index 00000000..39a5fb50 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f048.html @@ -0,0 +1,6 @@ + rispetto a quel che faceva la Brenta perché quando la veniva in Sciocco la correva che la faceva broma» Interrogato se ha pratica d’informatione del porto et di quella spiaza sopravento del canal d’esso, rispose: «Signor no perché io calo le mie arti nel paludo et non ho alcuna pratica del porto ma si tratta che anco quello si alterri». E domandato, interogato se i canali hanno ricevuto alteratione dopo levata essa Brenta, rispose: «Signor sì, che il canal del Fisolo si è alterrato a luoghi et in particolar nella parte di sopra et questo è successo perché le acque non hanno quel corso che le havevano prima». E domandato: «Considerate bene se havete qualche altra cosa da dire cose del stato della predetta laguna come de suoi rimedii». Rispose: «Io non so dirvi altro perché non ho havuto questa mente ma ho sempre atteso a pescar». Relectum confermavit + + + A dì 6 luglio + + Ser Nicoletto Cavaletto quondam Battista dalla Zuecca d’età d’anni 80 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune. Interrogato etc, rispose: «Dopo levata la Brenta la laguna si è alterrata grandemente, in particolare il canal di Melison, di Navagiosa et di Barceniga, perché l’acqua non corre più come la faceva et anco per quei tagli che sono stati fatti et il rimedio che si potesse fare saria il tornar la Brenta et serrar i tagli. Et io mi raccordo di haver preso delle cappelonghe sopra vento del porto di Malamocco \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f049.html b/data/html/null/f049.html new file mode 100644 index 00000000..06f70441 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f049.html @@ -0,0 +1,7 @@ + dove al presente nascono meloni, et una volta i sabbioni erano sotto le cime di Alboroni et questo è andato tutto nel porto et ha causato di quelle secche; però sarà necessario far qualche provisione et io ne ho raccordato una bonissima nella mia scrittura, la qual Signorie Signorie Illustrissime potranno vedere et questo è quanto io posso dire perché se faranno quell’altra palada che è stata raccordata il mar la porteria via et tutte quelle pietre anderanno sul fondo che nessun le potria poi cavare». Relectum confirmavit. + + + Adì 18 luglio + + + Malamoco Ser Bortolo Bonin quondam Tofolo da Malamoco d’età d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune de Malamoco.Interrogato etc, rispose: «La laguna si secca da per tutto nel porto et nelle lagune in particolar alla cavana di Sciocco si è seccato e si secca tuttavia grandemente et il Fisolo si è seccato la verso il forte de dove vi era un remo d’acqua adesso non ve n’è ne anco mezo, il Melison et Navagiose si sono ancor essi ammuniti perché si erano di belle fosse et adesso non vi è più niente et non si prende più niente perché si ha perso i luoghi et il pesce ch’è nato tanto di quel pelo \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f050.html b/data/html/null/f050.html new file mode 100644 index 00000000..a492d9ac --- /dev/null +++ b/data/html/null/f050.html @@ -0,0 +1 @@ + che non si prende più niente et l’acque non corrono più come le facevano et questo è successo per esser stata levata la Brenta». E domandato: «Credete che i tagli fatti nelli arzeri et paludi habbino fatto pregiuditio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché i conduse fuora di gran sporchezzo il quale poi resta in quel laguna perché l’acque non hanno forza da portarlo giù». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare per migliorar detta laguna et porto di Malamoco?». Rispose: «Io credo che il tornar le cose nel stato che erano sarebbe il più sicuro rimedio che si potesse far perchè allhora si vedeva che il tutto passava bene». E domandato: «La Brenta non veniva ella torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, ma la feva morir tutti quelle cattive robbe perché non nasceva quel pelo ma era tutto biancure». E domandato: «Questa biancura nasceva dalla materia che lasciava la Brenta nei fondi, segno chiaro et indubitabile della alteratione che vi apportava». Rispose: «Signor, all’hora era biancura et capegno et adesso nasce questo sporchezzo che ogni anno va crescendo et la Brenta portava via con il suo corso ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo che conducesse l’acque del Laronzelo soprabondanti et altre fuori per Sciocco si venirebbe perciò a far benefitio a detta laguna?». Rispose: «Quanto ai canali nei altri luochi non si sono mossi che vi è bon fondi eccetto che il Fisolo la verso il Bastion et \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f051.html b/data/html/null/f051.html new file mode 100644 index 00000000..7c3e05be --- /dev/null +++ b/data/html/null/f051.html @@ -0,0 +1,6 @@ + et però credo che anco il far questo canal faria qualche zovamento». E domandato: «In che stato vi par che si trovi il porto?». Rispose: «Dalla parte sopra vento el si secca in via che cresce quella ponta grandemente». Interrogato: «Da che s’accresceva detta punta?». Rispose: «La cresce così per natura perché il mar et i venti levono il sabbion da terra et lo conducono sopra detta spiaza». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimedio a questo disordine?». Rispose: «Vi è del travaglio, mio fratello voleva far una palada ma il Contin non la vuole et io non credo che vi sia altro rimedio perché questo Menego Bonin, mio fratello, ha anco ditto che si facciano delle camarelle per marina sino ad acqua a commun ma dicono che non vogliono cose vecchie. Et noi non sappiamo dir altro che quello che habbiano raccordato che per parer nostro è il vero rimedio». Relectum confirmavit. + + + Adì detto + + Alivise de Domenico Rizzo da Malamoco d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato etc, rispose: «La laguna è in mal stato perché si è seccata la bocca del Fisolo ch’è un canal maistro in bocca del porto che dove vi era 16 in 20 piedi d’acqua adesso non vi è più di 5 o 6 piedi et \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f052.html b/data/html/null/f052.html new file mode 100644 index 00000000..9aa41b7f --- /dev/null +++ b/data/html/null/f052.html @@ -0,0 +1 @@ +et quel polesene tra il faretto et la sabionera del bastion è successo per esser stata levata la Brenta, perché quando l’acqua ›vegniva‹ della Brenta vegniva la tegniva el sabbion spento alla riva ma dopo levata il sabion è venuto nel canal et ha causato quell’alterratione ; anco in diversi altri luochi s’è alterrato come in Melison, in Navagiosa et altri luochi et questo è successo per la Brenta et anco quei tagli con le sue scolladori menano del sporchezzo et quando l’acqua vien fuora d’essi la se perdi per la laguna perché non vi è forza da condurla a basso». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria far per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io credo che si stenteria a rimediarvi». Rispose: «Che tornasse la Brenta la portaria via qualche cosa et con il tempo la portaria forse ogni cosa, ma certo le tegniria che non si alterreria più per la rason del corso et di quel che ho detto di sopra». E domandato: «Chi facesse un canale nel palude che conducesse le acque del Laronzelo et altre dove capitava la Brenta, credete che sivenisse a giovar alla laguna et porto?». ‹ rispose › «Le fariano qualche benefitio ma non simile alla Brenta perché la Brenta è acqua viva / succia». E domandato: «Date qualche informatione del stato del porto di Malamoco». Rispose: «Non so più che dire poiché ho detto et reccordato anco in scrittura molte cose insieme con mio \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/f053.html b/data/html/null/f053.html new file mode 100644 index 00000000..2265c658 --- /dev/null +++ b/data/html/null/f053.html @@ -0,0 +1 @@ + mio padre lequali sono state esseguite et non habbiamo havuto nessuna riscognitione se ben ci sono state promesse molte cose». E domandato: «Non notate di raccordar quello che stimate poter giovar alle cose publiche perché se raccordarete al presente, et se haverete anco raccordato per il passato cosa che non sia stata proposta da altri ma incentata da voi ne conseguirete ricognitione d’uno contento». Rispose: «Per aggionger alcuna cosa a quello che habbiamo detto dico che bisogneria far una fondamenta sopra la spiaza sopra vento e ligada da un capo con la fondamenta della vigna et dall’altro con il Vardian in terra perché la punta li magneria certo perché dove vi è fondamento si cava et si mantien et questo seria l’unico rimedio ; vi sono anco molti acque serrate da parei doppii cioè in Valle Granda, Caneo Grosso, Cornio et Sette Morti, che la sta morta perché la non può venir giù che se le potesse venir giu la portaria via tutte quelle secche la di fuori perché quell’acqua de i Mille Campi che capita in dette vale è un gran corpo, et che vedesse quando è secco sentiria l’acqua di quelle vale a ruzar che la fa paura secondo che la è sustentata da quei parei. Et questo è quanto io posso dire a questo proposito oltre quello che si vede nelle mie scritture ». Relectum confirmavit. (...) eo il reccordo delle scozze delle nave è stato raccordato da mio padre et il carico è stato dato ad altri e noi siamo stati gabati. \ No newline at end of file diff --git a/data/html/null/index.html b/data/html/null/index.html new file mode 100644 index 00000000..e209d52c --- /dev/null +++ b/data/html/null/index.html @@ -0,0 +1,130 @@ + + + + + + Discorso intorno alla preservatione della laguna di Venetia + + + + + Con ragione ha sempre la serenità vostra stimato la conservatione di questa laguna uno de’ principali fondamenti di questo grande et glorioso stato, il quale per la fortezza del sito, che consiste nel mantenimento di essa laguna ha conseguito il suo principio et la continuatione della sua gloria. Per questa causa vedendosi a’ nostri tempi le cose ridotte a strettissimo termine, et essa laguna in tanta sterilità, si è mossa la Serenità Vostra a far quella grande et dispendio sa opera della diversione di un ramo della Brenta, fiume principalissimo di essa laguna detto Brenta magra, il quale pareva che minacciasse ferendola nel cuore di levargli la vita con atterragli il porto di Malamoco. Questo ramo si è transferito a Brondolo parte lontana et fuori si può dire o almeno nell’ultimo termine della laguna . Voglia Iddio, che questa opera riesca frutuosa come si deve sperare essendo fatta co’l favor di Dio et con tutte quelle più mature et diligenti considerationi, et osservationi che si sono sapute investigare. Ma passando più oltre l’ottimo et santo desiderio di Vostra Serenità le è piacciuto ultimamente di mandare alcuni suoi sapientissimi senatori per metter termini et confini nella larghezza di essa laguna acciò non venga occupata et lacerata dalla voracità degl’ huomini che sono sempre stati la seconda causa della sua distruttione et rovina. Così volesse Iddio che questo non fosse il vero et che i Cittadini istessi non fossero stati cagione della loro propria rovina. Questo è stato pur troppo chiaramente veduto con gl’occhi proprii dagli stessi senatori mandati ultimamente da lei fuori per il sudetto effetto, i quali havendo veduto et letto per le scritture antiche l’ampiezza et fertilità di questa laguna et hora vedutola così inferma et divenuta quasi un lago pallustre, si sono di maniera atterriti et commossi da queste miserie che sono quasi restati confusi, et si sono risolti rivolti a deplorare le calamità di questo sito, et per conseguenza di questa bella Patria adirandosi contra la perversità degl’huomini, i quali hanno commessi errori in ciò gravissimi a’ quali non vi è più mezo di por rimedio. Et perciò hanno con una loro scrittura veduta da me pianto le miserie della laguna et destestato la malvagità degl’huomini et per ben esseguire la commissioni della Serenità Vostra, vorebbono levar le cause che non si possono per modo alcuno levare per esser già inveterate et per dir così naturate. Serenissimo Principe, questa sua laguna al presente è di due sorti, cioè laguna viva, et laguna morta per dir così. Voglio dire laguna viva quella che ordinariamente riceve i flussi et i reflussi cioè il commune et che sopra commune, laguna morta intendo quella ove capitano i sopracommuni et dico non di quelli sopracommuni che accadono per qualche accidente ogni 30 over 40 anni, ma di quelli che avengono quasi ogn’anno a certi tempi. Questa laguna che riceve i sopracommuni è come morta, perché non solo non si naviga ma è quasi sempre terra et riceve l’acqua estraordinariamente. La parte 1579 mette confini alla laguna in questo modo cioè per lunghezza dall’Adise alla Piave et per larghezza dove quovismodo si ponno dilatar le acque salse , perché in alcuni luoghi per la bassezza del terreno si dilata più oltre et in altri meno per l’altezza di esso. Onde è quasi impossibile il mettervi termine, bisogna secondo il mio parere nella laguna viva che non sia posto pur un minimo ostacolo nè anco se fosse possibile un palo o una grisuola. Nella laguna morta (che non è morta affatto, ma si può dir persa et è come dire un corpo animato che si caduto della percossia, il quale habbia perso un braccio o altro membro del corpo, che non si renovi, ne si risenti ma sebene è vivo et si nutrisce con gl’alimenti del corpo, è però morto quanto alla potenza et virtù cooperante, così è quella parte di laguna dove giungono i sopracommuni che sebene è nel corpo delle lagune no ha però in sé virtù, senon di tener intero il corpo et aiutarlo in alcune cose poco valevoli. Et questa ha bisogno di esser conservata, come dispongono le leggi, cioè non si pùo arzerare, nè ridurre a cultura et le dette leggi in ciò dispongono tanto saviamente quanto si possi desiderare. Percioché vogliono che i luoghi confinanti con la laguna che vuole dire la laguna morta restino per un miglio per ogni parte ridotti a pradi cioè che non si possi arzerare, nè ridurre a cultura. Et questo mi pare provisione tanto chiara et tanto castigata che niente più, perché la laguna morta sono i guasti della città. Ma egl’è necessario Serenissimo Principe, ch’io faccia un altra consideratione, secondo mia oppinione, la quale conto trahe origine da un buono et ardente zelo del benefitio di questa Patria. Nella laguna et nella morta ancora (ma hora parleremo della viva) vi sono diverse isole et alcuni luoghi altissimi già ridotti et che sono fuori del Dominio delle acque salse, li quali vechiamente sono ridotti a cultura et alcuni anco hanno delle case co delle chiese, et sono luoghi altissimi et invechiadi et questi è impossibile ridurli a laguna. Perché sono luoghi già ridotti dalla natura et parte con dall’arte et questi sarebbe impossibile tornarli a laguna et sebene con darli qualche salasso levandoli i scolladori, tagliando le piante o faccendo simili operationi si guasterebbe li seminati et si darebbe qualche poco di luogo all’acqua salsa, questo rimedio sarebbe come un rinfrescar le bocca ad un affebrato ch’è rimedio infrutuoso: poiché l’arsura vien dalo stomaco, et il rinfrescar le fauci è un inganno et un certo rimedio apparente ma infruttuoso. L’anno 1579 furono fatti rimedii simili et si veggono riusciti vani et le cose ridotte nel suo esser di prima oltra che questo è la desolatione de’ Cittadini senza alcun profitto che chi volesse capitare a questa risolutione per essempio o per altro senza l’ottimo fine della preservatione della laguna si sentirebbe ›escama‹ escalamar quella voce cosi dispiacevole, ‘Summum ius summa iniuria’. Bisogna Serenissimo Principe, preservar quello che al presente si trova in stato. Provedere che non seguano i disordini seguiti per lo passato d’innarzerare, ridurre a cultura luochi dentro della laguna et però sia prohibito a qualunque magistrato il vendere, o livellare luochi dentro di essa laguna come per molte leggi anco è disposto. Et l’officio delle acque invigili principalemente nelle cavationi et sempre nei luoghi più necessarii et parimente nel castigare gl’offensori della laguna che la vengono con varie transgressioni atterrando che di questo modo co’l favor di Dio la Serenità Vostra conserverà lungamente questa benchè picciola laguna che gli resta né si attristi per vederla in alcune parti peggiorata. Perché s’ella anderà leggendo le depositioni vecchie che sono nell’officio delle acque et massime i scritti di Christoforo Sabadino, vedrà anco che in alcune parti si è conservata et per le buone provisioni anco megliorata. Non si manchi di rivederle spesso et modificarla con cavationi con raffrenar la ingordigia degl’huomini con certi ordini di paradori per ostar al Mare, ai venti et anco a certi corsi irregolati delle acque dolci. Lodo le elettione di particolari savii per rivederla nelle parti più necessarie con la guida et eccittatione dei periti come si faceva bene spesso anticamente et sebene la visita ordinaria dei Signori essecutori ordinata ogn’anno dalle parti 1579 et 1580 è ottima, il far nuove provisioni et aggiungere qualche cosa di più credami la Serenità Vostra dover esser cosa molto giovevole. + Et volendo finire questo mio discorso, la supplico volerlo accettare come è veramente da un suo fidele devotissimo et antico servo non impulso da altro interesse che dal zelo ardente che vive in lui particolarmente della sua essaltatione et della conservatione di questa bella et profittevole sua laguna che Dio conservi lungamente per benefitio di questa gloriosa patria. + + + + + + + + 1623 adì 25 Zugno + + Interogazione che si deve fare a queli de San Nicholò pratici dela laguna et posti. Che praticha a della laguna et porti. Che oservazione a fatto della laguna dapoi levato la Brenta et havanti fusse levata. Se la laguna havanzato o distravedato dapoi levato la Brenta in quai lochi et la causa. Similmente li porti di Malamocho et di Venetia. Per che causa sia fatto la ponta sopra vento del porto di Malamocho et il rimedio che si potria fare per levarla. Se le velme se sono abbasatte. Se le li canali si sono aterati. Se le barene si sono diminuite. Se’l cavar li canali per la laguna è servitio di essa et delli porti insieme particularmente dredo la Zuecha. Se’l sbasar del velme a longo li canali sarà di servitio a essi canali o vero di dano. Saper se li parti acqua sono alterati dapoi levata la Brenta. Se il comun del’acqua si sono alteratto. Saper se li fondi della laguna et canali si sono diversifichati nel quali [...] et in qual locho et per che cause. Saper se li canali che soleva eser inpiti dall’acqua de la Brenta et al presente è di acqua salssa qual fa più servitio ala laguna et porti al presente, o vero quando era la Brenta. + + + + Se sarebbe bene a serar li tagli fatti nel’arzere della Brenta magra verso la laguna. Saper che venti fa dano ali porti et laguna et quali li fa benefitio. Saper ›quale‹ per che causa vi è delle mosoni a Venetia et perché causa. Si voria saper se la laguna et porti receve dano dal fiume dela Piave. Saper se li miracholi che pescha in mar fa dano alli porti et laguna. Saper se le peschason che era avanti il levar dela Brenta sono come era ett et la causa perché mancha le peschason. Che cossa in gienerale et imparticulare si potria farssi per rimediar a i dani seguiti et giovar a essa laguna et porti. Come possino eser seguiti dani nella laguna, essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento cossi per la salsedine delle acque come per recitachulo che è fatto magiore. Et se per dette novità si sono alterati li corsi delle acque et in qual parte. Perché causa sia monito il canal del Frisolo va al porto di Malamocho. Se il Canal Grando dela Zuecha ha dischavedatto. Sela ponta di Resta d’Aglio sia distrutto. La sacha di Resta d’Aglio in che stato si ritrova. La sacha del Pomo d’Oro il medemo. La ponta del Corniol dove sbocha la Brenta in che stato si ritrova. [cambia scriptor] Qual sia la sua professione. Dove son soliti a pescar. Che osservatione han fatto del stato della laguna doppo levata la Brenta. In quai luochi particolarmente sia seguita alterratione. Per qual causa sia seguita. Se li tagli del Gorzon han fatto benefitio. Se le velme si sono abbassate. Se li canali si sono alterrati. Se le barene si sono diminuite. Se il porto ha ricevuto danno o benefitio. Se sarebbe di utile della laguna il serrar detti tagli o pure serrar i tagli morti e tener aperti i vivi. Se il cavar il canal dietro la Zuecca per communicar l’acque con canali vivi sarà di giovamento ad essa laguna et al porto de Venetia. Che cosa in generale o in particolare si potria fare per rimediar a i dani seguiti et per giovar alla laguna et porti. Come possino esser seguiti dani alla laguna mentre essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento, così per la salsedine dell’acque come per il ricettacolo ch’è fatto maggior. + + + + Se per dette novità si sono alterati i corsì delle acque. Se il commun ha ricevuto alteratione. Si li fondi si sono diversificati nella qualità. Se le pesche sono le medesime. Et in somma procurar di concordare quello che deponerranno con le interrogationi et propositioni che si caverano dal fatto et dalle risposte. + + + + + + + + + + + 1623 27 Giugno + + Fatto venire in essecution dell’ordine predetto miser/messer Domenico Papacica gastaldo dei Nicolotti et fu detto che dia informatione del stato della laguna per la sua peritia et di quello che in essa sia successo doppo levata la Brenta, rispose: «La lugna si è ammunita dopo levata la Brenta ». Interrogato qual sia stata la causa di detta ammunitione, rispose: « Perché l’acqua non camina come faceva ». Interrogato in che luogo particolarmente sia seguita detta ammunitione, rispose: «Particolamente tutti Bombagio et san Marco di Lama et tutti quei luoghi da Lizafonise fino ai lidi et il Melison per causa della Brenta, che se Dio non vi provede nel Melison vi s’anderà presto caminando». E domandato: «Che provisione, per opinion vostra, si portia fare per rimediar a questi danni?». Rispose: «Quanto a me, credo che bisognerà che l’acqua caminasse come la camineva». E domandato: «Et per farla caminare che si potria fare? ». Rispose: «Quanto a mi dico che si doverià tornar la Brenta come la era, perché Dio l’ha fatta così bisogna lasciarla». E domandato: «La Brenta non capitava dove voi havete detto naturalmente ma ne vi era stata condotta con arte». Rispose: « E vero ma io non mi raccordo perché l’ho vista sempre così ». E domandato: + + + + « la Brenta non portava ella del torbido et non ne deponeva gran parte nella laguna?». Rispose: «Quando l’acqua della Brenta veniva la lasciava della torbida perché la palua con il crescente dell’acqua et con le fortune da sirocco lasciava del torbido ma con la zosana la portava via ogni cosa, perché bisogna concluder che il corso dell’acqua fa il tutto». E domandato: «Questa ammunitione ch’è seguita come voi dite di che materia è ella?» Rispose: «Perché l’acqua non si muove nasce del pelo et delle verze, il qual muove et fa fango che causa detta alteratione». E domandato: «Li canali hanno ricevuto alteration?». Rispose: «Il canal Fisolo si è alterato in qualche luoco ma li altri non ricevono alteratione se non per accidente dei venti, ma il Melison è tutto ammunito che dove vi et un remo d’acqua adesso vi è secco et trovo anco che quei tagli non fanno utile et che saria meglio stropparli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel paludo che portasse l’acque del Laronzello et altre in Sciocco si apportarebbe beneficio alla laguna?». Rispose: «Io credo de sì, ma bisogneria andar sopra luoco con tre o quattro vecchi da San Nicolò di quei che non solo stati essaminati che la si potria far conoscer meglio la verità». E domandato: «Havete osservato il porto et la ponta sopra vento di esso?». Rispose: «Signor sì, ma s’io non vado sopra luoco non mi basta l’animo dir niente perché non ne ho manco molte pratica». E domandato: «Et per rimediar ai danni della laguna che vi par che si potesse fare?». Rispose: «Overo tornar la Brenta come era prima o in qualche altra parte che venisse al porto o almeno condurvi quel Laronzello con più acque che sia possibile». Relectum confirmavit + + + + + + 1623 28 Giugno + + Ser Iseppo di Domenico Vesentin da San Nicolò pescador d’anni 54 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato in che stato si trovi la laguna di Venezia et se ha fatto alteratione dopo levata la Brenta, rispose: «Il terreno si è alzato assai qua alla volta del Pomodoro et del Secocio». E domandato: «Da che è proceduta questa alteratione?». Rispose: «L’acque di cevente vanno suso per i tagli fatti et portan suso dell’Alega et poi nel riflusso non ponno tirarla più giù ». E domandato: «Si riceve altro pregiudizio da questi tagli?» Rispose: «Io non so dir altro se non che quando l’acqua non può caminar la non può portar via il sporchesso nel riflusso». E domandato: «Adunque i tagli per se stessi non fanno alcun pregiudizio alla laguna?» Rispose: «Non vi fanno niente di utile cattivo». E domandato: «Per l’osservatione che havete fatto nel pescar, conoscete se le velme di detta laguna si siano abbassate?». Rispose: «Anci si sono alzate assai». E domandato: «In che parte si sono alzate?» Rispose: «Alla volta di quei tagli verso Secocio ». E domandato: «Havete osservato che si siano abbassate in alcun luoco nella laguna et particolarmente a San Zorzi d’Alega?» Rispose: «A me par di no». E domandato: «Li canali sono più ammuniti di quelli ch’eranno prima?» Rispose: «Signor sì, à luoghi come se va a dir li ghebbi di quei paludi da San Zorzi et anco il canal vecchio de Lizafosine». E domandato: «Le barene si sono distrutte distrutte (sic) in nessuna parte dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, assai verso Fusine et saca de Pomodoro». E domandato: «Da che è proceduto detta distruttione?». Rispose: «Dai venti che col mare se lo sbatte ». E domandato: «Questi venti regnavano anco avanti la Brenta e quando facevano questo effetto?». Rispose: «Adesso le lagune hanno più forza al presente perché si sono distrutti molti di quei bari che vi erano et è fatta più grande». E domandato: «Il porto di Malamoco ha ricevuto danno o benefitio dal levar della Brenta?» Rispose: «Io per me credo che l’habbia ricevuto danno nella bocca di qua verso i canali maestri, dove vi è un passo d’acqua di manco particolarmente nella ponta fonda in cao di Rodafisol per andar al detto porto dove altre volte passava la Brenta». E domandato: «Per qual causa credete che sia seguita detta alteratione?». Rispose: «Si giudica per essere stata levata la Brenta perché l’acqua non ha più quella fuga che’l haveva ». E domandato: «La Brenta non capitava ella torbida nella laguna et non portava ella alterratione?». Rispose: «Signor sì ma la correva in via ». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare a questi danni che havete detto?» Risponse: «Io non lo so ». E domandato: «Credete che se fossero serrati i tagli che sono negli arzeri si farebbe servitio alla laguna?» Rispose: «Signor, io credo di si». E domandato: «Per qual cosa si farebbe benefitio alla alla laguna?». ‹ Rispose ›: «Perché l’acqua non anderebbe tanto dentro et haverebbe più forza nel venir giù». E domandato la ragion dimostra che più acqua ch’entra nella laguna dia anco più forza al riflusso, rispose: «Questo succede secondo i luochi». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale attorno la laguna si venisse perciò a ricever giovamento nella medesima laguna et nel porto di Malamocco?». Rispose: « Ve ne sono dei canali et se questo non si facesse da poi io credo che non faria cosa alcuna, ma se si facesse nei paludi et continuar il Laronzelio fino al Cornio, io credo che faria giovamento ». E domandato: «Li corsi delle acque si sono alterati dopo levata la Brenta?» Rispose: «Da San Marco di Lama fino alla sacca di Reschio sive punta di Resta d'Aio le correno più che non facevano et hanno fatto un buon canale che vienne in Navegiosa al canal dei Molini, ma dalla banda de Sciocco la corre manco che tutto è secco». E domandato: «Adunque se li serrassero i tagli et si facesse il canale detto di sopra che venisse a sboccar in Sciocco si farebbe servitio a quella laguna?». Rispose: «Signor sì, servitio grandissimo». E domandato: «La qualità del fondo della laguna si è ella mutata?». Rispose: «Signor sì, à luochi si è mutato, particolarmente in Sciocco dove vi era fondo capegno adesso vi è tutto pelo et anco in Melison vi è il medesimo». E domandato: «Le pesche si sono elle mutate?». Rispose: «Signor sì, perché dove vi è questo pelo non vi nasce niente». E domandato: «E domandato: (sic) da che nasce questo pelo?». Rispose: «Dalle acque morte che che non hanno moto et da quel sporchezzo che vien zo dei tagli». E domandato: «Havete osservato la ponta sopra vento nel porto di Malamoco?». Rispose: «signor sì, et la si è seccata». E domandato: «Per qual causa si è ella seccata?» Rispose: «Per causa dei venti che tirano zo quelle rive di sabion». E domandato: «Che operation si potria fare per levarla?». Rispose: «Se non si facesse una palada longa la dove è la maistra per far che il mareselo non vi battesse, io non sapria che dir altro». E domandato: «Chi facesse una palada a longo la riviera del canal che effetto farebbe? ». Rispose: «L’acqua correrrebbe a lungo essa et tenirebbe i sabbioni che non caderiano nel canal maestro». E domandato: «Tra la detta palada et il guardian che cosa succederia?». Rispose: «Si alterreria et si faria una vigna come si vede anco la su quei sabbioni verso i Alboroni». E domandato: «Con questa palada si venirebbero a levar le punte sopra vento et sotto vento del canal?». Rispose: «Si levaria quella sopra vento ma non quella sotto vento ». E domandato: «Dove anderia a capitar il corso dell’acqua con questa palada?». Rispose: «L’anderia a investir San Pietro ›et (...)‹ ». E domandato: «Questa medesima palada faria ella servitio alla fuosa?». Rispose: «Signor sì, quanto a mi ma non ve ne sapria dir troppo perché non ho molta pratica là di fuora». E domandato: «Quando veniva la Brenta non si dilatava ella perché la laguna et lasciava alteratione neli paludi et canali». Rispose: «La si dilatava che la faceva bon terren». E domandato: «Quei canali et quei paludi che venivano empiti dall’acqua della Brenta non vengono al presente riempiti dall’acqua salsa?». Rispose: «Signor sì, ma vi è tutto pelo tutto cattivo terreno». E domandato: «Questa distruttion de barene che habbiamo detto di sopra è ella di danno o di benefitio alla laguna?». Rispose: «L’è piutosto di danno che di utile». E domandato: « Perché causa fanno più tosto danno?». Rispose: «Perché se ben le vanno via vi resta poca acqua perchè ogni puoco di acqua che vada via rimane secco sotto». E domandato: « Voi havete detto di sopra che la laguna ha ricevuto più forza per la distruttion delle barene et al presente dite che fanno più danno che utile». Rispose: «Io me riporto a quello che ho detto et alla verità ». Relectum confermavit. + + + Adì detto + + Nadalin Gritti quondam Antonio da San Nicolò d’età d’anni 64 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et suoi canali, et che alteratione sia seguita in essa et nel porto di Malamoco dopo levata la Brenta, rispose: «Mi trovo che dopo ch’è stata levata la Brenta da dieci anni in qua le lagune si sono seccate et questo credo che sia per causa di quei tagli che sono nelli arzeri da a Margera in Resta d'Aglio perché le acque vanno dentro con del sporchezzo et nel venir fuora le s’ingrumano et fanno acqua morta et ammuniscono la laguna». E domandato: «In qual parte havete havete osservato in particolare che si sia altterata detta laguna?». Rispose: «Nella sacca del Pomodoro fino a San Marco de lama». E domandato: «Li canali si sono maggiormente ammuniti di quello ch’erano prima?». Rispose: «Quelli da Fusine in là verso Malamoco fino al Fisolo non si sono ammuniti, ma in capo da Rodi Fisolo alla porta di Spignon si è ammunito due piedi in circa da dieci anni in qua ; et però si considera che sia proceduto perchè l’acqua non corre così come faceva quando vi era la Brenta ». E domandato: «Che rimedio, per opinion vostra, si potria fare per migliorar detta laguna et canali?». Rispose: «Io non lo sapria certo, perché al mio tempo ho osservato che la natura opera più di nuia/niua altra cosa ». E domandato: «Dopo levata detta Brenta havete osservato se si sono mutati li fondi nella qualità et le pesche, et se l’acqua ha maggior o minor corso che non havea prima che si levasse essa Brenta?». Rispose: «L’acqua ha manco corso da pertutto, le pesche sono la medesime, ma i fondi sono mutati rispetto al poco moto delle acque perché dove vi era teren caposo vi è nato il pelo». Interrogato se il serrar detti tagli apportaria giovamento, rispose: «Si pensa de sì, et io lo credo perchè l’acqua haveria più forza nel riflusso et nel flusso et non portaria su tanto sporchezzo». E domandato: «Se si facesse un canal nel paludo principiando ansi continuando il Laronzelio et andarsene verso Sciocco si veniria per porter andar a giovar alla laguna et al porto di Malamoco». Rispose: «Io credo de sì ma sarebbe meglio andar in Redafio perché in detto detto luoco vi andava anco la Brenta quando sboccava in Sciocco ». E domandato: «Le velme si sono elle abbassate dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, in alcun luochi ma li canali si sono profondati et la larghezza si è aggrandita». E domandato: «Per quel causa si è ella aggrandita?». Rispose: «Perché le barene si vanno consumando». E domandato: «Si consumavano elle così prima che si levasse la Brenta?». Risponse: «Signor sì, ›e domandato questo consuma‹ perché un’anno nascono herbe l’altro no, et più o meno secondo i caldi et i tempi ». E domandato: «Questo consumamento di barene apporta egli danno o beneficio alla laguna?». Rispose: «El vi apporta beneficio perché la laguna si slarga sempre più ». E domandato: «Il terreno che vien levato da dette barene resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «El si va sparpagnando per i canali et per le velme per tutta la laguna ». E domandato: «Il porto di Malamoco ha egli ricevuto danno o benefitio dopo levata la Brenta?» Rispose: «Io quanto al porto io non vi so dir niente se non che a Spignon si è atterrato due piedi in circa, ma del porto io non ho pratica ». Interrogato se sa per qual causa sia seguita quella sopra vento del canal del porto de Malamoco, rispose: «Perché con le crescenti da mar l’acqua fa revoltante in quella parte et ammunisce et io mi raccordo haver preso dei cievali dentro di quelle bricole che adesso sono si può dir in vignia et mi raccordo anco che già 15 o 16 anni si ruppe un vascello con pele di manzo/moazo le quali si prendevano con li hami la dove è detta detta punta». Interrogato che cosa si potria far per rimediar a questo danno per levar detta punta, rispose: «Quanto al mio poco giuditio, io dico che vorria far una palada sopra vento de sirocco per/da riva via cominciando a Redabo et andando verso Navagiosa et vorria far quel canal che ho detto di sopra, perché in questo modo l’acqua veniria a imboccar il canal del Fisolo et anderebbe zò al porto con molto benefitio d’esso, et senza questa palada le acque anderanno disperdendosi per quelle lagune fin tanto che non fossero sorte le rive». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa e spiegate ogni vostro pensiero liberatamente così intorno al stato della predetta laguna et porti come intorno alli rimedi et al giovemento che potria apportarle?». Rispose: «Io non so dir più di quello che ho detto et credo che la natura possa far di molti effetti come in benefitio come in malefitio della medesima laguna». + Relectum confirmavit + + + Adì detto + + + Ser Tonolo Negro quondam Francesco da San Nicolò d’età d’anni 60 in circa come disse solito pescar in queste lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et della alteratione successa in essa dopo levata la Brenta con ogni altra osservatione fatta da lui. Rispose: «Per quello ch’io ho osservato dopo fatti i tagli nelli arzeri da Margera in Restadaglio è seguito la rovina di quelle lagune perché sono venuti fuori di detti tagli l’acque marze di quei canedi et hanno alterrado in molti luochi et particolarmente da Fusine sino in Melison, dove vi era una palua d’oro che sopra d’essa vive a mezo al popolo da San Nicolò; et al presente vi è pelo marzo da per tutto che non vi si prende niente et ›il Sciocco‹ fuori di Seccocio. Si è anco ammunito tutto dopo levata la Brenta, il Fisolo si è alterrato assai perché l’acqua quando cresceria la Brenta correva in quella parte velocissimamente et adesso la corre poco et anco il porto ha ricevuto danno perché la ponta de Spignon si è seccata onde non vi capitano più al porto le acque con quella correntia che facevano prima». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimediar a questi incovenienti?». Rispose: «I faria ben à tornarghe la Brenta secondo che la era perché con la sua fuga la daria benefitio grande al porto». E domandato: «La Brenta non portava della torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, perché quando l’acqua cresceva la se dilatava per la laguna ma quando l’andava zo la tornava a portar via ogni cosa». E domandato: «Quella alterration che restava sopra i paludi per l’acqua che si dilatava non poteva esser portava via nel riflusso perché sopra il paludo l’acqua non poteva haver forza». Rispose: «L’è vero ma poca cosa vi restava et nel canal la portava via ogni cosa, et a quel tempo Fisolo era fondio et capposo et adesso in molti luochi vi è fondo marzo». E domandato: «Quando fossero serrati li tagli sopradetti stimate voi che si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché non veniria più fuora quel sporchezzo dal caneo et quando facessero delle fortune da garbin et da bora netteria zo ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale nelli paludi che continuasse dal Laronzello fino in Secocio si venisse a giovar alla laguna et al porto de Malamoco?» Rispose: «Io credo che farebbe poco perché vi sarebbe acqua morta et se non vi tornano la Brenta non vi trovo altro rimedio». E domandato: «Havete osservato se dopo levata la Brenta l’acque universalmente nella laguna hanno maggior o minor corso, se sono mutate le pesche, se le velme si sono abbassate et se le barene si sono diminuite?». Rispose: «Le acque universalmente caminano come facevano prima, ›rispose‹ le pesche sono alterate particolarmente nel cappame, le velme più tosto hanno avanzato et le barene si vanno destruzendo». E domandato: «Il terreno di queste velme abbassate et barene distrutte resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «Vene resta parte nei canali et ne va anco fuora porte con il reflusso». E domandato: «Havete osservato quella ponta sopra vento del canal del porto?». Rispose: «La è crescuita pur assai». E domandato: «Per qual causa e ella accresciuta?». Rispose: «Perché l’acqua non ha più quel corso che l’havea et credo che anca il galion Balbi vi habbia fatto danno». E domandato: «Che cosa si potria far per levarla et per giovare al porto?». Rispose: «Io credo che saria ben far una palada lì alla ponta di Schiavi principiando alla detta ponta et andando verso il vardian sotto vento perché a questo modo l’acqua nel porto haverebbe maggior corso et si distruggerebbe essa ponta». E domandato: «Se ha nessun altro rimedio per giovar a detto porto et laguna et per rimediar ai pregiuditii che si ricevono?». Rispose: «Io non so dir altro se non tornar la Brenta et far questa palada perché questa palada farà mirabilissimi effetti». Relectum confirmavit + + + Adì detto + + + Andrea Spinazzi quondam Alvise da San Nicolò d’età anni 42 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna detto che dia informatione etc. Rispose: «Quanto ala laguna vi dico che al presente vi sono molti bari che sono accresciuti da due anni in qua, li quali causano che l’acqua viene per le cime dei canali et li tien cavati, ma dopo levata la Brenta et per i tagli fatti nelli arzeri la laguna ha ricevuto danno assai; perché quando l’acqua veniva fori di Scecocio la veniva dretta in Reda Fisolo et unitando con quella de Spignon la intrava nel porto, et all’hora in bocca di Reda Fisolo vi era dodese piedi di acqua et adesso è fatto sabionera secondo che il mar butta. Et per mio creder staria bene il far una palada alla ponta di Schiavi la dove è affondato il galion andando andando verso il Vardian sottovento ›perché la‹ et far un’altra palada da Santa Maria della Cava venendo a oro Spignon fin alla ponta della Burchiella perché si uniria l’acqua di quelle coe la qual al presente va sparsa sopra il travo. Et così la veniria a unirse con quella di Spignon et con gran corso l’andaria à trovar il porto perché quell’altra palada la spenzeria nel canal et la faria magnar quella ponta. Et forse anco saria bene far un’altra palada da Baldeniga sino in capo alla ponta fonda che capiteriano tutte a un punto, et acciò l’acqua di Spignon non intrasse in canal di Malamoco ma tutte andassero a drittura al porto. L’è ben vero che la spesa saria grande ma l’utile saria grandissimo et co’l tempo si fariano anco le rive che non vi saria più bisognio di detta palada perché si vede con la zosana che l’acque tirano sempre atraverso il travo ». E domandato: «Per giovar al resto della laguna che vi par che si potria far?». Rispose: «Io credo che il tornar la Brenta et serar i tagli faria gran benefitio ma il serrar i tagli senza tornar la Brenta fariano poco effetto perché l’acqua resteria morta ». E domandato: «Vi parerebbe a proposito far un canale nei paludi che portasse l’acque del Laronzelo Ducaletto et soprabondantemente nel Sciocco ?». Rispose: «Vi correria qualche poco de acqua ma faria poco effetto perché così fa anco il canal Letrigan che porta fuora un poco di acque mossa ma con poco moto ma la Brenta faceva miracoli perché se ben l’acqua cresceva la portava sempre zo et poi quando la dava volta la precipitava». E domandato: «La Brenta portava della torbida la qual con il crescente da mar si dilatava et ammuniva la laguna si che pare che apportasse piutosto danno che benefitio». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che a quel tempo non vi erano quei peli che sono adesso con il fondo marzo ma vi era bonissimo fondo può mo esser che la natura l’habbia fatto ma io non l’intendo». E domandato anci la diversità di questo fondo dimostra chiaramente che la Brenta vi lasciava della sua materia et dell’alterratione, rispose: «Io torno a dire che trovo così et dopo che non vi è la Brenta non vi si pesca più come si faceva perché Melison era il miglior luoco che fosse et vi si prendeva d’ogni cosa et adesso è tutto pelo». E domandato: «Havete osservato universalmente nella laguna se le velme si sono abbassate et se le barene si vanno distruggendo?». Rispose: «In molti luochi si è abbassato et in alcuni si è anco ammunito, ma questo succede più o meno dalla natura, dal caldo, dalla qualità dei tempi et dalle battaizze perché ›hora‹ il bono va et viene et la fortuna leva anco il pelo, il qual va poi nel fondo dei canali. Le barene si vano anco disfacendo perché il maresello ha spianato tutta la ponta di Resta d'Agio ma il terreno si è seminato per tutta la laguna nelle velme et canali et anco fuora in mar, perché anco del pelo pelo ne va fuori sino a mezo mar». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa per servitio del porto et laguna predetta e dite se vi sono altri accidenti occorsi dopo levata ›levata‹ la Brenta, oltra quelo che havete detto fin hora». Rispose: «Io non vi saprei dir altro». Relectum confirmavit + + + A dì 3 luglio + + + Ser Giacomo Ferro quondam Niceto da San Nicolò d’anni 72 come disse e dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato in che stato si trovi la laguna dopo levata la Brenta et che alteratione in essa sia seguita et per qual causa, rispose: «Al mio giuditio dopo ch’è stato levata la Brenta et che sono stati fatti quei tagli trovo che la laguna si secca dalla parte da LizaFusine fino al Melison». E domandato: «Da che procede per opinon vostre dette alteratione?». Rispose: «Io credo che i tagli causino questa alteratione». Rispose: «Perché l’acqua con il crescente porta su l’alterratione et poi con la zosana non ha forza de tirar giù». E domandato: «Che remedio si potria far per levar questo disordine?». Rispose: «Io credo che a tornar quello ch’era prima si torneria le cose in stato se ben al presente si rodono le barene più che non si faceva prima». E domandato: «Da che procede particolarmente questa distruttione?». Rispose: «Io credo che la procede dalle battaizze et dall’acque salse». E domandato: «Queste battaizze et acque salse non facevano lo stesso effetto anco prima che si levasse la Brenta?». Rispose: «Io non so se lo facessero o no, basta che al presente io veggo che si va distruggendo più che non si faceva prima et questo effetto particolarmente si vede nel lago di Luzzaruol passa San Marco di Lama verso Sciocco il quale è fatto lagune bonissimo che prima non si poteva entrar con una barca et anco la ponta di Resta d'Aglio è andata via tutta». E domandato: «Da che era nata la punta di Restadaglio?» Rispose: «Io non lo so né l’ho visto grande da putto et adesso l’è vegnua in niente». E domandato: «Quando la Brenta veniva a Malamoco credete voi ch’ella apportasse danno alle lagune?». Rispose: «Io non lo so ma le sache de’ lagune si maintenevano meglio». E domandato: «Vi pare che le velme si siano abbassate?». Rispose: «In alcuni luochi si sono abbassate et et in altre accresciute». E domandato: «Dichiarite in quai ›luochi‹ luochi si sono accresciute et in qual si sono abbassate». Rispose: «Da LizaFusine fino a Melison o vale de Cornio, le barene et le velme si sono abbassate et distrutte ma dala banda di Reschio verso dove veniva la Brenta si sono alzate se ben il caneo si va mogiando». E domandato: «Havete pratica del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor, non ho altra pratica se non che vi so dir sì che quando veniva la Brenta el si manteniva meglio». E domandato: «Havete voi osservato che detto posto habbia ricevuto alteratione?». Rispose: «Io non ho fatto osservatione ma per quello che sento a dir ho inteso che ha ricevuto danno». Interrogato che danno ha ricevuto et che rimedio si potria apportarvi, rispose: «Io non lo so perché del porto non ne ho pratica alcuna che ho pescato sempre in queste lagune et però non so dirvi altro». E domandato: «Nelle spiaggie sive palude di San Zorzi d’Alega havete mai preso e havete mai inteso che su prendono cappe longhe?». Rispose: «Non mai io, ma ben sotto il lido ma questo io non lo so perché non ci pesco». relectum confirmavit + + + Adì 5 luglio + + Zuecca Fatto venire d’ordine ut sopra Simion di Zuane Piero Grassetto della Zuecca d’età d’anni sessantasette come disse solito pescar per queste lagune. Dettoli che dia qualche information del stato di esse lagune et delle alterationi che in esse sono seguiti dopo levata la Brenta. Rispose: «Quanto a mi dopo che è stata levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli la laguna si è più tosto seccata perché quando piove et anco in altro tempo vengono giù di quei tagli tanti sporchezzi di quei paludi che l’acque non hanno forza da portarli fuori dei porti et restano nella laguna alterrando in diversi luochi come particolare si vede nel Melison che altre volte quando veniva la Brenta l’era un buon canal/corso e adesso l’è secco». E domandato: «L’alterration a questo canale per opinion vostra é ella proceduta da tagli o pur dal levar della Brenta?». Rispose: «Io credo più tosto dal levar la Brenta perché l’acqua correva quando vi era la Brenta et l’haverglela levata ha causato che il canal si è perso». E domandato: «Questo canale dopo levata la Brenta non s’è egli riempito ordinariamente dell’ acque salse con il crescente». Rispose: «Signor sì ». E domandato: «Perché dunque si è seccato dal levar la Brenta se quella con le sue torbidi poteva più tosto apportarle alterratione che l’acque salsa con la zosana vi può far notabil benefitio come fa universalmente in tutte la lagune?». Rispose: «La causa io non ve la so dir, ma l’effetto è così perché quello si è seccato dal capo per/però verso il canedo dove l’acqua salsa non ha tanta forza che quando veniva l’acqua dolce continua l’haveva forza anco in quella parte». Interrogato se le velme si sono alzate o abbassate, rispose: «Nella mazor parte si sono alzate perché io credo che tutto cresca d’ogni hora». E domandato: «Perché credete che tutto cresca?». Rispose: «Credo che cresca così dalla natura». Interrogato se li canali hanno ricevuto alteration, rispose: «Più tosto i han peggiorato». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria fare per liberarsi da questi danni?». Rispose: «Io non saprei dirvi cosa alcuna». E domandato: «Come è possibile che conoscendo la causa de li danni non sappiate raccontar qualche rimedio?». Rispose: «Signor non mi basta l’animo». Interrogato se le pesche si sono diversificati nella laguna et se i fondi si sono mutati nella qualità dopo levata la Brenta, rispose: «Dove capitava la Brenta si prendeva del pesce che non si prende adesso perché all’hora el si nutriva con quell’acqua et anco li li fondi si sono mutati, ma questi si mutano secondo il voler del cielo perché un anno nasce del baro et l’altro no et così anco del pelo et questo succiede secondo i caldi et secondo le fortune». Interrogato se ha pratica del porto di Malamoco, rispose: «Signor no, perché chiare volte vi capito là». Dettoli se ha cognition de quella spiaggia sopra vento del canal del porto predetto, rispose: «Signor no». Interrogato se sa riferir nessuna altra cosa nel proposito di detta laguna o intorno al suo stato et rimedii, rispose: «Signor no». Relectum confermavit. + + + Adì detto + + Fatto venir ut supra Giacomo Ingiostro Della Zuecca d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito a pescar in queste lagune dettoli che dia informazione et cetera. Rispose: «Io dopo che si sono predute le cose vecchie che Domenedio ha fatto, voglio dir delle Brente che lui le ha fatte venir in questo mondo, et dopo che si è levata la Brenta nel canal di Melison, dove noi dalla Zuecca particolarmente peschiamo, è alterrato che dove vi era due piedi e mezo d’acqua adesso non ve n’è neanco un piede; et questo è proceduto perché l’acqua non corre et l’altra non vi è più stantia di pesce perché non ha quel nutrimento di quell’acqua». E domandato: «Non vi montano l’acque salse in detto luoco». Rispose: «Signor sì, ma le sono stanche là perché la va per il canal del Fisolo che è il canal maistro et questo si mentiene sino alla Marotta ma da li in suso, perchè l’acqua è stanca, si è seccato ogni cosa». Interrogato se gli pare che vi sia altra ›alternatione‹ causa d’alterratione, rispose: «Signor, io non so che vi sia altro se non tornar la Brenta ove la era ma oltre di questo vi vorriano delle palade». Interrogato dove vorriano questi palade, rispose: «Ritornata la Brenta ove era, io vorrei che fossero fatte due palade l’una dalla banda della Marotta et l’altra dalla banda del canal del Spignon acciò sostentassero l’acque che vengono de Secocio et dalle vale del canal di Spignon per drizzarle alla bocca del porto. Et doi altre ne farei una dalla parte di Barceniga et l’altra dalla parte del Faretto dove vanno fuora le nave et queste acciò dessero forza all’acque del canal del Fisolo et a quelle del canal di Malamoco. Se a queste non vi/mi sodisfano, ch’io ne voglio un’altra dalla banda del Lio a lungo la spiaza dove sono i farri, la qual andasse a drittura verso il Guardian sopravento et vorrei unirla con detto Guardian nella ponta et vorrei impirla de pietre per un pezzo perché questa daria forza all’acqua che roderia quella spiaza che in due o tre anni el saria un porto felicissimo». E domandato: «Vi servirebbe il fondo per far questa palada?». Rispose: «Signor sì, perché non vi saria più di cinque o sei piedi di fondo et se ben alla ponta del Vardian vi saria più fondo, questo non importa perché non si tien conto d’otto o dieci passa che si possa esser di maggior fondo». E domandato: «Queste provisioni che voi volete fare non causerano il medesimo servitio senza che si tornasse la Brenta?». Rispose: «Signor no, perché l’acque non hanno quel moto che l’haveriano con la Brenta, la qual Brenta faceva questo effetto che nel crescente dell’acqua la se gonfiava et se dilattava sopra i paludi et empite ch’eranno dette paludi la Brenta in superfitie veniva verso il porto, ma mezo pie sotto d’essa superfitie l’acqua salsa cresceva et quando poi l’acqua dava volta, il che succedeva sempre avanti le sei hore, et vi era più zosana che crescente con la qual zosana la portava via il mondo». E domandato se l’acqua della Brenta con la crescente si dilatava sopra le paludi è cosa chiara che essendo torbida la doveva lasciar dell’alterration nella laguna adunque par che ›sia stato‹ doverebbe esser giovevole alla medessima laguna l’haverla levata, rispose: «Io so che troviamo in contrario che dopo levata si è alterrato perché quanto a quella torbida che voi dite con la zosana la portava via ogni cosa». Interrogato se i tagli fatti nelli arzeri et paludi han causato danno a detta laguna, rispose: «Sul brazzo di Malamoco ›qua‹ non fanno danno quei tagli che sono fatti de San Marco de lama fino a Margera , perché queste acque vanno per il porto di Venetia ma però vi so dir in general che dove vi era un piede et mezo d’acqua, verso i canedi, adesso vi è secco vivo e paludo marzo per dieci o dodeci passa lontan dal detto canedo, perché per detti tagli vengono mille sporchezzi di quei paludi li quali si fermano nella parte superior della laguna non havendo le acque forza da portarli a basso. Et però io credo che a serrar questi tagli si faria bene, li quali tagli con il sporchezzo che conducono causano anco danno all’aria et faranno ammorbar Venetia». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo conducendo le acque del Laronzello et altri in Sciocco si facesse ›utile‹ benefitio alla laguna». Rispose: «Signor io non credo che chi facesse ai huomini una bocca in altro luoco che dove ne l’ha fatta Iddio potessero parlar così bene comme con quella natural, et però concludo che il tornar la Brenta dove l’a era prima saria il vero rimedio». E domandato: «Per disinganarvi di un fondamento falso che voi fatte sopra il quale fondate anco parte del vostro discorso se vi dice che la Brenta non è stata constituita naturalmente come voi credete a sboccar per Sciocco ma in diversi tempi è anco capitata in altri luochi di questa laguna nell’uno e l’altro de quali è stata condotta dall’arte però pensate bene à quello che vi par de poter dire stante questo avvertimento» Rispose: «Io non so che sia mai capitata per altro luoco che per Sciocco et per il Corniol et però con questo fondamento ho detto le cose soprascritte le quali ho anco discorse molte volte con mio padre ser Pasqualin Ingiostro». E domandato: «Se havete qualche altro pensiero che possi giovar alla laguna overo al porto ›rispose‹spiegatelo liberamente et volontieri perché sarà in ogni caso riconosciuto il vostro merito et il frutto che potessero apportar apportar le cose da voi raccordate». Rispose: «Io non vi so aggionger altro se non quello che tante volte deve esser stato detto cioè che le palade a lungo marine si faciano longhe quanto si può e si conservino in stato». Relectum confermavit + + + Adì detto + + Ser Daniel Berengo quondam Matthio dalla Zueca d’ettà d’anni 55 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione ect. Rispose: «Dopo che è stata levata la Brenta io trovo che le lagune si sono seccate da per tutto particolarmente cominciando in Sciocco venendo zo a San Marco di Lama via dove sono fatti quei tagli si è seccato assai perché vien di gran sporchezzo fuora dei canedi predetti tagli et perché là in Sciocco quando vi era la Brenta la portava via il mondo et adesso la non corre niente ma tutto si è seccato». E domandato: «Che provision si potria fare per opinion vostra per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io non vi so dir altro se non che dopo fatte queste novità si è seccata la laguna assai». E domandato: «Credete che a serrar questi tagli si facesse benefitio alla laguna?». Rispose: «Io credo che non saria cattiva cosa il serrarli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel palade che ricevesse l’acque del Laronzello et altri et le portasse in Sciocco si farebbe servizio alla laguna?». Rispose: «Credo più tosto de sì ma saria poca cosa rispetto a quel che faceva la Brenta perché quando la veniva in Sciocco la correva che la faceva broma» Interrogato se ha pratica d’informatione del porto et di quella spiaza sopravento del canal d’esso, rispose: «Signor no perché io calo le mie arti nel paludo et non ho alcuna pratica del porto ma si tratta che anco quello si alterri». E domandato, interogato se i canali hanno ricevuto alteratione dopo levata essa Brenta, rispose: «Signor sì, che il canal del Fisolo si è alterrato a luoghi et in particolar nella parte di sopra et questo è successo perché le acque non hanno quel corso che le havevano prima». E domandato: «Considerate bene se havete qualche altra cosa da dire cose del stato della predetta laguna come de suoi rimedii». Rispose: «Io non so dirvi altro perché non ho havuto questa mente ma ho sempre atteso a pescar». Relectum confermavit + + + A dì 6 luglio + + Ser Nicoletto Cavaletto quondam Battista dalla Zuecca d’età d’anni 80 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune. Interrogato etc, rispose: «Dopo levata la Brenta la laguna si è alterrata grandemente, in particolare il canal di Melison, di Navagiosa et di Barceniga, perché l’acqua non corre più come la faceva et anco per quei tagli che sono stati fatti et il rimedio che si potesse fare saria il tornar la Brenta et serrar i tagli. Et io mi raccordo di haver preso delle cappelonghe sopra vento del porto di Malamocco dove al presente nascono meloni, et una volta i sabbioni erano sotto le cime di Alboroni et questo è andato tutto nel porto et ha causato di quelle secche; però sarà necessario far qualche provisione et io ne ho raccordato una bonissima nella mia scrittura, la qual Signorie Signorie Illustrissime potranno vedere et questo è quanto io posso dire perché se faranno quell’altra palada che è stata raccordata il mar la porteria via et tutte quelle pietre anderanno sul fondo che nessun le potria poi cavare». Relectum confirmavit. + + + Adì 18 luglio + + + Malamoco Ser Bortolo Bonin quondam Tofolo da Malamoco d’età d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune de Malamoco.Interrogato etc, rispose: «La laguna si secca da per tutto nel porto et nelle lagune in particolar alla cavana di Sciocco si è seccato e si secca tuttavia grandemente et il Fisolo si è seccato la verso il forte de dove vi era un remo d’acqua adesso non ve n’è ne anco mezo, il Melison et Navagiose si sono ancor essi ammuniti perché si erano di belle fosse et adesso non vi è più niente et non si prende più niente perché si ha perso i luoghi et il pesce ch’è nato tanto di quel pelo che non si prende più niente et l’acque non corrono più come le facevano et questo è successo per esser stata levata la Brenta». E domandato: «Credete che i tagli fatti nelli arzeri et paludi habbino fatto pregiuditio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché i conduse fuora di gran sporchezzo il quale poi resta in quel laguna perché l’acque non hanno forza da portarlo giù». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare per migliorar detta laguna et porto di Malamoco?». Rispose: «Io credo che il tornar le cose nel stato che erano sarebbe il più sicuro rimedio che si potesse far perchè allhora si vedeva che il tutto passava bene». E domandato: «La Brenta non veniva ella torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, ma la feva morir tutti quelle cattive robbe perché non nasceva quel pelo ma era tutto biancure». E domandato: «Questa biancura nasceva dalla materia che lasciava la Brenta nei fondi, segno chiaro et indubitabile della alteratione che vi apportava». Rispose: «Signor, all’hora era biancura et capegno et adesso nasce questo sporchezzo che ogni anno va crescendo et la Brenta portava via con il suo corso ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo che conducesse l’acque del Laronzelo soprabondanti et altre fuori per Sciocco si venirebbe perciò a far benefitio a detta laguna?». Rispose: «Quanto ai canali nei altri luochi non si sono mossi che vi è bon fondi eccetto che il Fisolo la verso il Bastion et et però credo che anco il far questo canal faria qualche zovamento». E domandato: «In che stato vi par che si trovi il porto?». Rispose: «Dalla parte sopra vento el si secca in via che cresce quella ponta grandemente». Interrogato: «Da che s’accresceva detta punta?». Rispose: «La cresce così per natura perché il mar et i venti levono il sabbion da terra et lo conducono sopra detta spiaza». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimedio a questo disordine?». Rispose: «Vi è del travaglio, mio fratello voleva far una palada ma il Contin non la vuole et io non credo che vi sia altro rimedio perché questo Menego Bonin, mio fratello, ha anco ditto che si facciano delle camarelle per marina sino ad acqua a commun ma dicono che non vogliono cose vecchie. Et noi non sappiamo dir altro che quello che habbiano raccordato che per parer nostro è il vero rimedio». Relectum confirmavit. + + + Adì detto + + Alivise de Domenico Rizzo da Malamoco d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato etc, rispose: «La laguna è in mal stato perché si è seccata la bocca del Fisolo ch’è un canal maistro in bocca del porto che dove vi era 16 in 20 piedi d’acqua adesso non vi è più di 5 o 6 piedi etet quel polesene tra il faretto et la sabionera del bastion è successo per esser stata levata la Brenta, perché quando l’acqua ›vegniva‹ della Brenta vegniva la tegniva el sabbion spento alla riva ma dopo levata il sabion è venuto nel canal et ha causato quell’alterratione ; anco in diversi altri luochi s’è alterrato come in Melison, in Navagiosa et altri luochi et questo è successo per la Brenta et anco quei tagli con le sue scolladori menano del sporchezzo et quando l’acqua vien fuora d’essi la se perdi per la laguna perché non vi è forza da condurla a basso». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria far per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io credo che si stenteria a rimediarvi». Rispose: «Che tornasse la Brenta la portaria via qualche cosa et con il tempo la portaria forse ogni cosa, ma certo le tegniria che non si alterreria più per la rason del corso et di quel che ho detto di sopra». E domandato: «Chi facesse un canale nel palude che conducesse le acque del Laronzelo et altre dove capitava la Brenta, credete che sivenisse a giovar alla laguna et porto?». ‹ rispose › «Le fariano qualche benefitio ma non simile alla Brenta perché la Brenta è acqua viva / succia». E domandato: «Date qualche informatione del stato del porto di Malamoco». Rispose: «Non so più che dire poiché ho detto et reccordato anco in scrittura molte cose insieme con mio mio padre lequali sono state esseguite et non habbiamo havuto nessuna riscognitione se ben ci sono state promesse molte cose». E domandato: «Non notate di raccordar quello che stimate poter giovar alle cose publiche perché se raccordarete al presente, et se haverete anco raccordato per il passato cosa che non sia stata proposta da altri ma incentata da voi ne conseguirete ricognitione d’uno contento». Rispose: «Per aggionger alcuna cosa a quello che habbiamo detto dico che bisogneria far una fondamenta sopra la spiaza sopra vento e ligada da un capo con la fondamenta della vigna et dall’altro con il Vardian in terra perché la punta li magneria certo perché dove vi è fondamento si cava et si mantien et questo seria l’unico rimedio ; vi sono anco molti acque serrate da parei doppii cioè in Valle Granda, Caneo Grosso, Cornio et Sette Morti, che la sta morta perché la non può venir giù che se le potesse venir giu la portaria via tutte quelle secche la di fuori perché quell’acqua de i Mille Campi che capita in dette vale è un gran corpo, et che vedesse quando è secco sentiria l’acqua di quelle vale a ruzar che la fa paura secondo che la è sustentata da quei parei. Et questo è quanto io posso dire a questo proposito oltre quello che si vede nelle mie scritture ». Relectum confirmavit. (...) eo il reccordo delle scozze delle nave è stato raccordato da mio padre et il carico è stato dato ad altri e noi siamo stati gabati. + + + 1623 15 luglio + + + Ser Menego Bonin da Malamoco d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna. Interrogato etc, ‹ rispose ›: «La Brenta quando vi era la faceva servitio alla laguna perché la manteneva il corso delle acque et doppo levata et fatti quei tagli la laguna si è alterrata particolarmente nel Melison a San Marco de lama nel Pomodoro nel canal del Fisolo particolamente verso il faro alla porta de Spignon, perché quei tagli han menato fuori di gran sporchezzo il qual ha alterrato quelle palue perché l’acqua non ha havuto forza da tirar giù ; et oltre di questo s’è anco atterrato il porto de Malamoco che se non vi rimedia l’anderà male». Interrogato che rimedio si potria fare per servitio della laguna et del medesimo porto, rispose: «Quanto al porto io dico che non trovo il miglior rimedio quanto quella palada ch’io ho raccordata perché quella conserverà il lido et darà corso al’acqua che la portava via anco quella ponta et certo non vi è altro rimedio et vi raccordo anco che il galion Balbi ha fatto gran danno perchè tutta la materia è andata in quella punta et io quando ho disegnato quella palada volevo far la più in terra per farla dritta, ma perché il galion ha fatto fondi ›ho conco‹ ho convenuto farla più in fuori et perché intendo che alcuni haveriano pensiero di affondar vascelli, io dico che per l’amor di Dio non si faccia tal cosa perché si faccia tal perché si perderia il porto sicuramente». Interrogato se il serrar i tagli saria giovevole, rispose: «I staria meglio serrarli ma però i faria poca cosa perché in somma il vero è solo rimedio saria il tonar la Brenta et quando si volesse tornarla io li daria un disegno facilissimo et di pochissima spesa ». E domandato: «Se si facessa un canale nei paludi che conducesse l’acque del Laronzelo et sopra bondanti in Sciocco credete che si venirebbe a giovar alla laguna canali et porto?». Rispose: «Quanto al porto la non farà benefitio niente perchè l’havera poco corso et non vi trovo altro rimedio che quello della palada et del tornar la Brenta intorno alla qualcosa darò sodisfation se sarò chiamato avanti la banca». Relectum confirmavit. + + + Adì primo agosto + + + Sant’Agnese Ser Menego Balbi di sant’Agnese d’età d’anni 74 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato etc, rispose: «Io nella mia idea trovo et ho veduto con l’occhio proprio che dopo che si è levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli si sono seccati i paludi di Fusine , San Marco di Lama, Melison et altri perché quando l’acqua cresce la va su et poi nel tornar in dietro la porta fuora del sporchezzo che si sperde da per tutto et alterra, et così anco il porto et anco qualche canal là nel lago mazor Navagiosa et anco il Fisolo et se le cose restano in questo stato si anderà sempre di male in peggio ; et quanto al porto di Malamoco vi dico che dopo levata la Brenta si sono fatte delle vigne sopra il porto di Malamocco sopra vento ove si trovono le vestigie delle palade et dei fari, perché quando veniva la Brenta la portava via tutti quei sabioni et adesso i se va sempre ingroppando. Et se non fossero i burchi da sabion che portan via dela sabia saria in mal hora ogni cosa, perché avanti che si levasse la Brenta i burchi da sabion non andavano là, ma l’è sta un grand’error quando si ha levato detta Brenta non prender anco information da noi altri che havemo tanta pratica dei luochi». E domandato: «Credete voi che se si serrassero i tagli si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, ma a far il bon compito bisognaria tornar la Brenta». E domandato: «Credete voi che faccendosi un canale che portasse l’acque del Laronzelo et del ducaletto in Sciocco si apportarebbe giovamento alla laguna et al porto?». Rispose: «Signor no, perché la saria morta et la vigniria per tresso ». E domandato: «Havete information di quella spiaza sopra vento del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor no, ma vi so dir che quella vale di Comenzera ch’era sopra il porto di Malamaoco la quale stata disfatta la dava più tosto utile perché la retegniva dell’alega et et dell’altre immonditie che non potevano montar, et poi con la zosana tornava ogni cosa fuori del porto et dopo che la se ha disfatto si è alterrato ogni cosa et quella volta vi era un canal con due passa di fondo et adesso vi è secco vivo ». E domandato: «Se havete qualche pensiero di raccordo che possa giovar alla laguna et al porto dittelo liberamente». Rispose: «Io non ho altro pensiero ne so raccordar altro che serrar i tagli et aprir la Brenta ». Relectum confirmavit. + + + Adì detto + + + Ser Daniel quondam Liberal da Sant’Agnese d’anni 64 come disse e dall’aspetto dimostra ›affab‹ della vale granda et solito pescar nelle lagune tutto il tempo de sua vità interrogato ut supra, rispose: «Signor è seguita alterration grandissima et tutti che vorrà dir la verità diranno così, prima la porta sopra vento del porto è andata fuora assai rispetto che vi è stato levato il corso delle acque, perché quando la Brenta veniva la dava un corso continuo et grandi alle acque delli canali et al presente l’acqua depone due hore perché l’ha poco moto che quando veniva la Brenta l’havea un moto grande et continuo et così la portava via ogni cosa. Quanto alla laguna cioè il Melison le rive di Sciocco et in altro luochi si è seccato più di mezo pie perché l’acque non hanno moto et fuora di quei tagli uscisse di gran sporchezzo; quanto alli canali alcuni hanno ricevuto benefitio et altri danno et quelli che hanno ricevuto danno sono le coe di Melison, di Sciocco et il Fisolo in quella parte superior ai pali della crose sula volta; et anco nelle sue sue rive». E domandato: «Che rimedio vi par che si potesse apportar a questi danni?». Rispose: «Io in mia conascientia non trovo alter rimedio che tornar la Brenta ove la era». E domandato: «Che serrasse i tagli et facesse un canal ›che pa ‹ per il paludo che portasse l’acque del Ducaletto et del sopra bondante in Sciocco credete voi che farebbe servitio alla laguna?». Rispose: «Più corso che si dà all’acqua et più corso che haverà il Sciocco più benefitio si da alla laguna». E domandato: «La Brenta non portava ella della torbida, la quale quando cresceva l’acqua da mar restando sustentata deponeva nella laguna?». Rispose: «Signor io non lo so, ma credo ben in contrario che se questo fosse vero bisognaria che là nel Melison et alle rive del Secocio vi fossero arzeri et et pur quando veniva la Brenta vi era un remo di fondo». E domandato: «La Brenta non ha ella fatto la punta di Restadaglio et alterrato la vale di Torson». Rispose: «Questo io non lo so». E domandato: «Per levar quella spiaza che si trova sopra ›d‹vento del porto di Malamoco che cosa si potria fare?». Rispose: «Io credo che non si possa far altro che tornar la Brenta». ‹ E domandato› : « Et se havete qualche altro pensiero spiegatelo liberamente». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che se fosse vero che la Brenta havesse alterrato la laguna; bisogneria che le vale del Cornio, Caneo grosso, et Vale Grandi fossero tutti ammunite et vi fossero arzeri et pure vi sono i suoi fondi perché la Brenta non porta della materia che portano la Piave e la Livenza, anci vi so dir che da mio arrecordo si è magnata tutte la ponta dei Lovi». Information del stato della Brenta + + + \ No newline at end of file From 4b67456d2950595a07d1d032508e23024b7c63e1 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Gabriele Dettori <92263823+GabrieleDettori@users.noreply.github.com> Date: Thu, 30 Nov 2023 16:44:57 +0100 Subject: [PATCH 5/6] Add files via upload --- data/iiif/manifest.json | 4369 +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ 1 file changed, 4369 insertions(+) create mode 100644 data/iiif/manifest.json diff --git a/data/iiif/manifest.json b/data/iiif/manifest.json new file mode 100644 index 00000000..54236058 --- /dev/null +++ b/data/iiif/manifest.json @@ -0,0 +1,4369 @@ +{ + "@context": [ + "http://www.w3.org/ns/anno.jsonld", + "http://iiif.io/api/presentation/3/context.json" + ], + "id": "http://localhost:8080/interviste-pescatori_1r-35v/iiif/manifest.json", + "type": "Manifest", + "items": [ + { + "id": "http://localhost:8080/interviste-pescatori_1r-35v/iiif/canvas/f001", + "type": "Canvas", + "items": [ + { + "id": 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+ Discorso intorno alla preservatione della laguna di Venetia +

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Con ragione ha sempre la serenità vostra stimato la conservatione di questa laguna uno de’ principali fondamenti di questo grande et glorioso stato, il quale per la fortezza del sito, che consiste nel mantenimento di essa laguna ha conseguito il suo principio et la continuatione della sua gloria. Per questa causa vedendosi a’ nostri tempi le cose ridotte a strettissimo termine, et essa laguna in tanta sterilità, si è mossa la Serenità Vostra a far quella grande et dispendio sa opera della diversione di un ramo della Brenta, fiume principalissimo di essa laguna detto Brenta magra, il quale pareva che minacciasse ferendola nel cuore di levargli la vita con atterragli il porto di Malamoco. Questo ramo si è transferito a Brondolo parte lontana et fuori si può dire o almeno nell’ultimo termine della laguna . Voglia Iddio, che questa opera riesca frutuosa come si deve sperare essendo fatta co’l favor di Dio et con tutte quelle più mature et diligenti considerationi, et osservationi che si sono sapute investigare. Ma passando più oltre l’ottimo et santo desiderio di Vostra Serenità le è piacciuto ultimamente di mandare alcuni suoi sapientissimi senatori per metter termini et confini nella larghezza di essa laguna acciò non venga occupata et lacerata dalla voracità degl’ huomini che sono sempre stati la seconda causa della sua distruttione et rovina. Così volesse Iddio che questo non fosse il vero et che i Cittadini istessi non fossero stati cagione della loro propria rovina. Questo è stato pur troppo chiaramente veduto con gl’occhi proprii dagli stessi senatori mandati ultimamente da lei fuori per il sudetto effetto, i quali havendo veduto et letto per le scritture antiche l’ampiezza et fertilità di questa laguna et hora vedutola così inferma et divenuta quasi un lago pallustre, si sono di maniera atterriti et commossi da queste miserie che sono quasi restati confusi, et si sono risolti rivolti a deplorare le calamità di questo sito, et per conseguenza di questa bella Patria adirandosi contra la perversità degl’huomini, i quali hanno commessi errori in ciò gravissimi a’ quali non vi è più mezo di por rimedio. Et perciò hanno con una loro scrittura veduta da me pianto le miserie della laguna et destestato la malvagità degl’huomini et per ben esseguire la commissioni della Serenità Vostra, vorebbono levar le cause che non si possono per modo alcuno levare per esser già inveterate et per dir così naturate. Serenissimo Principe, questa sua laguna al presente è di due sorti, cioè laguna viva, et laguna morta per dir così. Voglio dire laguna viva quella che ordinariamente riceve i flussi et i reflussi cioè il commune et che sopra commune, laguna morta intendo quella ove capitano i sopracommuni et dico non di quelli sopracommuni che accadono per qualche accidente ogni 30 over 40 anni, ma di quelli che avengono quasi ogn’anno a certi tempi. Questa laguna che riceve i sopracommuni è come morta, perché non solo non si naviga ma è quasi sempre terra et riceve l’acqua estraordinariamente. La parte 1579 mette confini alla laguna in questo modo cioè per lunghezza dall’Adise alla Piave et per larghezza dove quovismodo si ponno dilatar le acque salse , perché in alcuni luoghi per la bassezza del terreno si dilata più oltre et in altri meno per l’altezza di esso. Onde è quasi impossibile il mettervi termine, bisogna secondo il mio parere nella laguna viva che non sia posto pur un minimo ostacolo nè anco se fosse possibile un palo o una grisuola. Nella laguna morta (che non è morta affatto, ma si può dir persa et è come dire un corpo animato che si caduto della percossia, il quale habbia perso un braccio o altro membro del corpo, che non si renovi, ne si risenti ma sebene è vivo et si nutrisce con gl’alimenti del corpo, è però morto quanto alla potenza et virtù cooperante, così è quella parte di laguna dove giungono i sopracommuni che sebene è nel corpo delle lagune no ha però in sé virtù, senon di tener intero il corpo et aiutarlo in alcune cose poco valevoli. Et questa ha bisogno di esser conservata, come dispongono le leggi, cioè non si pùo arzerare, nè ridurre a cultura et le dette leggi in ciò dispongono tanto saviamente quanto si possi desiderare. Percioché vogliono che i luoghi confinanti con la laguna che vuole dire la laguna morta restino per un miglio per ogni parte ridotti a pradi cioè che non si possi arzerare, nè ridurre a cultura. Et questo mi pare provisione tanto chiara et tanto castigata che niente più, perché la laguna morta sono i guasti della città. Ma egl’è necessario Serenissimo Principe, ch’io faccia un altra consideratione, secondo mia oppinione, la quale conto trahe origine da un buono et ardente zelo del benefitio di questa Patria. Nella laguna et nella morta ancora (ma hora parleremo della viva) vi sono diverse isole et alcuni luoghi altissimi già ridotti et che sono fuori del Dominio delle acque salse, li quali vechiamente sono ridotti a cultura et alcuni anco hanno delle case co delle chiese, et sono luoghi altissimi et invechiadi et questi è impossibile ridurli a laguna. Perché sono luoghi già ridotti dalla natura et parte con dall’arte et questi sarebbe impossibile tornarli a laguna et sebene con darli qualche salasso levandoli i scolladori, tagliando le piante o faccendo simili operationi si guasterebbe li seminati et si darebbe qualche poco di luogo all’acqua salsa, questo rimedio sarebbe come un rinfrescar le bocca ad un affebrato ch’è rimedio infrutuoso: poiché l’arsura vien dalo stomaco, et il rinfrescar le fauci è un inganno et un certo rimedio apparente ma infruttuoso. L’anno 1579 furono fatti rimedii simili et si veggono riusciti vani et le cose ridotte nel suo esser di prima oltra che questo è la desolatione de’ Cittadini senza alcun profitto che chi volesse capitare a questa risolutione per essempio o per altro senza l’ottimo fine della preservatione della laguna si sentirebbe ›escama‹ escalamar quella voce cosi dispiacevole, ‘Summum ius summa iniuria’. Bisogna Serenissimo Principe, preservar quello che al presente si trova in stato. Provedere che non seguano i disordini seguiti per lo passato d’innarzerare, ridurre a cultura luochi dentro della laguna et però sia prohibito a qualunque magistrato il vendere, o livellare luochi dentro di essa laguna come per molte leggi anco è disposto. Et l’officio delle acque invigili principalemente nelle cavationi et sempre nei luoghi più necessarii et parimente nel castigare gl’offensori della laguna che la vengono con varie transgressioni atterrando che di questo modo co’l favor di Dio la Serenità Vostra conserverà lungamente questa benchè picciola laguna che gli resta né si attristi per vederla in alcune parti peggiorata. Perché s’ella anderà leggendo le depositioni vecchie che sono nell’officio delle acque et massime i scritti di Christoforo Sabadino, vedrà anco che in alcune parti si è conservata et per le buone provisioni anco megliorata. Non si manchi di rivederle spesso et modificarla con cavationi con raffrenar la ingordigia degl’huomini con certi ordini di paradori per ostar al Mare, ai venti et anco a certi corsi irregolati delle acque dolci. Lodo le elettione di particolari savii per rivederla nelle parti più necessarie con la guida et eccittatione dei periti come si faceva bene spesso anticamente et sebene la visita ordinaria dei Signori essecutori ordinata ogn’anno dalle parti 1579 et 1580 è ottima, il far nuove provisioni et aggiungere qualche cosa di più credami la Serenità Vostra dover esser cosa molto giovevole.

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Et volendo finire questo mio discorso, la supplico volerlo accettare come è veramente da un suo fidele devotissimo et antico servo non impulso da altro interesse che dal zelo ardente che vive in lui particolarmente della sua essaltatione et della conservatione di questa bella et profittevole sua laguna che Dio conservi lungamente per benefitio di questa gloriosa patria.

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+ 1623 adì 25 Zugno +

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Interogazione che si deve fare a queli de San Nicholò pratici dela laguna et posti. Che praticha a della laguna et porti. Che oservazione a fatto della laguna dapoi levato la Brenta et havanti fusse levata. Se la laguna havanzato o distravedato dapoi levato la Brenta in quai lochi et la causa. Similmente li porti di Malamocho et di Venetia. Per che causa sia fatto la ponta sopra vento del porto di Malamocho et il rimedio che si potria fare per levarla. Se le velme se sono abbasatte. Se le li canali si sono aterati. Se le barene si sono diminuite. Se’l cavar li canali per la laguna è servitio di essa et delli porti insieme particularmente dredo la Zuecha. Se’l sbasar del velme a longo li canali sarà di servitio a essi canali o vero di dano. Saper se li parti acqua sono alterati dapoi levata la Brenta. Se il comun del’acqua si sono alteratto. Saper se li fondi della laguna et canali si sono diversifichati nel quali [...] et in qual locho et per che cause. Saper se li canali che soleva eser inpiti dall’acqua de la Brenta et al presente è di acqua salssa qual fa più servitio ala laguna et porti al presente, o vero quando era la Brenta.

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Se sarebbe bene a serar li tagli fatti nel’arzere della Brenta magra verso la laguna. Saper che venti fa dano ali porti et laguna et quali li fa benefitio. Saper ›quale‹ per che causa vi è delle mosoni a Venetia et perché causa. Si voria saper se la laguna et porti receve dano dal fiume dela Piave. Saper se li miracholi che pescha in mar fa dano alli porti et laguna. Saper se le peschason che era avanti il levar dela Brenta sono come era ett et la causa perché mancha le peschason. Che cossa in gienerale et imparticulare si potria farssi per rimediar a i dani seguiti et giovar a essa laguna et porti. Come possino eser seguiti dani nella laguna, essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento cossi per la salsedine delle acque come per recitachulo che è fatto magiore. Et se per dette novità si sono alterati li corsi delle acque et in qual parte. Perché causa sia monito il canal del Frisolo va al porto di Malamocho. Se il Canal Grando dela Zuecha ha dischavedatto. Sela ponta di Resta d’Aglio sia distrutto. La sacha di Resta d’Aglio in che stato si ritrova. La sacha del Pomo d’Oro il medemo. La ponta del Corniol dove sbocha la Brenta in che stato si ritrova. [cambia scriptor] Qual sia la sua professione. Dove son soliti a pescar. Che osservatione han fatto del stato della laguna doppo levata la Brenta. In quai luochi particolarmente sia seguita alterratione. Per qual causa sia seguita. Se li tagli del Gorzon han fatto benefitio. Se le velme si sono abbassate. Se li canali si sono alterrati. Se le barene si sono diminuite. Se il porto ha ricevuto danno o benefitio. Se sarebbe di utile della laguna il serrar detti tagli o pure serrar i tagli morti e tener aperti i vivi. Se il cavar il canal dietro la Zuecca per communicar l’acque con canali vivi sarà di giovamento ad essa laguna et al porto de Venetia. Che cosa in generale o in particolare si potria fare per rimediar a i dani seguiti et per giovar alla laguna et porti. Come possino esser seguiti dani alla laguna mentre essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento, così per la salsedine dell’acque come per il ricettacolo ch’è fatto maggior.

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Se per dette novità si sono alterati i corsì delle acque. Se il commun ha ricevuto alteratione. Si li fondi si sono diversificati nella qualità. Se le pesche sono le medesime. Et in somma procurar di concordare quello che deponerranno con le interrogationi et propositioni che si caverano dal fatto et dalle risposte.

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+ 1623 27 Giugno +

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Fatto venire in essecution dell’ordine predetto miser/messer Domenico Papacica gastaldo dei Nicolotti et fu detto che dia informatione del stato della laguna per la sua peritia et di quello che in essa sia successo doppo levata la Brenta, rispose: «La lugna si è ammunita dopo levata la Brenta ». Interrogato qual sia stata la causa di detta ammunitione, rispose: « Perché l’acqua non camina come faceva ». Interrogato in che luogo particolarmente sia seguita detta ammunitione, rispose: «Particolamente tutti Bombagio et san Marco di Lama et tutti quei luoghi da Lizafonise fino ai lidi et il Melison per causa della Brenta, che se Dio non vi provede nel Melison vi s’anderà presto caminando». E domandato: «Che provisione, per opinion vostra, si portia fare per rimediar a questi danni?». Rispose: «Quanto a me, credo che bisognerà che l’acqua caminasse come la camineva». E domandato: «Et per farla caminare che si potria fare? ». Rispose: «Quanto a mi dico che si doverià tornar la Brenta come la era, perché Dio l’ha fatta così bisogna lasciarla». E domandato: «La Brenta non capitava dove voi havete detto naturalmente ma ne vi era stata condotta con arte». Rispose: « E vero ma io non mi raccordo perché l’ho vista sempre così ». E domandato:

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« la Brenta non portava ella del torbido et non ne deponeva gran parte nella laguna?». Rispose: «Quando l’acqua della Brenta veniva la lasciava della torbida perché la palua con il crescente dell’acqua et con le fortune da sirocco lasciava del torbido ma con la zosana la portava via ogni cosa, perché bisogna concluder che il corso dell’acqua fa il tutto». E domandato: «Questa ammunitione ch’è seguita come voi dite di che materia è ella?» Rispose: «Perché l’acqua non si muove nasce del pelo et delle verze, il qual muove et fa fango che causa detta alteratione». E domandato: «Li canali hanno ricevuto alteration?». Rispose: «Il canal Fisolo si è alterato in qualche luoco ma li altri non ricevono alteratione se non per accidente dei venti, ma il Melison è tutto ammunito che dove vi et un remo d’acqua adesso vi è secco et trovo anco che quei tagli non fanno utile et che saria meglio stropparli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel paludo che portasse l’acque del Laronzello et altre in Sciocco si apportarebbe beneficio alla laguna?». Rispose: «Io credo de sì, ma bisogneria andar sopra luoco con tre o quattro vecchi da San Nicolò di quei che non solo stati essaminati che la si potria far conoscer meglio la verità». E domandato: «Havete osservato il porto et la ponta sopra vento di esso?». Rispose: «Signor sì, ma s’io non vado sopra luoco non mi basta l’animo dir niente perché non ne ho manco molte pratica». E domandato: «Et per rimediar ai danni della laguna che vi par che si potesse fare?». Rispose: «Overo tornar la Brenta come era prima o in qualche altra parte che venisse al porto o almeno condurvi quel Laronzello con più acque che sia possibile». Relectum confirmavit

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+ 1623 28 Giugno +

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Ser Iseppo di Domenico Vesentin da San Nicolò pescador d’anni 54 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato in che stato si trovi la laguna di Venezia et se ha fatto alteratione dopo levata la Brenta, rispose: «Il terreno si è alzato assai qua alla volta del Pomodoro et del Secocio». E domandato: «Da che è proceduta questa alteratione?». Rispose: «L’acque di cevente vanno suso per i tagli fatti et portan suso dell’Alega et poi nel riflusso non ponno tirarla più giù ». E domandato: «Si riceve altro pregiudizio da questi tagli?» Rispose: «Io non so dir altro se non che quando l’acqua non può caminar la non può portar via il sporchesso nel riflusso». E domandato: «Adunque i tagli per se stessi non fanno alcun pregiudizio alla laguna?» Rispose: «Non vi fanno niente di utile cattivo». E domandato: «Per l’osservatione che havete fatto nel pescar, conoscete se le velme di detta laguna si siano abbassate?». Rispose: «Anci si sono alzate assai». E domandato: «In che parte si sono alzate?» Rispose: «Alla volta di quei tagli verso Secocio ». E domandato: «Havete osservato che si siano abbassate in alcun luoco nella laguna et particolarmente a San Zorzi d’Alega?» Rispose: «A me par di no». E domandato: «Li canali sono più ammuniti di quelli ch’eranno prima?» Rispose: «Signor sì, à luoghi come se va a dir li ghebbi di quei paludi da San Zorzi et anco il canal vecchio de Lizafosine». E domandato: «Le barene si sono distrutte distrutte (sic) in nessuna parte dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, assai verso Fusine et saca de Pomodoro». E domandato: «Da che è proceduto detta distruttione?». Rispose: «Dai venti che col mare se lo sbatte ». E domandato: «Questi venti regnavano anco avanti la Brenta e quando facevano questo effetto?». Rispose: «Adesso le lagune hanno più forza al presente perché si sono distrutti molti di quei bari che vi erano et è fatta più grande». E domandato: «Il porto di Malamoco ha ricevuto danno o benefitio dal levar della Brenta?» Rispose: «Io per me credo che l’habbia ricevuto danno nella bocca di qua verso i canali maestri, dove vi è un passo d’acqua di manco particolarmente nella ponta fonda in cao di Rodafisol per andar al detto porto dove altre volte passava la Brenta». E domandato: «Per qual causa credete che sia seguita detta alteratione?». Rispose: «Si giudica per essere stata levata la Brenta perché l’acqua non ha più quella fuga che’l haveva ». E domandato: «La Brenta non capitava ella torbida nella laguna et non portava ella alterratione?». Rispose: «Signor sì ma la correva in via ». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare a questi danni che havete detto?» Risponse: «Io non lo so ». E domandato: «Credete che se fossero serrati i tagli che sono negli arzeri si farebbe servitio alla laguna?» Rispose: «Signor, io credo di si». E domandato: «Per qual cosa si farebbe benefitio alla alla laguna?». ‹ Rispose ›: «Perché l’acqua non anderebbe tanto dentro et haverebbe più forza nel venir giù». E domandato la ragion dimostra che più acqua ch’entra nella laguna dia anco più forza al riflusso, rispose: «Questo succede secondo i luochi». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale attorno la laguna si venisse perciò a ricever giovamento nella medesima laguna et nel porto di Malamocco?». Rispose: « Ve ne sono dei canali et se questo non si facesse da poi io credo che non faria cosa alcuna, ma se si facesse nei paludi et continuar il Laronzelio fino al Cornio, io credo che faria giovamento ». E domandato: «Li corsi delle acque si sono alterati dopo levata la Brenta?» Rispose: «Da San Marco di Lama fino alla sacca di Reschio sive punta di Resta d'Aio le correno più che non facevano et hanno fatto un buon canale che vienne in Navegiosa al canal dei Molini, ma dalla banda de Sciocco la corre manco che tutto è secco». E domandato: «Adunque se li serrassero i tagli et si facesse il canale detto di sopra che venisse a sboccar in Sciocco si farebbe servitio a quella laguna?». Rispose: «Signor sì, servitio grandissimo». E domandato: «La qualità del fondo della laguna si è ella mutata?». Rispose: «Signor sì, à luochi si è mutato, particolarmente in Sciocco dove vi era fondo capegno adesso vi è tutto pelo et anco in Melison vi è il medesimo». E domandato: «Le pesche si sono elle mutate?». Rispose: «Signor sì, perché dove vi è questo pelo non vi nasce niente». E domandato: «E domandato: (sic) da che nasce questo pelo?». Rispose: «Dalle acque morte che che non hanno moto et da quel sporchezzo che vien zo dei tagli». E domandato: «Havete osservato la ponta sopra vento nel porto di Malamoco?». Rispose: «signor sì, et la si è seccata». E domandato: «Per qual causa si è ella seccata?» Rispose: «Per causa dei venti che tirano zo quelle rive di sabion». E domandato: «Che operation si potria fare per levarla?». Rispose: «Se non si facesse una palada longa la dove è la maistra per far che il mareselo non vi battesse, io non sapria che dir altro». E domandato: «Chi facesse una palada a longo la riviera del canal che effetto farebbe? ». Rispose: «L’acqua correrrebbe a lungo essa et tenirebbe i sabbioni che non caderiano nel canal maestro». E domandato: «Tra la detta palada et il guardian che cosa succederia?». Rispose: «Si alterreria et si faria una vigna come si vede anco la su quei sabbioni verso i Alboroni». E domandato: «Con questa palada si venirebbero a levar le punte sopra vento et sotto vento del canal?». Rispose: «Si levaria quella sopra vento ma non quella sotto vento ». E domandato: «Dove anderia a capitar il corso dell’acqua con questa palada?». Rispose: «L’anderia a investir San Pietro ›et (...)‹ ». E domandato: «Questa medesima palada faria ella servitio alla fuosa?». Rispose: «Signor sì, quanto a mi ma non ve ne sapria dir troppo perché non ho molta pratica là di fuora». E domandato: «Quando veniva la Brenta non si dilatava ella perché la laguna et lasciava alteratione neli paludi et canali». Rispose: «La si dilatava che la faceva bon terren». E domandato: «Quei canali et quei paludi che venivano empiti dall’acqua della Brenta non vengono al presente riempiti dall’acqua salsa?». Rispose: «Signor sì, ma vi è tutto pelo tutto cattivo terreno». E domandato: «Questa distruttion de barene che habbiamo detto di sopra è ella di danno o di benefitio alla laguna?». Rispose: «L’è piutosto di danno che di utile». E domandato: « Perché causa fanno più tosto danno?». Rispose: «Perché se ben le vanno via vi resta poca acqua perchè ogni puoco di acqua che vada via rimane secco sotto». E domandato: « Voi havete detto di sopra che la laguna ha ricevuto più forza per la distruttion delle barene et al presente dite che fanno più danno che utile». Rispose: «Io me riporto a quello che ho detto et alla verità ». Relectum confermavit. +

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+ Adì detto +

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Nadalin Gritti quondam Antonio da San Nicolò d’età d’anni 64 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et suoi canali, et che alteratione sia seguita in essa et nel porto di Malamoco dopo levata la Brenta, rispose: «Mi trovo che dopo ch’è stata levata la Brenta da dieci anni in qua le lagune si sono seccate et questo credo che sia per causa di quei tagli che sono nelli arzeri da a Margera in Resta d'Aglio perché le acque vanno dentro con del sporchezzo et nel venir fuora le s’ingrumano et fanno acqua morta et ammuniscono la laguna». E domandato: «In qual parte havete havete osservato in particolare che si sia altterata detta laguna?». Rispose: «Nella sacca del Pomodoro fino a San Marco de lama». E domandato: «Li canali si sono maggiormente ammuniti di quello ch’erano prima?». Rispose: «Quelli da Fusine in là verso Malamoco fino al Fisolo non si sono ammuniti, ma in capo da Rodi Fisolo alla porta di Spignon si è ammunito due piedi in circa da dieci anni in qua ; et però si considera che sia proceduto perchè l’acqua non corre così come faceva quando vi era la Brenta ». E domandato: «Che rimedio, per opinion vostra, si potria fare per migliorar detta laguna et canali?». Rispose: «Io non lo sapria certo, perché al mio tempo ho osservato che la natura opera più di nuia/niua altra cosa ». E domandato: «Dopo levata detta Brenta havete osservato se si sono mutati li fondi nella qualità et le pesche, et se l’acqua ha maggior o minor corso che non havea prima che si levasse essa Brenta?». Rispose: «L’acqua ha manco corso da pertutto, le pesche sono la medesime, ma i fondi sono mutati rispetto al poco moto delle acque perché dove vi era teren caposo vi è nato il pelo». Interrogato se il serrar detti tagli apportaria giovamento, rispose: «Si pensa de sì, et io lo credo perchè l’acqua haveria più forza nel riflusso et nel flusso et non portaria su tanto sporchezzo». E domandato: «Se si facesse un canal nel paludo principiando ansi continuando il Laronzelio et andarsene verso Sciocco si veniria per porter andar a giovar alla laguna et al porto di Malamoco». Rispose: «Io credo de sì ma sarebbe meglio andar in Redafio perché in detto detto luoco vi andava anco la Brenta quando sboccava in Sciocco ». E domandato: «Le velme si sono elle abbassate dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, in alcun luochi ma li canali si sono profondati et la larghezza si è aggrandita». E domandato: «Per quel causa si è ella aggrandita?». Rispose: «Perché le barene si vanno consumando». E domandato: «Si consumavano elle così prima che si levasse la Brenta?». Risponse: «Signor sì, ›e domandato questo consuma‹ perché un’anno nascono herbe l’altro no, et più o meno secondo i caldi et i tempi ». E domandato: «Questo consumamento di barene apporta egli danno o beneficio alla laguna?». Rispose: «El vi apporta beneficio perché la laguna si slarga sempre più ». E domandato: «Il terreno che vien levato da dette barene resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «El si va sparpagnando per i canali et per le velme per tutta la laguna ». E domandato: «Il porto di Malamoco ha egli ricevuto danno o benefitio dopo levata la Brenta?» Rispose: «Io quanto al porto io non vi so dir niente se non che a Spignon si è atterrato due piedi in circa, ma del porto io non ho pratica ». Interrogato se sa per qual causa sia seguita quella sopra vento del canal del porto de Malamoco, rispose: «Perché con le crescenti da mar l’acqua fa revoltante in quella parte et ammunisce et io mi raccordo haver preso dei cievali dentro di quelle bricole che adesso sono si può dir in vignia et mi raccordo anco che già 15 o 16 anni si ruppe un vascello con pele di manzo/moazo le quali si prendevano con li hami la dove è detta detta punta». Interrogato che cosa si potria far per rimediar a questo danno per levar detta punta, rispose: «Quanto al mio poco giuditio, io dico che vorria far una palada sopra vento de sirocco per/da riva via cominciando a Redabo et andando verso Navagiosa et vorria far quel canal che ho detto di sopra, perché in questo modo l’acqua veniria a imboccar il canal del Fisolo et anderebbe zò al porto con molto benefitio d’esso, et senza questa palada le acque anderanno disperdendosi per quelle lagune fin tanto che non fossero sorte le rive». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa e spiegate ogni vostro pensiero liberatamente così intorno al stato della predetta laguna et porti come intorno alli rimedi et al giovemento che potria apportarle?». Rispose: «Io non so dir più di quello che ho detto et credo che la natura possa far di molti effetti come in benefitio come in malefitio della medesima laguna». + Relectum confirmavit +

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+ Adì detto +

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+ Ser Tonolo Negro quondam Francesco da San Nicolò d’età d’anni 60 in circa come disse solito pescar in queste lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et della alteratione successa in essa dopo levata la Brenta con ogni altra osservatione fatta da lui. Rispose: «Per quello ch’io ho osservato dopo fatti i tagli nelli arzeri da Margera in Restadaglio è seguito la rovina di quelle lagune perché sono venuti fuori di detti tagli l’acque marze di quei canedi et hanno alterrado in molti luochi et particolarmente da Fusine sino in Melison, dove vi era una palua d’oro che sopra d’essa vive a mezo al popolo da San Nicolò; et al presente vi è pelo marzo da per tutto che non vi si prende niente et ›il Sciocco‹ fuori di Seccocio. Si è anco ammunito tutto dopo levata la Brenta, il Fisolo si è alterrato assai perché l’acqua quando cresceria la Brenta correva in quella parte velocissimamente et adesso la corre poco et anco il porto ha ricevuto danno perché la ponta de Spignon si è seccata onde non vi capitano più al porto le acque con quella correntia che facevano prima». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimediar a questi incovenienti?». Rispose: «I faria ben à tornarghe la Brenta secondo che la era perché con la sua fuga la daria benefitio grande al porto». E domandato: «La Brenta non portava della torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, perché quando l’acqua cresceva la se dilatava per la laguna ma quando l’andava zo la tornava a portar via ogni cosa». E domandato: «Quella alterration che restava sopra i paludi per l’acqua che si dilatava non poteva esser portava via nel riflusso perché sopra il paludo l’acqua non poteva haver forza». Rispose: «L’è vero ma poca cosa vi restava et nel canal la portava via ogni cosa, et a quel tempo Fisolo era fondio et capposo et adesso in molti luochi vi è fondo marzo». E domandato: «Quando fossero serrati li tagli sopradetti stimate voi che si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché non veniria più fuora quel sporchezzo dal caneo et quando facessero delle fortune da garbin et da bora netteria zo ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale nelli paludi che continuasse dal Laronzello fino in Secocio si venisse a giovar alla laguna et al porto de Malamoco?» Rispose: «Io credo che farebbe poco perché vi sarebbe acqua morta et se non vi tornano la Brenta non vi trovo altro rimedio». E domandato: «Havete osservato se dopo levata la Brenta l’acque universalmente nella laguna hanno maggior o minor corso, se sono mutate le pesche, se le velme si sono abbassate et se le barene si sono diminuite?». Rispose: «Le acque universalmente caminano come facevano prima, ›rispose‹ le pesche sono alterate particolarmente nel cappame, le velme più tosto hanno avanzato et le barene si vanno destruzendo». E domandato: «Il terreno di queste velme abbassate et barene distrutte resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «Vene resta parte nei canali et ne va anco fuora porte con il reflusso». E domandato: «Havete osservato quella ponta sopra vento del canal del porto?». Rispose: «La è crescuita pur assai». E domandato: «Per qual causa e ella accresciuta?». Rispose: «Perché l’acqua non ha più quel corso che l’havea et credo che anca il galion Balbi vi habbia fatto danno». E domandato: «Che cosa si potria far per levarla et per giovare al porto?». Rispose: «Io credo che saria ben far una palada lì alla ponta di Schiavi principiando alla detta ponta et andando verso il vardian sotto vento perché a questo modo l’acqua nel porto haverebbe maggior corso et si distruggerebbe essa ponta». E domandato: «Se ha nessun altro rimedio per giovar a detto porto et laguna et per rimediar ai pregiuditii che si ricevono?». Rispose: «Io non so dir altro se non tornar la Brenta et far questa palada perché questa palada farà mirabilissimi effetti». Relectum confirmavit +

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+ Adì detto +

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+ Andrea Spinazzi quondam Alvise da San Nicolò d’età anni 42 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna detto che dia informatione etc. Rispose: «Quanto ala laguna vi dico che al presente vi sono molti bari che sono accresciuti da due anni in qua, li quali causano che l’acqua viene per le cime dei canali et li tien cavati, ma dopo levata la Brenta et per i tagli fatti nelli arzeri la laguna ha ricevuto danno assai; perché quando l’acqua veniva fori di Scecocio la veniva dretta in Reda Fisolo et unitando con quella de Spignon la intrava nel porto, et all’hora in bocca di Reda Fisolo vi era dodese piedi di acqua et adesso è fatto sabionera secondo che il mar butta. Et per mio creder staria bene il far una palada alla ponta di Schiavi la dove è affondato il galion andando andando verso il Vardian sottovento ›perché la‹ et far un’altra palada da Santa Maria della Cava venendo a oro Spignon fin alla ponta della Burchiella perché si uniria l’acqua di quelle coe la qual al presente va sparsa sopra il travo. Et così la veniria a unirse con quella di Spignon et con gran corso l’andaria à trovar il porto perché quell’altra palada la spenzeria nel canal et la faria magnar quella ponta. Et forse anco saria bene far un’altra palada da Baldeniga sino in capo alla ponta fonda che capiteriano tutte a un punto, et acciò l’acqua di Spignon non intrasse in canal di Malamoco ma tutte andassero a drittura al porto. L’è ben vero che la spesa saria grande ma l’utile saria grandissimo et co’l tempo si fariano anco le rive che non vi saria più bisognio di detta palada perché si vede con la zosana che l’acque tirano sempre atraverso il travo ». E domandato: «Per giovar al resto della laguna che vi par che si potria far?». Rispose: «Io credo che il tornar la Brenta et serar i tagli faria gran benefitio ma il serrar i tagli senza tornar la Brenta fariano poco effetto perché l’acqua resteria morta ». E domandato: «Vi parerebbe a proposito far un canale nei paludi che portasse l’acque del Laronzelo Ducaletto et soprabondantemente nel Sciocco ?». Rispose: «Vi correria qualche poco de acqua ma faria poco effetto perché così fa anco il canal Letrigan che porta fuora un poco di acque mossa ma con poco moto ma la Brenta faceva miracoli perché se ben l’acqua cresceva la portava sempre zo et poi quando la dava volta la precipitava». E domandato: «La Brenta portava della torbida la qual con il crescente da mar si dilatava et ammuniva la laguna si che pare che apportasse piutosto danno che benefitio». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che a quel tempo non vi erano quei peli che sono adesso con il fondo marzo ma vi era bonissimo fondo può mo esser che la natura l’habbia fatto ma io non l’intendo». E domandato anci la diversità di questo fondo dimostra chiaramente che la Brenta vi lasciava della sua materia et dell’alterratione, rispose: «Io torno a dire che trovo così et dopo che non vi è la Brenta non vi si pesca più come si faceva perché Melison era il miglior luoco che fosse et vi si prendeva d’ogni cosa et adesso è tutto pelo». E domandato: «Havete osservato universalmente nella laguna se le velme si sono abbassate et se le barene si vanno distruggendo?». Rispose: «In molti luochi si è abbassato et in alcuni si è anco ammunito, ma questo succede più o meno dalla natura, dal caldo, dalla qualità dei tempi et dalle battaizze perché ›hora‹ il bono va et viene et la fortuna leva anco il pelo, il qual va poi nel fondo dei canali. Le barene si vano anco disfacendo perché il maresello ha spianato tutta la ponta di Resta d'Agio ma il terreno si è seminato per tutta la laguna nelle velme et canali et anco fuora in mar, perché anco del pelo pelo ne va fuori sino a mezo mar». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa per servitio del porto et laguna predetta e dite se vi sono altri accidenti occorsi dopo levata ›levata‹ la Brenta, oltra quelo che havete detto fin hora». Rispose: «Io non vi saprei dir altro». Relectum confirmavit +

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+ A dì 3 luglio +

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+ Ser Giacomo Ferro quondam Niceto da San Nicolò d’anni 72 come disse e dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato in che stato si trovi la laguna dopo levata la Brenta et che alteratione in essa sia seguita et per qual causa, rispose: «Al mio giuditio dopo ch’è stato levata la Brenta et che sono stati fatti quei tagli trovo che la laguna si secca dalla parte da LizaFusine fino al Melison». E domandato: «Da che procede per opinon vostre dette alteratione?». Rispose: «Io credo che i tagli causino questa alteratione». Rispose: «Perché l’acqua con il crescente porta su l’alterratione et poi con la zosana non ha forza de tirar giù». E domandato: «Che remedio si potria far per levar questo disordine?». Rispose: «Io credo che a tornar quello ch’era prima si torneria le cose in stato se ben al presente si rodono le barene più che non si faceva prima». E domandato: «Da che procede particolarmente questa distruttione?». Rispose: «Io credo che la procede dalle battaizze et dall’acque salse». E domandato: «Queste battaizze et acque salse non facevano lo stesso effetto anco prima che si levasse la Brenta?». Rispose: «Io non so se lo facessero o no, basta che al presente io veggo che si va distruggendo più che non si faceva prima et questo effetto particolarmente si vede nel lago di Luzzaruol passa San Marco di Lama verso Sciocco il quale è fatto lagune bonissimo che prima non si poteva entrar con una barca et anco la ponta di Resta d'Aglio è andata via tutta». E domandato: «Da che era nata la punta di Restadaglio?» Rispose: «Io non lo so né l’ho visto grande da putto et adesso l’è vegnua in niente». E domandato: «Quando la Brenta veniva a Malamoco credete voi ch’ella apportasse danno alle lagune?». Rispose: «Io non lo so ma le sache de’ lagune si maintenevano meglio». E domandato: «Vi pare che le velme si siano abbassate?». Rispose: «In alcuni luochi si sono abbassate et et in altre accresciute». E domandato: «Dichiarite in quai ›luochi‹ luochi si sono accresciute et in qual si sono abbassate». Rispose: «Da LizaFusine fino a Melison o vale de Cornio, le barene et le velme si sono abbassate et distrutte ma dala banda di Reschio verso dove veniva la Brenta si sono alzate se ben il caneo si va mogiando». E domandato: «Havete pratica del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor, non ho altra pratica se non che vi so dir sì che quando veniva la Brenta el si manteniva meglio». E domandato: «Havete voi osservato che detto posto habbia ricevuto alteratione?». Rispose: «Io non ho fatto osservatione ma per quello che sento a dir ho inteso che ha ricevuto danno». Interrogato che danno ha ricevuto et che rimedio si potria apportarvi, rispose: «Io non lo so perché del porto non ne ho pratica alcuna che ho pescato sempre in queste lagune et però non so dirvi altro». E domandato: «Nelle spiaggie sive palude di San Zorzi d’Alega havete mai preso e havete mai inteso che su prendono cappe longhe?». Rispose: «Non mai io, ma ben sotto il lido ma questo io non lo so perché non ci pesco». relectum confirmavit +

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+ Adì 5 luglio +

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Zuecca Fatto venire d’ordine ut sopra Simion di Zuane Piero Grassetto della Zuecca d’età d’anni sessantasette come disse solito pescar per queste lagune. Dettoli che dia qualche information del stato di esse lagune et delle alterationi che in esse sono seguiti dopo levata la Brenta. Rispose: «Quanto a mi dopo che è stata levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli la laguna si è più tosto seccata perché quando piove et anco in altro tempo vengono giù di quei tagli tanti sporchezzi di quei paludi che l’acque non hanno forza da portarli fuori dei porti et restano nella laguna alterrando in diversi luochi come particolare si vede nel Melison che altre volte quando veniva la Brenta l’era un buon canal/corso e adesso l’è secco». E domandato: «L’alterration a questo canale per opinion vostra é ella proceduta da tagli o pur dal levar della Brenta?». Rispose: «Io credo più tosto dal levar la Brenta perché l’acqua correva quando vi era la Brenta et l’haverglela levata ha causato che il canal si è perso». E domandato: «Questo canale dopo levata la Brenta non s’è egli riempito ordinariamente dell’ acque salse con il crescente». Rispose: «Signor sì ». E domandato: «Perché dunque si è seccato dal levar la Brenta se quella con le sue torbidi poteva più tosto apportarle alterratione che l’acque salsa con la zosana vi può far notabil benefitio come fa universalmente in tutte la lagune?». Rispose: «La causa io non ve la so dir, ma l’effetto è così perché quello si è seccato dal capo per/però verso il canedo dove l’acqua salsa non ha tanta forza che quando veniva l’acqua dolce continua l’haveva forza anco in quella parte». Interrogato se le velme si sono alzate o abbassate, rispose: «Nella mazor parte si sono alzate perché io credo che tutto cresca d’ogni hora». E domandato: «Perché credete che tutto cresca?». Rispose: «Credo che cresca così dalla natura». Interrogato se li canali hanno ricevuto alteration, rispose: «Più tosto i han peggiorato». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria fare per liberarsi da questi danni?». Rispose: «Io non saprei dirvi cosa alcuna». E domandato: «Come è possibile che conoscendo la causa de li danni non sappiate raccontar qualche rimedio?». Rispose: «Signor non mi basta l’animo». Interrogato se le pesche si sono diversificati nella laguna et se i fondi si sono mutati nella qualità dopo levata la Brenta, rispose: «Dove capitava la Brenta si prendeva del pesce che non si prende adesso perché all’hora el si nutriva con quell’acqua et anco li li fondi si sono mutati, ma questi si mutano secondo il voler del cielo perché un anno nasce del baro et l’altro no et così anco del pelo et questo succiede secondo i caldi et secondo le fortune». Interrogato se ha pratica del porto di Malamoco, rispose: «Signor no, perché chiare volte vi capito là». Dettoli se ha cognition de quella spiaggia sopra vento del canal del porto predetto, rispose: «Signor no». Interrogato se sa riferir nessuna altra cosa nel proposito di detta laguna o intorno al suo stato et rimedii, rispose: «Signor no». Relectum confermavit. +

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+ Adì detto +

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Fatto venir ut supra Giacomo Ingiostro Della Zuecca d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito a pescar in queste lagune dettoli che dia informazione et cetera. Rispose: «Io dopo che si sono predute le cose vecchie che Domenedio ha fatto, voglio dir delle Brente che lui le ha fatte venir in questo mondo, et dopo che si è levata la Brenta nel canal di Melison, dove noi dalla Zuecca particolarmente peschiamo, è alterrato che dove vi era due piedi e mezo d’acqua adesso non ve n’è neanco un piede; et questo è proceduto perché l’acqua non corre et l’altra non vi è più stantia di pesce perché non ha quel nutrimento di quell’acqua». E domandato: «Non vi montano l’acque salse in detto luoco». Rispose: «Signor sì, ma le sono stanche là perché la va per il canal del Fisolo che è il canal maistro et questo si mentiene sino alla Marotta ma da li in suso, perchè l’acqua è stanca, si è seccato ogni cosa». Interrogato se gli pare che vi sia altra ›alternatione‹ causa d’alterratione, rispose: «Signor, io non so che vi sia altro se non tornar la Brenta ove la era ma oltre di questo vi vorriano delle palade». Interrogato dove vorriano questi palade, rispose: «Ritornata la Brenta ove era, io vorrei che fossero fatte due palade l’una dalla banda della Marotta et l’altra dalla banda del canal del Spignon acciò sostentassero l’acque che vengono de Secocio et dalle vale del canal di Spignon per drizzarle alla bocca del porto. Et doi altre ne farei una dalla parte di Barceniga et l’altra dalla parte del Faretto dove vanno fuora le nave et queste acciò dessero forza all’acque del canal del Fisolo et a quelle del canal di Malamoco. Se a queste non vi/mi sodisfano, ch’io ne voglio un’altra dalla banda del Lio a lungo la spiaza dove sono i farri, la qual andasse a drittura verso il Guardian sopravento et vorrei unirla con detto Guardian nella ponta et vorrei impirla de pietre per un pezzo perché questa daria forza all’acqua che roderia quella spiaza che in due o tre anni el saria un porto felicissimo». E domandato: «Vi servirebbe il fondo per far questa palada?». Rispose: «Signor sì, perché non vi saria più di cinque o sei piedi di fondo et se ben alla ponta del Vardian vi saria più fondo, questo non importa perché non si tien conto d’otto o dieci passa che si possa esser di maggior fondo». E domandato: «Queste provisioni che voi volete fare non causerano il medesimo servitio senza che si tornasse la Brenta?». Rispose: «Signor no, perché l’acque non hanno quel moto che l’haveriano con la Brenta, la qual Brenta faceva questo effetto che nel crescente dell’acqua la se gonfiava et se dilattava sopra i paludi et empite ch’eranno dette paludi la Brenta in superfitie veniva verso il porto, ma mezo pie sotto d’essa superfitie l’acqua salsa cresceva et quando poi l’acqua dava volta, il che succedeva sempre avanti le sei hore, et vi era più zosana che crescente con la qual zosana la portava via il mondo». E domandato se l’acqua della Brenta con la crescente si dilatava sopra le paludi è cosa chiara che essendo torbida la doveva lasciar dell’alterration nella laguna adunque par che ›sia stato‹ doverebbe esser giovevole alla medessima laguna l’haverla levata, rispose: «Io so che troviamo in contrario che dopo levata si è alterrato perché quanto a quella torbida che voi dite con la zosana la portava via ogni cosa». Interrogato se i tagli fatti nelli arzeri et paludi han causato danno a detta laguna, rispose: «Sul brazzo di Malamoco ›qua‹ non fanno danno quei tagli che sono fatti de San Marco de lama fino a Margera , perché queste acque vanno per il porto di Venetia ma però vi so dir in general che dove vi era un piede et mezo d’acqua, verso i canedi, adesso vi è secco vivo e paludo marzo per dieci o dodeci passa lontan dal detto canedo, perché per detti tagli vengono mille sporchezzi di quei paludi li quali si fermano nella parte superior della laguna non havendo le acque forza da portarli a basso. Et però io credo che a serrar questi tagli si faria bene, li quali tagli con il sporchezzo che conducono causano anco danno all’aria et faranno ammorbar Venetia». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo conducendo le acque del Laronzello et altri in Sciocco si facesse ›utile‹ benefitio alla laguna». Rispose: «Signor io non credo che chi facesse ai huomini una bocca in altro luoco che dove ne l’ha fatta Iddio potessero parlar così bene comme con quella natural, et però concludo che il tornar la Brenta dove l’a era prima saria il vero rimedio». E domandato: «Per disinganarvi di un fondamento falso che voi fatte sopra il quale fondate anco parte del vostro discorso se vi dice che la Brenta non è stata constituita naturalmente come voi credete a sboccar per Sciocco ma in diversi tempi è anco capitata in altri luochi di questa laguna nell’uno e l’altro de quali è stata condotta dall’arte però pensate bene à quello che vi par de poter dire stante questo avvertimento» Rispose: «Io non so che sia mai capitata per altro luoco che per Sciocco et per il Corniol et però con questo fondamento ho detto le cose soprascritte le quali ho anco discorse molte volte con mio padre ser Pasqualin Ingiostro». E domandato: «Se havete qualche altro pensiero che possi giovar alla laguna overo al porto ›rispose‹spiegatelo liberamente et volontieri perché sarà in ogni caso riconosciuto il vostro merito et il frutto che potessero apportar apportar le cose da voi raccordate». Rispose: «Io non vi so aggionger altro se non quello che tante volte deve esser stato detto cioè che le palade a lungo marine si faciano longhe quanto si può e si conservino in stato». Relectum confermavit +

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+ Adì detto +

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Ser Daniel Berengo quondam Matthio dalla Zueca d’ettà d’anni 55 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione ect. Rispose: «Dopo che è stata levata la Brenta io trovo che le lagune si sono seccate da per tutto particolarmente cominciando in Sciocco venendo zo a San Marco di Lama via dove sono fatti quei tagli si è seccato assai perché vien di gran sporchezzo fuora dei canedi predetti tagli et perché là in Sciocco quando vi era la Brenta la portava via il mondo et adesso la non corre niente ma tutto si è seccato». E domandato: «Che provision si potria fare per opinion vostra per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io non vi so dir altro se non che dopo fatte queste novità si è seccata la laguna assai». E domandato: «Credete che a serrar questi tagli si facesse benefitio alla laguna?». Rispose: «Io credo che non saria cattiva cosa il serrarli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel palade che ricevesse l’acque del Laronzello et altri et le portasse in Sciocco si farebbe servizio alla laguna?». Rispose: «Credo più tosto de sì ma saria poca cosa rispetto a quel che faceva la Brenta perché quando la veniva in Sciocco la correva che la faceva broma» Interrogato se ha pratica d’informatione del porto et di quella spiaza sopravento del canal d’esso, rispose: «Signor no perché io calo le mie arti nel paludo et non ho alcuna pratica del porto ma si tratta che anco quello si alterri». E domandato, interogato se i canali hanno ricevuto alteratione dopo levata essa Brenta, rispose: «Signor sì, che il canal del Fisolo si è alterrato a luoghi et in particolar nella parte di sopra et questo è successo perché le acque non hanno quel corso che le havevano prima». E domandato: «Considerate bene se havete qualche altra cosa da dire cose del stato della predetta laguna come de suoi rimedii». Rispose: «Io non so dirvi altro perché non ho havuto questa mente ma ho sempre atteso a pescar». Relectum confermavit +

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+ A dì 6 luglio +

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Ser Nicoletto Cavaletto quondam Battista dalla Zuecca d’età d’anni 80 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune. Interrogato etc, rispose: «Dopo levata la Brenta la laguna si è alterrata grandemente, in particolare il canal di Melison, di Navagiosa et di Barceniga, perché l’acqua non corre più come la faceva et anco per quei tagli che sono stati fatti et il rimedio che si potesse fare saria il tornar la Brenta et serrar i tagli. Et io mi raccordo di haver preso delle cappelonghe sopra vento del porto di Malamocco dove al presente nascono meloni, et una volta i sabbioni erano sotto le cime di Alboroni et questo è andato tutto nel porto et ha causato di quelle secche; però sarà necessario far qualche provisione et io ne ho raccordato una bonissima nella mia scrittura, la qual Signorie Signorie Illustrissime potranno vedere et questo è quanto io posso dire perché se faranno quell’altra palada che è stata raccordata il mar la porteria via et tutte quelle pietre anderanno sul fondo che nessun le potria poi cavare». Relectum confirmavit. +

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+ Adì 18 luglio +

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+ Malamoco Ser Bortolo Bonin quondam Tofolo da Malamoco d’età d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune de Malamoco.Interrogato etc, rispose: «La laguna si secca da per tutto nel porto et nelle lagune in particolar alla cavana di Sciocco si è seccato e si secca tuttavia grandemente et il Fisolo si è seccato la verso il forte de dove vi era un remo d’acqua adesso non ve n’è ne anco mezo, il Melison et Navagiose si sono ancor essi ammuniti perché si erano di belle fosse et adesso non vi è più niente et non si prende più niente perché si ha perso i luoghi et il pesce ch’è nato tanto di quel pelo che non si prende più niente et l’acque non corrono più come le facevano et questo è successo per esser stata levata la Brenta». E domandato: «Credete che i tagli fatti nelli arzeri et paludi habbino fatto pregiuditio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché i conduse fuora di gran sporchezzo il quale poi resta in quel laguna perché l’acque non hanno forza da portarlo giù». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare per migliorar detta laguna et porto di Malamoco?». Rispose: «Io credo che il tornar le cose nel stato che erano sarebbe il più sicuro rimedio che si potesse far perchè allhora si vedeva che il tutto passava bene». E domandato: «La Brenta non veniva ella torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, ma la feva morir tutti quelle cattive robbe perché non nasceva quel pelo ma era tutto biancure». E domandato: «Questa biancura nasceva dalla materia che lasciava la Brenta nei fondi, segno chiaro et indubitabile della alteratione che vi apportava». Rispose: «Signor, all’hora era biancura et capegno et adesso nasce questo sporchezzo che ogni anno va crescendo et la Brenta portava via con il suo corso ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo che conducesse l’acque del Laronzelo soprabondanti et altre fuori per Sciocco si venirebbe perciò a far benefitio a detta laguna?». Rispose: «Quanto ai canali nei altri luochi non si sono mossi che vi è bon fondi eccetto che il Fisolo la verso il Bastion et et però credo che anco il far questo canal faria qualche zovamento». E domandato: «In che stato vi par che si trovi il porto?». Rispose: «Dalla parte sopra vento el si secca in via che cresce quella ponta grandemente». Interrogato: «Da che s’accresceva detta punta?». Rispose: «La cresce così per natura perché il mar et i venti levono il sabbion da terra et lo conducono sopra detta spiaza». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimedio a questo disordine?». Rispose: «Vi è del travaglio, mio fratello voleva far una palada ma il Contin non la vuole et io non credo che vi sia altro rimedio perché questo Menego Bonin, mio fratello, ha anco ditto che si facciano delle camarelle per marina sino ad acqua a commun ma dicono che non vogliono cose vecchie. Et noi non sappiamo dir altro che quello che habbiano raccordato che per parer nostro è il vero rimedio». Relectum confirmavit. +

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+ Adì detto +

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Alivise de Domenico Rizzo da Malamoco d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato etc, rispose: «La laguna è in mal stato perché si è seccata la bocca del Fisolo ch’è un canal maistro in bocca del porto che dove vi era 16 in 20 piedi d’acqua adesso non vi è più di 5 o 6 piedi etet quel polesene tra il faretto et la sabionera del bastion è successo per esser stata levata la Brenta, perché quando l’acqua ›vegniva‹ della Brenta vegniva la tegniva el sabbion spento alla riva ma dopo levata il sabion è venuto nel canal et ha causato quell’alterratione ; anco in diversi altri luochi s’è alterrato come in Melison, in Navagiosa et altri luochi et questo è successo per la Brenta et anco quei tagli con le sue scolladori menano del sporchezzo et quando l’acqua vien fuora d’essi la se perdi per la laguna perché non vi è forza da condurla a basso». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria far per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io credo che si stenteria a rimediarvi». Rispose: «Che tornasse la Brenta la portaria via qualche cosa et con il tempo la portaria forse ogni cosa, ma certo le tegniria che non si alterreria più per la rason del corso et di quel che ho detto di sopra». E domandato: «Chi facesse un canale nel palude che conducesse le acque del Laronzelo et altre dove capitava la Brenta, credete che sivenisse a giovar alla laguna et porto?». ‹ rispose › «Le fariano qualche benefitio ma non simile alla Brenta perché la Brenta è acqua viva / succia». E domandato: «Date qualche informatione del stato del porto di Malamoco». Rispose: «Non so più che dire poiché ho detto et reccordato anco in scrittura molte cose insieme con mio mio padre lequali sono state esseguite et non habbiamo havuto nessuna riscognitione se ben ci sono state promesse molte cose». E domandato: «Non notate di raccordar quello che stimate poter giovar alle cose publiche perché se raccordarete al presente, et se haverete anco raccordato per il passato cosa che non sia stata proposta da altri ma incentata da voi ne conseguirete ricognitione d’uno contento». Rispose: «Per aggionger alcuna cosa a quello che habbiamo detto dico che bisogneria far una fondamenta sopra la spiaza sopra vento e ligada da un capo con la fondamenta della vigna et dall’altro con il Vardian in terra perché la punta li magneria certo perché dove vi è fondamento si cava et si mantien et questo seria l’unico rimedio ; vi sono anco molti acque serrate da parei doppii cioè in Valle Granda, Caneo Grosso, Cornio et Sette Morti, che la sta morta perché la non può venir giù che se le potesse venir giu la portaria via tutte quelle secche la di fuori perché quell’acqua de i Mille Campi che capita in dette vale è un gran corpo, et che vedesse quando è secco sentiria l’acqua di quelle vale a ruzar che la fa paura secondo che la è sustentata da quei parei. Et questo è quanto io posso dire a questo proposito oltre quello che si vede nelle mie scritture ». Relectum confirmavit. (...) eo il reccordo delle scozze delle nave è stato raccordato da mio padre et il carico è stato dato ad altri e noi siamo stati gabati. +

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+ 1623 15 luglio +

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+ Ser Menego Bonin da Malamoco d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna. Interrogato etc, ‹ rispose ›: «La Brenta quando vi era la faceva servitio alla laguna perché la manteneva il corso delle acque et doppo levata et fatti quei tagli la laguna si è alterrata particolarmente nel Melison a San Marco de lama nel Pomodoro nel canal del Fisolo particolamente verso il faro alla porta de Spignon, perché quei tagli han menato fuori di gran sporchezzo il qual ha alterrato quelle palue perché l’acqua non ha havuto forza da tirar giù ; et oltre di questo s’è anco atterrato il porto de Malamoco che se non vi rimedia l’anderà male». Interrogato che rimedio si potria fare per servitio della laguna et del medesimo porto, rispose: «Quanto al porto io dico che non trovo il miglior rimedio quanto quella palada ch’io ho raccordata perché quella conserverà il lido et darà corso al’acqua che la portava via anco quella ponta et certo non vi è altro rimedio et vi raccordo anco che il galion Balbi ha fatto gran danno perchè tutta la materia è andata in quella punta et io quando ho disegnato quella palada volevo far la più in terra per farla dritta, ma perché il galion ha fatto fondi ›ho conco‹ ho convenuto farla più in fuori et perché intendo che alcuni haveriano pensiero di affondar vascelli, io dico che per l’amor di Dio non si faccia tal cosa perché si faccia tal perché si perderia il porto sicuramente». Interrogato se il serrar i tagli saria giovevole, rispose: «I staria meglio serrarli ma però i faria poca cosa perché in somma il vero è solo rimedio saria il tonar la Brenta et quando si volesse tornarla io li daria un disegno facilissimo et di pochissima spesa ». E domandato: «Se si facessa un canale nei paludi che conducesse l’acque del Laronzelo et sopra bondanti in Sciocco credete che si venirebbe a giovar alla laguna canali et porto?». Rispose: «Quanto al porto la non farà benefitio niente perchè l’havera poco corso et non vi trovo altro rimedio che quello della palada et del tornar la Brenta intorno alla qualcosa darò sodisfation se sarò chiamato avanti la banca». Relectum confirmavit. +

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+ Adì primo agosto +

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+ Sant’Agnese Ser Menego Balbi di sant’Agnese d’età d’anni 74 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato etc, rispose: «Io nella mia idea trovo et ho veduto con l’occhio proprio che dopo che si è levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli si sono seccati i paludi di Fusine , San Marco di Lama, Melison et altri perché quando l’acqua cresce la va su et poi nel tornar in dietro la porta fuora del sporchezzo che si sperde da per tutto et alterra, et così anco il porto et anco qualche canal là nel lago mazor Navagiosa et anco il Fisolo et se le cose restano in questo stato si anderà sempre di male in peggio ; et quanto al porto di Malamoco vi dico che dopo levata la Brenta si sono fatte delle vigne sopra il porto di Malamocco sopra vento ove si trovono le vestigie delle palade et dei fari, perché quando veniva la Brenta la portava via tutti quei sabioni et adesso i se va sempre ingroppando. Et se non fossero i burchi da sabion che portan via dela sabia saria in mal hora ogni cosa, perché avanti che si levasse la Brenta i burchi da sabion non andavano là, ma l’è sta un grand’error quando si ha levato detta Brenta non prender anco information da noi altri che havemo tanta pratica dei luochi». E domandato: «Credete voi che se si serrassero i tagli si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, ma a far il bon compito bisognaria tornar la Brenta». E domandato: «Credete voi che faccendosi un canale che portasse l’acque del Laronzelo et del ducaletto in Sciocco si apportarebbe giovamento alla laguna et al porto?». Rispose: «Signor no, perché la saria morta et la vigniria per tresso ». E domandato: «Havete information di quella spiaza sopra vento del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor no, ma vi so dir che quella vale di Comenzera ch’era sopra il porto di Malamaoco la quale stata disfatta la dava più tosto utile perché la retegniva dell’alega et et dell’altre immonditie che non potevano montar, et poi con la zosana tornava ogni cosa fuori del porto et dopo che la se ha disfatto si è alterrato ogni cosa et quella volta vi era un canal con due passa di fondo et adesso vi è secco vivo ». E domandato: «Se havete qualche pensiero di raccordo che possa giovar alla laguna et al porto dittelo liberamente». Rispose: «Io non ho altro pensiero ne so raccordar altro che serrar i tagli et aprir la Brenta ». Relectum confirmavit. +

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+ Adì detto +

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+ Ser Daniel quondam Liberal da Sant’Agnese d’anni 64 come disse e dall’aspetto dimostra ›affab‹ della vale granda et solito pescar nelle lagune tutto il tempo de sua vità interrogato ut supra, rispose: «Signor è seguita alterration grandissima et tutti che vorrà dir la verità diranno così, prima la porta sopra vento del porto è andata fuora assai rispetto che vi è stato levato il corso delle acque, perché quando la Brenta veniva la dava un corso continuo et grandi alle acque delli canali et al presente l’acqua depone due hore perché l’ha poco moto che quando veniva la Brenta l’havea un moto grande et continuo et così la portava via ogni cosa. Quanto alla laguna cioè il Melison le rive di Sciocco et in altro luochi si è seccato più di mezo pie perché l’acque non hanno moto et fuora di quei tagli uscisse di gran sporchezzo; quanto alli canali alcuni hanno ricevuto benefitio et altri danno et quelli che hanno ricevuto danno sono le coe di Melison, di Sciocco et il Fisolo in quella parte superior ai pali della crose sula volta; et anco nelle sue sue rive». E domandato: «Che rimedio vi par che si potesse apportar a questi danni?». Rispose: «Io in mia conascientia non trovo alter rimedio che tornar la Brenta ove la era». E domandato: «Che serrasse i tagli et facesse un canal ›che pa ‹ per il paludo che portasse l’acque del Ducaletto et del sopra bondante in Sciocco credete voi che farebbe servitio alla laguna?». Rispose: «Più corso che si dà all’acqua et più corso che haverà il Sciocco più benefitio si da alla laguna». E domandato: «La Brenta non portava ella della torbida, la quale quando cresceva l’acqua da mar restando sustentata deponeva nella laguna?». Rispose: «Signor io non lo so, ma credo ben in contrario che se questo fosse vero bisognaria che là nel Melison et alle rive del Secocio vi fossero arzeri et et pur quando veniva la Brenta vi era un remo di fondo». E domandato: «La Brenta non ha ella fatto la punta di Restadaglio et alterrato la vale di Torson». Rispose: «Questo io non lo so». E domandato: «Per levar quella spiaza che si trova sopra ›d‹vento del porto di Malamoco che cosa si potria fare?». Rispose: «Io credo che non si possa far altro che tornar la Brenta». ‹ E domandato› : « Et se havete qualche altro pensiero spiegatelo liberamente». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che se fosse vero che la Brenta havesse alterrato la laguna; bisogneria che le vale del Cornio, Caneo grosso, et Vale Grandi fossero tutti ammunite et vi fossero arzeri et pure vi sono i suoi fondi perché la Brenta non porta della materia che portano la Piave e la Livenza, anci vi so dir che da mio arrecordo si è magnata tutte la ponta dei Lovi». Information del stato della Brenta

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+ Discorso intorno alla preservatione della laguna di Venetia +

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Con ragione ha sempre la serenità vostra stimato la conservatione di questa laguna uno de’ principali fondamenti di questo grande et glorioso stato, il quale per la fortezza del sito, che consiste nel mantenimento di essa laguna ha conseguito il suo principio et la continuatione della sua gloria. Per questa causa vedendosi a’ nostri tempi le cose ridotte a strettissimo termine, et essa laguna in tanta sterilità, si è mossa la Serenità Vostra a far quella grande et dispendio sa opera della diversione di un ramo della Brenta, fiume principalissimo di essa laguna detto Brenta magra, il quale pareva che minacciasse ferendola nel cuore di levargli la vita con atterragli il porto di Malamoco. Questo ramo si è transferito a Brondolo parte lontana et fuori si può dire o almeno nell’ultimo termine della laguna . Voglia Iddio, che questa opera riesca frutuosa come si deve sperare essendo fatta co’l favor di Dio et con tutte quelle più mature et diligenti considerationi, et osservationi che si sono sapute investigare. Ma passando più oltre l’ottimo et santo desiderio di Vostra Serenità le è piacciuto ultimamente di mandare alcuni suoi sapientissimi

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senatori per metter termini et confini nella larghezza di essa laguna acciò non venga occupata et lacerata dalla voracità degl’ huomini che sono sempre stati la seconda causa della sua distruttione et rovina. Così volesse Iddio che questo non fosse il vero et che i Cittadini istessi non fossero stati cagione della loro propria rovina. Questo è stato pur troppo chiaramente veduto con gl’occhi proprii dagli stessi senatori mandati ultimamente da lei fuori per il sudetto effetto, i quali havendo veduto et letto per le scritture antiche l’ampiezza et fertilità di questa laguna et hora vedutola così inferma et divenuta quasi un lago pallustre, si sono di maniera atterriti et commossi da queste miserie che sono quasi restati confusi, et si sono risolti rivolti a deplorare le calamità di questo sito, et per conseguenza di questa bella Patria adirandosi contra la perversità degl’huomini, i quali hanno commessi errori in ciò gravissimi a’ quali non vi è più mezo di por rimedio. Et perciò hanno con una loro scrittura veduta da me pianto le miserie della laguna et destestato la malvagità degl’huomini et per ben esseguire la commissioni della Serenità Vostra, vorebbono levar le cause che non si possono per modo alcuno levare per esser

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già inveterate et per dir così naturate. Serenissimo Principe, questa sua laguna al presente è di due sorti, cioè laguna viva, et laguna morta per dir così. Voglio dire laguna viva quella che ordinariamente riceve i flussi et i reflussi cioè il commune et che sopra commune, laguna morta intendo quella ove capitano i sopracommuni et dico non di quelli sopracommuni che accadono per qualche accidente ogni 30 over 40 anni, ma di quelli che avengono quasi ogn’anno a certi tempi. Questa laguna che riceve i sopracommuni è come morta, perché non solo non si naviga ma è quasi sempre terra et riceve l’acqua estraordinariamente. La parte 1579 mette confini alla laguna in questo modo cioè per lunghezza dall’Adise alla Piave et per larghezza dove quovismodo si ponno dilatar le acque salse , perché in alcuni luoghi per la bassezza del terreno si dilata più oltre et in altri meno per l’altezza di esso. Onde è quasi impossibile il mettervi termine, bisogna secondo il mio parere nella laguna viva che non sia posto pur un minimo ostacolo nè anco se fosse possibile un palo o una grisuola. Nella laguna morta (che non è morta affatto, ma si può dir persa et è come dire un corpo animato che si caduto della percossia, il quale habbia perso un braccio o altro membro del corpo, che non si renovi, ne si

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risenti ma sebene è vivo et si nutrisce con gl’alimenti del corpo, è però morto quanto alla potenza et virtù cooperante, così è quella parte di laguna dove giungono i sopracommuni che sebene è nel corpo delle lagune no ha però in sé virtù, senon di tener intero il corpo et aiutarlo in alcune cose poco valevoli. Et questa ha bisogno di esser conservata, come dispongono le leggi, cioè non si pùo arzerare, nè ridurre a cultura et le dette leggi in ciò dispongono tanto saviamente quanto si possi desiderare. Percioché vogliono che i luoghi confinanti con la laguna che vuole dire la laguna morta restino per un miglio per ogni parte ridotti a pradi cioè che non si possi arzerare, nè ridurre a cultura. Et questo mi pare provisione tanto chiara et tanto castigata che niente più, perché la laguna morta sono i guasti della città. Ma egl’è necessario Serenissimo Principe, ch’io faccia un altra consideratione, secondo mia oppinione, la quale conto trahe origine da un buono et ardente zelo del benefitio di questa Patria. Nella laguna et nella morta ancora (ma hora parleremo della viva) vi sono diverse isole et alcuni luoghi altissimi già ridotti et che sono fuori del Dominio delle acque salse, li quali

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vechiamente sono ridotti a cultura et alcuni anco hanno delle case co delle chiese, et sono luoghi altissimi et invechiadi et questi è impossibile ridurli a laguna. Perché sono luoghi già ridotti dalla natura et parte con dall’arte et questi sarebbe impossibile tornarli a laguna et sebene con darli qualche salasso levandoli i scolladori, tagliando le piante o faccendo simili operationi si guasterebbe li seminati et si darebbe qualche poco di luogo all’acqua salsa, questo rimedio sarebbe come un rinfrescar le bocca ad un affebrato ch’è rimedio infrutuoso: poiché l’arsura vien dalo stomaco, et il rinfrescar le fauci è un inganno et un certo rimedio apparente ma infruttuoso. L’anno 1579 furono fatti rimedii simili et si veggono riusciti vani et le cose ridotte nel suo esser di prima oltra che questo è la desolatione de’ Cittadini senza alcun profitto che chi volesse capitare a questa risolutione per essempio o per altro senza l’ottimo fine della preservatione della laguna si sentirebbe ›escama‹ escalamar quella voce cosi dispiacevole, ‘Summum ius summa iniuria’. Bisogna Serenissimo Principe, preservar quello che al presente si trova in stato. Provedere che non seguano i disordini seguiti per lo passato d’innarzerare, ridurre a cultura luochi dentro della laguna et però sia prohibito

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a qualunque magistrato il vendere, o livellare luochi dentro di essa laguna come per molte leggi anco è disposto. Et l’officio delle acque invigili principalemente nelle cavationi et sempre nei luoghi più necessarii et parimente nel castigare gl’offensori della laguna che la vengono con varie transgressioni atterrando che di questo modo co’l favor di Dio la Serenità Vostra conserverà lungamente questa benchè picciola laguna che gli resta né si attristi per vederla in alcune parti peggiorata. Perché s’ella anderà leggendo le depositioni vecchie che sono nell’officio delle acque et massime i scritti di Christoforo Sabadino, vedrà anco che in alcune parti si è conservata et per le buone provisioni anco megliorata. Non si manchi di rivederle spesso et modificarla con cavationi con raffrenar la ingordigia degl’huomini con certi ordini di paradori per ostar al Mare, ai venti et anco a certi corsi irregolati delle acque dolci. Lodo le elettione di particolari savii per rivederla nelle parti più necessarie con la guida et eccittatione dei periti come si faceva bene spesso anticamente

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et sebene la visita ordinaria dei Signori essecutori ordinata ogn’anno dalle parti 1579 et 1580 è ottima, il far nuove provisioni et aggiungere qualche cosa di più credami la Serenità Vostra dover esser cosa molto giovevole.

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Et volendo finire questo mio discorso, la supplico volerlo accettare come è veramente da un suo fidele devotissimo et antico servo non impulso da altro interesse che dal zelo ardente che vive in lui particolarmente della sua essaltatione et della conservatione di questa bella et profittevole sua laguna che Dio conservi lungamente per benefitio di questa gloriosa patria.

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+ 1623 adì 25 Zugno +

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Interogazione che si deve fare a queli de San Nicholò pratici dela laguna et posti. Che praticha a della laguna et porti. Che oservazione a fatto della laguna dapoi levato la Brenta et havanti fusse levata. Se la laguna havanzato o distravedato dapoi levato la Brenta in quai lochi et la causa. Similmente li porti di Malamocho et di Venetia. Per che causa sia fatto la ponta sopra vento del porto di Malamocho et il rimedio che si potria fare per levarla. Se le velme se sono abbasatte. Se le li canali si sono aterati. Se le barene si sono diminuite. Se’l cavar li canali per la laguna è servitio di essa et delli porti insieme particularmente dredo la Zuecha. Se’l sbasar del velme a longo li canali sarà di servitio a essi canali o vero di dano. Saper se li parti acqua sono alterati dapoi levata la Brenta. Se il comun del’acqua si sono alteratto. Saper se li fondi della laguna et canali si sono diversifichati nel quali [...] et in qual locho et per che cause. Saper se li canali che soleva eser inpiti dall’acqua de la Brenta et al presente è di acqua salssa qual fa più servitio ala laguna et porti al presente, o vero quando era la Brenta.

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Se sarebbe bene a serar li tagli fatti nel’arzere della Brenta magra verso la laguna. Saper che venti fa dano ali porti et laguna et quali li fa benefitio. Saper ›quale‹ per che causa vi è delle mosoni a Venetia et perché causa. Si voria saper se la laguna et porti receve dano dal fiume dela Piave. Saper se li miracholi che pescha in mar fa dano alli porti et laguna. Saper se le peschason che era avanti il levar dela Brenta sono come era ett et la causa perché mancha le peschason. Che cossa in gienerale et imparticulare si potria farssi per rimediar a i dani seguiti et giovar a essa laguna et porti. Come possino eser seguiti dani nella laguna, essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento cossi per la salsedine delle acque come per recitachulo che è fatto magiore. Et se per dette novità si sono alterati li corsi delle acque et in qual parte. Perché causa sia monito il canal del Frisolo va al porto di Malamocho. Se il Canal Grando dela Zuecha ha dischavedatto. Sela ponta di Resta d’Aglio sia distrutto. La sacha di Resta d’Aglio in che stato si ritrova. La sacha del Pomo d’Oro il medemo. La ponta del Corniol dove sbocha la Brenta in che stato si ritrova.

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[cambia scriptor] Qual sia la sua professione. Dove son soliti a pescar. Che osservatione han fatto del stato della laguna doppo levata la Brenta. In quai luochi particolarmente sia seguita alterratione. Per qual causa sia seguita. Se li tagli del Gorzon han fatto benefitio. Se le velme si sono abbassate. Se li canali si sono alterrati. Se le barene si sono diminuite. Se il porto ha ricevuto danno o benefitio. Se sarebbe di utile della laguna il serrar detti tagli o pure serrar i tagli morti e tener aperti i vivi. Se il cavar il canal dietro la Zuecca per communicar l’acque con canali vivi sarà di giovamento ad essa laguna et al porto de Venetia. Che cosa in generale o in particolare si potria fare per rimediar a i dani seguiti et per giovar alla laguna et porti. Come possino esser seguiti dani alla laguna mentre essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento, così per la salsedine dell’acque come per il ricettacolo ch’è fatto maggior.

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Se per dette novità si sono alterati i corsì delle acque. Se il commun ha ricevuto alteratione. Si li fondi si sono diversificati nella qualità. Se le pesche sono le medesime. Et in somma procurar di concordare quello che deponerranno con le interrogationi et propositioni che si caverano dal fatto et dalle risposte.

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+ 1623 27 Giugno +

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Fatto venire in essecution dell’ordine predetto miser/messer Domenico Papacica gastaldo dei Nicolotti et fu detto che dia informatione del stato della laguna per la sua peritia et di quello che in essa sia successo doppo levata la Brenta, rispose: «La lugna si è ammunita dopo levata la Brenta ». Interrogato qual sia stata la causa di detta ammunitione, rispose: « Perché l’acqua non camina come faceva ». Interrogato in che luogo particolarmente sia seguita detta ammunitione, rispose: «Particolamente tutti Bombagio et san Marco di Lama et tutti quei luoghi da Lizafonise fino ai lidi et il Melison per causa della Brenta, che se Dio non vi provede nel Melison vi s’anderà presto caminando». E domandato: «Che provisione, per opinion vostra, si portia fare per rimediar a questi danni?». Rispose: «Quanto a me, credo che bisognerà che l’acqua caminasse come la camineva». E domandato: «Et per farla caminare che si potria fare? ». Rispose: «Quanto a mi dico che si doverià tornar la Brenta come la era, perché Dio l’ha fatta così bisogna lasciarla». E domandato: «La Brenta non capitava dove voi havete detto naturalmente ma ne vi era stata condotta con arte». Rispose: « E vero ma io non mi raccordo perché l’ho vista sempre così ». E domandato:

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« la Brenta non portava ella del torbido et non ne deponeva gran parte nella laguna?». Rispose: «Quando l’acqua della Brenta veniva la lasciava della torbida perché la palua con il crescente dell’acqua et con le fortune da sirocco lasciava del torbido ma con la zosana la portava via ogni cosa, perché bisogna concluder che il corso dell’acqua fa il tutto». E domandato: «Questa ammunitione ch’è seguita come voi dite di che materia è ella?» Rispose: «Perché l’acqua non si muove nasce del pelo et delle verze, il qual muove et fa fango che causa detta alteratione». E domandato: «Li canali hanno ricevuto alteration?». Rispose: «Il canal Fisolo si è alterato in qualche luoco ma li altri non ricevono alteratione se non per accidente dei venti, ma il Melison è tutto ammunito che dove vi et un remo d’acqua adesso vi è secco et trovo anco che quei tagli non fanno utile et che saria meglio stropparli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel paludo che portasse l’acque del Laronzello et altre in Sciocco si apportarebbe beneficio alla laguna?». Rispose: «Io credo de sì, ma bisogneria andar sopra luoco con tre o quattro vecchi da San Nicolò di quei che non solo stati essaminati che la si potria far conoscer meglio la verità». E domandato: «Havete osservato il porto et la ponta sopra vento di esso?». Rispose: «Signor sì, ma s’io non vado sopra luoco non mi basta l’animo dir niente perché

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non ne ho manco molte pratica». E domandato: «Et per rimediar ai danni della laguna che vi par che si potesse fare?». Rispose: «Overo tornar la Brenta come era prima o in qualche altra parte che venisse al porto o almeno condurvi quel Laronzello con più acque che sia possibile». Relectum confirmavit

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+ 1623 28 Giugno +

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Ser Iseppo di Domenico Vesentin da San Nicolò pescador d’anni 54 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato in che stato si trovi la laguna di Venezia et se ha fatto alteratione dopo levata la Brenta, rispose: «Il terreno si è alzato assai qua alla volta del Pomodoro et del Secocio». E domandato: «Da che è proceduta questa alteratione?». Rispose: «L’acque di cevente vanno suso per i tagli fatti et portan suso dell’Alega et poi nel riflusso non ponno tirarla più giù ». E domandato: «Si riceve altro pregiudizio da questi tagli?» Rispose: «Io non so dir altro se non che quando l’acqua non può caminar la non può portar via il sporchesso nel riflusso». E domandato: «Adunque i tagli per se stessi non fanno alcun pregiudizio alla laguna?» Rispose: «Non vi fanno niente di utile cattivo». E domandato: «Per l’osservatione che havete fatto nel pescar, conoscete se le velme di detta laguna si siano abbassate?». Rispose: «Anci si sono alzate assai». E domandato: «In che parte si sono alzate?» Rispose: «Alla volta di quei tagli verso Secocio ». E domandato: «Havete osservato che si siano abbassate in alcun luoco nella laguna et particolarmente a San Zorzi d’Alega?» Rispose: «A me par di no». E domandato: «Li canali sono più ammuniti di quelli ch’eranno prima?» Rispose: «Signor sì, à luoghi come se va a dir li ghebbi di quei paludi da San Zorzi et anco il canal vecchio de Lizafosine». E domandato: «Le barene si sono distrutte

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distrutte (sic) in nessuna parte dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, assai verso Fusine et saca de Pomodoro». E domandato: «Da che è proceduto detta distruttione?». Rispose: «Dai venti che col mare se lo sbatte ». E domandato: «Questi venti regnavano anco avanti la Brenta e quando facevano questo effetto?». Rispose: «Adesso le lagune hanno più forza al presente perché si sono distrutti molti di quei bari che vi erano et è fatta più grande». E domandato: «Il porto di Malamoco ha ricevuto danno o benefitio dal levar della Brenta?» Rispose: «Io per me credo che l’habbia ricevuto danno nella bocca di qua verso i canali maestri, dove vi è un passo d’acqua di manco particolarmente nella ponta fonda in cao di Rodafisol per andar al detto porto dove altre volte passava la Brenta». E domandato: «Per qual causa credete che sia seguita detta alteratione?». Rispose: «Si giudica per essere stata levata la Brenta perché l’acqua non ha più quella fuga che’l haveva ». E domandato: «La Brenta non capitava ella torbida nella laguna et non portava ella alterratione?». Rispose: «Signor sì ma la correva in via ». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare a questi danni che havete detto?» Risponse: «Io non lo so ». E domandato: «Credete che se fossero serrati i tagli che sono negli arzeri si farebbe servitio alla laguna?» Rispose: «Signor, io credo di si». E domandato: «Per qual cosa si farebbe benefitio alla

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alla laguna?». ‹ Rispose ›: «Perché l’acqua non anderebbe tanto dentro et haverebbe più forza nel venir giù». E domandato la ragion dimostra che più acqua ch’entra nella laguna dia anco più forza al riflusso, rispose: «Questo succede secondo i luochi». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale attorno la laguna si venisse perciò a ricever giovamento nella medesima laguna et nel porto di Malamocco?». Rispose: « Ve ne sono dei canali et se questo non si facesse da poi io credo che non faria cosa alcuna, ma se si facesse nei paludi et continuar il Laronzelio fino al Cornio, io credo che faria giovamento ». E domandato: «Li corsi delle acque si sono alterati dopo levata la Brenta?» Rispose: «Da San Marco di Lama fino alla sacca di Reschio sive punta di Resta d'Aio le correno più che non facevano et hanno fatto un buon canale che vienne in Navegiosa al canal dei Molini, ma dalla banda de Sciocco la corre manco che tutto è secco». E domandato: «Adunque se li serrassero i tagli et si facesse il canale detto di sopra che venisse a sboccar in Sciocco si farebbe servitio a quella laguna?». Rispose: «Signor sì, servitio grandissimo». E domandato: «La qualità del fondo della laguna si è ella mutata?». Rispose: «Signor sì, à luochi si è mutato, particolarmente in Sciocco dove vi era fondo capegno adesso vi è tutto pelo et anco in Melison vi è il medesimo». E domandato: «Le pesche si sono elle mutate?». Rispose: «Signor sì, perché dove vi è questo pelo non vi nasce niente». E domandato:

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«E domandato: (sic) da che nasce questo pelo?». Rispose: «Dalle acque morte che che non hanno moto et da quel sporchezzo che vien zo dei tagli». E domandato: «Havete osservato la ponta sopra vento nel porto di Malamoco?». Rispose: «signor sì, et la si è seccata». E domandato: «Per qual causa si è ella seccata?» Rispose: «Per causa dei venti che tirano zo quelle rive di sabion». E domandato: «Che operation si potria fare per levarla?». Rispose: «Se non si facesse una palada longa la dove è la maistra per far che il mareselo non vi battesse, io non sapria che dir altro». E domandato: «Chi facesse una palada a longo la riviera del canal che effetto farebbe? ». Rispose: «L’acqua correrrebbe a lungo essa et tenirebbe i sabbioni che non caderiano nel canal maestro». E domandato: «Tra la detta palada et il guardian che cosa succederia?». Rispose: «Si alterreria et si faria una vigna come si vede anco la su quei sabbioni verso i Alboroni». E domandato: «Con questa palada si venirebbero a levar le punte sopra vento et sotto vento del canal?». Rispose: «Si levaria quella sopra vento ma non quella sotto vento ». E domandato: «Dove anderia a capitar il corso dell’acqua con questa palada?». Rispose: «L’anderia a investir San Pietro ›et (...)‹ ». E domandato: «Questa medesima palada faria ella servitio alla fuosa?». Rispose: «Signor sì, quanto a mi ma non ve ne sapria dir troppo perché non ho molta pratica là di fuora». E domandato: «Quando veniva la Brenta non si dilatava ella perché la laguna et lasciava alteratione neli paludi et canali». Rispose: «La si dilatava che la

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faceva bon terren». E domandato: «Quei canali et quei paludi che venivano empiti dall’acqua della Brenta non vengono al presente riempiti dall’acqua salsa?». Rispose: «Signor sì, ma vi è tutto pelo tutto cattivo terreno». E domandato: «Questa distruttion de barene che habbiamo detto di sopra è ella di danno o di benefitio alla laguna?». Rispose: «L’è piutosto di danno che di utile». E domandato: « Perché causa fanno più tosto danno?». Rispose: «Perché se ben le vanno via vi resta poca acqua perchè ogni puoco di acqua che vada via rimane secco sotto». E domandato: « Voi havete detto di sopra che la laguna ha ricevuto più forza per la distruttion delle barene et al presente dite che fanno più danno che utile». Rispose: «Io me riporto a quello che ho detto et alla verità ». Relectum confermavit. +

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+ Adì detto +

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Nadalin Gritti quondam Antonio da San Nicolò d’età d’anni 64 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et suoi canali, et che alteratione sia seguita in essa et nel porto di Malamoco dopo levata la Brenta, rispose: «Mi trovo che dopo ch’è stata levata la Brenta da dieci anni in qua le lagune si sono seccate et questo credo che sia per causa di quei tagli che sono nelli arzeri da a Margera in Resta d'Aglio perché le acque vanno dentro con del sporchezzo et nel venir fuora le s’ingrumano et fanno acqua morta et ammuniscono la laguna». E domandato: «In qual parte havete

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havete osservato in particolare che si sia altterata detta laguna?». Rispose: «Nella sacca del Pomodoro fino a San Marco de lama». E domandato: «Li canali si sono maggiormente ammuniti di quello ch’erano prima?». Rispose: «Quelli da Fusine in là verso Malamoco fino al Fisolo non si sono ammuniti, ma in capo da Rodi Fisolo alla porta di Spignon si è ammunito due piedi in circa da dieci anni in qua ; et però si considera che sia proceduto perchè l’acqua non corre così come faceva quando vi era la Brenta ». E domandato: «Che rimedio, per opinion vostra, si potria fare per migliorar detta laguna et canali?». Rispose: «Io non lo sapria certo, perché al mio tempo ho osservato che la natura opera più di nuia/niua altra cosa ». E domandato: «Dopo levata detta Brenta havete osservato se si sono mutati li fondi nella qualità et le pesche, et se l’acqua ha maggior o minor corso che non havea prima che si levasse essa Brenta?». Rispose: «L’acqua ha manco corso da pertutto, le pesche sono la medesime, ma i fondi sono mutati rispetto al poco moto delle acque perché dove vi era teren caposo vi è nato il pelo». Interrogato se il serrar detti tagli apportaria giovamento, rispose: «Si pensa de sì, et io lo credo perchè l’acqua haveria più forza nel riflusso et nel flusso et non portaria su tanto sporchezzo». E domandato: «Se si facesse un canal nel paludo principiando ansi continuando il Laronzelio et andarsene verso Sciocco si veniria per porter andar a giovar alla laguna et al porto di Malamoco». Rispose: «Io credo de sì ma sarebbe meglio andar in Redafio perché in detto

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detto luoco vi andava anco la Brenta quando sboccava in Sciocco ». E domandato: «Le velme si sono elle abbassate dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, in alcun luochi ma li canali si sono profondati et la larghezza si è aggrandita». E domandato: «Per quel causa si è ella aggrandita?». Rispose: «Perché le barene si vanno consumando». E domandato: «Si consumavano elle così prima che si levasse la Brenta?». Risponse: «Signor sì, ›e domandato questo consuma‹ perché un’anno nascono herbe l’altro no, et più o meno secondo i caldi et i tempi ». E domandato: «Questo consumamento di barene apporta egli danno o beneficio alla laguna?». Rispose: «El vi apporta beneficio perché la laguna si slarga sempre più ». E domandato: «Il terreno che vien levato da dette barene resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «El si va sparpagnando per i canali et per le velme per tutta la laguna ». E domandato: «Il porto di Malamoco ha egli ricevuto danno o benefitio dopo levata la Brenta?» Rispose: «Io quanto al porto io non vi so dir niente se non che a Spignon si è atterrato due piedi in circa, ma del porto io non ho pratica ». Interrogato se sa per qual causa sia seguita quella sopra vento del canal del porto de Malamoco, rispose: «Perché con le crescenti da mar l’acqua fa revoltante in quella parte et ammunisce et io mi raccordo haver preso dei cievali dentro di quelle bricole che adesso sono si può dir in vignia et mi raccordo anco che già 15 o 16 anni si ruppe un vascello con pele di manzo/moazo le quali si prendevano con li hami la dove è detta

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detta punta». Interrogato che cosa si potria far per rimediar a questo danno per levar detta punta, rispose: «Quanto al mio poco giuditio, io dico che vorria far una palada sopra vento de sirocco per/da riva via cominciando a Redabo et andando verso Navagiosa et vorria far quel canal che ho detto di sopra, perché in questo modo l’acqua veniria a imboccar il canal del Fisolo et anderebbe zò al porto con molto benefitio d’esso, et senza questa palada le acque anderanno disperdendosi per quelle lagune fin tanto che non fossero sorte le rive». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa e spiegate ogni vostro pensiero liberatamente così intorno al stato della predetta laguna et porti come intorno alli rimedi et al giovemento che potria apportarle?». Rispose: «Io non so dir più di quello che ho detto et credo che la natura possa far di molti effetti come in benefitio come in malefitio della medesima laguna». + Relectum confirmavit +

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+ Adì detto +

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+ Ser Tonolo Negro quondam Francesco da San Nicolò d’età d’anni 60 in circa come disse solito pescar in queste lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et della alteratione successa in essa dopo levata la Brenta con ogni altra osservatione fatta da lui. Rispose: «Per quello ch’io ho osservato dopo fatti i tagli nelli arzeri da Margera in Restadaglio è seguito la rovina di quelle lagune perché sono venuti fuori

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di detti tagli l’acque marze di quei canedi et hanno alterrado in molti luochi et particolarmente da Fusine sino in Melison, dove vi era una palua d’oro che sopra d’essa vive a mezo al popolo da San Nicolò; et al presente vi è pelo marzo da per tutto che non vi si prende niente et ›il Sciocco‹ fuori di Seccocio. Si è anco ammunito tutto dopo levata la Brenta, il Fisolo si è alterrato assai perché l’acqua quando cresceria la Brenta correva in quella parte velocissimamente et adesso la corre poco et anco il porto ha ricevuto danno perché la ponta de Spignon si è seccata onde non vi capitano più al porto le acque con quella correntia che facevano prima». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimediar a questi incovenienti?». Rispose: «I faria ben à tornarghe la Brenta secondo che la era perché con la sua fuga la daria benefitio grande al porto». E domandato: «La Brenta non portava della torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, perché quando l’acqua cresceva la se dilatava per la laguna ma quando l’andava zo la tornava a portar via ogni cosa». E domandato: «Quella alterration che restava sopra i paludi per l’acqua che si dilatava non poteva esser portava via nel riflusso perché sopra il paludo l’acqua non poteva haver forza». Rispose: «L’è vero ma poca cosa vi restava et nel canal la portava via ogni cosa, et a quel tempo Fisolo era fondio et capposo et adesso in molti luochi vi è fondo marzo». E domandato: «Quando fossero serrati li tagli sopradetti stimate voi che si facesse servitio alla laguna?». Rispose:

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«Signor sì, perché non veniria più fuora quel sporchezzo dal caneo et quando facessero delle fortune da garbin et da bora netteria zo ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale nelli paludi che continuasse dal Laronzello fino in Secocio si venisse a giovar alla laguna et al porto de Malamoco?» Rispose: «Io credo che farebbe poco perché vi sarebbe acqua morta et se non vi tornano la Brenta non vi trovo altro rimedio». E domandato: «Havete osservato se dopo levata la Brenta l’acque universalmente nella laguna hanno maggior o minor corso, se sono mutate le pesche, se le velme si sono abbassate et se le barene si sono diminuite?». Rispose: «Le acque universalmente caminano come facevano prima, ›rispose‹ le pesche sono alterate particolarmente nel cappame, le velme più tosto hanno avanzato et le barene si vanno destruzendo». E domandato: «Il terreno di queste velme abbassate et barene distrutte resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «Vene resta parte nei canali et ne va anco fuora porte con il reflusso». E domandato: «Havete osservato quella ponta sopra vento del canal del porto?». Rispose: «La è crescuita pur assai». E domandato: «Per qual causa e ella accresciuta?». Rispose: «Perché l’acqua non ha più quel corso che l’havea et credo che anca il galion Balbi vi habbia fatto danno». E domandato: «Che cosa si potria far per levarla et per giovare al porto?». Rispose: «Io credo che saria ben far una palada lì alla ponta di Schiavi principiando

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alla detta ponta et andando verso il vardian sotto vento perché a questo modo l’acqua nel porto haverebbe maggior corso et si distruggerebbe essa ponta». E domandato: «Se ha nessun altro rimedio per giovar a detto porto et laguna et per rimediar ai pregiuditii che si ricevono?». Rispose: «Io non so dir altro se non tornar la Brenta et far questa palada perché questa palada farà mirabilissimi effetti». Relectum confirmavit +

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+ Adì detto +

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+ Andrea Spinazzi quondam Alvise da San Nicolò d’età anni 42 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna detto che dia informatione etc. Rispose: «Quanto ala laguna vi dico che al presente vi sono molti bari che sono accresciuti da due anni in qua, li quali causano che l’acqua viene per le cime dei canali et li tien cavati, ma dopo levata la Brenta et per i tagli fatti nelli arzeri la laguna ha ricevuto danno assai; perché quando l’acqua veniva fori di Scecocio la veniva dretta in Reda Fisolo et unitando con quella de Spignon la intrava nel porto, et all’hora in bocca di Reda Fisolo vi era dodese piedi di acqua et adesso è fatto sabionera secondo che il mar butta. Et per mio creder staria bene il far una palada alla ponta di Schiavi la dove è affondato il galion andando

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andando verso il Vardian sottovento ›perché la‹ et far un’altra palada da Santa Maria della Cava venendo a oro Spignon fin alla ponta della Burchiella perché si uniria l’acqua di quelle coe la qual al presente va sparsa sopra il travo. Et così la veniria a unirse con quella di Spignon et con gran corso l’andaria à trovar il porto perché quell’altra palada la spenzeria nel canal et la faria magnar quella ponta. Et forse anco saria bene far un’altra palada da Baldeniga sino in capo alla ponta fonda che capiteriano tutte a un punto, et acciò l’acqua di Spignon non intrasse in canal di Malamoco ma tutte andassero a drittura al porto. L’è ben vero che la spesa saria grande ma l’utile saria grandissimo et co’l tempo si fariano anco le rive che non vi saria più bisognio di detta palada perché si vede con la zosana che l’acque tirano sempre atraverso il travo ». E domandato: «Per giovar al resto della laguna che vi par che si potria far?». Rispose: «Io credo che il tornar la Brenta et serar i tagli faria gran benefitio ma il serrar i tagli senza tornar la Brenta fariano poco effetto perché l’acqua resteria morta ». E domandato: «Vi parerebbe a proposito far un canale nei paludi che portasse l’acque del Laronzelo Ducaletto et soprabondantemente nel Sciocco ?». Rispose: «Vi correria qualche poco de acqua ma faria poco effetto perché così fa anco il canal Letrigan che porta fuora un poco di acque mossa ma con poco moto ma la Brenta

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faceva miracoli perché se ben l’acqua cresceva la portava sempre zo et poi quando la dava volta la precipitava». E domandato: «La Brenta portava della torbida la qual con il crescente da mar si dilatava et ammuniva la laguna si che pare che apportasse piutosto danno che benefitio». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che a quel tempo non vi erano quei peli che sono adesso con il fondo marzo ma vi era bonissimo fondo può mo esser che la natura l’habbia fatto ma io non l’intendo». E domandato anci la diversità di questo fondo dimostra chiaramente che la Brenta vi lasciava della sua materia et dell’alterratione, rispose: «Io torno a dire che trovo così et dopo che non vi è la Brenta non vi si pesca più come si faceva perché Melison era il miglior luoco che fosse et vi si prendeva d’ogni cosa et adesso è tutto pelo». E domandato: «Havete osservato universalmente nella laguna se le velme si sono abbassate et se le barene si vanno distruggendo?». Rispose: «In molti luochi si è abbassato et in alcuni si è anco ammunito, ma questo succede più o meno dalla natura, dal caldo, dalla qualità dei tempi et dalle battaizze perché ›hora‹ il bono va et viene et la fortuna leva anco il pelo, il qual va poi nel fondo dei canali. Le barene si vano anco disfacendo perché il maresello ha spianato tutta la ponta di Resta d'Agio ma il terreno si è seminato per tutta la laguna nelle velme et canali et anco fuora in mar, perché anco del pelo

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pelo ne va fuori sino a mezo mar». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa per servitio del porto et laguna predetta e dite se vi sono altri accidenti occorsi dopo levata ›levata‹ la Brenta, oltra quelo che havete detto fin hora». Rispose: «Io non vi saprei dir altro». Relectum confirmavit +

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+ A dì 3 luglio +

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+ Ser Giacomo Ferro quondam Niceto da San Nicolò d’anni 72 come disse e dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato in che stato si trovi la laguna dopo levata la Brenta et che alteratione in essa sia seguita et per qual causa, rispose: «Al mio giuditio dopo ch’è stato levata la Brenta et che sono stati fatti quei tagli trovo che la laguna si secca dalla parte da LizaFusine fino al Melison». E domandato: «Da che procede per opinon vostre dette alteratione?». Rispose: «Io credo che i tagli causino questa alteratione». Rispose: «Perché l’acqua con il crescente porta su l’alterratione et poi con la zosana non ha forza de tirar giù». E domandato: «Che remedio si potria far per levar questo disordine?». Rispose: «Io credo che a tornar quello ch’era prima si torneria le cose in stato se ben al presente si rodono le barene più che non si faceva prima». E domandato: «Da che procede particolarmente questa distruttione?». Rispose: «Io credo che la procede dalle battaizze et dall’acque salse». E domandato: «Queste battaizze et acque salse non facevano lo stesso

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effetto anco prima che si levasse la Brenta?». Rispose: «Io non so se lo facessero o no, basta che al presente io veggo che si va distruggendo più che non si faceva prima et questo effetto particolarmente si vede nel lago di Luzzaruol passa San Marco di Lama verso Sciocco il quale è fatto lagune bonissimo che prima non si poteva entrar con una barca et anco la ponta di Resta d'Aglio è andata via tutta». E domandato: «Da che era nata la punta di Restadaglio?» Rispose: «Io non lo so né l’ho visto grande da putto et adesso l’è vegnua in niente». E domandato: «Quando la Brenta veniva a Malamoco credete voi ch’ella apportasse danno alle lagune?». Rispose: «Io non lo so ma le sache de’ lagune si maintenevano meglio». E domandato: «Vi pare che le velme si siano abbassate?». Rispose: «In alcuni luochi si sono abbassate et et in altre accresciute». E domandato: «Dichiarite in quai ›luochi‹ luochi si sono accresciute et in qual si sono abbassate». Rispose: «Da LizaFusine fino a Melison o vale de Cornio, le barene et le velme si sono abbassate et distrutte ma dala banda di Reschio verso dove veniva la Brenta si sono alzate se ben il caneo si va mogiando». E domandato: «Havete pratica del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor, non ho altra pratica se non che vi so dir sì che quando veniva la Brenta el si manteniva meglio». E domandato: «Havete voi osservato che

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detto posto habbia ricevuto alteratione?». Rispose: «Io non ho fatto osservatione ma per quello che sento a dir ho inteso che ha ricevuto danno». Interrogato che danno ha ricevuto et che rimedio si potria apportarvi, rispose: «Io non lo so perché del porto non ne ho pratica alcuna che ho pescato sempre in queste lagune et però non so dirvi altro». E domandato: «Nelle spiaggie sive palude di San Zorzi d’Alega havete mai preso e havete mai inteso che su prendono cappe longhe?». Rispose: «Non mai io, ma ben sotto il lido ma questo io non lo so perché non ci pesco». relectum confirmavit +

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+ Adì 5 luglio +

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Zuecca Fatto venire d’ordine ut sopra Simion di Zuane Piero Grassetto della Zuecca d’età d’anni sessantasette come disse solito pescar per queste lagune. Dettoli che dia qualche information del stato di esse lagune et delle alterationi che in esse sono seguiti dopo levata la Brenta. Rispose: «Quanto a mi dopo che è stata levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli la laguna si è più tosto seccata perché quando piove et anco in altro tempo vengono giù di quei tagli tanti sporchezzi di quei paludi che l’acque non hanno forza da portarli fuori dei porti et restano nella laguna alterrando in diversi luochi come particolare si vede nel Melison che altre volte quando veniva la Brenta l’era un buon canal/corso e adesso l’è secco». E domandato:

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«L’alterration a questo canale per opinion vostra é ella proceduta da tagli o pur dal levar della Brenta?». Rispose: «Io credo più tosto dal levar la Brenta perché l’acqua correva quando vi era la Brenta et l’haverglela levata ha causato che il canal si è perso». E domandato: «Questo canale dopo levata la Brenta non s’è egli riempito ordinariamente dell’ acque salse con il crescente». Rispose: «Signor sì ». E domandato: «Perché dunque si è seccato dal levar la Brenta se quella con le sue torbidi poteva più tosto apportarle alterratione che l’acque salsa con la zosana vi può far notabil benefitio come fa universalmente in tutte la lagune?». Rispose: «La causa io non ve la so dir, ma l’effetto è così perché quello si è seccato dal capo per/però verso il canedo dove l’acqua salsa non ha tanta forza che quando veniva l’acqua dolce continua l’haveva forza anco in quella parte». Interrogato se le velme si sono alzate o abbassate, rispose: «Nella mazor parte si sono alzate perché io credo che tutto cresca d’ogni hora». E domandato: «Perché credete che tutto cresca?». Rispose: «Credo che cresca così dalla natura». Interrogato se li canali hanno ricevuto alteration, rispose: «Più tosto i han peggiorato». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria fare per liberarsi da questi danni?». Rispose: «Io non saprei dirvi cosa alcuna». E domandato: «Come è possibile che conoscendo la causa de li danni non sappiate raccontar qualche rimedio?». Rispose: «Signor non mi basta l’animo». Interrogato se le pesche si sono diversificati nella laguna et se i fondi si sono mutati nella qualità dopo levata la Brenta, rispose: «Dove capitava la Brenta si prendeva del pesce che non si prende adesso perché all’hora el si nutriva con quell’acqua et anco li

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li fondi si sono mutati, ma questi si mutano secondo il voler del cielo perché un anno nasce del baro et l’altro no et così anco del pelo et questo succiede secondo i caldi et secondo le fortune». Interrogato se ha pratica del porto di Malamoco, rispose: «Signor no, perché chiare volte vi capito là». Dettoli se ha cognition de quella spiaggia sopra vento del canal del porto predetto, rispose: «Signor no». Interrogato se sa riferir nessuna altra cosa nel proposito di detta laguna o intorno al suo stato et rimedii, rispose: «Signor no». Relectum confermavit. +

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+ Adì detto +

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Fatto venir ut supra Giacomo Ingiostro Della Zuecca d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito a pescar in queste lagune dettoli che dia informazione et cetera. Rispose: «Io dopo che si sono predute le cose vecchie che Domenedio ha fatto, voglio dir delle Brente che lui le ha fatte venir in questo mondo, et dopo che si è levata la Brenta nel canal di Melison, dove noi dalla Zuecca particolarmente peschiamo, è alterrato che dove vi era due piedi e mezo d’acqua adesso non ve n’è neanco un piede; et questo è proceduto perché l’acqua non corre et l’altra non vi è più stantia di pesce perché non ha quel nutrimento di quell’acqua». E domandato: «Non vi montano l’acque salse in detto luoco». Rispose: «Signor sì, ma le sono stanche là perché la va per il canal del Fisolo che è il canal maistro et questo si mentiene sino alla Marotta ma da li in suso, perchè l’acqua è stanca, si è seccato ogni cosa». Interrogato se gli pare che vi sia altra ›alternatione‹ causa d’alterratione, rispose: «Signor, io non so che vi sia

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altro se non tornar la Brenta ove la era ma oltre di questo vi vorriano delle palade». Interrogato dove vorriano questi palade, rispose: «Ritornata la Brenta ove era, io vorrei che fossero fatte due palade l’una dalla banda della Marotta et l’altra dalla banda del canal del Spignon acciò sostentassero l’acque che vengono de Secocio et dalle vale del canal di Spignon per drizzarle alla bocca del porto. Et doi altre ne farei una dalla parte di Barceniga et l’altra dalla parte del Faretto dove vanno fuora le nave et queste acciò dessero forza all’acque del canal del Fisolo et a quelle del canal di Malamoco. Se a queste non vi/mi sodisfano, ch’io ne voglio un’altra dalla banda del Lio a lungo la spiaza dove sono i farri, la qual andasse a drittura verso il Guardian sopravento et vorrei unirla con detto Guardian nella ponta et vorrei impirla de pietre per un pezzo perché questa daria forza all’acqua che roderia quella spiaza che in due o tre anni el saria un porto felicissimo». E domandato: «Vi servirebbe il fondo per far questa palada?». Rispose: «Signor sì, perché non vi saria più di cinque o sei piedi di fondo et se ben alla ponta del Vardian vi saria più fondo, questo non importa perché non si tien conto d’otto o dieci passa che si possa esser di maggior fondo». E domandato: «Queste provisioni che voi volete fare non causerano il medesimo servitio senza che si tornasse la Brenta?». Rispose: «Signor no, perché l’acque non hanno quel moto che l’haveriano

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con la Brenta, la qual Brenta faceva questo effetto che nel crescente dell’acqua la se gonfiava et se dilattava sopra i paludi et empite ch’eranno dette paludi la Brenta in superfitie veniva verso il porto, ma mezo pie sotto d’essa superfitie l’acqua salsa cresceva et quando poi l’acqua dava volta, il che succedeva sempre avanti le sei hore, et vi era più zosana che crescente con la qual zosana la portava via il mondo». E domandato se l’acqua della Brenta con la crescente si dilatava sopra le paludi è cosa chiara che essendo torbida la doveva lasciar dell’alterration nella laguna adunque par che ›sia stato‹ doverebbe esser giovevole alla medessima laguna l’haverla levata, rispose: «Io so che troviamo in contrario che dopo levata si è alterrato perché quanto a quella torbida che voi dite con la zosana la portava via ogni cosa». Interrogato se i tagli fatti nelli arzeri et paludi han causato danno a detta laguna, rispose: «Sul brazzo di Malamoco ›qua‹ non fanno danno quei tagli che sono fatti de San Marco de lama fino a Margera , perché queste acque vanno per il porto di Venetia ma però vi so dir in general che dove vi era un piede et mezo d’acqua, verso i canedi, adesso vi è secco vivo e paludo marzo per dieci o dodeci passa lontan dal detto canedo, perché per detti tagli vengono mille sporchezzi di quei paludi li quali si fermano nella parte superior della laguna

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non havendo le acque forza da portarli a basso. Et però io credo che a serrar questi tagli si faria bene, li quali tagli con il sporchezzo che conducono causano anco danno all’aria et faranno ammorbar Venetia». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo conducendo le acque del Laronzello et altri in Sciocco si facesse ›utile‹ benefitio alla laguna». Rispose: «Signor io non credo che chi facesse ai huomini una bocca in altro luoco che dove ne l’ha fatta Iddio potessero parlar così bene comme con quella natural, et però concludo che il tornar la Brenta dove l’a era prima saria il vero rimedio». E domandato: «Per disinganarvi di un fondamento falso che voi fatte sopra il quale fondate anco parte del vostro discorso se vi dice che la Brenta non è stata constituita naturalmente come voi credete a sboccar per Sciocco ma in diversi tempi è anco capitata in altri luochi di questa laguna nell’uno e l’altro de quali è stata condotta dall’arte però pensate bene à quello che vi par de poter dire stante questo avvertimento» Rispose: «Io non so che sia mai capitata per altro luoco che per Sciocco et per il Corniol et però con questo fondamento ho detto le cose soprascritte le quali ho anco discorse molte volte con mio padre ser Pasqualin Ingiostro». E domandato: «Se havete qualche altro pensiero che possi giovar alla laguna overo al porto ›rispose‹spiegatelo liberamente et volontieri perché sarà in ogni caso riconosciuto il vostro merito et il frutto che potessero apportar

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apportar le cose da voi raccordate». Rispose: «Io non vi so aggionger altro se non quello che tante volte deve esser stato detto cioè che le palade a lungo marine si faciano longhe quanto si può e si conservino in stato». Relectum confermavit +

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+ Adì detto +

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Ser Daniel Berengo quondam Matthio dalla Zueca d’ettà d’anni 55 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione ect. Rispose: «Dopo che è stata levata la Brenta io trovo che le lagune si sono seccate da per tutto particolarmente cominciando in Sciocco venendo zo a San Marco di Lama via dove sono fatti quei tagli si è seccato assai perché vien di gran sporchezzo fuora dei canedi predetti tagli et perché là in Sciocco quando vi era la Brenta la portava via il mondo et adesso la non corre niente ma tutto si è seccato». E domandato: «Che provision si potria fare per opinion vostra per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io non vi so dir altro se non che dopo fatte queste novità si è seccata la laguna assai». E domandato: «Credete che a serrar questi tagli si facesse benefitio alla laguna?». Rispose: «Io credo che non saria cattiva cosa il serrarli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel palade che ricevesse l’acque del Laronzello et altri et le portasse in Sciocco si farebbe servizio alla laguna?». Rispose: «Credo più tosto de sì ma saria poca cosa

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rispetto a quel che faceva la Brenta perché quando la veniva in Sciocco la correva che la faceva broma» Interrogato se ha pratica d’informatione del porto et di quella spiaza sopravento del canal d’esso, rispose: «Signor no perché io calo le mie arti nel paludo et non ho alcuna pratica del porto ma si tratta che anco quello si alterri». E domandato, interogato se i canali hanno ricevuto alteratione dopo levata essa Brenta, rispose: «Signor sì, che il canal del Fisolo si è alterrato a luoghi et in particolar nella parte di sopra et questo è successo perché le acque non hanno quel corso che le havevano prima». E domandato: «Considerate bene se havete qualche altra cosa da dire cose del stato della predetta laguna come de suoi rimedii». Rispose: «Io non so dirvi altro perché non ho havuto questa mente ma ho sempre atteso a pescar». Relectum confermavit +

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+ A dì 6 luglio +

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Ser Nicoletto Cavaletto quondam Battista dalla Zuecca d’età d’anni 80 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune. Interrogato etc, rispose: «Dopo levata la Brenta la laguna si è alterrata grandemente, in particolare il canal di Melison, di Navagiosa et di Barceniga, perché l’acqua non corre più come la faceva et anco per quei tagli che sono stati fatti et il rimedio che si potesse fare saria il tornar la Brenta et serrar i tagli. Et io mi raccordo di haver preso delle cappelonghe sopra vento del porto di Malamocco

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dove al presente nascono meloni, et una volta i sabbioni erano sotto le cime di Alboroni et questo è andato tutto nel porto et ha causato di quelle secche; però sarà necessario far qualche provisione et io ne ho raccordato una bonissima nella mia scrittura, la qual Signorie Signorie Illustrissime potranno vedere et questo è quanto io posso dire perché se faranno quell’altra palada che è stata raccordata il mar la porteria via et tutte quelle pietre anderanno sul fondo che nessun le potria poi cavare». Relectum confirmavit. +

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+ Adì 18 luglio +

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+ Malamoco Ser Bortolo Bonin quondam Tofolo da Malamoco d’età d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune de Malamoco.Interrogato etc, rispose: «La laguna si secca da per tutto nel porto et nelle lagune in particolar alla cavana di Sciocco si è seccato e si secca tuttavia grandemente et il Fisolo si è seccato la verso il forte de dove vi era un remo d’acqua adesso non ve n’è ne anco mezo, il Melison et Navagiose si sono ancor essi ammuniti perché si erano di belle fosse et adesso non vi è più niente et non si prende più niente perché si ha perso i luoghi et il pesce ch’è nato tanto di quel pelo

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che non si prende più niente et l’acque non corrono più come le facevano et questo è successo per esser stata levata la Brenta». E domandato: «Credete che i tagli fatti nelli arzeri et paludi habbino fatto pregiuditio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché i conduse fuora di gran sporchezzo il quale poi resta in quel laguna perché l’acque non hanno forza da portarlo giù». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare per migliorar detta laguna et porto di Malamoco?». Rispose: «Io credo che il tornar le cose nel stato che erano sarebbe il più sicuro rimedio che si potesse far perchè allhora si vedeva che il tutto passava bene». E domandato: «La Brenta non veniva ella torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, ma la feva morir tutti quelle cattive robbe perché non nasceva quel pelo ma era tutto biancure». E domandato: «Questa biancura nasceva dalla materia che lasciava la Brenta nei fondi, segno chiaro et indubitabile della alteratione che vi apportava». Rispose: «Signor, all’hora era biancura et capegno et adesso nasce questo sporchezzo che ogni anno va crescendo et la Brenta portava via con il suo corso ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo che conducesse l’acque del Laronzelo soprabondanti et altre fuori per Sciocco si venirebbe perciò a far benefitio a detta laguna?». Rispose: «Quanto ai canali nei altri luochi non si sono mossi che vi è bon fondi eccetto che il Fisolo la verso il Bastion et

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et però credo che anco il far questo canal faria qualche zovamento». E domandato: «In che stato vi par che si trovi il porto?». Rispose: «Dalla parte sopra vento el si secca in via che cresce quella ponta grandemente». Interrogato: «Da che s’accresceva detta punta?». Rispose: «La cresce così per natura perché il mar et i venti levono il sabbion da terra et lo conducono sopra detta spiaza». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimedio a questo disordine?». Rispose: «Vi è del travaglio, mio fratello voleva far una palada ma il Contin non la vuole et io non credo che vi sia altro rimedio perché questo Menego Bonin, mio fratello, ha anco ditto che si facciano delle camarelle per marina sino ad acqua a commun ma dicono che non vogliono cose vecchie. Et noi non sappiamo dir altro che quello che habbiano raccordato che per parer nostro è il vero rimedio». Relectum confirmavit. +

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+ Adì detto +

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Alivise de Domenico Rizzo da Malamoco d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato etc, rispose: «La laguna è in mal stato perché si è seccata la bocca del Fisolo ch’è un canal maistro in bocca del porto che dove vi era 16 in 20 piedi d’acqua adesso non vi è più di 5 o 6 piedi et

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et quel polesene tra il faretto et la sabionera del bastion è successo per esser stata levata la Brenta, perché quando l’acqua ›vegniva‹ della Brenta vegniva la tegniva el sabbion spento alla riva ma dopo levata il sabion è venuto nel canal et ha causato quell’alterratione ; anco in diversi altri luochi s’è alterrato come in Melison, in Navagiosa et altri luochi et questo è successo per la Brenta et anco quei tagli con le sue scolladori menano del sporchezzo et quando l’acqua vien fuora d’essi la se perdi per la laguna perché non vi è forza da condurla a basso». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria far per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io credo che si stenteria a rimediarvi». Rispose: «Che tornasse la Brenta la portaria via qualche cosa et con il tempo la portaria forse ogni cosa, ma certo le tegniria che non si alterreria più per la rason del corso et di quel che ho detto di sopra». E domandato: «Chi facesse un canale nel palude che conducesse le acque del Laronzelo et altre dove capitava la Brenta, credete che sivenisse a giovar alla laguna et porto?». ‹ rispose › «Le fariano qualche benefitio ma non simile alla Brenta perché la Brenta è acqua viva / succia». E domandato: «Date qualche informatione del stato del porto di Malamoco». Rispose: «Non so più che dire poiché ho detto et reccordato anco in scrittura molte cose insieme con mio

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mio padre lequali sono state esseguite et non habbiamo havuto nessuna riscognitione se ben ci sono state promesse molte cose». E domandato: «Non notate di raccordar quello che stimate poter giovar alle cose publiche perché se raccordarete al presente, et se haverete anco raccordato per il passato cosa che non sia stata proposta da altri ma incentata da voi ne conseguirete ricognitione d’uno contento». Rispose: «Per aggionger alcuna cosa a quello che habbiamo detto dico che bisogneria far una fondamenta sopra la spiaza sopra vento e ligada da un capo con la fondamenta della vigna et dall’altro con il Vardian in terra perché la punta li magneria certo perché dove vi è fondamento si cava et si mantien et questo seria l’unico rimedio ; vi sono anco molti acque serrate da parei doppii cioè in Valle Granda, Caneo Grosso, Cornio et Sette Morti, che la sta morta perché la non può venir giù che se le potesse venir giu la portaria via tutte quelle secche la di fuori perché quell’acqua de i Mille Campi che capita in dette vale è un gran corpo, et che vedesse quando è secco sentiria l’acqua di quelle vale a ruzar che la fa paura secondo che la è sustentata da quei parei. Et questo è quanto io posso dire a questo proposito oltre quello che si vede nelle mie scritture ». Relectum confirmavit. (...) eo il reccordo delle scozze delle nave è stato raccordato da mio padre et il carico è stato dato ad altri e noi siamo stati gabati.

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+ Discorso intorno alla preservatione della laguna di Venetia +

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Con ragione ha sempre la serenità vostra stimato la conservatione di questa laguna uno de’ principali fondamenti di questo grande et glorioso stato, il quale per la fortezza del sito, che consiste nel mantenimento di essa laguna ha conseguito il suo principio et la continuatione della sua gloria. Per questa causa vedendosi a’ nostri tempi le cose ridotte a strettissimo termine, et essa laguna in tanta sterilità, si è mossa la Serenità Vostra a far quella grande et dispendio sa opera della diversione di un ramo della Brenta, fiume principalissimo di essa laguna detto Brenta magra, il quale pareva che minacciasse ferendola nel cuore di levargli la vita con atterragli il porto di Malamoco. Questo ramo si è transferito a Brondolo parte lontana et fuori si può dire o almeno nell’ultimo termine della laguna . Voglia Iddio, che questa opera riesca frutuosa come si deve sperare essendo fatta co’l favor di Dio et con tutte quelle più mature et diligenti considerationi, et osservationi che si sono sapute investigare. Ma passando più oltre l’ottimo et santo desiderio di Vostra Serenità le è piacciuto ultimamente di mandare alcuni suoi sapientissimi senatori per metter termini et confini nella larghezza di essa laguna acciò non venga occupata et lacerata dalla voracità degl’ huomini che sono sempre stati la seconda causa della sua distruttione et rovina. Così volesse Iddio che questo non fosse il vero et che i Cittadini istessi non fossero stati cagione della loro propria rovina. Questo è stato pur troppo chiaramente veduto con gl’occhi proprii dagli stessi senatori mandati ultimamente da lei fuori per il sudetto effetto, i quali havendo veduto et letto per le scritture antiche l’ampiezza et fertilità di questa laguna et hora vedutola così inferma et divenuta quasi un lago pallustre, si sono di maniera atterriti et commossi da queste miserie che sono quasi restati confusi, et si sono risolti rivolti a deplorare le calamità di questo sito, et per conseguenza di questa bella Patria adirandosi contra la perversità degl’huomini, i quali hanno commessi errori in ciò gravissimi a’ quali non vi è più mezo di por rimedio. Et perciò hanno con una loro scrittura veduta da me pianto le miserie della laguna et destestato la malvagità degl’huomini et per ben esseguire la commissioni della Serenità Vostra, vorebbono levar le cause che non si possono per modo alcuno levare per esser già inveterate et per dir così naturate. Serenissimo Principe, questa sua laguna al presente è di due sorti, cioè laguna viva, et laguna morta per dir così. Voglio dire laguna viva quella che ordinariamente riceve i flussi et i reflussi cioè il commune et che sopra commune, laguna morta intendo quella ove capitano i sopracommuni et dico non di quelli sopracommuni che accadono per qualche accidente ogni 30 over 40 anni, ma di quelli che avengono quasi ogn’anno a certi tempi. Questa laguna che riceve i sopracommuni è come morta, perché non solo non si naviga ma è quasi sempre terra et riceve l’acqua estraordinariamente. La parte 1579 mette confini alla laguna in questo modo cioè per lunghezza dall’Adise alla Piave et per larghezza dove quovismodo si ponno dilatar le acque salse , perché in alcuni luoghi per la bassezza del terreno si dilata più oltre et in altri meno per l’altezza di esso. Onde è quasi impossibile il mettervi termine, bisogna secondo il mio parere nella laguna viva che non sia posto pur un minimo ostacolo nè anco se fosse possibile un palo o una grisuola. Nella laguna morta (che non è morta affatto, ma si può dir persa et è come dire un corpo animato che si caduto della percossia, il quale habbia perso un braccio o altro membro del corpo, che non si renovi, ne si risenti ma sebene è vivo et si nutrisce con gl’alimenti del corpo, è però morto quanto alla potenza et virtù cooperante, così è quella parte di laguna dove giungono i sopracommuni che sebene è nel corpo delle lagune no ha però in sé virtù, senon di tener intero il corpo et aiutarlo in alcune cose poco valevoli. Et questa ha bisogno di esser conservata, come dispongono le leggi, cioè non si pùo arzerare, nè ridurre a cultura et le dette leggi in ciò dispongono tanto saviamente quanto si possi desiderare. Percioché vogliono che i luoghi confinanti con la laguna che vuole dire la laguna morta restino per un miglio per ogni parte ridotti a pradi cioè che non si possi arzerare, nè ridurre a cultura. Et questo mi pare provisione tanto chiara et tanto castigata che niente più, perché la laguna morta sono i guasti della città. Ma egl’è necessario Serenissimo Principe, ch’io faccia un altra consideratione, secondo mia oppinione, la quale conto trahe origine da un buono et ardente zelo del benefitio di questa Patria. Nella laguna et nella morta ancora (ma hora parleremo della viva) vi sono diverse isole et alcuni luoghi altissimi già ridotti et che sono fuori del Dominio delle acque salse, li quali vechiamente sono ridotti a cultura et alcuni anco hanno delle case co delle chiese, et sono luoghi altissimi et invechiadi et questi è impossibile ridurli a laguna. Perché sono luoghi già ridotti dalla natura et parte con dall’arte et questi sarebbe impossibile tornarli a laguna et sebene con darli qualche salasso levandoli i scolladori, tagliando le piante o faccendo simili operationi si guasterebbe li seminati et si darebbe qualche poco di luogo all’acqua salsa, questo rimedio sarebbe come un rinfrescar le bocca ad un affebrato ch’è rimedio infrutuoso: poiché l’arsura vien dalo stomaco, et il rinfrescar le fauci è un inganno et un certo rimedio apparente ma infruttuoso. L’anno 1579 furono fatti rimedii simili et si veggono riusciti vani et le cose ridotte nel suo esser di prima oltra che questo è la desolatione de’ Cittadini senza alcun profitto che chi volesse capitare a questa risolutione per essempio o per altro senza l’ottimo fine della preservatione della laguna si sentirebbe ›escama‹ escalamar quella voce cosi dispiacevole, ‘Summum ius summa iniuria’. Bisogna Serenissimo Principe, preservar quello che al presente si trova in stato. Provedere che non seguano i disordini seguiti per lo passato d’innarzerare, ridurre a cultura luochi dentro della laguna et però sia prohibito a qualunque magistrato il vendere, o livellare luochi dentro di essa laguna come per molte leggi anco è disposto. Et l’officio delle acque invigili principalemente nelle cavationi et sempre nei luoghi più necessarii et parimente nel castigare gl’offensori della laguna che la vengono con varie transgressioni atterrando che di questo modo co’l favor di Dio la Serenità Vostra conserverà lungamente questa benchè picciola laguna che gli resta né si attristi per vederla in alcune parti peggiorata. Perché s’ella anderà leggendo le depositioni vecchie che sono nell’officio delle acque et massime i scritti di Christoforo Sabadino, vedrà anco che in alcune parti si è conservata et per le buone provisioni anco megliorata. Non si manchi di rivederle spesso et modificarla con cavationi con raffrenar la ingordigia degl’huomini con certi ordini di paradori per ostar al Mare, ai venti et anco a certi corsi irregolati delle acque dolci. Lodo le elettione di particolari savii per rivederla nelle parti più necessarie con la guida et eccittatione dei periti come si faceva bene spesso anticamente et sebene la visita ordinaria dei Signori essecutori ordinata ogn’anno dalle parti 1579 et 1580 è ottima, il far nuove provisioni et aggiungere qualche cosa di più credami la Serenità Vostra dover esser cosa molto giovevole.

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Et volendo finire questo mio discorso, la supplico volerlo accettare come è veramente da un suo fidele devotissimo et antico servo non impulso da altro interesse che dal zelo ardente che vive in lui particolarmente della sua essaltatione et della conservatione di questa bella et profittevole sua laguna che Dio conservi lungamente per benefitio di questa gloriosa patria.

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+ 1623 adì 25 Zugno +

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Interogazione che si deve fare a queli de San Nicholò pratici dela laguna et posti. Che praticha a della laguna et porti. Che oservazione a fatto della laguna dapoi levato la Brenta et havanti fusse levata. Se la laguna havanzato o distravedato dapoi levato la Brenta in quai lochi et la causa. Similmente li porti di Malamocho et di Venetia. Per che causa sia fatto la ponta sopra vento del porto di Malamocho et il rimedio che si potria fare per levarla. Se le velme se sono abbasatte. Se le li canali si sono aterati. Se le barene si sono diminuite. Se’l cavar li canali per la laguna è servitio di essa et delli porti insieme particularmente dredo la Zuecha. Se’l sbasar del velme a longo li canali sarà di servitio a essi canali o vero di dano. Saper se li parti acqua sono alterati dapoi levata la Brenta. Se il comun del’acqua si sono alteratto. Saper se li fondi della laguna et canali si sono diversifichati nel quali [...] et in qual locho et per che cause. Saper se li canali che soleva eser inpiti dall’acqua de la Brenta et al presente è di acqua salssa qual fa più servitio ala laguna et porti al presente, o vero quando era la Brenta.

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Se sarebbe bene a serar li tagli fatti nel’arzere della Brenta magra verso la laguna. Saper che venti fa dano ali porti et laguna et quali li fa benefitio. Saper ›quale‹ per che causa vi è delle mosoni a Venetia et perché causa. Si voria saper se la laguna et porti receve dano dal fiume dela Piave. Saper se li miracholi che pescha in mar fa dano alli porti et laguna. Saper se le peschason che era avanti il levar dela Brenta sono come era ett et la causa perché mancha le peschason. Che cossa in gienerale et imparticulare si potria farssi per rimediar a i dani seguiti et giovar a essa laguna et porti. Come possino eser seguiti dani nella laguna, essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento cossi per la salsedine delle acque come per recitachulo che è fatto magiore. Et se per dette novità si sono alterati li corsi delle acque et in qual parte. Perché causa sia monito il canal del Frisolo va al porto di Malamocho. Se il Canal Grando dela Zuecha ha dischavedatto. Sela ponta di Resta d’Aglio sia distrutto. La sacha di Resta d’Aglio in che stato si ritrova. La sacha del Pomo d’Oro il medemo. La ponta del Corniol dove sbocha la Brenta in che stato si ritrova. [cambia scriptor] Qual sia la sua professione. Dove son soliti a pescar. Che osservatione han fatto del stato della laguna doppo levata la Brenta. In quai luochi particolarmente sia seguita alterratione. Per qual causa sia seguita. Se li tagli del Gorzon han fatto benefitio. Se le velme si sono abbassate. Se li canali si sono alterrati. Se le barene si sono diminuite. Se il porto ha ricevuto danno o benefitio. Se sarebbe di utile della laguna il serrar detti tagli o pure serrar i tagli morti e tener aperti i vivi. Se il cavar il canal dietro la Zuecca per communicar l’acque con canali vivi sarà di giovamento ad essa laguna et al porto de Venetia. Che cosa in generale o in particolare si potria fare per rimediar a i dani seguiti et per giovar alla laguna et porti. Come possino esser seguiti dani alla laguna mentre essendo stata ampliata doverebessi haverne ricevuto giovamento, così per la salsedine dell’acque come per il ricettacolo ch’è fatto maggior.

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Se per dette novità si sono alterati i corsì delle acque. Se il commun ha ricevuto alteratione. Si li fondi si sono diversificati nella qualità. Se le pesche sono le medesime. Et in somma procurar di concordare quello che deponerranno con le interrogationi et propositioni che si caverano dal fatto et dalle risposte.

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+ 1623 27 Giugno +

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Fatto venire in essecution dell’ordine predetto miser/messer Domenico Papacica gastaldo dei Nicolotti et fu detto che dia informatione del stato della laguna per la sua peritia et di quello che in essa sia successo doppo levata la Brenta, rispose: «La lugna si è ammunita dopo levata la Brenta ». Interrogato qual sia stata la causa di detta ammunitione, rispose: « Perché l’acqua non camina come faceva ». Interrogato in che luogo particolarmente sia seguita detta ammunitione, rispose: «Particolamente tutti Bombagio et san Marco di Lama et tutti quei luoghi da Lizafonise fino ai lidi et il Melison per causa della Brenta, che se Dio non vi provede nel Melison vi s’anderà presto caminando». E domandato: «Che provisione, per opinion vostra, si portia fare per rimediar a questi danni?». Rispose: «Quanto a me, credo che bisognerà che l’acqua caminasse come la camineva». E domandato: «Et per farla caminare che si potria fare? ». Rispose: «Quanto a mi dico che si doverià tornar la Brenta come la era, perché Dio l’ha fatta così bisogna lasciarla». E domandato: «La Brenta non capitava dove voi havete detto naturalmente ma ne vi era stata condotta con arte». Rispose: « E vero ma io non mi raccordo perché l’ho vista sempre così ». E domandato:

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« la Brenta non portava ella del torbido et non ne deponeva gran parte nella laguna?». Rispose: «Quando l’acqua della Brenta veniva la lasciava della torbida perché la palua con il crescente dell’acqua et con le fortune da sirocco lasciava del torbido ma con la zosana la portava via ogni cosa, perché bisogna concluder che il corso dell’acqua fa il tutto». E domandato: «Questa ammunitione ch’è seguita come voi dite di che materia è ella?» Rispose: «Perché l’acqua non si muove nasce del pelo et delle verze, il qual muove et fa fango che causa detta alteratione». E domandato: «Li canali hanno ricevuto alteration?». Rispose: «Il canal Fisolo si è alterato in qualche luoco ma li altri non ricevono alteratione se non per accidente dei venti, ma il Melison è tutto ammunito che dove vi et un remo d’acqua adesso vi è secco et trovo anco che quei tagli non fanno utile et che saria meglio stropparli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel paludo che portasse l’acque del Laronzello et altre in Sciocco si apportarebbe beneficio alla laguna?». Rispose: «Io credo de sì, ma bisogneria andar sopra luoco con tre o quattro vecchi da San Nicolò di quei che non solo stati essaminati che la si potria far conoscer meglio la verità». E domandato: «Havete osservato il porto et la ponta sopra vento di esso?». Rispose: «Signor sì, ma s’io non vado sopra luoco non mi basta l’animo dir niente perché non ne ho manco molte pratica». E domandato: «Et per rimediar ai danni della laguna che vi par che si potesse fare?». Rispose: «Overo tornar la Brenta come era prima o in qualche altra parte che venisse al porto o almeno condurvi quel Laronzello con più acque che sia possibile». Relectum confirmavit

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+ 1623 28 Giugno +

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Ser Iseppo di Domenico Vesentin da San Nicolò pescador d’anni 54 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato in che stato si trovi la laguna di Venezia et se ha fatto alteratione dopo levata la Brenta, rispose: «Il terreno si è alzato assai qua alla volta del Pomodoro et del Secocio». E domandato: «Da che è proceduta questa alteratione?». Rispose: «L’acque di cevente vanno suso per i tagli fatti et portan suso dell’Alega et poi nel riflusso non ponno tirarla più giù ». E domandato: «Si riceve altro pregiudizio da questi tagli?» Rispose: «Io non so dir altro se non che quando l’acqua non può caminar la non può portar via il sporchesso nel riflusso». E domandato: «Adunque i tagli per se stessi non fanno alcun pregiudizio alla laguna?» Rispose: «Non vi fanno niente di utile cattivo». E domandato: «Per l’osservatione che havete fatto nel pescar, conoscete se le velme di detta laguna si siano abbassate?». Rispose: «Anci si sono alzate assai». E domandato: «In che parte si sono alzate?» Rispose: «Alla volta di quei tagli verso Secocio ». E domandato: «Havete osservato che si siano abbassate in alcun luoco nella laguna et particolarmente a San Zorzi d’Alega?» Rispose: «A me par di no». E domandato: «Li canali sono più ammuniti di quelli ch’eranno prima?» Rispose: «Signor sì, à luoghi come se va a dir li ghebbi di quei paludi da San Zorzi et anco il canal vecchio de Lizafosine». E domandato: «Le barene si sono distrutte distrutte (sic) in nessuna parte dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, assai verso Fusine et saca de Pomodoro». E domandato: «Da che è proceduto detta distruttione?». Rispose: «Dai venti che col mare se lo sbatte ». E domandato: «Questi venti regnavano anco avanti la Brenta e quando facevano questo effetto?». Rispose: «Adesso le lagune hanno più forza al presente perché si sono distrutti molti di quei bari che vi erano et è fatta più grande». E domandato: «Il porto di Malamoco ha ricevuto danno o benefitio dal levar della Brenta?» Rispose: «Io per me credo che l’habbia ricevuto danno nella bocca di qua verso i canali maestri, dove vi è un passo d’acqua di manco particolarmente nella ponta fonda in cao di Rodafisol per andar al detto porto dove altre volte passava la Brenta». E domandato: «Per qual causa credete che sia seguita detta alteratione?». Rispose: «Si giudica per essere stata levata la Brenta perché l’acqua non ha più quella fuga che’l haveva ». E domandato: «La Brenta non capitava ella torbida nella laguna et non portava ella alterratione?». Rispose: «Signor sì ma la correva in via ». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare a questi danni che havete detto?» Risponse: «Io non lo so ». E domandato: «Credete che se fossero serrati i tagli che sono negli arzeri si farebbe servitio alla laguna?» Rispose: «Signor, io credo di si». E domandato: «Per qual cosa si farebbe benefitio alla alla laguna?». ‹ Rispose ›: «Perché l’acqua non anderebbe tanto dentro et haverebbe più forza nel venir giù». E domandato la ragion dimostra che più acqua ch’entra nella laguna dia anco più forza al riflusso, rispose: «Questo succede secondo i luochi». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale attorno la laguna si venisse perciò a ricever giovamento nella medesima laguna et nel porto di Malamocco?». Rispose: « Ve ne sono dei canali et se questo non si facesse da poi io credo che non faria cosa alcuna, ma se si facesse nei paludi et continuar il Laronzelio fino al Cornio, io credo che faria giovamento ». E domandato: «Li corsi delle acque si sono alterati dopo levata la Brenta?» Rispose: «Da San Marco di Lama fino alla sacca di Reschio sive punta di Resta d'Aio le correno più che non facevano et hanno fatto un buon canale che vienne in Navegiosa al canal dei Molini, ma dalla banda de Sciocco la corre manco che tutto è secco». E domandato: «Adunque se li serrassero i tagli et si facesse il canale detto di sopra che venisse a sboccar in Sciocco si farebbe servitio a quella laguna?». Rispose: «Signor sì, servitio grandissimo». E domandato: «La qualità del fondo della laguna si è ella mutata?». Rispose: «Signor sì, à luochi si è mutato, particolarmente in Sciocco dove vi era fondo capegno adesso vi è tutto pelo et anco in Melison vi è il medesimo». E domandato: «Le pesche si sono elle mutate?». Rispose: «Signor sì, perché dove vi è questo pelo non vi nasce niente». E domandato: «E domandato: (sic) da che nasce questo pelo?». Rispose: «Dalle acque morte che che non hanno moto et da quel sporchezzo che vien zo dei tagli». E domandato: «Havete osservato la ponta sopra vento nel porto di Malamoco?». Rispose: «signor sì, et la si è seccata». E domandato: «Per qual causa si è ella seccata?» Rispose: «Per causa dei venti che tirano zo quelle rive di sabion». E domandato: «Che operation si potria fare per levarla?». Rispose: «Se non si facesse una palada longa la dove è la maistra per far che il mareselo non vi battesse, io non sapria che dir altro». E domandato: «Chi facesse una palada a longo la riviera del canal che effetto farebbe? ». Rispose: «L’acqua correrrebbe a lungo essa et tenirebbe i sabbioni che non caderiano nel canal maestro». E domandato: «Tra la detta palada et il guardian che cosa succederia?». Rispose: «Si alterreria et si faria una vigna come si vede anco la su quei sabbioni verso i Alboroni». E domandato: «Con questa palada si venirebbero a levar le punte sopra vento et sotto vento del canal?». Rispose: «Si levaria quella sopra vento ma non quella sotto vento ». E domandato: «Dove anderia a capitar il corso dell’acqua con questa palada?». Rispose: «L’anderia a investir San Pietro ›et (...)‹ ». E domandato: «Questa medesima palada faria ella servitio alla fuosa?». Rispose: «Signor sì, quanto a mi ma non ve ne sapria dir troppo perché non ho molta pratica là di fuora». E domandato: «Quando veniva la Brenta non si dilatava ella perché la laguna et lasciava alteratione neli paludi et canali». Rispose: «La si dilatava che la faceva bon terren». E domandato: «Quei canali et quei paludi che venivano empiti dall’acqua della Brenta non vengono al presente riempiti dall’acqua salsa?». Rispose: «Signor sì, ma vi è tutto pelo tutto cattivo terreno». E domandato: «Questa distruttion de barene che habbiamo detto di sopra è ella di danno o di benefitio alla laguna?». Rispose: «L’è piutosto di danno che di utile». E domandato: « Perché causa fanno più tosto danno?». Rispose: «Perché se ben le vanno via vi resta poca acqua perchè ogni puoco di acqua che vada via rimane secco sotto». E domandato: « Voi havete detto di sopra che la laguna ha ricevuto più forza per la distruttion delle barene et al presente dite che fanno più danno che utile». Rispose: «Io me riporto a quello che ho detto et alla verità ». Relectum confermavit. +

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+ Adì detto +

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Nadalin Gritti quondam Antonio da San Nicolò d’età d’anni 64 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et suoi canali, et che alteratione sia seguita in essa et nel porto di Malamoco dopo levata la Brenta, rispose: «Mi trovo che dopo ch’è stata levata la Brenta da dieci anni in qua le lagune si sono seccate et questo credo che sia per causa di quei tagli che sono nelli arzeri da a Margera in Resta d'Aglio perché le acque vanno dentro con del sporchezzo et nel venir fuora le s’ingrumano et fanno acqua morta et ammuniscono la laguna». E domandato: «In qual parte havete havete osservato in particolare che si sia altterata detta laguna?». Rispose: «Nella sacca del Pomodoro fino a San Marco de lama». E domandato: «Li canali si sono maggiormente ammuniti di quello ch’erano prima?». Rispose: «Quelli da Fusine in là verso Malamoco fino al Fisolo non si sono ammuniti, ma in capo da Rodi Fisolo alla porta di Spignon si è ammunito due piedi in circa da dieci anni in qua ; et però si considera che sia proceduto perchè l’acqua non corre così come faceva quando vi era la Brenta ». E domandato: «Che rimedio, per opinion vostra, si potria fare per migliorar detta laguna et canali?». Rispose: «Io non lo sapria certo, perché al mio tempo ho osservato che la natura opera più di nuia/niua altra cosa ». E domandato: «Dopo levata detta Brenta havete osservato se si sono mutati li fondi nella qualità et le pesche, et se l’acqua ha maggior o minor corso che non havea prima che si levasse essa Brenta?». Rispose: «L’acqua ha manco corso da pertutto, le pesche sono la medesime, ma i fondi sono mutati rispetto al poco moto delle acque perché dove vi era teren caposo vi è nato il pelo». Interrogato se il serrar detti tagli apportaria giovamento, rispose: «Si pensa de sì, et io lo credo perchè l’acqua haveria più forza nel riflusso et nel flusso et non portaria su tanto sporchezzo». E domandato: «Se si facesse un canal nel paludo principiando ansi continuando il Laronzelio et andarsene verso Sciocco si veniria per porter andar a giovar alla laguna et al porto di Malamoco». Rispose: «Io credo de sì ma sarebbe meglio andar in Redafio perché in detto detto luoco vi andava anco la Brenta quando sboccava in Sciocco ». E domandato: «Le velme si sono elle abbassate dopo levata la Brenta?». Rispose: «Signor sì, in alcun luochi ma li canali si sono profondati et la larghezza si è aggrandita». E domandato: «Per quel causa si è ella aggrandita?». Rispose: «Perché le barene si vanno consumando». E domandato: «Si consumavano elle così prima che si levasse la Brenta?». Risponse: «Signor sì, ›e domandato questo consuma‹ perché un’anno nascono herbe l’altro no, et più o meno secondo i caldi et i tempi ». E domandato: «Questo consumamento di barene apporta egli danno o beneficio alla laguna?». Rispose: «El vi apporta beneficio perché la laguna si slarga sempre più ». E domandato: «Il terreno che vien levato da dette barene resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «El si va sparpagnando per i canali et per le velme per tutta la laguna ». E domandato: «Il porto di Malamoco ha egli ricevuto danno o benefitio dopo levata la Brenta?» Rispose: «Io quanto al porto io non vi so dir niente se non che a Spignon si è atterrato due piedi in circa, ma del porto io non ho pratica ». Interrogato se sa per qual causa sia seguita quella sopra vento del canal del porto de Malamoco, rispose: «Perché con le crescenti da mar l’acqua fa revoltante in quella parte et ammunisce et io mi raccordo haver preso dei cievali dentro di quelle bricole che adesso sono si può dir in vignia et mi raccordo anco che già 15 o 16 anni si ruppe un vascello con pele di manzo/moazo le quali si prendevano con li hami la dove è detta detta punta». Interrogato che cosa si potria far per rimediar a questo danno per levar detta punta, rispose: «Quanto al mio poco giuditio, io dico che vorria far una palada sopra vento de sirocco per/da riva via cominciando a Redabo et andando verso Navagiosa et vorria far quel canal che ho detto di sopra, perché in questo modo l’acqua veniria a imboccar il canal del Fisolo et anderebbe zò al porto con molto benefitio d’esso, et senza questa palada le acque anderanno disperdendosi per quelle lagune fin tanto che non fossero sorte le rive». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa e spiegate ogni vostro pensiero liberatamente così intorno al stato della predetta laguna et porti come intorno alli rimedi et al giovemento che potria apportarle?». Rispose: «Io non so dir più di quello che ho detto et credo che la natura possa far di molti effetti come in benefitio come in malefitio della medesima laguna». + Relectum confirmavit +

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+ Adì detto +

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+ Ser Tonolo Negro quondam Francesco da San Nicolò d’età d’anni 60 in circa come disse solito pescar in queste lagune dettoli che dia informatione del stato presente della laguna et della alteratione successa in essa dopo levata la Brenta con ogni altra osservatione fatta da lui. Rispose: «Per quello ch’io ho osservato dopo fatti i tagli nelli arzeri da Margera in Restadaglio è seguito la rovina di quelle lagune perché sono venuti fuori di detti tagli l’acque marze di quei canedi et hanno alterrado in molti luochi et particolarmente da Fusine sino in Melison, dove vi era una palua d’oro che sopra d’essa vive a mezo al popolo da San Nicolò; et al presente vi è pelo marzo da per tutto che non vi si prende niente et ›il Sciocco‹ fuori di Seccocio. Si è anco ammunito tutto dopo levata la Brenta, il Fisolo si è alterrato assai perché l’acqua quando cresceria la Brenta correva in quella parte velocissimamente et adesso la corre poco et anco il porto ha ricevuto danno perché la ponta de Spignon si è seccata onde non vi capitano più al porto le acque con quella correntia che facevano prima». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimediar a questi incovenienti?». Rispose: «I faria ben à tornarghe la Brenta secondo che la era perché con la sua fuga la daria benefitio grande al porto». E domandato: «La Brenta non portava della torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, perché quando l’acqua cresceva la se dilatava per la laguna ma quando l’andava zo la tornava a portar via ogni cosa». E domandato: «Quella alterration che restava sopra i paludi per l’acqua che si dilatava non poteva esser portava via nel riflusso perché sopra il paludo l’acqua non poteva haver forza». Rispose: «L’è vero ma poca cosa vi restava et nel canal la portava via ogni cosa, et a quel tempo Fisolo era fondio et capposo et adesso in molti luochi vi è fondo marzo». E domandato: «Quando fossero serrati li tagli sopradetti stimate voi che si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché non veniria più fuora quel sporchezzo dal caneo et quando facessero delle fortune da garbin et da bora netteria zo ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canale nelli paludi che continuasse dal Laronzello fino in Secocio si venisse a giovar alla laguna et al porto de Malamoco?» Rispose: «Io credo che farebbe poco perché vi sarebbe acqua morta et se non vi tornano la Brenta non vi trovo altro rimedio». E domandato: «Havete osservato se dopo levata la Brenta l’acque universalmente nella laguna hanno maggior o minor corso, se sono mutate le pesche, se le velme si sono abbassate et se le barene si sono diminuite?». Rispose: «Le acque universalmente caminano come facevano prima, ›rispose‹ le pesche sono alterate particolarmente nel cappame, le velme più tosto hanno avanzato et le barene si vanno destruzendo». E domandato: «Il terreno di queste velme abbassate et barene distrutte resta egli tutto nella laguna?». Rispose: «Vene resta parte nei canali et ne va anco fuora porte con il reflusso». E domandato: «Havete osservato quella ponta sopra vento del canal del porto?». Rispose: «La è crescuita pur assai». E domandato: «Per qual causa e ella accresciuta?». Rispose: «Perché l’acqua non ha più quel corso che l’havea et credo che anca il galion Balbi vi habbia fatto danno». E domandato: «Che cosa si potria far per levarla et per giovare al porto?». Rispose: «Io credo che saria ben far una palada lì alla ponta di Schiavi principiando alla detta ponta et andando verso il vardian sotto vento perché a questo modo l’acqua nel porto haverebbe maggior corso et si distruggerebbe essa ponta». E domandato: «Se ha nessun altro rimedio per giovar a detto porto et laguna et per rimediar ai pregiuditii che si ricevono?». Rispose: «Io non so dir altro se non tornar la Brenta et far questa palada perché questa palada farà mirabilissimi effetti». Relectum confirmavit +

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+ Adì detto +

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+ Andrea Spinazzi quondam Alvise da San Nicolò d’età anni 42 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna detto che dia informatione etc. Rispose: «Quanto ala laguna vi dico che al presente vi sono molti bari che sono accresciuti da due anni in qua, li quali causano che l’acqua viene per le cime dei canali et li tien cavati, ma dopo levata la Brenta et per i tagli fatti nelli arzeri la laguna ha ricevuto danno assai; perché quando l’acqua veniva fori di Scecocio la veniva dretta in Reda Fisolo et unitando con quella de Spignon la intrava nel porto, et all’hora in bocca di Reda Fisolo vi era dodese piedi di acqua et adesso è fatto sabionera secondo che il mar butta. Et per mio creder staria bene il far una palada alla ponta di Schiavi la dove è affondato il galion andando andando verso il Vardian sottovento ›perché la‹ et far un’altra palada da Santa Maria della Cava venendo a oro Spignon fin alla ponta della Burchiella perché si uniria l’acqua di quelle coe la qual al presente va sparsa sopra il travo. Et così la veniria a unirse con quella di Spignon et con gran corso l’andaria à trovar il porto perché quell’altra palada la spenzeria nel canal et la faria magnar quella ponta. Et forse anco saria bene far un’altra palada da Baldeniga sino in capo alla ponta fonda che capiteriano tutte a un punto, et acciò l’acqua di Spignon non intrasse in canal di Malamoco ma tutte andassero a drittura al porto. L’è ben vero che la spesa saria grande ma l’utile saria grandissimo et co’l tempo si fariano anco le rive che non vi saria più bisognio di detta palada perché si vede con la zosana che l’acque tirano sempre atraverso il travo ». E domandato: «Per giovar al resto della laguna che vi par che si potria far?». Rispose: «Io credo che il tornar la Brenta et serar i tagli faria gran benefitio ma il serrar i tagli senza tornar la Brenta fariano poco effetto perché l’acqua resteria morta ». E domandato: «Vi parerebbe a proposito far un canale nei paludi che portasse l’acque del Laronzelo Ducaletto et soprabondantemente nel Sciocco ?». Rispose: «Vi correria qualche poco de acqua ma faria poco effetto perché così fa anco il canal Letrigan che porta fuora un poco di acque mossa ma con poco moto ma la Brenta faceva miracoli perché se ben l’acqua cresceva la portava sempre zo et poi quando la dava volta la precipitava». E domandato: «La Brenta portava della torbida la qual con il crescente da mar si dilatava et ammuniva la laguna si che pare che apportasse piutosto danno che benefitio». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che a quel tempo non vi erano quei peli che sono adesso con il fondo marzo ma vi era bonissimo fondo può mo esser che la natura l’habbia fatto ma io non l’intendo». E domandato anci la diversità di questo fondo dimostra chiaramente che la Brenta vi lasciava della sua materia et dell’alterratione, rispose: «Io torno a dire che trovo così et dopo che non vi è la Brenta non vi si pesca più come si faceva perché Melison era il miglior luoco che fosse et vi si prendeva d’ogni cosa et adesso è tutto pelo». E domandato: «Havete osservato universalmente nella laguna se le velme si sono abbassate et se le barene si vanno distruggendo?». Rispose: «In molti luochi si è abbassato et in alcuni si è anco ammunito, ma questo succede più o meno dalla natura, dal caldo, dalla qualità dei tempi et dalle battaizze perché ›hora‹ il bono va et viene et la fortuna leva anco il pelo, il qual va poi nel fondo dei canali. Le barene si vano anco disfacendo perché il maresello ha spianato tutta la ponta di Resta d'Agio ma il terreno si è seminato per tutta la laguna nelle velme et canali et anco fuora in mar, perché anco del pelo pelo ne va fuori sino a mezo mar». E domandato: «Raccordate qualche altra cosa per servitio del porto et laguna predetta e dite se vi sono altri accidenti occorsi dopo levata ›levata‹ la Brenta, oltra quelo che havete detto fin hora». Rispose: «Io non vi saprei dir altro». Relectum confirmavit +

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+ A dì 3 luglio +

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+ Ser Giacomo Ferro quondam Niceto da San Nicolò d’anni 72 come disse e dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato in che stato si trovi la laguna dopo levata la Brenta et che alteratione in essa sia seguita et per qual causa, rispose: «Al mio giuditio dopo ch’è stato levata la Brenta et che sono stati fatti quei tagli trovo che la laguna si secca dalla parte da LizaFusine fino al Melison». E domandato: «Da che procede per opinon vostre dette alteratione?». Rispose: «Io credo che i tagli causino questa alteratione». Rispose: «Perché l’acqua con il crescente porta su l’alterratione et poi con la zosana non ha forza de tirar giù». E domandato: «Che remedio si potria far per levar questo disordine?». Rispose: «Io credo che a tornar quello ch’era prima si torneria le cose in stato se ben al presente si rodono le barene più che non si faceva prima». E domandato: «Da che procede particolarmente questa distruttione?». Rispose: «Io credo che la procede dalle battaizze et dall’acque salse». E domandato: «Queste battaizze et acque salse non facevano lo stesso effetto anco prima che si levasse la Brenta?». Rispose: «Io non so se lo facessero o no, basta che al presente io veggo che si va distruggendo più che non si faceva prima et questo effetto particolarmente si vede nel lago di Luzzaruol passa San Marco di Lama verso Sciocco il quale è fatto lagune bonissimo che prima non si poteva entrar con una barca et anco la ponta di Resta d'Aglio è andata via tutta». E domandato: «Da che era nata la punta di Restadaglio?» Rispose: «Io non lo so né l’ho visto grande da putto et adesso l’è vegnua in niente». E domandato: «Quando la Brenta veniva a Malamoco credete voi ch’ella apportasse danno alle lagune?». Rispose: «Io non lo so ma le sache de’ lagune si maintenevano meglio». E domandato: «Vi pare che le velme si siano abbassate?». Rispose: «In alcuni luochi si sono abbassate et et in altre accresciute». E domandato: «Dichiarite in quai ›luochi‹ luochi si sono accresciute et in qual si sono abbassate». Rispose: «Da LizaFusine fino a Melison o vale de Cornio, le barene et le velme si sono abbassate et distrutte ma dala banda di Reschio verso dove veniva la Brenta si sono alzate se ben il caneo si va mogiando». E domandato: «Havete pratica del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor, non ho altra pratica se non che vi so dir sì che quando veniva la Brenta el si manteniva meglio». E domandato: «Havete voi osservato che detto posto habbia ricevuto alteratione?». Rispose: «Io non ho fatto osservatione ma per quello che sento a dir ho inteso che ha ricevuto danno». Interrogato che danno ha ricevuto et che rimedio si potria apportarvi, rispose: «Io non lo so perché del porto non ne ho pratica alcuna che ho pescato sempre in queste lagune et però non so dirvi altro». E domandato: «Nelle spiaggie sive palude di San Zorzi d’Alega havete mai preso e havete mai inteso che su prendono cappe longhe?». Rispose: «Non mai io, ma ben sotto il lido ma questo io non lo so perché non ci pesco». relectum confirmavit +

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+ Adì 5 luglio +

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Zuecca Fatto venire d’ordine ut sopra Simion di Zuane Piero Grassetto della Zuecca d’età d’anni sessantasette come disse solito pescar per queste lagune. Dettoli che dia qualche information del stato di esse lagune et delle alterationi che in esse sono seguiti dopo levata la Brenta. Rispose: «Quanto a mi dopo che è stata levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli la laguna si è più tosto seccata perché quando piove et anco in altro tempo vengono giù di quei tagli tanti sporchezzi di quei paludi che l’acque non hanno forza da portarli fuori dei porti et restano nella laguna alterrando in diversi luochi come particolare si vede nel Melison che altre volte quando veniva la Brenta l’era un buon canal/corso e adesso l’è secco». E domandato: «L’alterration a questo canale per opinion vostra é ella proceduta da tagli o pur dal levar della Brenta?». Rispose: «Io credo più tosto dal levar la Brenta perché l’acqua correva quando vi era la Brenta et l’haverglela levata ha causato che il canal si è perso». E domandato: «Questo canale dopo levata la Brenta non s’è egli riempito ordinariamente dell’ acque salse con il crescente». Rispose: «Signor sì ». E domandato: «Perché dunque si è seccato dal levar la Brenta se quella con le sue torbidi poteva più tosto apportarle alterratione che l’acque salsa con la zosana vi può far notabil benefitio come fa universalmente in tutte la lagune?». Rispose: «La causa io non ve la so dir, ma l’effetto è così perché quello si è seccato dal capo per/però verso il canedo dove l’acqua salsa non ha tanta forza che quando veniva l’acqua dolce continua l’haveva forza anco in quella parte». Interrogato se le velme si sono alzate o abbassate, rispose: «Nella mazor parte si sono alzate perché io credo che tutto cresca d’ogni hora». E domandato: «Perché credete che tutto cresca?». Rispose: «Credo che cresca così dalla natura». Interrogato se li canali hanno ricevuto alteration, rispose: «Più tosto i han peggiorato». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria fare per liberarsi da questi danni?». Rispose: «Io non saprei dirvi cosa alcuna». E domandato: «Come è possibile che conoscendo la causa de li danni non sappiate raccontar qualche rimedio?». Rispose: «Signor non mi basta l’animo». Interrogato se le pesche si sono diversificati nella laguna et se i fondi si sono mutati nella qualità dopo levata la Brenta, rispose: «Dove capitava la Brenta si prendeva del pesce che non si prende adesso perché all’hora el si nutriva con quell’acqua et anco li li fondi si sono mutati, ma questi si mutano secondo il voler del cielo perché un anno nasce del baro et l’altro no et così anco del pelo et questo succiede secondo i caldi et secondo le fortune». Interrogato se ha pratica del porto di Malamoco, rispose: «Signor no, perché chiare volte vi capito là». Dettoli se ha cognition de quella spiaggia sopra vento del canal del porto predetto, rispose: «Signor no». Interrogato se sa riferir nessuna altra cosa nel proposito di detta laguna o intorno al suo stato et rimedii, rispose: «Signor no». Relectum confermavit. +

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+ Adì detto +

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Fatto venir ut supra Giacomo Ingiostro Della Zuecca d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito a pescar in queste lagune dettoli che dia informazione et cetera. Rispose: «Io dopo che si sono predute le cose vecchie che Domenedio ha fatto, voglio dir delle Brente che lui le ha fatte venir in questo mondo, et dopo che si è levata la Brenta nel canal di Melison, dove noi dalla Zuecca particolarmente peschiamo, è alterrato che dove vi era due piedi e mezo d’acqua adesso non ve n’è neanco un piede; et questo è proceduto perché l’acqua non corre et l’altra non vi è più stantia di pesce perché non ha quel nutrimento di quell’acqua». E domandato: «Non vi montano l’acque salse in detto luoco». Rispose: «Signor sì, ma le sono stanche là perché la va per il canal del Fisolo che è il canal maistro et questo si mentiene sino alla Marotta ma da li in suso, perchè l’acqua è stanca, si è seccato ogni cosa». Interrogato se gli pare che vi sia altra ›alternatione‹ causa d’alterratione, rispose: «Signor, io non so che vi sia altro se non tornar la Brenta ove la era ma oltre di questo vi vorriano delle palade». Interrogato dove vorriano questi palade, rispose: «Ritornata la Brenta ove era, io vorrei che fossero fatte due palade l’una dalla banda della Marotta et l’altra dalla banda del canal del Spignon acciò sostentassero l’acque che vengono de Secocio et dalle vale del canal di Spignon per drizzarle alla bocca del porto. Et doi altre ne farei una dalla parte di Barceniga et l’altra dalla parte del Faretto dove vanno fuora le nave et queste acciò dessero forza all’acque del canal del Fisolo et a quelle del canal di Malamoco. Se a queste non vi/mi sodisfano, ch’io ne voglio un’altra dalla banda del Lio a lungo la spiaza dove sono i farri, la qual andasse a drittura verso il Guardian sopravento et vorrei unirla con detto Guardian nella ponta et vorrei impirla de pietre per un pezzo perché questa daria forza all’acqua che roderia quella spiaza che in due o tre anni el saria un porto felicissimo». E domandato: «Vi servirebbe il fondo per far questa palada?». Rispose: «Signor sì, perché non vi saria più di cinque o sei piedi di fondo et se ben alla ponta del Vardian vi saria più fondo, questo non importa perché non si tien conto d’otto o dieci passa che si possa esser di maggior fondo». E domandato: «Queste provisioni che voi volete fare non causerano il medesimo servitio senza che si tornasse la Brenta?». Rispose: «Signor no, perché l’acque non hanno quel moto che l’haveriano con la Brenta, la qual Brenta faceva questo effetto che nel crescente dell’acqua la se gonfiava et se dilattava sopra i paludi et empite ch’eranno dette paludi la Brenta in superfitie veniva verso il porto, ma mezo pie sotto d’essa superfitie l’acqua salsa cresceva et quando poi l’acqua dava volta, il che succedeva sempre avanti le sei hore, et vi era più zosana che crescente con la qual zosana la portava via il mondo». E domandato se l’acqua della Brenta con la crescente si dilatava sopra le paludi è cosa chiara che essendo torbida la doveva lasciar dell’alterration nella laguna adunque par che ›sia stato‹ doverebbe esser giovevole alla medessima laguna l’haverla levata, rispose: «Io so che troviamo in contrario che dopo levata si è alterrato perché quanto a quella torbida che voi dite con la zosana la portava via ogni cosa». Interrogato se i tagli fatti nelli arzeri et paludi han causato danno a detta laguna, rispose: «Sul brazzo di Malamoco ›qua‹ non fanno danno quei tagli che sono fatti de San Marco de lama fino a Margera , perché queste acque vanno per il porto di Venetia ma però vi so dir in general che dove vi era un piede et mezo d’acqua, verso i canedi, adesso vi è secco vivo e paludo marzo per dieci o dodeci passa lontan dal detto canedo, perché per detti tagli vengono mille sporchezzi di quei paludi li quali si fermano nella parte superior della laguna non havendo le acque forza da portarli a basso. Et però io credo che a serrar questi tagli si faria bene, li quali tagli con il sporchezzo che conducono causano anco danno all’aria et faranno ammorbar Venetia». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo conducendo le acque del Laronzello et altri in Sciocco si facesse ›utile‹ benefitio alla laguna». Rispose: «Signor io non credo che chi facesse ai huomini una bocca in altro luoco che dove ne l’ha fatta Iddio potessero parlar così bene comme con quella natural, et però concludo che il tornar la Brenta dove l’a era prima saria il vero rimedio». E domandato: «Per disinganarvi di un fondamento falso che voi fatte sopra il quale fondate anco parte del vostro discorso se vi dice che la Brenta non è stata constituita naturalmente come voi credete a sboccar per Sciocco ma in diversi tempi è anco capitata in altri luochi di questa laguna nell’uno e l’altro de quali è stata condotta dall’arte però pensate bene à quello che vi par de poter dire stante questo avvertimento» Rispose: «Io non so che sia mai capitata per altro luoco che per Sciocco et per il Corniol et però con questo fondamento ho detto le cose soprascritte le quali ho anco discorse molte volte con mio padre ser Pasqualin Ingiostro». E domandato: «Se havete qualche altro pensiero che possi giovar alla laguna overo al porto ›rispose‹spiegatelo liberamente et volontieri perché sarà in ogni caso riconosciuto il vostro merito et il frutto che potessero apportar apportar le cose da voi raccordate». Rispose: «Io non vi so aggionger altro se non quello che tante volte deve esser stato detto cioè che le palade a lungo marine si faciano longhe quanto si può e si conservino in stato». Relectum confermavit +

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+ Adì detto +

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Ser Daniel Berengo quondam Matthio dalla Zueca d’ettà d’anni 55 come disse et dall’aspetto dimostra, solito pescar in questi lagune dettoli che dia informatione ect. Rispose: «Dopo che è stata levata la Brenta io trovo che le lagune si sono seccate da per tutto particolarmente cominciando in Sciocco venendo zo a San Marco di Lama via dove sono fatti quei tagli si è seccato assai perché vien di gran sporchezzo fuora dei canedi predetti tagli et perché là in Sciocco quando vi era la Brenta la portava via il mondo et adesso la non corre niente ma tutto si è seccato». E domandato: «Che provision si potria fare per opinion vostra per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io non vi so dir altro se non che dopo fatte queste novità si è seccata la laguna assai». E domandato: «Credete che a serrar questi tagli si facesse benefitio alla laguna?». Rispose: «Io credo che non saria cattiva cosa il serrarli». E domandato: «Credete che facendosi un canale nel palade che ricevesse l’acque del Laronzello et altri et le portasse in Sciocco si farebbe servizio alla laguna?». Rispose: «Credo più tosto de sì ma saria poca cosa rispetto a quel che faceva la Brenta perché quando la veniva in Sciocco la correva che la faceva broma» Interrogato se ha pratica d’informatione del porto et di quella spiaza sopravento del canal d’esso, rispose: «Signor no perché io calo le mie arti nel paludo et non ho alcuna pratica del porto ma si tratta che anco quello si alterri». E domandato, interogato se i canali hanno ricevuto alteratione dopo levata essa Brenta, rispose: «Signor sì, che il canal del Fisolo si è alterrato a luoghi et in particolar nella parte di sopra et questo è successo perché le acque non hanno quel corso che le havevano prima». E domandato: «Considerate bene se havete qualche altra cosa da dire cose del stato della predetta laguna come de suoi rimedii». Rispose: «Io non so dirvi altro perché non ho havuto questa mente ma ho sempre atteso a pescar». Relectum confermavit +

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+ A dì 6 luglio +

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Ser Nicoletto Cavaletto quondam Battista dalla Zuecca d’età d’anni 80 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune. Interrogato etc, rispose: «Dopo levata la Brenta la laguna si è alterrata grandemente, in particolare il canal di Melison, di Navagiosa et di Barceniga, perché l’acqua non corre più come la faceva et anco per quei tagli che sono stati fatti et il rimedio che si potesse fare saria il tornar la Brenta et serrar i tagli. Et io mi raccordo di haver preso delle cappelonghe sopra vento del porto di Malamocco dove al presente nascono meloni, et una volta i sabbioni erano sotto le cime di Alboroni et questo è andato tutto nel porto et ha causato di quelle secche; però sarà necessario far qualche provisione et io ne ho raccordato una bonissima nella mia scrittura, la qual Signorie Signorie Illustrissime potranno vedere et questo è quanto io posso dire perché se faranno quell’altra palada che è stata raccordata il mar la porteria via et tutte quelle pietre anderanno sul fondo che nessun le potria poi cavare». Relectum confirmavit. +

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+ Adì 18 luglio +

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+ Malamoco Ser Bortolo Bonin quondam Tofolo da Malamoco d’età d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nelle lagune de Malamoco.Interrogato etc, rispose: «La laguna si secca da per tutto nel porto et nelle lagune in particolar alla cavana di Sciocco si è seccato e si secca tuttavia grandemente et il Fisolo si è seccato la verso il forte de dove vi era un remo d’acqua adesso non ve n’è ne anco mezo, il Melison et Navagiose si sono ancor essi ammuniti perché si erano di belle fosse et adesso non vi è più niente et non si prende più niente perché si ha perso i luoghi et il pesce ch’è nato tanto di quel pelo che non si prende più niente et l’acque non corrono più come le facevano et questo è successo per esser stata levata la Brenta». E domandato: «Credete che i tagli fatti nelli arzeri et paludi habbino fatto pregiuditio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, perché i conduse fuora di gran sporchezzo il quale poi resta in quel laguna perché l’acque non hanno forza da portarlo giù». E domandato: «Che rimedio per parer vostro si potria fare per migliorar detta laguna et porto di Malamoco?». Rispose: «Io credo che il tornar le cose nel stato che erano sarebbe il più sicuro rimedio che si potesse far perchè allhora si vedeva che il tutto passava bene». E domandato: «La Brenta non veniva ella torbida nella laguna?». Rispose: «Signor sì, ma la feva morir tutti quelle cattive robbe perché non nasceva quel pelo ma era tutto biancure». E domandato: «Questa biancura nasceva dalla materia che lasciava la Brenta nei fondi, segno chiaro et indubitabile della alteratione che vi apportava». Rispose: «Signor, all’hora era biancura et capegno et adesso nasce questo sporchezzo che ogni anno va crescendo et la Brenta portava via con il suo corso ogni cosa». E domandato: «Credete voi che facendosi un canal nel paludo che conducesse l’acque del Laronzelo soprabondanti et altre fuori per Sciocco si venirebbe perciò a far benefitio a detta laguna?». Rispose: «Quanto ai canali nei altri luochi non si sono mossi che vi è bon fondi eccetto che il Fisolo la verso il Bastion et et però credo che anco il far questo canal faria qualche zovamento». E domandato: «In che stato vi par che si trovi il porto?». Rispose: «Dalla parte sopra vento el si secca in via che cresce quella ponta grandemente». Interrogato: «Da che s’accresceva detta punta?». Rispose: «La cresce così per natura perché il mar et i venti levono il sabbion da terra et lo conducono sopra detta spiaza». E domandato: «Che cosa si potria fare per rimedio a questo disordine?». Rispose: «Vi è del travaglio, mio fratello voleva far una palada ma il Contin non la vuole et io non credo che vi sia altro rimedio perché questo Menego Bonin, mio fratello, ha anco ditto che si facciano delle camarelle per marina sino ad acqua a commun ma dicono che non vogliono cose vecchie. Et noi non sappiamo dir altro che quello che habbiano raccordato che per parer nostro è il vero rimedio». Relectum confirmavit. +

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+ Adì detto +

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Alivise de Domenico Rizzo da Malamoco d’età d’anni 50 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar in queste lagune. Interrogato etc, rispose: «La laguna è in mal stato perché si è seccata la bocca del Fisolo ch’è un canal maistro in bocca del porto che dove vi era 16 in 20 piedi d’acqua adesso non vi è più di 5 o 6 piedi etet quel polesene tra il faretto et la sabionera del bastion è successo per esser stata levata la Brenta, perché quando l’acqua ›vegniva‹ della Brenta vegniva la tegniva el sabbion spento alla riva ma dopo levata il sabion è venuto nel canal et ha causato quell’alterratione ; anco in diversi altri luochi s’è alterrato come in Melison, in Navagiosa et altri luochi et questo è successo per la Brenta et anco quei tagli con le sue scolladori menano del sporchezzo et quando l’acqua vien fuora d’essi la se perdi per la laguna perché non vi è forza da condurla a basso». E domandato: «Che cosa per opinion vostra si potria far per rimediar a questi danni?». Rispose: «Io credo che si stenteria a rimediarvi». Rispose: «Che tornasse la Brenta la portaria via qualche cosa et con il tempo la portaria forse ogni cosa, ma certo le tegniria che non si alterreria più per la rason del corso et di quel che ho detto di sopra». E domandato: «Chi facesse un canale nel palude che conducesse le acque del Laronzelo et altre dove capitava la Brenta, credete che sivenisse a giovar alla laguna et porto?». ‹ rispose › «Le fariano qualche benefitio ma non simile alla Brenta perché la Brenta è acqua viva / succia». E domandato: «Date qualche informatione del stato del porto di Malamoco». Rispose: «Non so più che dire poiché ho detto et reccordato anco in scrittura molte cose insieme con mio mio padre lequali sono state esseguite et non habbiamo havuto nessuna riscognitione se ben ci sono state promesse molte cose». E domandato: «Non notate di raccordar quello che stimate poter giovar alle cose publiche perché se raccordarete al presente, et se haverete anco raccordato per il passato cosa che non sia stata proposta da altri ma incentata da voi ne conseguirete ricognitione d’uno contento». Rispose: «Per aggionger alcuna cosa a quello che habbiamo detto dico che bisogneria far una fondamenta sopra la spiaza sopra vento e ligada da un capo con la fondamenta della vigna et dall’altro con il Vardian in terra perché la punta li magneria certo perché dove vi è fondamento si cava et si mantien et questo seria l’unico rimedio ; vi sono anco molti acque serrate da parei doppii cioè in Valle Granda, Caneo Grosso, Cornio et Sette Morti, che la sta morta perché la non può venir giù che se le potesse venir giu la portaria via tutte quelle secche la di fuori perché quell’acqua de i Mille Campi che capita in dette vale è un gran corpo, et che vedesse quando è secco sentiria l’acqua di quelle vale a ruzar che la fa paura secondo che la è sustentata da quei parei. Et questo è quanto io posso dire a questo proposito oltre quello che si vede nelle mie scritture ». Relectum confirmavit. (...) eo il reccordo delle scozze delle nave è stato raccordato da mio padre et il carico è stato dato ad altri e noi siamo stati gabati. +

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+ 1623 15 luglio +

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+ Ser Menego Bonin da Malamoco d’anni 70 in circa come disse et dall’aspetto dimostra solito pescar nella laguna. Interrogato etc, ‹ rispose ›: «La Brenta quando vi era la faceva servitio alla laguna perché la manteneva il corso delle acque et doppo levata et fatti quei tagli la laguna si è alterrata particolarmente nel Melison a San Marco de lama nel Pomodoro nel canal del Fisolo particolamente verso il faro alla porta de Spignon, perché quei tagli han menato fuori di gran sporchezzo il qual ha alterrato quelle palue perché l’acqua non ha havuto forza da tirar giù ; et oltre di questo s’è anco atterrato il porto de Malamoco che se non vi rimedia l’anderà male». Interrogato che rimedio si potria fare per servitio della laguna et del medesimo porto, rispose: «Quanto al porto io dico che non trovo il miglior rimedio quanto quella palada ch’io ho raccordata perché quella conserverà il lido et darà corso al’acqua che la portava via anco quella ponta et certo non vi è altro rimedio et vi raccordo anco che il galion Balbi ha fatto gran danno perchè tutta la materia è andata in quella punta et io quando ho disegnato quella palada volevo far la più in terra per farla dritta, ma perché il galion ha fatto fondi ›ho conco‹ ho convenuto farla più in fuori et perché intendo che alcuni haveriano pensiero di affondar vascelli, io dico che per l’amor di Dio non si faccia tal cosa perché si faccia tal perché si perderia il porto sicuramente». Interrogato se il serrar i tagli saria giovevole, rispose: «I staria meglio serrarli ma però i faria poca cosa perché in somma il vero è solo rimedio saria il tonar la Brenta et quando si volesse tornarla io li daria un disegno facilissimo et di pochissima spesa ». E domandato: «Se si facessa un canale nei paludi che conducesse l’acque del Laronzelo et sopra bondanti in Sciocco credete che si venirebbe a giovar alla laguna canali et porto?». Rispose: «Quanto al porto la non farà benefitio niente perchè l’havera poco corso et non vi trovo altro rimedio che quello della palada et del tornar la Brenta intorno alla qualcosa darò sodisfation se sarò chiamato avanti la banca». Relectum confirmavit. +

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+ Adì primo agosto +

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+ Sant’Agnese Ser Menego Balbi di sant’Agnese d’età d’anni 74 come disse et dall’aspetto dimostra. Interrogato etc, rispose: «Io nella mia idea trovo et ho veduto con l’occhio proprio che dopo che si è levata la Brenta et che si sono fatti quei tagli si sono seccati i paludi di Fusine , San Marco di Lama, Melison et altri perché quando l’acqua cresce la va su et poi nel tornar in dietro la porta fuora del sporchezzo che si sperde da per tutto et alterra, et così anco il porto et anco qualche canal là nel lago mazor Navagiosa et anco il Fisolo et se le cose restano in questo stato si anderà sempre di male in peggio ; et quanto al porto di Malamoco vi dico che dopo levata la Brenta si sono fatte delle vigne sopra il porto di Malamocco sopra vento ove si trovono le vestigie delle palade et dei fari, perché quando veniva la Brenta la portava via tutti quei sabioni et adesso i se va sempre ingroppando. Et se non fossero i burchi da sabion che portan via dela sabia saria in mal hora ogni cosa, perché avanti che si levasse la Brenta i burchi da sabion non andavano là, ma l’è sta un grand’error quando si ha levato detta Brenta non prender anco information da noi altri che havemo tanta pratica dei luochi». E domandato: «Credete voi che se si serrassero i tagli si facesse servitio alla laguna?». Rispose: «Signor sì, ma a far il bon compito bisognaria tornar la Brenta». E domandato: «Credete voi che faccendosi un canale che portasse l’acque del Laronzelo et del ducaletto in Sciocco si apportarebbe giovamento alla laguna et al porto?». Rispose: «Signor no, perché la saria morta et la vigniria per tresso ». E domandato: «Havete information di quella spiaza sopra vento del porto di Malamoco?». Rispose: «Signor no, ma vi so dir che quella vale di Comenzera ch’era sopra il porto di Malamaoco la quale stata disfatta la dava più tosto utile perché la retegniva dell’alega et et dell’altre immonditie che non potevano montar, et poi con la zosana tornava ogni cosa fuori del porto et dopo che la se ha disfatto si è alterrato ogni cosa et quella volta vi era un canal con due passa di fondo et adesso vi è secco vivo ». E domandato: «Se havete qualche pensiero di raccordo che possa giovar alla laguna et al porto dittelo liberamente». Rispose: «Io non ho altro pensiero ne so raccordar altro che serrar i tagli et aprir la Brenta ». Relectum confirmavit. +

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+ Adì detto +

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+ Ser Daniel quondam Liberal da Sant’Agnese d’anni 64 come disse e dall’aspetto dimostra ›affab‹ della vale granda et solito pescar nelle lagune tutto il tempo de sua vità interrogato ut supra, rispose: «Signor è seguita alterration grandissima et tutti che vorrà dir la verità diranno così, prima la porta sopra vento del porto è andata fuora assai rispetto che vi è stato levato il corso delle acque, perché quando la Brenta veniva la dava un corso continuo et grandi alle acque delli canali et al presente l’acqua depone due hore perché l’ha poco moto che quando veniva la Brenta l’havea un moto grande et continuo et così la portava via ogni cosa. Quanto alla laguna cioè il Melison le rive di Sciocco et in altro luochi si è seccato più di mezo pie perché l’acque non hanno moto et fuora di quei tagli uscisse di gran sporchezzo; quanto alli canali alcuni hanno ricevuto benefitio et altri danno et quelli che hanno ricevuto danno sono le coe di Melison, di Sciocco et il Fisolo in quella parte superior ai pali della crose sula volta; et anco nelle sue sue rive». E domandato: «Che rimedio vi par che si potesse apportar a questi danni?». Rispose: «Io in mia conascientia non trovo alter rimedio che tornar la Brenta ove la era». E domandato: «Che serrasse i tagli et facesse un canal ›che pa ‹ per il paludo che portasse l’acque del Ducaletto et del sopra bondante in Sciocco credete voi che farebbe servitio alla laguna?». Rispose: «Più corso che si dà all’acqua et più corso che haverà il Sciocco più benefitio si da alla laguna». E domandato: «La Brenta non portava ella della torbida, la quale quando cresceva l’acqua da mar restando sustentata deponeva nella laguna?». Rispose: «Signor io non lo so, ma credo ben in contrario che se questo fosse vero bisognaria che là nel Melison et alle rive del Secocio vi fossero arzeri et et pur quando veniva la Brenta vi era un remo di fondo». E domandato: «La Brenta non ha ella fatto la punta di Restadaglio et alterrato la vale di Torson». Rispose: «Questo io non lo so». E domandato: «Per levar quella spiaza che si trova sopra ›d‹vento del porto di Malamoco che cosa si potria fare?». Rispose: «Io credo che non si possa far altro che tornar la Brenta». ‹ E domandato› : « Et se havete qualche altro pensiero spiegatelo liberamente». Rispose: «Io non so dirvi altro se non che se fosse vero che la Brenta havesse alterrato la laguna; bisogneria che le vale del Cornio, Caneo grosso, et Vale Grandi fossero tutti ammunite et vi fossero arzeri et pure vi sono i suoi fondi perché la Brenta non porta della materia che portano la Piave e la Livenza, anci vi so dir che da mio arrecordo si è magnata tutte la ponta dei Lovi». Information del stato della Brenta

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